Creato da lafarmaciadepoca il 13/10/2010

La farmacia d'epoca

Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone

 

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La "carta" farmaceutica

Post n°397 pubblicato il 21 Ottobre 2014 da lafarmaciadepoca
 

Apro questo breve intermezzo per ricordare che la farmacia di ieri non è solo scatole e flaconi, ma anche moltissima “carta”.

Oggi abbiamo ospiti alcuni oggetti cartacei le cui foto mi sono state inviate nuovamente da Giuseppe C., e offrono un piccolo assortimento di alcuni volumi più che necessari in qualunque farmacia.

- La Farmacopea

La farmacopea è uno dei testi normativi più importanti in qualunque farmacia: essa regola molti aspetti differenti della gestione dell’esercizio, come metodi di preparazione o formulazione dei medicinali, controllo della qualità degli stessi, fornisce un elenco delle caratteristiche delle componenti farmaceutiche suddividendole in categorie, e l’immancabile e doveroso aspetto legale della vendita di alcune categorie di medicinali.

Quella in foto è una farmacopea del 1929, quinta edizione.

Farmacopea


Farmacopea



- Il registro dei veleni

Il registro dei veleni divenne uno tra i libri più importanti della farmacia dall’epoca dell’avvelenamento di Bradford in cui rimasero intossicate più di 200 persone, causa caramelle di zucchero “allungate” con arsenico.
In esso vanno annotate le generalità dell’acquirente (nome, cognome, domicilio, e professione) e caratteristiche del veleno venduto ( qualità, quantità e prezzo), per tenere traccia dell’acquisto. In Italia il registro dei veleni fu introdotto nel  1934.

 

Registro veleni



- Le ricette

Gelosamente custodite e tramandate di generazione in generazione, le ricette sono il vero “centro vitale” delle farmacie.
Quella in foto è una ricetta per lo sciroppo di china rossa (Cinchona Succirubra Pav. et Klotsch), un rimedio contro gli stati malarici e febbrili.

China



Nonostante la china gialla fosse più economica da reperire, in alcuni casi poteva essere affiancata o addirittura sostituita dalla china rossa, in quanto quest’ultima possiede una varietà di alcaloidi più ampia, qualità preferibile in campo farmaceutico, soprattutto in un periodo storico in cui poco si sapeva circa l’azione farmacologica del chinino.


Grazie per aver letto il post e grazie a Giuseppe C. per avermi inviato le foto!

 
 
 
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