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...fini la comédie

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il difficile perdono

Post n°91 pubblicato il 24 Maggio 2011 da picciro

E' sempre un'emozione, essere tra voi amici carissimi...Tum..tum..tum...
Sentite i battiti del mio cuore? Adrenalina a mille...
E via..s'alza il sipario...su quello che ho messo in scena per voi...
un racconto nato su una storia vera...accomodatevi vi prego state comodi...e leggete.ascoltando la sapienza del cuore....

 

 

 

  Ciao.... .....Rosy.........................................con affetto Flavio.


Dopo aver letto quella lettera tutto d'un fiato, ero rimasta così... assorta e pensierosa...il cuore in tumulto..e in esso, avvertivo un forte dolore..Com'è strana la vita!
Avevo intuito, sin dalle prime parole scambiate, la tristezza infinita che quell'uomo emanava. Mi era sembrato, per quel poco che ci eravamo detti, che la velata allegria con la quale condiva le sue parole, fosse una maschera del suo animo, una specie di alibi per sopravvivere...
Ora quella lettera me ne dava conferma...avevo intuito ancora una volta...ma non avrei mai voluto farlo!!
In quella lettera,  Flavio aveva stampato tutto il suo dolore e ora io ero lì  a raccoglierlo.
La lettera tra le mani e.... rileggevo...
Flavio parlava con pacata rassegnazione. Molto tempo era trascorso.. parlava e ricordava..e quel ricordo era rabbia fluida che ancora scorreva nelle sue vene..e questo lo rodeva dentro.
Sino a quel determinato momento la sua vita...una vita tranquilla. Famiglia deliziosa, lavoro a gonfie vele..insomma il modello della perfetta famiglia che risiede nell'immaginario colletivo!! Tutto tranquillo..niente scosse..tutto scorreva felicemente e così i giorni...
Fra moglie e marito non esistevano “ruoli”. Mai una violenza ma sempre tanto, tantissimo amore. Gli anni passavano ma dentro erano sempre giovani.. ma senza appiattimento o monotonia. Certo...litigavano anche ma l’amore, il grande AMORE aveva sempre vinto. Passeggiavano mano nella mano, si dicevano “ti amo” tutti i giorni appena alzati, e molte volte durante il giorno, anche a 50 anni! Erano una coppia ammirata e nello stesso tempo, invidiata da molti. Se con gli amici discutevano di qualche coppia che conoscevano e che si era separata dopo un tradimento, sia sua moglie che lui, difendevano con forza il concetto secondo il quale, quando l’Amore è autentico ed intenso, non può esserci tradimento, perché refrattario a qualunque tentazione ed a qualunque tentativo di seduzione. Se  si verificava il tradimento, voleva dire che i due non si erano mai realmente amati . Per loro l'Amore, non poteva essere“ abbastanza”. Non potevano esserci i livelli intermedi come “poco, così così, molto".
Le amiche ascoltavano ammirate le loro convinzioni, ritendo la moglie, una donna fortunata per aver conosciuto e poi sposato un vero signore. Gli amici, prudentemente lontani dalle orecchie indiscrete delle loro mogli, sostenevano che il “maschio”, per sua natura, è sempre pronto a tradire , senza pensarci su, riuscendo a volte, anche in un coinvolgimento sentimentale. Infine qualcuno
confidava e vantava, più esperienze extraconiugali. Nel contempo, i suoi amici ridevano, per sottolineare quanto lui fosse incredibilmente fuori dal mondo. Questa la loro vita, finchè poi, improvvisamente, saltava fuori.. lo “scheletro” dall'armadio che rovinava per sempre la loro vita, in particolare quella di Flavio, proprio alla vigilia del loro 25° anniversario di matrimonio. Il castello fatato era miseramente crollato e la nuvola bianca e soffice su cui si ergeva, era diventata improvvisamente nera, squarciandosi e provocando fulmini, sfociando in un terribile uragano. 
Lui e sua moglie si erano amati tantissimo..ora ad amare era solo lei...che desiderava non essere mai nata!!
Non si preoccupava per se stessa, ormai preda della  collera e disperazione del marito che, per la prima volta, le aveva mollato due schiaffoni sul suo volto atterrito, quanto per il dolore atroce che provava, per averlo ferito tanto ferocemente ed ingiustamente. Così almeno rispondeva alle sue innumerevoli domande!
Questa situazione andò  avanti per un paio di mesi mentre Flavio dimagriva a vista d’occhio e sprofondava sempre più in uno stato di penosa depressione. Era smarrito e confuso soprattutto perché, non riusciva a trovare le cause di quel scellarato  comportamento!!

Lui era tanto addolorato che cercava inutilmente le sue responsabilità ma queste non esistevano! Almeno così tra le lacrime...diceva sua moglie  aggiungendo che era sempre stato il marito ed il papà meraviglioso che ogni donna  e ogni figlio desiderava e si “autoflagellava” per averlo ferito senza che lui lo meritasse. Queste ragioni-non ragioni, però, peggioravano ulteriormente il suo stato d’animo, si chiedeva inutilmente il perchè, convincendosi sempre più che le loro convinzioni sull’amore, non avevano mai avuto un senso..o almeno c'era solo il suo "senso" Era quindi tutta una bugia e tutto un inganno per lui e amaramente concluse che forse ad amare e a credere in quei valori era solo lui !! Un inspiegabile cedimento ad un nostalgico tuffo nel passato quando aveva rivisto, dopo moltissimi anni, il suo ex di quando era ragazzina. Questa la lucida e determinata motivazione della moglie! Dapprima si erano incontrati per pochi minuti in un bar poi, a poco a poco, gli incontri erano divenuti sempre più frequenti ed un po’ più lunghi …. finchè ecc…..
Tutte le volte lei provava schifo per sè stessa, ma comunque la “storia” non terminava. Ironia della sorte...lo supplicava di reagire e gli chiedeva soprattutto di non lasciarla. Aveva anche capito che stava maturando un desiderio insano, soprattutto quando lui non rientrava per la solita ora.
 Flavio però non aveva mai trovato il coraggio per farsi del male e così scelse d'andar via di casa.


Un carissimo e fidatissimo amico, lo aiutò a sistemarsi per tutto il tempo che avrebbe voluto,  in una casa a piano terra di sua proprietà e completamente arredata. La sua permanenza in quella casa durò otto mesi circa, ma sia suo figlio che sua moglie, cercavano di farlo rientrare in famiglia. Ogni tanto, a sorpresa, lo andavano a trovarlo portandogli anche  da mangiare. Piangendo entravano, e piangendo se ne uscivano, finchè, alla fine, lo convinsero. Nel frattempo, Flavio avevo iniziato a convivere meglio con il suo dolore.
Decise di rientrare ma ad una condizione: Mai più nulla sarebbe ritornato come prima soprattutto, non ci sarebbe più stata … intimità. Un equo accordo che non gli faceva abbandonare la famiglia ma nel contempo,  lei doveva lasciarlo vivere perchè non era e non sarebbe stata mai più, la sua Donna Speciale. Passavano i mesi e lei viveva nel terrore che  Flavio trovasse un’amante.

 Finse di mantenere i “patti” ma, ancora una volta, stava barando perchè lo supplicò di smettere di ignorarla e di riprendere il cammino verso il ritrovamento. Flavio si chiedeva cosa volesse intendere per ritrovamento..buhh Amore? … pensava di si, perchè in realtà, sapeva di non avere mai smesso di amarla …. E poi cos’altro? ….Fedeltà?? Ma manco per sogno!! Era orgoglioso di esserlo,..PRIMA.. ma poi tutto era andato distrutto, quindi lei non poteva assolutamente pretenderlo! Era  il peggio che lui potesse dirle anche se, fino a quel momento,non aveva frequentato alcuna.
Ora mia cara....
Interrompo la lettura..stacco lo sguardo e lo poso altrove, come per fissare un punto e non riuscire a vederlo..avevo le lacrime ad invadere i miei occhi. Asciugo le lacrime.soffio il naso e continuo...Flavio con pacata rassegnazione mi dice che la loro vita ora scorre solo per l’essenziale. Onestamente ammette anche che per un breve momento in passato, ha creduto che si poteva ripristinare il tutto ma il
“PERDONO”

era lontano dall'arrivare!! Proprio non ce la fa a dimenticare. Sa, di avere preso tuttavia una decisione saggia, che consola il prete e non il suo cuore, confortato dal fatto che non ha permesso che il ciclone distruggesse tutti i progetti già varati, anche sotto il profilo economico, per il futuro del loro figlio. 
Stacco nuovamente lo sguardo dalla lettera...quanta dolcezza in quelle amare parole...disposto a sacrificare la sua vita per amore della famiglia..in seno alla quale aveva conosciuto la più grande disperazione...ora le mie lacrime non hano freno sgorgano dal cuore per sfociare nel mio viso e correre lungo la guancia..per finire depositate sul foglio...bagnando proprio lì..dove nasce un moto di speranza..infatti Flavio conclude la sua lettera dicendo che 
quando avevo finito di scrivere quella lettera, sentiva una specie di benessere, quasi riuscisse a darsi coraggio e convincersi che il domani sarebbe stato migliore!!
Grazie Amico mio..gli dico  nel mio cuore..grande lezione di vita ne traggo...e ti auguro di riprendere le redini della tua vita...ma essendo felice!!

La vita a volte, ci pone di fronte a delle situazioni che ci portano a riconsiderare tutta la nostra esistenza...

THE SHOW MUST GO ON!!

Cala il sipario...

La parola a voi...

 

 

 
 
 
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