salsedine del sogno

Stai al tuo posto!

Se fossi un bambino pedalerei da mattina a sera, giocherei con la terra, m’inzupperei le scarpe nelle pozzanghere, andrei a vedere i girini nello stagno, sentirei il vento contro in faccia e soprattutto me ne starei sulla battigia a farmi fare compagnia dal mare. Ma i se fossi…...

Non credo in questo momento a voli pindarici da poter fare nel 2024 perché la mente ha viaggiato troppo e ora pare non voglia più viaggiare..

Mi viene in mente una sedia e a una frase fondativa degli anni della scuola:

“Stai al tuo posto!”. Ognuno faccia la propria associazione a questa frase, oggi, da adulto.

Grazie a tutti quelli che sono passati in questo blog, che ha guardato, letto, commentato.

A tutti voi un 2024 con dignità innanzitutto!  

Credo 2023 quasi 24

 Crediamo

nel tempo burlone, nella grattata fortunata sui cartoncini colorati per scampare alla cruda realtà. Crediamo

nel nemico del giorno, creato al mattino come punto di riferimento per esprimere la propria frustrazione.

Crediamo

che gli altri siano il male del mondo e che non ci sia nessuno bravo e buono.

Crediamo

che i corrotti siano furbi e il resto sia composto da creduloni perditempo.

Crediamo

che la salute si possa comprare e che quella pubblica sia per i poveri fessi.

Crediamo

che i politici siano tutti corrotti, tranne quelli che li eleggono o, peggio ancora, quelli che non votano.

Crediamo

in qualche religione, anche se alcune provocano ancora guerre che non risparmiano luoghi di culto e ospedali.

Crediamo

che il lavoro sia stato privato delle sue regole e ormai sia ipocrita chiamarlo sfruttamento.

Ma

forse ciò in cui crediamo di più è un gesto semplice, testa o croce: toccherà a me o a te?

stare vicino senza come

Il Natale è un grande “COME”.

Come sentirsi più buoni

Come sentirsi più felici

Come sentirsi più uniti

Come sentirsi tutto…

Si è la filastrocca del “come” e sappiamo bene che il come non è ma ci piacerebbe che fosse. Comprendo il gioco di parole che può sembrare stucchevole, ma i sentimenti recitato da poesia imparata a “pappagallo” più vai avanti con le repliche e più ridicolizzi la finzione.

Sappiamo benissimo come è difficile stare vicino quando si ha bisogno perché certe necessità umane sono contagiose e non c’è barriera mentale o fisica che ti potregge, sono situazioni in cui condividi la potenza di quell’emozioni il più delle volte dolorose. Quando ciò accade ti rendi conto di quanto è limitato vivere tutto “come”….

irrequietezza

Le feste a molti fanno paura, un po’ anche a me che non riesco a essere felice e sprizzare di gioia a comando. E allora che c’è di meglio di scrivere? Nel proprio blog, grazie a Libero e la libertà che ci concede. Nelle feste sembra che i pensieri si divertano a dirigersi verso uno contro l’altro come in un ingorgo in tangenziale. Da sveglio ti dai fastidio da solo, da addormentato fai riemergere sogni che avresti preferito essere insonne…. Insomma l’irrequietezza è una brutta bestia!I pensieri sono pioggia agrodolce al calar dei sogni…

Dimenticanze

Anche quest anno ho dimenticato. Si, ho dimenticato il compleanno del mio blog creato il 25 novembre 2007, ha compiuto 16 anni. Nato in un momento buio di me, il primo post s’intitolava virgola, era il permesso che mi ero andato di provare. Di strimpellare parole su parole a volte facendomi capire da chi occasionalmente lo abitava, altre criptiche in cui gli altri capivano tutt altro di ciò che scrivevo. Il blog mi piace per questo, si passa, si legge e se ci va, si scrive. Si, perché in fondo aldilà di tutti i giudizi, pregiudizi, analisi e autonalisi scrivere è mettersi il fonendoscopio in mezzo al torace e ascoltarsi...