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...fini la comédie

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Rocco e Josč

Post n°826 pubblicato il 13 Luglio 2015 da paperino61to


Buona sera amici eccomi di nuovo tra di voi e stasera tento di parlarvi del rapporto che si può instaurare  con una certa tecnologia, ovviamente a modo mio. Quindi mettetevi comodi, una bibita vicino e un augurio di  buona lettura a tutti.

Quanti di noi hanno un particolare feeling con degli oggetti  di casa, specialmente elettrodomestici, compreso le sveglie? Ecco, il racconto verte sul “ rapporto “ che c’è tra un uomo e la sua sveglia.

Ammetto che non ho mai trovato due personaggi singolari come quelli che vi farò conoscere stasera…vi prego, seguitemi, perché vi presento il signor Rocco e la sua sveglia brasiliana Josè.

La luna sonnecchia mentre splende in tutta la sua bellezza. Illumina la città, con i suoi ponti,  i suoi parchi e la collina che sovrasta la città. Illumina i corsi, le vie e le case, dove la gente dorme o almeno, quasi tutti dovrebbero dormire.

Rumore della sveglia : “ Tic tac…tic tac…tic tac.. “ (le lancette si fermano sulle 5 )

                 



La sveglia Josè: “ Operaooooo   giù dal letto …svegliaooo operaoooo “. ( Questa è la colonna sonora di tutti i santi giorni dal lunedì al venerdì).

Una mano spunta da sotto le coperte, a tentoni cerca la sveglia. La spegne, e poi  accende le luci della stanza.

          

Rocco : “Anche oggi con questa litania, cambiare musica mai vero Josè ? “.

Josè: “ Quale vorresti meu amigo Charlie : Svegliatevi bambine è primavera ?“.

Rocco: “ Non mi chiamo Charlie, sono Rocco …R…O…C…C…O ! " .

Josè: “ Come no? Voi maschi italiani siete tutti dei Rocco “.

Rocco:  “ Non so gli altri, ma io all’anagrafe sono registrato come Rocco “.

Josè: “ Anche il tuo vicino dice di chiamarsi Rocco, poi però tu lo chiami Alberto “.

Rocco: “ Vabbè , gli hanno detto che assomiglia a quell’attore …appunto a quel Rocco ..e da allora si fa chiamare così “.

 


Josè: “ Voi italiani siete strani, una volta all’anno avete un mese per farvi una visita oculistica gratis e non ne approfittate…proprio strani siete “.

Rocco: “ Scusa, cosa c’entra ora la visita oculistica ?“.

Josè: “ Chi ha chiamato Rocco il tuo amico, era cieco come una talpa credimi, è già tanto che non assomiglia al  Quasimodo  di Notre Dame“.

              

Rocco : “ Sempre che stai a criticare, fammi mettere su il caffè, ne vuoi una tazza? “.

Josè: “ Grazie meu amigo Charlie, deve essere ben tostao, bel gustao e venire do Brazil “.

Rocco : “ Vuoi anche altro ? Che so una tazzina che ti canta Besame mucho quando lo bevi, dimmelo perché scendo e te la compro “.

Josè: “ Non sarebbe male come idea,  faresti questo per il tuo Josè ?“.

Rocco:  “ NO ! “.

Josè: “ Ecco vedi, sempre contro di me ...pobre Josè, io che mi sveglio con te , dovresti apprezzare questo mio gesto ”.

                    


Rocco : “ Guarda che sei tu che svegli me e non viceversa, e se anche qualche volta non suoni andrebbe ancora meglio…conosci la parola sciopero? No…allora imparala “.

Josè: “ Uè, amigo, guarda che sei te che alla sera prima di andare a nanna come le gallinao mi carichi la molla perché suoni alle 5, ricordalo smemorao di un operao ! ”.

Rocco: “ Seeee…dai sempre la colpa a me, mannaggia a me che quando ti ho comprato a quel mercatino dell’usato “.

Josè: “ Comprato? Ma se mi hai messo nella tua  tascao e poi sei scappato via come un ladrao “.

                

Rocco: “ Non ti permetto di insultarmi sai? Domani ti metto nel cassonetto dell’immondizia e mi compro un’altra sveglia… una di quelle moderne “.

Josè: “ Bella la roba moderna, poi con chi parleresti al mattino prima di andare a travaillar ? Con il tuo vicino di casa?  Charlie..Charlie..sei troppo simpaticao “.

Rocco: “ Giuro che se mi chiami ancora con quel nome…io…ti butto giù dalla finestra”.

 

Josè: “ Ahiaiiiiii caramba, ma tu sao che se io vado in capeza a qualcuno la svegliao te la dà il secondino?”.

Rocco: “ Mannaggia a te, hai ragione…vabbè fammi sorseggiare questo caffè...buono vero?”.

               

Josè: “ Charlie, se vuoi far la gag di quella marca di caffè, scordatelo…io San Pietrao non lo faccio “.

 L’uomo scuote la testa e ripensa a quel maledetto giorno che l’ha incontrata, oddio, per la verità l’aveva fregata, ma non guardiamo il pelo nell’uovo.

Rocco: “ Fammi dare una lavata alla svelta, son già in ritardo a forza di parlare con te…una sveglia..”.

Josè: “ Oh bella, e con chi vorresti parlare? Con i piccioni? Lo sai o non lo sai che fanno solo ohhhh?”.

Rocco: “ Quelli sono i bambini ! E poi è una canzone”.

Josè: “  Come no…vallo a dire alle mamme dei bambini …Charlie, stamattina sei permalosao, mi sa che al lavoro troverai duro…rilassati my amigo…se vuoi quando arrivo ti faccio trovare la Raimunda…”.

Rocco: “ E chi è? Una tua parente?”.

Josè: “ Ignorantao di un uomo, ma non li leggi mai gli annunci? Tieni e guarda “.

Rocco: “ Ma…ma….scusa questo è un giornale di annunci a luce rosse..”.

                

Josè: “ Non so se è luce rossa,  verde, gialla o bianca…io so che Raimunda esta muy caliente, mi va la mollao al cervellao, e parlao pure come uno espanol”.

Rocco: “ Non so cosa mi trattenga dal …meglio che vada a lavorare…e  guai a te se arrivo e trovo quella Raimunda…sono stato chiaro?”.

Josè: “ Charlie, calmati, che ti viene un colpao….va bene non la chiamo, giurao sulla mia tristao nonna Lucina”.

L’uomo si avvia alla porta, spegne la luce e mentre sta per chiudere, si sente chiamare.

Josè: “ Charlie….meu amigooo Charlie…”.

Rocco: “ Che vuoiiii ora? Devo andare”.

Josè: “ Niente bacino al tuo Josè? ”.

Rocco: “ A volte ho come l’impressione che siamo una coppia di fatto…vieni qui amico mio”.

Josè: “ Sei un brav’uomo, te quero bem, …Charlie…buon lavoro“.

Qui finisce la nostra storiella tra un uomo e una sveglia. Non crediate che domani mattina i discorsi siano  improntati alla filosofia, per quel tipo la sveglia deve chiamarsi Socrate, ma  questi due amici passano il tempo in questi discorsi assurdi…anche se per qualcuno l’assurdo è  parlare con una sveglia, ma siamo così sicuri che lo sia?.

                  

 

arrivederci amici..un freschissimo saluto

Marco alias paperino...


 
 
 
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