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Vieni qua che ti faccio vedere dov’è il nostro pezzo di mondo…

Post n°902 pubblicato il 15 Aprile 2014 da lisa_m

Vi dico solo che stamattina ho commesso la terribile imprudenza di non mettere neanche il correttore per le occhiaie, tanto sono fresca e riposata, quindi fate un po’ voi: Luciano è meglio di una maschera di bellezza, c’è poco da fare!!!!

Non sto dicendo di non essere stanca, tutt’altro, e dopo pranzo avrò sicuramente il tracollo, visto che ho dormito poco e sognato il concerto, quindi non è stato esattamente un sonno riposante, ma sono talmente felice dell’esperienza di ieri che tutto il resto passa in secondo piano!

Ve lo dico subito: non l’ho aspettato dopo il concerto con la speranza di stringergli la mano e non ho fatto pedinamenti per scoprire dove andava a cena.. dovevo tornare a Roma ed essere abile al lavoro stamattina, quindi mi sono fatta bastare il concerto che, vi assicuro, ha fatto il suo lavoro veramente bene!!

Ma, come di consueto, mettetevi comodi, che, con la “sintesi” che mi contraddistingue, parto dall’inizio!

Sono uscita dall’ufficio in tempo per prendere un treno che mi avrebbe consentito di essere a Frosinone verso le 18, in modo da arrivare tranquillamente al palazzetto (distante un paio di km dalla stazione), entrare e sistemarmi con tutta calma. Il caso ha voluto che, arrivata in stazione, stesse partendo il treno precedente, così mi sono detta: “Beh, quasi quasi lo prendo, tanto sono qui: arrivo prima!” e così ho fatto e, visto che quando c’è Luciano di mezzo ho sempre un pelino di ansia, ho anche fatto il seguente pensiero negativo: “Pensa te se ora cambio treno rispetto a quello che avevo deciso e succede di tutto, facendomi tardare irreparabilmente.. ma no, figurati, cosa vai a pensare!!!”…. bene.

Non vi dirò che si è sfiorata la tragedia, perché così non è, ma pensate a me che non vedo l’ora di arrivare alla meta ed immaginate il mio stato d’animo su un treno che, nell’ordine, parte in ritardo (con il capotreno che corre avanti e indietro, facendo ipotizzare a tutti i passeggeri svegli chissà quale emergenza nazionale!); dopo cinque minuti cinque di tragitto si ferma in mezzo al niente e sta lì immobile senza un cenno tipo un quarto d’ora, con il capotreno che continua a correre avanti e indietro; riparte e fa tipo altri cinque minuti di tragitto, dopodiché si ripianta in mezzo al niente per un dieci minuti, quindi, udite udite, fa retromarcia e torna indietro per un bel pezzo, fermandosi poi per un tempo che a me è sembrato infinito di nuovo in mezzo al niente!! Ed in quel tempo mi sono prefigurata tutti i peggiori scenari possibili ed immaginabili: prima di tutto mi sono autofustigata per aver cambiato treno (mi immaginavo i passeggeri dell’altro che ci passavano a fianco facendo ciaociao con la manina!!!), poi ho cominciato a pensare che se avessi voluto scendere non potevo, aiuto, che ci avrebbero riportati in stazione chissà quando o che saremmo stati fermi lì tutta la notte senza acqua né cibo ma, soprattutto, che avrei perso Luciano!!!!!!

Per fortuna, dopo il tempo infinito di cui sopra, il treno è ripartito, arrivando a destinazione dopo quello che avrei dovuto prendere, ma questo è solo un dettaglio, visto che ero a Frosinone, viva e vegeta, in tempo per vedere Lucianino bello!!

Dalla stazione, gambe in spalla e piantine in mano (e telefono con google maps, che quando hanno distribuito il senso dell’orientamento, io ero in coda per un concerto di Luciano! ), parto con destinazione palazzetto! Dopo un paio di dubbi amletici (sarà di qua????????) incontro finalmente due esseri umani ai quali chiedere se sto andando bene, loro confermano e, in men che non si dica, mi trovo davanti il serpentone di gente che compone la fila per entrare al palazzetto!

Vi devo confessare che, facendo quella fila, mi sono un po’ demoralizzata, perché ovviamente avevo tantissime persone davanti (la gente ci aveva dormito dalla sera prima, e questo ricordatevelo, perché ci tornerò dopo!), per cui mi sono detta: “Oddio, starò nella bolgia totale, lo vedrò piccolissimo, schiacciata tra un mare di sconosciuti, sarà terribile: come soffro!!!”; visto che tanto avevo tempo, meditavo sulla strategia da intraprendere e, alla fine, la più accreditata era: “Io nella bolgia non mi ci metto, sto defilata, purtroppo in fondo o laterale, e pace..”, e lo pensavo con il cuore che sanguinava, perché io, Luciano, lo devo vedere da vicino!!!!

Aprono i cancelli e la fila procede lentissima, perché fanno entrare a piccoli gruppi; nel frattempo mi accorgo che anche dietro di me si era creato un lungo serpentone di persone e che, in realtà, mi trovavo un po’ dopo la metà, che, considerato che avevano venduto 2.700 biglietti, non è così male! Comunque, dopo almeno mezz’ora, riesco ad entrare, porgo il biglietto al tipo con il lettore ottico, saluto il factotum/guardia del corpo di Luciano, Luca, che non so perché era all’ingresso, ed entro: passo un corridoio, faccio tre gradini e sbam, mi trovo subito a destra il palco, e subito a destra la transenna della prima fila, con un po’ di spazio laterale! Ovviamente mi piazzo immediatamente lì, che neanche nei miei sogni più rosei potevo pensare di stare in transenna con la gente che aveva dormito lì dalla sera prima.. è vero che sono laterale, per carità, ma ho il microfono di Luciano a, che so, dieci metri, quindi si vede benissimo! Non posso credere alla mia fortuna, niente, non ci credo, mi guardo in giro e vedo il palazzetto che si riempie in ogni spazio possibile immaginabile ed io ho il mio posto in transenna!!  Tra l’altro mi guardo le persone che ho intorno e vedo due ragazze, che sono tre persone più centrali di me, che hanno scritto sulla mano il numeretto di chi ha dormito davanti al palazzetto (serve per fare gli appelli notturni e per mantenere l’ordine di arrivo quando si entra, per correttezza) e sono i numeri 42 e 43: vi rendete conto?? Praticamente io, arrivata nel pomeriggio, avevo quasi lo stesso posto di due che erano lì dalla sera prima?? No, va beh, lassù qualcuno mi ama, c’è poco da fare!!!

Intanto, con le due ragazze vicino a me, con le quali mi sono messa a chiacchierare, ci accorgiamo che le scalette per salire sul palco sono proprio davanti a noi, ad un metro, ed iniziamo a favoleggiare possibili scenari nei quali Luciano ci passa proprio davanti.. speranze che vengono ulteriormente avvalorate dal fatto che viene portata una seconda transenna davanti alle scalette, per dare maggiore protezione! E siamo lì e speriamo e chiacchieriamo; tra l’altro io non perdo occasione per tenere uno dei miei interessantissimi seminari su Luciano (ma mi è stato richiesto, eh, non state lì a pensare male, non è che ogni occasione è buona per parlare di lui!! ), questo aveva il titolo “Luciano: i suoi collaboratori, le sue abitudini, i luoghi dove trovarlo ed il nostro fantastico incontro” e devo dire che ha riscosso moltissimo successo, anche perché le ragazze non erano del fan club, erano un po’ al di fuori da certe dinamiche, ma molto appassionate di Luciano, quindi prendevano ogni informazione come qualcosa di assolutamente prezioso, mentre erano cose note e stranote, come ho tenuto a precisare, per non passare per quella che sa chissà quale segreto!

Comunque il seminario è stato un perfetto riempitivo dei tempi morti, visto che in un batter d’occhio si sono fatte le 21 e si sono spente le luci: noi avevamo gli occhi puntati sulla scaletta ed è stato da lì che è passato per primo Fede (Poggipollini, il chitarrista), seguito da Niccolò Bossini (altra chitarra), da Davide Pezzin (il nuovo bassista), da Michael Urbano (fantastico batterista) e da Luciano Luisi (tastiere e tutto l’amba aradam, come ha detto Luciano!!).. subito dopo, preceduto come sempre da Luca, che gli faceva luce con una piccola torcia per fargli salire le scalette del palco, è arrivato Luciano, bello come il sole, camicia e gilet neri e jeans grigi, concentratissimo, ed è passato davanti a noi, ad un metro, vicinissimo: che emozione!! Nonostante, per fortuna, mi sia capitato di vederlo spesso da vicino, e da vicinissimo, ogni volta è sempre un’emozione, unica e grandissima: una magia per cui val la pena vivere!!

E’ salito sul palco e naturalmente è partita un’ovazione, hanno attaccato subito con “Piccola città eterna”, canzone di apertura di tutte le date, visto che il tour si chiama “Piccole città”, ed ho realizzato da subito quanto fossi vicina e quanto lo vedessi bene!   

Che poi una cosa che non mi spiego sono quelli che si sbattono tanto per stare in prima fila e poi stanno lì che pare facciano una cortesia al cantante… tipo dall’altro lato avevo un ragazzetto con quella che penso fosse la madre: beh, lei, che a quanto diceva era molto fan, non ha fatto un sorriso neanche a pagarla oro, acidissima, no dico, sei ad un concerto del cantante che ti piace, devi essere contenta, altrimenti potevi stare a casa.. si è agitata durante un paio di canzoni, ma niente di che, il ragazzetto immobile, mummificato, non ha cantato una canzone che sia una, non ha battuto le mani, niente, l’unico cenno di vita che dava era fotografare e riprendere Luciano, per poi mettere foto e video su fb e rispondere in tempo reale ai commenti degli amici.. roba che quando mi ha messo un gomito davanti alla faccia, impedendomi di vedere Luciano, per riprenderlo durante “Ho messo via”, gliel’ho spostato cortesemente e gli ho detto: “Scusa, eh..”, ma gli deve essere bastato il mio sguardo “se lo rifai ti azzanno alla giugulare”, perché non ci ha più riprovato!!!

Gente improbabile a parte, la scaletta è stata bella, non vi elenco le canzoni, ma ce ne sono state di vecchie, suonate con gli arrangiamenti originali, e di nuove, in un incalzare continuo di musica, che ha lasciato spazio a poche parole di Luciano (e dei chitarristi, che hanno fatto una presentazione a testa) e che ha dimostrato chiaramente quanto lui fosse contento di stare su quel palco, fosse carico e avesse voglia di ricambiare tutto l’amore che gli arriva forte e chiaro da noi!

Alla fine, nei bis, su “Non è tempo per noi” (unica delle vecchie non suonata con l’arrangiamento originale perché, ha detto Luciano, questo che hanno trovato gli piace troppo e vogliono continuare ad usarlo e, devo dire, piace molto anche a me! ), Luca prende il telefono e, partendo dal mio lato, inizia a riprendere il pubblico, percorre tutta la transenna riprendendo, poi passa il telefono a Luciano che, dal palco, fa lo stesso, riprendendo le persone… ecco, chissà quando lo rivedrà cosa penserà del mio nuovo look con i capelli lisci, che dite?????

Le due ore di concerto sono volate, lui è venuto spesso dalla nostra parte, con certe facce che non ve le sto a raccontare, ce le ho scolpite negli occhi e nel cuore: mi ha trasmesso un’energia, una forza, una carica, una bellezza che mica me le dimentico, me le tengo dentro, perché è lì che devono stare!

Davvero, è stata una serata insperata, un dono incredibile che non credevo avrei avuto ed invece è andato al di là delle mie più rosee aspettative: è stato bello, bello davvero, e sono fermamente convinta che i pensieri positivi di chi ci teneva abbiano contato tanto, perché io credo, “credo a quel tale che dice in giro che l’amore porta amore”..

Promemoria per me: la prossima volta che devi andare ad un concerto, farti svariati km di camminata, stare 5 ore in piedi con una borsa del peso orientativo di 10 kg a tracolla e saltare ed agitarti sempre con quel peso specifico addosso, che il giorno dopo ti fanno male gambe e glutei manco avessi fatto una lezione in palestra, ecco, in quel caso, anziché metterti i Dr. Martens, che sono fashion, per carità, indossa qualunque altra calzatura, casomai anche quei sandali giapponesi con la suola di legno, che saranno sicuramente più morbidi.. che tanto Luciano le scarpe (probabilmente) mica te le vede!!!!

 
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