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...fini la comédie

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Il sorriso dell'anima

Post n°793 pubblicato il 07 Maggio 2015 da picciro

Buonasera Amici cari!!
Felice di ritrovarvi, dopo questa pausa in cui per tutti, credo qualcosa sia accaduto e come seri interpreti della nostra vita, abbiam provato a vivere come la protagonista di quel che vi propongo..


“Nel mezzo del cammin di nostra vita”. Le venne in mente la celebre frase del sommo Vate, mentre persa nelle sue riflessioni, si accingeva a sorseggiare una tisana dimagrante. E già, come se non bastasse, doveva tenere a bada anche  il peso che insolente, tendeva a farsi strada, insinuandosi tra le sue curve!


Dalla tazza si sprigionavano volute di fumo che trovava  inebrianti. Inalandolo, sentiva fluire più aria nelle narici  e pensò che potesse essere un veicolo azzeccato per portar sollievo ai suoi pensieri.
Quel cammin di mezzo che la stava disturbando, che si presentava come il tempo dei bilanci e, anche se a lei non piacevano, si rendeva conto che erano inevitabili. Già, per lei stava cominciando una nuova stagione e per fortuna, solo sul versante del lavoro mentre per il resto, tranquillità.. più o meno, tutto andava, almeno questa era la sua speranza. Questo cambiamento annunciato stava diventando un chiodo fisso nella croce dei suoi giorni, man mano che si avvicinava il tempo stabilito per realizzarlo. Perse quasi la cognizione del tempo osservando il film dei suoi pensieri, abbracciata dal morbido sofà, con tra le mani il calore della tazza.

 

“Ho paura” le disse una specie di sorriso, narcisisticamente stampato sullo specchio della tisana.
Guardò stralunata la tazza: " Ma che sta succedendo? Dormo o son desta?" si disse. Era sicura d’aver sentito anche una voce provenire dal di dentro della tazza, come un sussurro in lontananza. Decise di stare al gioco della sua sensazione e di dialogare con quella voce fuori campo e le pose una domanda: “Scusa, ma ..ho sentito bene? E di cosa avresti paura? Tu, una piega del volto inanimata, avresti la capacità di provare sentimenti?
Non credeva alle sue orecchie quando udì il suono alto di una risposta!
“ Che credi che son inanimata e arida? Non dò modo di pensarlo ma ho paura. E’ come uno stiletto che pian piano, infilza la mia pelle e a volte giunge nella carne.
“ Buono, sei pronta per lo spiedo allora!” Aggiunse lei di rimando.
“Prendimi pure in giro, ma ti dico che io provo a scacciarla quell’assurda oppressione che, come gancio di tenaglia mi si aggrappa, sottraendo i lembi d’aria che respiro. Ti dico il vero, ho paura, ma non so di che cosa! Forse di quell’incerto futuro che puntella l’invisibile strada del destino? No, forse no! Non temo quello che mi verrà incontro, anzi in esso ripongo tutta la speranza e in quello confido. Temo il tempo ma non rimpiango quello passato, con tutto quello che per me ha rappresentato, che mi ha resa un’anima palpitante, appassionata, ribelle in alcune circostanze, sbattendomi in un’arena, a volte come toro, a volte come torero. Una ridda di sentimenti e qualche volta contrastanti, come mulinelli sospinti , dal vento degli accadimenti, sulla via che della mente..porta al cuore.
La donna batté le mani, interrompendo il fluire senza sosta di quella voce: “ Che disamina accorata, non sarai stata per caso, nel tuo lavoro, una sindacalista..e rossa per di più?
“ Ma tu..mi conosci? E scherza pure, io vado dritta e tu vedi di star un po’ zitta e ascolta e… soprattutto impara!” piccata rispose la voce.
“In effetti sul lavoro son stata una sindacalista ed è stato  un tempo, in cui ho potuto godere e soffrire, in una vasta gamma di situazioni che possono connotare un’esistenza. Sento sempre dire che il tempo fugge via, vola! Questo tempo no, non è fuggito e nemmeno è volato...come sabbia tra le dita, esso è scivolato, a  volte lento, a volte scocciato ma dipendente dalla stretta che col mio pugno, io ho praticato. E così come le sottili rughe di sabbia solcano il palmo della mano, così il tempo ha lasciato indelebili le tracce di sé. Impossibile dimenticarlo! Nostalgica visione la mia per quel passato ma non ne soffro per timore reverenziale, ormai è andato, anche perché di esso ho preso tanto quando accanto mi è passato .
Interruppe nuovamente la donna, quella voce: “Chissà quanti nemici ti sarai fatta voice!”
“ Mi auguro che tu non voglia insinuare, adorabile signora” esclamò la voce del sorriso sullo specchio della tisana, digrignando i denti. E continuò: “ Rimpiangere il passato, non per farlo ritornare ma come visione d’appiglio per le mie mani, su un concetto di solidità e conferma esistenziale. Ora divento esploratrice del buio che ho davanti. Si sta chiudendo un capitolo del libro di mia vita per riscriverne un altro. E spero che sia ben ispirata”. La voce si spense, il silenzio divenne totale ma dopo qualche minuto, tuonante riprese:” Ehi tu? Ma che ti sei addormita? Che faccio parlo da sola?”
“Accidenti a te! Mi hai fatto spaventare. Tacevo, perché riflettevo sulle tue parole e sul magone che mi hai fatto venire come un peso sul cuore” sussultando la donna rispose.
“Ma dai che cosa ti salta in mente.. Un magone? Non potevi accontentarti d’un mago principiante?” E già che ci vorrebbe anche la sfera di cristallo!" continuò sornione il sorriso.

“Ti va di scherzare, e lo capisco bene, per alleggerire la tensione è un valido sistema. Mi hai dato un bel compito a casa con i tuoi pensieri. Mi par di subire la tua stessa sorte, vivo nell’attesa di conoscer quel che sarà, come nuova miscela di trionfi e di sconfitte, perché questa è la vita e lo scoprirò soltando vivendo ma spero tanto di mantenere il coraggio e la speranza che occorre nel saper vivere il quotidiano, con tutto quello che ne verrà.
"La voce, decisa e accattivante disse alla donna: " Certo, voler fare le scelte lucide, le più giuste, che magari possano renderci felici di solito, non è facile! Occorre molto coraggio e consapevolezza, con la mente aperta e libera, capace di stupirsi di fronte alle opportunità del destino..ma soprattutto, saperle riconoscere. Anche di fronte ad un bivio oltre il quale il cammino potrebbe essere pericoloso. Forza e coraggio allora!!
La donna si riprese da quella specie di torpore indotto. La tisana s’era freddata, il sorriso era scomparso, la voce pure e per un po’ si preoccupò per la sua salute mentale. Ma ripensando a quanto aveva vissuto qualche minuto prima, capì che era stata capace di mettersi in comunicazione profonda con la sua anima…e da lì avrebbe tratto la mappa della via da seguire, quando di lì a qualche giorno, la sua vita sarebbe cambiata e in un'altra realtà catapultata, come un tuffo nel vuoto e senza appiglio! Avvicinò la tazza alle labbra e bevve d’un fiato, ingoiando anche il sorriso, che si stampò sulle sue labbra. Ripensò ad una frase che aveva letto: "Vola solo chi osa farlo". Si alzò dal divano e di corsa, andò in palestra…che fatica per stare meglio!



 


Colgo l'occasione, in prossimità della sua festa, per fare, dal mio cuore di mamma, un augurio speciale a tutte le mamme..Angeli in allenamento!
E immensamente..vi abbraccio tutti amici miei....rosa


 

 

 

 

 


 C
hé nessuna madre abbia più a soffrire
per le sue creature
alle quali sia assicurata sempre
la possibilità di vedere un mondo migliore!
Senza rive da raggiungere
né barconi da riempire
né vite da lasciare in mezzo al mare
né pericoli da scalare
né ingiustizie da subire
né lavoro da cercare
come ago nei pagliai..
ma solo mete da raggiungere
in lealtà e vigore.
Tutto questo una mamma vuole
per il bene dei suoi figli
e la luce del futuro per essi vuol che brilli.
Con tutto l'amore che ha nel cuore
non li smetterà mai d'amare
oltre i confini della vita
                    sopravviverà...                   

 

 

 

                                                                                                              rosa

 


 
 
 
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