ROSSO DI SERA
FARO' IL GIRO DELLE INNUMEREVOLI STANZE, E IN OGNUNA DI ESSE... APRIRO' UNA FINESTRA
BE YOURSELF
Perchè voler sembrare straordinari, quando si può essere se stessi?
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Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
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Una deriva inconsapevole
Post n°1168 pubblicato il 07 Febbraio 2014 da Giulia_live
Un pranzo tra compagni delle scuole superiori, uno dei tanti. Un gradito momento per ritrovarsi e per far rispuntare i ricordi di allora, divertenti come divertenti erano i nostri diciott'anni. Come eravamo! Com'è bello far rivivere quelle splendide esperienze! Nessuno invece è interessato a sapere ciò che ora siamo diventati, ora che ci tingiamo i capelli e le nostre spalle sono diventate più curve. Nessuno è interessato a sapere come ce la stiamo passando. Al momento dei saluti, per l'ennesima volta invito la mia ex compagna preferita a un incontro fra noi due soltanto: per una pizza, per un film, o per altro ancora. Lei non sempre accetta questi inviti; fino a poco tempo addietro i suoi impegni la assorbivano quasi completamente. Ma questa volta… la giustificazione per il suo negarsi mi ha sconvolto. Letteralmente. Queste le sue testuali parole: "Io non ti prometto niente perché ormai non ho più voglia di niente. L'unica cosa che voglio è starmene a casa mia, e quando sono a casa voglio soltanto starmene nel mio letto". A ciò io non ho proferito parola, anche a causa del sopraggiungere di un altro compagno. Ci siamo lasciate così…
Ci ho riflettuto, su questa sua rivelazione. E ho messo insieme alcuni dei tasselli che della sua vita conosco: una figlia sposata da pochi anni che vive molto lontano, che le ha appena regalato un nipotino. Un figlio da poco laureato e già inserito nel mondo del lavoro. Una madre anziana e sofferente di cui lei si fa carico da lunghi anni, per assisterla e ora anche per viverle accanto. Un marito fedifrago con una seconda donna e con altri figli, da cui da pochi anni è separata di fatto, mentre da moltissimi anni era separata in casa. Un unico "amico", con cui prendere il caffè il sabato mattina, con cui andare raramente a ballare, morto all'improvviso nell'anno appena passato. E ho pensato a quanto lei mostra d'essere fisicamente sana e caratterialmente aperta, allegra e scherzosa, quand'è in compagnia. E ho pensato a quanto dolore deve aver attraversato nella sua vita per non avere più, ora, il desiderio e il piacere di vivere, lasciandosi andare verso una pericolosa deriva di cui, forse, non è sufficientemente consapevole. E ho pensato a come alcune persone si logorano l'anima, un giorno dopo l'altro, quasi senza rendersene conto. Si logorano l'anima finché la loro amara realtà si rivela ed esplode, e produce un crollo. Perché a volte nessuno, pur vivendo loro accanto, riesce a intuire questo tremendo e silenzioso logorio; non riesce a intuirlo in tempo, finché è ancora possibile rimediare.
(Giulia_live)
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Cuore nuovo G. Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra I pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca I trilli
dell'usignolo all'alba?
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2020 alle 10:42
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: passerosolitario1110
il 16/05/2018 alle 01:21
Inviato da: giumadgl0
il 17/09/2017 alle 12:28
Inviato da: angelorosa2010
il 10/12/2015 alle 18:48