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Guarda l'economia: tutta l'Europa è coinvolta stupido!
Il recente crollo dei prezzi delle azioni e dei rendimenti del Tesoro degli Stati Uniti non era collegato ad alcuna prova diretta che l'economia statunitense fosse avviata ad una doppia recessione.Il Crollo è 'stato trainato principalmente dai timori di una crisi del debito sovrano europeo che potrebbe potenzialmente portare ad un fallimento bancario massiccio e ad un collasso dell'economia della zona euro. Con l'Europa già debole, un crash finanziario probabilmente porterebbe l'economia in ginocchio, il che a sua volta, trascinerebbe in basso l'economia statunitense. Il grafico qui sopra (clicca per ingrandire), che confronta l'indice S & P 500 al suo omologo della zona euro, illustra le dinamiche. Il recente declino dello Stoxx è altamente correlato (0.85) al calo dell'indice S & P 500, ma l'indice Stoxx è sceso quasi il 20% in più rispetto al S & P 500 negli ultimi sei mesi. Se gli investitori sono in preda della paura qui, sono in vera e propria crisi di di panico in Europa. Come mostra il grafico qui sopra (clicca per ingrandire), un default/ ristrutturazione del debito greco con i sui 500 miliardi di dollari di debito è una conclusione scontata, l'unico problema adesso è quanto grave sarà la sforbiciata. La probabilità di un default / ristrutturazione portoghese ($ 225 miliardi di debito) o irlandese ($ 160 miliardi di debito) è minore, ma comunque una sforbiciata di qualche grandezza è prevista. Le probabilità di un default italiano non sono molto superiori a quella di un rated societario BAA, ma la dimensione del debito italiano in circolazione (2.300 miliardi dollari) è ciò che fa rabbrividire il mercato . Scegli delle sforbiciate , anche relativamente piccole sul debito totale di questi quattro paesi (poco più di 3.000 miliardi dollari) e forse Spagna (920.000 milioni dollari), e ci troveremmo con perdite che potrebbero spazzare via il capitale (circa $ 600 miliardi) delle 20 maggiori banche d'Europa , che insieme detengono proprio i $ 4 mila miliardi di debito dei PIIGS. I numeri fanno paura davvero. Questo grafico (clicca per ingrandire) dei differenziali di swap offre qualche consolazione. Differenziali di swap in Eurozona sono piuttosto alti, segnalano serio rischio sistemico e il tentativo degli investitori per evitare il rischio della controparte bancaria, ma non sono catastroficamentei elevati comealla fine del 2008. Inoltre, i differenziali di swap Stati Uniti rimangono a normali bassi livelli, il che è una buona indicazione che le banche statunitensi sono quasi del tutto al riparo dalle conseguenze di un default del debito sovrano della zona euro. Mi riferisco di nuovo ad un post che ho fatto un mese fa, in cui sostengo che "la maggior parte degli effetti negativi del troppo debito sono già accaduti." Il denaro preso in prestito dalla Grecia, Italia, et. al., è già stati sperperato in attività non produttive. I governi hanno abusato delle risorse scarse, ed è per questo che le loro economie sono relativamente deboli. Default non portane cessariamente a economie più deboli, dal momento che il debito è un gioco a somma zero: la ristrutturazione del debito greco significa una perdita per il possessore del debito, ma un guadagno per il governo greco, dal momento che è sollevato del peso dei suoi debito . L'economia greca non si ridurrà solo perché ci sarà il default, ma è ancora piena di gente, uffici, fabbriche e macchinari che torneranno a produrre. La cosa peggiore per la minaccia di un default è che tutti vogliono evitare di prendere la perdita, e la paura e il panico possono produrre un rallentamento economico, questa è la fase in cui versa l'Europa è in questo momento. L'unica cosa buona che sicuramente scaturisce da questo è che i governi saranno costretti a riformare le loro abitudini di spesa. L'era del grande governo sta lentamente volgendo al termine. Nel frattempo, la crescita del 6% delle vendite al dettaglio reali nell'ultimo anno smentisce qualsiasi ipotesi che l'economia statunitense potrebbe essere entrare in una doppia recessione. libera traduzione da Scott GRANNIS PS_ ottima analisi ma trascura completamente il ruolo della BCE, La BCE è finalmente intervenuta da lunedì 8 agosto ad acquistare titoli sovrani di Italia e Spagna. Va subito detto che ciò potrebbe rappresentare una svolta politica semi-epocale verso una vera banca sovrana europea, e infatti ciò trova una feroce opposizione in Germania dove la ristrettezza intellettuale si associa al fastidioso moralismo verso i paesi periferici. Questo paese si è trovato dunque a dover accettare quanto mai avrebbe voluto e pensato di dover ingoiare solo qualche mese fa: che la BCE, l’erede della amata Bundesbank, salvasse l’Italia (e la Spagna) stampando moneta. Era però quanto chiedevano, sebbene con colpevole ritardo, molti “autorevoli” economisti da molto prima. . Gli acquisti recenti dei titoli di Stato italiani e spagnoli sono un passo in questa direzione, ma rischiano di essere inutili se sono accompagnati dalla percezione che saranno presto abbandonati e che non vi è una vera svolta nella politica monetaria.Un'obiezione è che in questo modo la Bce farebbe salire l'inflazione e deprezzare l'euro. Ma non è affatto detto che ciò accadrebbe, quantomeno non in misura rilevante. In ogni crisi di liquidità aumenta la domanda di moneta, e un'espansione monetaria non crea inflazione. Inoltre, oggi un po' d'inflazione aiuterebbe a smaltire il debito, e rappresenta una via d'uscita, non una minaccia. Per la stessa ragione, non è detto che il cambio si svaluterebbe, soprattutto se l'espansione monetaria fosse coordinata a livello mondiale. E comunque, un euro più debole potrebbe solo aiutare la crescita. In conclusione La Bce dovrebbe attuare una svolta nella politica monetaria, tornando ad abbassare i tassi d'interesse, e annunciando un programma di sostegno generalizzato ai titoli di Stato dell'area euro, strada che sembra aver timidamente annunciato.Così le conseguenze paventate da Grannis si dissolverebbero come neve al sole |
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