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...fini la comédie

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Sangue Gitano

Post n°160 pubblicato il 30 Settembre 2011 da farfallanarrante

  

 

 Buona sera amici, prima di iniziare vorrei ringraziare Liliana

per avermi scelta come redattore nel suo magico mondo. 

Questa sera vi presento il mio primo post, le scelte da me erano varie,

 

ma in fine il mio cuore mi ha portato in uno dei paesi che io amo

"MOLTO".

La Spagna.

Cultura, bellezza, sensualità, mistero, spiritualità. 

Essenze che penetrano nel corpo scivolando 

come acqua di fiume in ogni cavità. 

Una delle culture tipiche di questa nazione è il ballo,

danza Gitana che sembra quasi rimembrare le anime del passato. 

 

 

  

 

 

 

 

 

La storia del flamenco risale a moltissimi anni fà. Flamenco deriva da “fiammingo”, termine tipico delle Fiandre, una regione settentrionale del Belgio. Il mistero che attornia questo nome non è di facile spiegazione.  

Il flamenco è il nome di uno stile musicale, di una tecnica di pittura ed di una danza tipica dell'Andalusia. Fortemente influenzato dal popolo nomade dei Gitani, il flamenco affonda le sue radici nella cultura musicale dei morti e degli Ebrei. Un tempo ristretto nella zona dell'Andalusia, oggi il flamenco fa parte della cultura e della tradizione musicale spagnola. Dalla seconda parte dell'Ottocento il flamenco ha inoltre attraversato i confini nazionali, con rappresentazioni in tutto il mondo. 

 

  

 

 

 

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Storia 

La maggior parte delle informazioni sullo sviluppo del flamenco si perdono nella storia della Spagna. Le ragioni di ciò sono molteplici:

Il flamenco prese vita dai livelli più bassi della società dell'Andalusia, cosicché non venne mai considerato una vera forma d'arte dalle classi più agiate.

Le etnie che diedero vita al flamenco come i Mori, i Gitani e gli Ebrei ebbero una storia travagliata, basti pensare alla persecuzione ed espulsione decretata dalla Monarchia Spagnola nel 1492.

 

Farfalla Narrante

 

I Gitani, fondamentali nello sviluppo di quest'arte, possedevano una cultura orale. Come anche le altre classi povere, erano analfabeti e le loro canzoni erano passate di generazione in generazione, con  esecuzioni dal vivo nella comunità sociale.

Il flamenco non era argomento di interesse di storici e musicologi. L'interesse pubblico risvegliato da questo genere musicale si deve soprattutto a poeti e scrittori e bisogna attendere il 1980 affinchè il flamenco venga inserito negli studi dei conservatori musicali.

Alle incertezze sulla storia della musica e danza del flamenco si aggiungono quelle sull'etimologia della parola stessa.

 

 

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Farfalla Narrante

 

Palos e compás 

Gli stili musicali del flamenco sono detti palos. Ne esistono più di 50, anche se alcuni di questi sono eseguiti molto raramente. I palos sono classificati secondo criteri musicali (ritmo, tonalità, melodia,) e non dall'origine geografica. Alcuni di essi provengono da altri generi musicali e sono stati "aflamencados" nel corso del tempo come la sevillana, il fandango, la farruca e altri "Canti del Levante". 

Il modello ritmico del "palo" con il numero di battiti e l'accentazione è chiamato "compás". Lo stesso termine è usato anche per indicare la base melodica tipica di un "palo". All'interno di una rappresentazione tipica di flamenco il chitarrista suona degli assoli melodici (falsetas) intervallati a dei momenti in cui predispone un "tappeto sonoro" (compas) per il cantante. Quest'ultimo intona delle "letras" (strofe), mentre quando il ballerino esegue un assolo di battito di piedi (zapateado) si dice che sta eseguendo una "escobilla". 

 

Alcuni palos vedono la presenza di chitarra, canto e ballo, altri solo di canto (si dicono "a palo seco"), altri solo canto e chitarra e non vengono di norma accompagnati dal ballo.

La classificazione dei "palos" flamenchi è controversa anche se di massima vengono divisi due grandi gruppi: il "cante jondo" (cioè profondo) e il "cante chico" (piccolo). Al primo appartengono palos solitamente di sofferenza con presenza di cante tragico, come la soleà, la seguiriya, la petenera. Al cante chico appartengono generi più leggeri come la buleria, il tango flamenco, l'alegria. Tra questi sono presenti anche palos detti "de ida y vuelta", cioè di andata e ritorno (dall'america) come la guajira che presenta sonorità più latinoamericane. Caratteristica del flamenco sono le sonorità musicali tipiche del modo musicale frigio dominante.

  

 

Componenti dell'espressione flamenca

Il flamenco nasce come espressione popolare e si sviluppa in molti altri ambiti, fino ad arrivare ai palcoscenici dei teatri ed ai concerti rock. In particolare possiamo trovarlo in:

festa in famiglia - dove si vedono "cante" (canto), "baile" (danza) e chitarra, affiancati dallo "jaleo" (incitazioni a voce) e "palmas" (battito delle mani) di non professionisti.

· tablao - il tipico locale spagnolo dove spesso si cena o si beve qualcosa e si assiste ad uno spettacolo dal vivo con assoli e coreografie di 2 - 3 persone. Le figure presenti sono sostanzialmente quelle dell'ambito familiare.

· teatro - nelle esecuzioni delle compagnie di flamenco si possono vedere oltre al "cante" al "baile", alla "palmas" e al "toque" rappresentato dalla chitarra anche altri strumenti musicali di recente introduzione come il violino, il contrabbasso, il flauto traverso, la chitarra elettrica e percussioni come il cajon ed altri strumenti. 

Farfalla Narrante

  

Negli ultimi anni il flamenco si è combinato con altri generi musicali come il jazz, il pop e il rap, è possibile quindi vedere spettacoli di band collegate con il flamenco anche in stadi o festival.

Si pensa spesso che l'essenza del flamenco sia la danza. In realtà l'anima del flamenco è il "cante". Infatti il flamenco nasce come canto, senza musica (a palo seco) chitarra e danza si aggiungono solo in seguito. I cantanti "cantaores" possono cantare nella stessa serata in pezzi dove è presente il "baile" sia in pezzi di assolo con o senza chitarra. Negli assoli di norma il chitarrista dopo aver suonato qualche "falseta" (assolo di chitarra) prepara un tappeto sonoro suonando il "compas" di un determinato "palo". Su questo il cantaor improvvisa una sequenza di "letras" o "coplas" (strofe) che si possono susseguire a suo piacimento. Ogni "letra" è un mondo a parte per significato e melodia e la partecipazione del pubblico presente (jaleo) dimostra l'apprezzamento per l'intensita di esecuzione di una particolare letra famosa o per la scelta del repertorio.

Quando il cantaor canta per il baile la scelta delle letras è più obbligata, ma anche qui una dose di improvvisazione è presente grazie all'interazione degli artisti sul palco. Naturalmente più il contesto coinvolge un numero maggiore di persone (teatro) più l'improvvisazione riveste un ruolo meno importante.

 

 

 Una carezza al vostro Cuore

Farfalla Narrante 

 

 
 
 
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