ROSSO DI SERA
FARO' IL GIRO DELLE INNUMEREVOLI STANZE, E IN OGNUNA DI ESSE... APRIRO' UNA FINESTRA
BE YOURSELF
Perchè voler sembrare straordinari, quando si può essere se stessi?
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Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
« E' sempre tempo di credere | Lei cadde fuori » |
Neppure nei più fertili momenti di condivisione con chi mi è stato molto vicino mi riusciva di trasmettere tutto ciò che provavo; neppure nei momenti di maggiore intimità. Perché non ci sono parole sufficienti a descrivere le emozioni, e non tutte le parole s’incollano dove dovrebbero. Perché neanche i baci si salvano: nello stesso istante è difficile che per entrambi sia uguale l'intensità del desiderarli, la passione o la tiepidezza nel darli. Così a volte capita che permanga in me quella dannata sensazione, quell’opprimente disagio del sentire che non era stato compreso appieno il senso del mio pensiero, non avvertita la piena della mia emozione, non intuita la profondità del mio sentimento, non scandagliato lo spazio, il peso e il potenziale delle mie parole, dolorose o felici che fossero. Inevitabile poi perduri in me uno stato di frustrazione, quel sentirmi sempre incompleta in ciò che avevo detto o donato, e che solo in parte mi risultava essere stato compreso e accettato. Ma quando questo malessere m’assale, a esso s'aggiunge la dolorosa ma imprescindibile consapevolezza di quanto io stessa posso avere perso di ciò che invece proprio a me era stato offerto, con altrettanta generosa intensità e partecipazione… di quanto io stessa posso avere perso proprio per non averlo saputo adeguatamente percepire. Perché, nonostante la buona volontà verso un ascolto empatico, rimane il fatto che troppo spesso si è portati a concentrare la propria attenzione più su se stessi e sulle proprie sensazioni, anziché su chi standoci vicino tenta, in ogni modo, di farci comprendere e accettare il suo messaggio, il suo dono, il suo sentimento.
(Giulia_live)
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Cuore nuovo G. Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra I pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca I trilli
dell'usignolo all'alba?
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2020 alle 10:42
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: giumadgl0
il 17/09/2017 alle 12:28
Inviato da: angelorosa2010
il 10/12/2015 alle 18:48