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Ostacoli

Post n°1258 pubblicato il 23 Maggio 2017 da lightdew
 

foto lightdew

 

 

Da ragazzina girava un test sulla personalità. Non lo ricordo per intero ma ad un tratto ti trovavi ad affrontare un bosco e dovevi raccontare l'immagine che realizzavi  nella tua immaginazione. Più alberi c'erano, di maggiori ostacoli sentivi il peso per poter affrontare la fine del tuo percorso. Gli alberi erano le altre persone, quelle intorno a te. Potevano essere i familiari, così come gli amici o forse meglio ancora, i conoscenti.


Ci sono giorni nei quali hai pensato che vorresti finissero presto, giorni difficili, nei quali il peso del lavoro e della vicinanza con le persone così diverse da te, con le quali sei costretto a relazionarti, ti portano a desiderare che arrivi presto la fine di quel giorno o di quella settimana, ma in fondo, quando arrivi al giro di boa di un'altro anno, arriva anche la consapevolezza che ogni momento ha la sua grande importanza.

Ogni persona che hai conosciuto, ogni incontro che hai fatto, che sia stato sbagliato o meno, è parte di te e lo porterai per sempre addosso. A volte sarà accompagnato da un sorriso, altre da un rimpianto, altre ancora da uno sdegno per come avresti dovuto o potuto comportarti.

Oggi, ripensando a quei momenti, mi rendo conto che non ne ho saputo apprezzare l'importanza e troppo spesso li ho vissuti male tralasciando un grande, importante, dettaglio: la vita scorre, e non ritorna...

Eppure arriva quel momento dove il risultato di questi momenti ti porta a tagliare i rami secchi, a togliere gli alberi più ingombranti dal percorso per fare maggiore luce per permetterti un cammino migliore verso la luce che ti aspetta oltre al bosco, in quella pianura che ancora non conosciamo ma che già sentiamo migliore.





 




 

 

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Commenti al Post:
gioia58_r
gioia58_r il 23/05/17 alle 19:26 via WEB
purtroppo ti accorgi degli errori fatti solo dopo che li hai fatti, e delle persone incontrate e superate solo quando non sono più presenti. La vita, gli incontri...è solo un attimo!
 
 
lightdew
lightdew il 27/05/17 alle 10:23 via WEB
troppo spesso accade, meglio fermarsi a volte a ricordarlo.. un caro saluto a te, teresa, ;)
 
Stolen_words
Stolen_words il 23/05/17 alle 21:12 via WEB
Anche io da qualche tempo ho tagliato i rami secchi, rivisto amicizie affetti e mi sono ritrovata a non riconoscermi più. Penso sia un passaggio obbligato per una svolta decisiva personale e non sempre così negativa come si vuol pensare. E sono dell'idea che le cose accadano nel loro temio:) un abbraccio di solidarietà . Nicoletta
 
 
lightdew
lightdew il 27/05/17 alle 10:24 via WEB
Ciao Nicoletta, siamo in sintonia anche su questo pensiero. Vedremo, solo il tempo saprà darmi risposta in merito. Un abbraccio condiviso, Laura
 
mpt2003
mpt2003 il 23/05/17 alle 21:37 via WEB
i rami secchi fanno parte di una vita che non è più nostra, perchè continuare a portare dietro con noi cose che non ci appartengono? e soprattutto perchè sentirsi in colpa? in fondo è questo un modo per essere veri e reali, e la falsità non ci piace. ciao. :)
 
 
lightdew
lightdew il 27/05/17 alle 10:26 via WEB
Ciao Mp,grazie per esserti fermata. Hai espresso una sfumatura con la quale lotto da anni, inutilmente il più delle volte: sentirsi in colpa. Continuerò a lavorarci..sodo.. un abbraccio caro, Laura
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 24/05/17 alle 05:58 via WEB
È un mantra della Riza di Raffaele Morelli questo dei rami secchi, certamente è anche un gesto necessario del giardiniere che vuole fare crescere la pianta nel ciclo eterno delle stagioni che cambiano.
Le parole del tuo racconto sono questa volta esplicite e chiare: il tuo proposito è limpido.
Io che ti riconosco in un albero alto capace di dare ombra, riparo, sollievo, ospitale nell’accogliere tra i tuoi rami altra vita e lasciarla cantare, mi preoccupo solo che la potatura non sia troppo estesa e poco meditata, in modo che non venga a mancare l’ombra dei rami, ma ancor più che ci siano foglie a sufficienza da portarti tutta la linfa necessaria a vivere e soprattutto a crescere, apprezzando il sole senza cercare qualcosa che non c’è.
Namasté
 
 
lightdew
lightdew il 27/05/17 alle 10:35 via WEB
L'universo ci ha dotato tutti di una consapevolezza che ci unisce, non sempre riusciamo a sintonizzarci tutti altrimenti non ci sarebbero così tanti disequilibri. La tua è una visione diversa, e mi ricorda la preoccupazione di chi vede mutare il paesaggio intorno e non ritrova più le forme alle quali era abituato. Tutto muta, mio caro Max, anch'io evidentemente. Ogni albero rischia d'esser soffocato dalla processionaria o da erbe infestanti che a dismisura lo soffocano fino ad ucciderlo. Se parliamo di alberi, dovremmo parlare soprattutto della loro salvaguardia, di come a volte sia necessario potare per trarre maggior frutto, come nel caso dell'olivo ad esempio. Un albero va curato, affinchè renda riparo. Interessante poi la tua interpretazione: il mio post parla degli altri, gli alberi, e tu parli di me, l'albero. A volte però anche l'albero più forte ha bisogno di protezione e non solo di proteggere.
Namastè
 
psico_crazia
psico_crazia il 24/05/17 alle 11:01 via WEB
la vita scorre e non ritorna. E' vero. Ma quei rami secchi (che forse per tua stessa ammissione) forse così sechi non erano, fanno parte del tuo percorso. Guarda, respira, cammina e...sorridi anche di quei rami. Un abbraccio L.
 
 
lightdew
lightdew il 27/05/17 alle 10:36 via WEB
Che piacere ritrovarti tra queste pagine. Chissà come stai, tu e signora. Suoni ancora? Un caro saluto da chi non dimentica.
 
Paintedonmyheart
Paintedonmyheart il 08/07/17 alle 10:44 via WEB
Credo sia una prerogativa dell'aver vissuto qualche anno e, quindi, qualche esperienza in più, quella di avere la forza di tagliare i rami secchi. Sì, perché non è facile, da ragazza io non ci riuscivo, mi sembrava di fare un torto a quelle persone, poi è invece diventata una necessità, una condizione indispensabile per vivere più serenamente. Capisco perfettamente i tuoi sensi di colpa, perché sono stati anche i miei, ma le persone negative risucchiano energie anche per ciò che di bello si potrebbe avere nella propria vita, altre persone comprese, e penso che sia legittimo cominciare a pensare di più a se stessi e a chi amiamo. Lo chiamano "sano egoismo", ma vi ho sempre visto un'accezione comunque negativa. Sarebbe più appropriato chiamarlo "giusto altruismo" o una cosa del genere, a sottolineare come anche il bene vada indirizzato verso chi lo sappia alimentare, affinché non si esaurisca (e non ci esaurisca;) mai.
Bello qui! Un saluto:)
 
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