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… ho ancora la forza di chiedere anche scusa o di fare la partita giocando fuori casa…

Post n°1014 pubblicato il 26 Aprile 2016 da lisa_m

Della noia mortale di questo post dovete ringraziare l'amica Gi, che mi ha sollecitato a scrivere più spesso per raccontarvi qualcosa, che non è obbligatorio fare post superlativi, mi ha detto… le ho risposto che i post superlativi non li ho mai fatti in tutta la mia vita, figuriamoci se posso pensare di cominciare adesso!!

Comunque vi racconto che, vista la distanza incalcolabile che separa casa mia dalla meravigliosa sedemortenera, sto ponderando…

Nella casa che ho trovato dopo un numero esagerato proprio impossibile di visite ad appartamenti di tutti i tipi che ricorderete benissimo, alla fine sto bene, per diversi motivi: tralasciamo il bambino del piano terra che a volte decide di giocare a pallone nel cortile (e voi sapete quanto io ADORI i bambini che giocano a pallone, soprattutto negli spazi in cui è espressamente vietato!!) e la madre che mi si rivolta contro come se mi volesse azzannare alla giugulare quando chiedo gentilmente che non lo faccia, minacciando di denunciarmi perché rivolgo la parola a suo figlio (giuro!), o la signora sotto di me che è appena un pelo logorroica e pretende di raccontarmi la sua vita ogni volta che la incontro per le scale (per fortuna i nostri orari non coincidono un granché), incurante del fatto che io abbia la faccia di una che è fuori casa da più di dodici ore o che sia carica di borse e buste, o il ragazzo che fuma per le scale, che uscire alle 6.40 della mattina, con i polmoni belli puliti e trovarsi immersa in una cortina di fumo di sigaretta è quanto di più piacevole esista al mondo (nel caso ve lo steste chiedendo: sì, lui esce dieci minuti prima di me, ma è un turnista e a pranzo finisce di lavorare!!), dicevo sorvolando su questi trascurabili inconvenienti, in questa casa sto bene, perché è abbastanza tranquilla e, per gli standard di Roma, non è facile.

In ogni caso, sto ponderando di cercarmi un'altra casa in affitto nella zona esattamente opposta a quella dove abito (e dove ho sempre abitato), più vicina alla sedemortenera, perché temo di non poter sopravvivere a lungo con questi ritmi! Chi non è di Roma sicuramente non coglie la portata epocale dell'evento, ma vi informo che spostarsi da una parte all'altra della città è un po' come cambiare città, quindi un bel colpo (all'anima)!! In più aggiungete che la durata del mio impegno presso la sedemortenera è avvolta nel mistero più totale, nel senso che non si sa quanto lavorerò ancora qui, potrebbe essere per sempre, come per qualche mese (come è sempre stato da quando ho cominciato a lavorare qui), ed è vero che la società che mi vende mi ha fatto un contratto a tutele crescenti, ma sappiamo benissimo che mandare via un lavoratore quando non si ha un cliente presso il quale allocarlo è semplicissimo, per cui mi potrei ritrovare senza lavoro e con una casa in una parte della città che non mi piace per niente (il fatto che se perdessi il lavoro non avrei i soldi per pagare l'affitto, al momento, non lo considero, perché non li avrei neppure nel caso restassi nella casa attuale)…

Tutto questo per dire: voi cosa fareste? Ci pensereste a cambiare casa (con lo stress infinito e i costi di un trasloco...) o restereste lontano dagli occhi lontano dal cuore dalla sedemortenera, accelerando precipitosamente l'invecchiamento cellulare?

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Commenti al Post:
Bridigala
Bridigala il 26/04/16 alle 11:48 via WEB
Che ansia! Non è vero che il post non è interessante, anzi, però visto che non ho mai dovuto affrontare un problema di questa portata non so se ho davvero qualcosa da dire, a riguardo. Ci provo comunque, visto che l'impegno di scrivere te lo sei presa, il minimo è risponderti, no? Vediamo. Tu stessa, nel post precedente lamenti di esserti spenta, e probabilmente gli orari folli a cui sei sottoposta ti stancano oltre misura. Quindi in teoria la scelta dovrebbe essere semplice. Spostarsi nel weekend per incontrare gli amici dovrebbe dare meno stress che spostarsi tutti i giorni ad ore antelucane per lavorare, però si sa che cambiare città è uno stravolgimento abbastanza importante. Che, però, a volte fa bene, e diventa una opportunità non da poco di rivoluzionare la vita in meglio. Il tutto ovviamente facendo finta che il problema sia solo questo, ma noi sappiamo che è meglio concentrarsi su una cosa per volta, che tanto quello che puoi cambiare tu, lo puoi affrontare, mentre quello che non puoi cambiare... Non ha senso preoccupartene. Bacio grande
(Rispondi)
 
Bridigala
Bridigala il 26/04/16 alle 11:54 via WEB
La mia famiglia ha deciso di spostarsi di 18km dal posto che chiamavo casa. Ho fatto la guerra al cambiamento, per quanto ho potuto, ma se non sei azionista dell'impresa puoi solo obbedire. Devo ringraziare il cambiamento perché ho trovato buoni amici, attività migliori di quelle che ho lasciato nelle quali tra l'altro sono stimata più di quanto accettava di stimarmi chi mi conosceva da sempre, ho trovato persino uno stronzo meno stronzo di quello che avevo lasciato, per dire, non parliamo di principi azzurri, ma Q batte Z 1500 a 0. E non ho menzionato il lavoro, anche il mio dipende da tanti fattori casuali, speriamo che i cambiamenti che si profilano all'orizzonte siano meno traumatici di quel che temo... ;-)
(Rispondi)
 
 
lisa_m
lisa_m il 26/04/16 alle 15:02 via WEB
E concordo assolutamente con te che spesso i cambiamenti che ci fanno più paura, alla fine, sono quelli che ci portano i maggiori benefici e tu, da quello che racconti, ne sei la prova vivente! :) Per questo io mi ripeto spesso che la vita va assecondata, che se ci porta in una direzione (fosse pure quella della mortenera) non ha senso cercare di opporci con tutte le nostre forze, che tanto lì dobbiamo andare... e chissà che poi non scopriamo che il cambiamento è stato positivo!... ecco, me lo ripeto, ma mica me ne convinco eh!!! :)) E questo, naturalmente, vale anche per i tuoi cambiamenti, che ti porteranno esattamente dove devi stare! :)
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lisa_m
lisa_m il 26/04/16 alle 15:00 via WEB
Grazie, cara, troppo gentile! :) Sicuramente tu vivi una realtà diversa quindi, probabilmente, quando racconto queste cose ti sembra anche che esageri un po' (e magari lo faccio pure, non so!), però ti assicuro che gli spostamenti qui sono veramente sfiancanti! Una cosa per volta, concordo, è l'unico modo per (provare a) risolvere i problemi! Baci baci!
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CiaoGi_57
CiaoGi_57 il 26/04/16 alle 12:56 via WEB
Intanto grazie per aver raccolto il mio "suggerimento", che poi noi nei post ci raccontiamo la nostra vita, mica altro, a quello servono.
(Rispondi)
 
lisa_m
lisa_m il 26/04/16 alle 15:03 via WEB
Grazie a te di sopportarmi, piuttosto! :)
(Rispondi)
CiaoGi_57
CiaoGi_57 il 26/04/16 alle 13:01 via WEB
Poi, la questione che poni non è da poco, fortunatamente io non ho mai dovuto penare più di tanto per andare al lavoro, quando lavoravo nell'azienda di papà, ci arrivavo in tre minuti, quando poi abbiamo chiuso e sono andata a lavorare da un nostro "vecchio" cliente, anche lì avevo ben poca strada da fare. ora addirittura esco di casa e di fronte ho la porta dell'azienda....... Però ho amiche che da anni combattono con il traffico, che devono calcolare i tempi per andare al lavoro, che basta che sbaglino di cinque minuti e si trovano ingolfate nel traffico per ore, e questa cosa la vivono male, la vivono male ora con i figli già grandi e indipendenti e la vivevano malissimo quando i figli erano bambini e quindi era un'altra storia.
(Rispondi)
 
lisa_m
lisa_m il 26/04/16 alle 15:05 via WEB
Caspita, che fortuna ENORME!!!!! Non ti rendi conto cosa darei per essere in una situazione del genere, sarebbe il paradiso!!! Qui gli spostamenti sono veramente difficili anche per una breve distanza, figuriamoci per una lunga come quella che faccio io! Per di più il traffico è assolutamente aleatorio (ma presente costantemente), per cui può essere vera la questione dei cinque minuti che cambiano tutto, ma allo stesso modo è vero che puoi uscire esattamente allo stesso orario e trovare una volta l'ingorgo normale e la volta dopo la paralisi totale, sigh...
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CiaoGi_57
CiaoGi_57 il 26/04/16 alle 15:33 via WEB
Sì, lo so che da questo punto di vista sono fortunata, per altri versi magari no, che vivere sul luogo di lavoro non è sempre il massimo, ma per quello che riguarda gli spostamenti sicuramente sono fortunata, e non solo per il traffico che ti stressa, il tempo perso per la strada, ma anche perchè non ho bisogno dell'ombrello se piove, e se nevica e le strade sono impraticabili io me ne posso tranquillamente infischiare.
(Rispondi)
 
 
 
lisa_m
lisa_m il 26/04/16 alle 16:37 via WEB
Sì, per carità, hai perfettamente ragione! Io mi focalizzo solo sul problema degli spostamenti, perché sono sensibilizzata, ma effettivamente posso immaginare che non sia sempre il massimo!! In ogni caso, proprio per tutte le cose che dicevi, ne guadagni in qualità di vita, sicuramente! Per dire, io se dimentico qualcosa a casa, posso pure morire, devo fare senza, e prima e dopo il lavoro non posso fare assolutamente niente, perché trovo sempre i negozi chiusi, sigh!!
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CiaoGi_57
CiaoGi_57 il 26/04/16 alle 13:03 via WEB
Quindi capisco che la vita, così come la vivi ora è stressante e non puoi andare avanti così. L'idea di trasferirti più vicina al luogo di lavoro non è poi da scartare. io un pensierino ce lo farei.
(Rispondi)
 
lisa_m
lisa_m il 26/04/16 alle 15:07 via WEB
Infatti è quello che mi chiedo: "posso andare avanti così?" e la risposta varia; a volte è no in assoluto, non sopravvivo, a volte è più possibilista... Non so, il pensierino lo faccio, ma è un grosso cambiamento e io sono quanto di più refrattario al cambiamento ci sia (ma mi sa che si era capito!!)! :)
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CiaoGi_57
CiaoGi_57 il 26/04/16 alle 15:36 via WEB
Eggià, quello si era capito benissimo, però come dice la nostra amica sopra, non sempre i cambiamenti sono negativi, anzi il più delle volte ci mostrano nuove prospettive, nuovi punti di vista e magari ci fanno vivere meglio. Ci spaventiamo sempre davanti al "nuovo", e poi quando il nuovo diventa "adesso", ci domandiamo il perchè delle nostre paure.
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lisa_m
lisa_m il 26/04/16 alle 16:38 via WEB
Sì, certo, come dicevamo con Chiara spesso sprechiamo tante energie ad opporci ai cambiamenti e poi, quando si verificano (perché, per quanto ci opponiamo, certi sono comunque inevitabili!) diciamo "Beh, tutto qui?" o, in tanti casi, ne siamo addirittura contenti, perché quei cambiamenti ci portano cose che non avremmo avuto se fossimo rimasti immobili!... La teoria la so, è la pratica che mi manca!! :)
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lolay_1
lolay_1 il 02/05/16 alle 16:50 via WEB
Chissà che cambiare quartiere non sia meglio... ;-)
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lisa_m
lisa_m il 03/05/16 alle 14:01 via WEB
La tua positività mi sconvolge!!! :)))
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kokka85
kokka85 il 04/05/16 alle 11:21 via WEB
Visti gli orari inumani che ti tocca fare per andare in sede mortenera io cercherei un'altra casa... sono di parte, ma per me poter dormire anche 5 minuti in più mi migliora la giornata in una maniera incredibile...
(Rispondi)
 
kokka85
kokka85 il 04/05/16 alle 11:22 via WEB
Poi se malauguratamente nella nuova casa non ci dovessero stare tutte le tue scarpe ti rinnovo la possibilità di usare casa mia come deposito :P
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lisa_m
lisa_m il 04/05/16 alle 11:43 via WEB
Ahahahahah grazie dell'offerta, ma darei priorità a loro piuttosto che, che so, alla cucina!!! :))))
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lisa_m
lisa_m il 04/05/16 alle 11:43 via WEB
Se mi fermassi a considerare solo gli orari non ci sarebbe dubbio, ma pensa allo stress (e al costo!) del trasloco e, soprattutto, se perdo il lavoro poi mi trovo allo sprofondo senza motivo... Come ti capisco, non sai quanto mi pesa non dormire!!
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sillylamb
sillylamb il 09/05/16 alle 17:26 via WEB
Quoto Kokka. Pensa a quante cose potresti fare nel tempo che perdi negli spostamenti. Ma si sa che io nn ho il concetto di casa...
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lisa_m
lisa_m il 10/05/16 alle 11:41 via WEB
Certo, ci penso sempre al tempo infinito che perdo durante gli spostamenti... ma penso pure al costo e allo stress di un trasloco (per non dire della ricerca della casa giusta) e al fatto che potrebbe essere tutto inutile se non dovessi lavorare più qui... Non è facile!
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