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E' tornato il morbillo

Post n°354 pubblicato il 06 Febbraio 2014 da lafarmaciadepoca
 

All’inizio pensavo fossero solo i dati ingigantiti da qualche giornalista nel disperato tentativo di fare notizia, invece oggi ho potuto constatare che è la verità: un caso di morbillo su tre all’interno dell’Unione Europea viene registrato in Italia.

Personalmente non conferisco molto peso ai sensazionalismi giornalistici, e considerato che l’UE sta cercando di debellare questa malattia entro il 2015, 12.096 casi mi sembravano un po’ troppi. Quindi mi scuso se non ho parlato prima di questo fatto, ma volevo informarmi per bene, per capire se i numeri potessero essere veri. Tristemente lo sono.

Perciò colgo l’occasione di questo post per complimentarmi con le campagne di disinformazione anti vacciniste poiché hanno vinto in maniera schiacciante, permettendo a questo “mostro” di ritornare.

Sì, il morbillo è un mostro per pochi e semplici motivi:

- Non è così innocuo come si potrebbe pensare: può provocare febbre intorno ai 39° - 40° esterni, che va dal periodo pre-esantamatico (3 – 4 giorni) e perdurare fino alla scomparsa dell’esantema papuloso, per un totale di una settimana buona di febbre.
- Può avere delle complicazioni decisamente pesanti: otite, malattie respiratorie, encefalite morbillosa (compare nel 15% dei casi e può lasciare danni permanenti) e cheratite ( infiammazione della cornea dell’occhio).
- Dal momento che fino a una trentina di anni fa la copertura di vaccinati era molto buona, non sono state sviluppate terapie specifiche contro il paramyxovirus, l’agente virale responsabile  del morbillo.
- Se la malattia può essere fastidiosa da bambini, diventa pericolosissima negli adulti: causa embriofetopatie nelle donne incinte e può portare allo sviluppo della panencefalite subacuta sclerosante, un’infezione cerebrale lenta, che oltre a portare a danni al sistema nervoso centrale, è letale nell’arco di 1 – 2 anni.
- Ha un tasso di contagio da 1 a 15, ovvero per un malato ci sono 15 possibili contagiati. Non male per una malattia infettiva!

In Italia le fasce di età più colpite sono quelle coorti di persone non vaccinate, nate prima del 1963 (data dell’immissione sul mercato del vaccino) e tutti i ventenni nati negli anni Ottanta, che non sono stati vaccinati per via delle teorie cospirazioniste. Voi non avete idea di quanti miei coetanei siano andati in vacanza nel Regno Unito e abbiano portato a casa il morbillo: l’anno scorso in Inghilterra, intorno ad aprile, è stata disposta una vaccinazione di massa per arginare la malattia, ma si teme che non sia stata sufficiente. Infatti, nel mese di gennaio di questo anno sono stati registrati già 44 casi certi di morbillo in 4 scuole delle zone di Swansea e di Neath, perciò se dovete andare in Galles e non siete vaccinati, ponderate attentamente se sia il caso di intraprendere il viaggio senza copertura immunologica.

Gli anti-vaccinisti hanno vinto e il morbillo è tornato, e purtroppo anche su internet stanno comparendo le testimonianze di chi queste malattie se le è prese e oggi ne paga le conseguenze. Se siete anglofoni vi inviterei a leggere la testimonianza di Amy Parker, giornalista di Slate, la celebre rivista online d’attualità, se non lo siete, lasciatemi un commento e provvederò a tradurlo.

Finora la copertura vaccinale ha funzionato molto bene, ma questo è l’esempio di come queste malattie possano ripresentarsi da un momento all’altro se smettiamo di vaccinare le nuove generazioni. Facciamolo non solo per loro, ma anche per tutelare chi ha quadri clinici già compromessi o gravi casi di immunodeficienza. Per queste persone le malattie più comuni possono diventare facilmente pericolose e costargli la pelle, figuriamoci un morbillo!

Grazie per aver letto il post!

 
 
 
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