Blog
Un blog creato da lecittadelsud il 01/06/2010

LE CITTA' DEL SUD

Identità e decrescita sostenibile delle province duosiciliane

 
 

BREVE STORIA DELLE DUE SICILIE

da: "DUE SICILIE" Periodico Indipendente - Direttore: Antonio Pagano

www.duesicilie.org

La storia della formazione dello Stato italiano è stata così mistificata che non è facile fornire un quadro fedele di tutti gli avvenimenti che portarono all'unità. Dal 1860 in poi è stato eretto dal potere italiano un muro di silenzio  Molti importanti documenti sono stati fatti sparire o tenuti nascosti, e ancora oggi sono secretati negli archivi di stato;

 

 INDICE

Sintesi storica

Situazione sociale ed economica

Le più importanti realizzazioni

Le cause della fine del Regno

I Garibaldine e l'invasione piemontese

La resistenza duosiciliana

Conclusioni

 

 

ITINERARIO STORICO NEL REAME DELLE DUE SICILIE
tratto da Giuseppe Francioni Vespoli (1828) e Antonio Nibby (1819)

Itinerario 1 (Napoli Capitale)
Itinerario 1 (da Portici a Pompei)
Itinerario 1 (da Pozzuoli a Licola)
(Intendenza di Napoli)
Itinerario 2 (da Nola al Matese)
Itinerario 2 (dal Garigliano a Venafro)
(Terra di Lavoro)
Itinerario 3
(Principato Citra)
Itinerario 4
(Principato Ultra)
Itinerario 5
(Basilicata)
Itinerario 6
(Capitanata)
Itinerario 7
(Terra di Bari)
Itinerario 8
(Terra d'Otranto)
Itinerario 9
(Calabria Citeriore)
Itinerario 10
(Calabria Ulteriore Prima)
Itinerario 11
(Calabria Ulteriore Seconda)
Itinerario 12
(Contado di Molise)
Itinerario 13
(Abruzzo Citeriore)
Itinerario 14
(Secondo Abruzzo Ulteriore)
Itinerario 15
(Primo Abruzzo Ulteriore)
Itinerario 16
(Intendenza di Palermo)
Itinerario 17
(Intendenza di Messina)
Itinerario 18
(Intendenza di Catania)
Itinerario 19
(Intendenza di Girgenti)
Itinerario 20
(Intendenza di Noto)
Itinerario 21
(Intendenza di Trapani)
Itinerario 22
(Intendenza di Caltanissetta)

 

I SONDAGGI

 

 

LE INIZIATIVE

create avatar

PER ADERIRE ALL'INIZIATIVA CLICCA SULL'IMMAGINE E COLLEGATI ALLA PAGINA DI FACEBOOK. PER PARTECIPARE AL FORUM CLICCA QUI

 

SCATTA L' ECOMOSTRO

inviaci una foto all'indirizzo:
lecittadelsud@libero.it


Ripe Rosse (Montecorice - SA)


Hotel Alimuri (Vico Equense - NA)


Punta Saponara (Porto Cesareo - LE)


Lido Rossello (Realmonte - AG)


Crescent piazza della Libertà (Salerno)

 

TURISMO E BENI CULTURALI



FAI PARTE ANCHE TU DEL PRIMO CAMPER CLUB PER CHI VUOLE RISCOPRIRE I LUOGHI E I SAPORI DEL NOSTRO ANTICO E GLORIOSO REGNO DELLE DUE SICILIE
info: duesiciliecamperclub@libero.it


create avatar

 


Il nostro spot per promuovere le bellezze della nostra terra.
Seleziona la lingua e buona visione 
i
taliano
e
spanol
english
deutsch
francaise
portugues


ASSOCIAZIONI CULTURALI



 

 

« ITINERARIO 9Itinerario 11 »

ITINERARIO 10

Post n°55 pubblicato il 29 Luglio 2010 da lecittadelsud
 

Provincia (Intendenza) di Calabria Ultriore Prima (capoluogo: Reggio)
Distretti: Reggio, Gerace, Palmi

L' estrema meridional parte di questi reali domìni è oggi detta Prima Calabria Ulteriore. È divisa ne'distretti di Reggio, di Gerace e di Palmi: in ventidue Circondari, ed ha centoquattro Comuni. Confina a settentrione con la Seconda Calabria Ulteriore, all' oriente col mare Ionio, al mezzogiorno collo stretto di Messina, all' occidente col mar Tirreno. Il suo suolo è traversato in tutte le parti dagli Appennini, i quali sono meno alti che altrove, per la natural disposizione di tutte le grandi catene delle montagne di andar dechinando come si avvicinano al mare. Queste regioni ricche di tante gloriose memorie istoriche e lodate a ciclo negli annali dell'antica civiltà italica, formano a nostro credere la parte deliziosa e più fertile del regno intero. Circondate in ogni lato da'mari, tranne quella parte sola onde sono congiunte al resto della penisola, sono inaffiate in lutti i punti dalle acque che cadono da' monti, e che vanno ad irrigare le sottoposte campagne. Questa fisica costituzione rende il suolo atto alle produzioni di tutti i climi. Perciò è questa la fertilissima delle province della penisola. Al che si aggiunge la facilità di far trasportare i prodotti delle terre pel mare, e la somma industria degli abitanti per la coltura delle terre e per le arti. Si contano nella provincia 55o fabbriche di manifatture diverse, floridissime e sempre crescenti nella perfezione e nel numero. Tanta prosperità ebbe sommo incremento dalla restaurazione della monarchia, operata dopo il fausto ritorno di Ferdinando. E dobbiamo dire somma lode essere debita al chiarissimo Niccola Santangelo, oggi intendente della provincia di Capitanata, il quale eletto dalla Maestà di Ferdinando a reggere questa provincia, seppe essere l' esecutore fedele delle intenzioni generose dell'ottimo Monarca. Il mare, dopo la guerra della rivoluzione, aperto al commercio, fu novella sorgente di ricchezze per tutta la provincia, e precipuamente per Reggio, Villa S. Giovanni, S. Agata e Melito, nelle di cui terre cresce l' albore prezioso dell' arancio. Questo da lungi diffondendo la più soave fragranza, intreccia i suoi rami con quelli de' melangoli, dei bergamotti e di cento altre varietà, di agrumi, donde si estraggono diverse essenze, le quali, ne' dieci anni della occupazion militare vendute a pochi soldi la libbra, acquistarono dopo la pace un prezzo dieci volte maggiore. Perciò non è raro vedere che i fondi rustici, acquistati ne' tristi anni della guerra, dieno oggi al proprietario una rendita eguale al prezzo della prima compra. Si fanno ascendere a circa settantamila libbre le essenze, che si trasportano annualmente allo straniero, le quali danno il prodotto di dugentomila ducati e più. A questo ricco ramo d'industria è unito l’altro non men ricco delle seta, che qui si lavora con singolare perfezione, dacchè la munificenza di Ferdinando concorse ad introdurre in Villa S. Giovanni ed in Reggio le macchine ed i metodi migliori per estrarre la seta. Il florido stato della provincia diede i mezzi onde animare le opere pubbliche; e la bella strada formata lungo il Faro da Reggio a Scilla sulle falde degli Appennini, è opera degna dé Romani, cominciata e condotta a fine dal benemerito intendente Niccolo Santangelo, del quale ci piace qui ripetere il nome, che sarà perpetuamente ricordato dagli abitanti dell' ultima Calabria.

Gerace. È situata sulle falde superiori de’monti, che si distendono verso la costa del mare Ionio. Credesi edificata da’Locresi dopo la distrazione dell'antica Locri, fatta da'Mori nel 1126. Si respira aria sana. I bachi da seta coltivansi in tutti i luoghi, e le cure per essi sono compensate abbastanza dalla triplice raccolta annuale e dalla qualità delle seti. Gli oli sono in molta reputazione, i vini delicati, ma ne ha l'eccellenza il così detto greco di Gerace. La città è decorata di buoni edifici e di utili stabilimenti: ne'dintorni ha varie fontane, molte acque minerali sperimentate giovevoli per diverse malattie, ed un fonte di acqua salsa. Gerace è capo-luogo del secondo distretto della provincia della Prima Calabria Ulteriore. Da Casalnuovo è aperta una traccia tra le difficili alpestri rocce di S. Ieiuni, onde ascendere il dorso degli Appennini, e aprire una più agevole comunicazione con Gerace.
Rosarno. Questa terra poco distante dal mare, è posta alle falde d'una collina, ove confluiscono nel Mesima i due fiumi riuniti Metramo e Vacale. Il terreno è grasso e assai fertile, i giardini son pieni di melaranci, di limoni e di rose, che danno un odore soavissimo. D' aria mediocre, Fu patria di Girolamo Musiano. La strada attraversa il bosco di Rosarno con una linea retta di miglia due in circa, distesa in un sol piano quasi orizzontale.
Palmi. E sita appiè d' un elevato monte quasi a picco; l'aria è salubre; e 'l territorio è proprio alla semina del grano e dei legumi e alla piantagione delle viti. Fu patria di Gioacchino Poeta uno de' più dotti uomini del secolo XVIII. E capoluogo del 3° distretto della provincia della Prima Calabria Ulteriore, e fa di popolazione 6,016 anime. Ha il privilegio d'una fiera cominciarne dal dì 20 agosto col proseguimento di otto giorni. La strada sale sui piani della Corona, e contornando le falde de' monti, attraversa vari torrenti, e quindi la parte inferiore dell' abitato di Scilla.
Scilla. Qesta città ha forse preso il nome dal vicino promontorio di Scilla, scoglio fatale per i piloti inesperti quanto l’altro di Cariddi che gli sta d'incontro, amendue assai celebrati, precipuamente da Omero. È posta in sito molto delizioso, prossima al mare; ed il commercio ne fórma la ricchezza. Il territorio dà uve squisitissime, e quindi il vino è de' più vigorosi e di gusto tra gli altri delle Calabrie. II tremuoto de'5 febbrajo 1768 fu veramente fatale per la sua popolazione. L'aria è ottima. Dalla marina di Torre del Cavallo a Reggio la strada è rotabile lungo la spiaggia. Trovasi in' costruzione la via provinciale che partendo da Reggio, e sviluppandosi lungo le falde delle colline che s'innalzano sul mare, attraversa con vari ponti i torrenti nei siti ove le sponde son determinate, e la sezione non è larga.
Reggio. E’ all'estremo della Prima Calabria Ulteriore. Atterrata da cima a fondo da'tremuoti distruttori del 1783, è stata riedificata con singolare regolarità, con ispaziose strade, e con edifici di buona architettura. Collocata sopra un piano dolcemente inclinanato, è bagnata dalle acque del Faro all’oriente, e dal Ionio all'occidente. Il suo orizzonte è amplissimo. All'occidente distende lo sguardo dalla Torre del Faro sino alla punta dalla Scaletta nell'opposta Sicilia. Messina gli è dirimpetto. Le sue campagne coperte di boschi di agrumi, carichi ad un tempo di vecchie frutta e di fiori novelli, sono immagine de' favolosi Orti Esperidi. L'aloe d'America, che mal regge alla bruma, e tanto è altrove restia a manifestare i suoi fiori, qua discorre in doppia fila le vie campestri, innalzando lunghissime aste terminate da chiome fiorite. Il fico d’India, che difeso nel settentrione d'Italia dal rigore del verno non attinge che ad una mediocre statura, guarnisce nei dintorni di Reggio le siepi delle campagne, e solleva sopra grossissimo tronco le polpute sue foglie piene di succolente frutto. Il ricino che in altre regioni è una pianta erbacea ed annuale, ostenta qua un tronco legnoso, e vegeta perenne non altrimenti che nelle torride contrade dell' Africa. Il titimalo meschina erba ed abbietta, che non s'innalza tra noi sopra le altre del prato, è di tale specie sulla costa di Reggio, ch'emula in grandezza gli arbusti, mentre fra queste indigene piante si estolle maestosamente la palma, cui il sole di Calabria concede di maturar le sue frutta. All'incanto della natura si aggiungono le memorie che ad ogni passo si ridestano nell'animo del viaggiatore, il quale spesso si avviene in preziosi marmi ricchi di belle iscrizioni, da' colti Reggini con gelosa cura custoditi. Tutto il paese è in mezzo a' due promontori Cenide e Leucopetra, famosi nelle istorie. Sono a' suoi lati i due fiumi Lumbone e Taurocino. Il territorio è antica sede di mare: a molta profondità rinvengonsi de' corpi marini pietrificati. Il naturalista ha in questo sito ampio teatro di dotte considerazioni. Quando furono queste terre abbandonate dal mare? Prima o dopo che la Sicilia fosse interamente divisa dal Continente? E fu quell' isola altra volta al Continente congiunta? Quella divisione fu opera del mare, che ruppe le deboli barriere opposte al suo impeto, e sboccò nell' immensa valle onde è oggi formato lo stretto del Faro; o pure di orribili tremuoti in questa terra vulcanica così frequenti? Lasciamo al geografo, al fisico, ed al contemplatore della natura la soluzione di questi difficili problemi, e proseguiamo il nostro cammino. I naturalisti parlano di proposito di vaghissima meteora luminosa che suole di tempo in tempo vedersi da Reggio e da Messina, e che è detta la Fata Morgana. Suole avvenire in alcuni momenti, in cui somma è la calma del mare e dell' atmosfera in modo cho vengono a formarsi nell’aria e nell’acqua altrettanti specchi poliedri, i quali riflettono all'occhio dello spettatore gli oggetti che si estendono lungo quell’immenso orizzonte. Lo spettacolo è momentaneo, ma grandioso e sorprendente. L' origine di Reggio non è avvolta fra pompose menzogne. Greci e Latini scrittori la dissero edificata da' Calcidesi. Essa albergò Cicerone, e Tito la delizia del genere umano. S. Paolo fu in Reggio, e ci fu S. Giralamo. Giulia, figlia di Augusto, finì in Reggio gli scandalosi suoi giorni. Il tempio di Diana, e quegli di Apollo, d'Iside, di Serapide, il Pritaneo, il Ginnasio sono ricordati come monumenti della perizia dei Reggini nelle arti. Gli scrittori rammentano con lode le opere de' più famosi scultori e pittori, di che Reggio avea ricca copia. Fu municipio de'Romani; di poi ad onta della promessa di Ottavio colonia di que' dominatori del mondo. Alarico la distrasse. Fu sede de' Correttori della Lucania e del Bruzio. Nel 549 dell' era volgare fu assediata da Totila, cui si rese dopo ostinata resistenza; nel 918 fu occupata da' Mori, nel 1005 fu presa e saccheggiata da' Pisani; nel 1160 fu espugnata da Roberto Guiscardo, il quale ne scacciò i Greci che l'occupavano; nel 1113 presa da Federico re di Sicilia; nel 1552 fu saccheggiata da' Turchi; nel 1597 incendiata dal bascià Sinan; nel 1783 distrutta da' tremuoti. E quasi che poche fossero tante sventure, nel 1827 fu miseramente travagliata da terribile uragano, che minacciò seppellirla sotto torrenti di acque, di pietre e di arene straripati da' monti vicini. Aggiungi: Dionisio il vecchio avea diroccate le alte sue mura, i tremuoti poco prima della guerra Marsica l'aveano interamente distrutta. Pochi paesi ricordano tante calamità. e rimangono in piedi in tanta floridezza. Potrebbe dirsi esser Reggio la Fenice della favola, e che sia dalla Provvidenza destinata a risorgere sempre più bella dalle sue ceneri. Questa sede vescovile è antichissima: dicesi eretta in Metropoli nel 730. Ha dato tre sommi pontefici alla cattedra di S. Pietro; S. Agatone, Leone II, Stefano III. Reggio ha ottimi stabilimenti pubblici, fra i quali un ospizio per accogliere i proietti, i mendici ed i vagabondi della provincia; il teatro che, costrutto nel 1818 fra lo spazio di pochi mesi con i mezzi offerti dall'amministrazion comunale, è nobile ed elegantemente decorato; la biblioteca Ferdinandiana, sita nella casa arcivescovile, ch' è di uso pubblico. Reggio ha un castello in riva del mare, eretto dal viceré Pietro di Toledo, ed una Camera di Commercio. Dal 1 al 15 di settembre di ogni anno si tiene in Reggio, una fiera. Da Reggio, altraversandosi il Faro, si giugne a Messina.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

RADIO CITTA' DEL SUD

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

TAG

 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 5
 


Sito denuclearizzato


LE RADIO


La radio di notizie e musica 'made in Sud' per ridare memoria storica al nostro popolo e per riaffermare valori e cultura del territorio che prima dell'unità d'Italia era il Regno di Napoli, poi Regno delle Due Sicilie
 

radio insorgenza 
La Web Radio del Movimento di Insorgenza Civile

 

SITI DI INFORMAZIONE


logo_nuovos




SITI DUE SICILIE




 

adesivo ovale due sicilie
copia, ritaglia e incolla sulla tua auto

 

L'AFORISMA

Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d’avere: l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.
Italo Calvino, da “Le città invisibili”

 


LA RICETTA
Paccheri Al Regno delle Due Sicilie
Paccheri di Gragnano ripieni di ricotta di pecora e Gamberetti di Mazzara su ragout di pomodorini del Vesuvio e salsa di Gamberi
vedi la ricetta in dettaglio

LA POESIA
"E ' a Riggina! Signò! … Quant'era bella! E che core teneva! E che maniere! Mo na bona parola 'a sentinella, mo na strignuta 'e mana a l'artigliere… Steva sempre cu nui! … Muntava nsella Currenno e ncuraggianno, juorne e sere, mo ccà, mo llà … V''o ggiuro nnanz' 'e sante! Nn'èramo nnammurate tuttequante! Cu chillo cappellino 'a cacciatora, vui qua' Riggina! Chella era na Fata! E t'era buonaùrio e t'era sora, quanno cchiù scassiava 'a cannunata!… Era capace 'e se fermà pe n'ora, e dispenzava buglie 'e ciucculata… Ire ferito? E t'asciuttava 'a faccia… Cadiva muorto? Te teneva 'mbraccia…".
(tratto da O' surdato 'e Gaeta di Ferdinando Russo)


PER RIDERE UN PO

cavour_garibaldi
Cavour è un tale che muore dal freddo piuttosto che dividere il fuoco con gli altri (G.Garibaldi)

LA FOTO



 

MOVIMENTI E SITI DI INFORMAZIONE


 

 

 

  




 

 

Facciamoci vedere!

 

LIBRI IN VETRINA

 

 
Il Sud e l'unità d'Italia
Giuseppe Ressa
Centro Cult. e di Studi Storici
Brigantino-Il Portale del Sud, 2009
Scarica la versione in pdf


Terroni di Pino Aprile
Terroni

Tutto quello che è stato fatto
perchè gli italiani del sud
diventassero meridionali
Pino Aprile
Piemme, 2010



La Rivoluzione Meridonale
Guido Dorso
Edizioni Palomar, 2005


Fuoco del Sud
Lino Patruno
Rubbettino Editore, 2011

 

I NOSTRI VIDEO

https://www.youtube.com/watch?v=MkiLtLOsXjE
UNITA' D'ITALIA: UNA SPORCA GUERRA DI CONQUISTA

https://www.youtube.com/watch?v=DywufX7s5Hw
L'ATTACCO DELLO STATO ALL'INDUSTRIA MERIDIONALE

https://www.youtube.com/watch?v=_xP6vELmimo
FRATELLI MASSONI

https://www.youtube.com/watch?v=agVEOR1Rf2c
STORIA DELL'IMMAGINE AFRICANA DEL MEZZOGIORNO

https://www.youtube.com/watch?v=IuwD7x18vHA
ZEROCITY: LA CITTA' DEL FUTURO

 

I VIDEO DALLA RETE


INNO DELLE DUE SICILIE
(Giovanni Paisiello 1787)


IL MERIDIONALISMO E IL SUO PROFETA
(Nicola Zitara a Mizar-TG2)


I PRIMATI DEL REGNO DELLE DUE SICILIE
(sotto la dinastia Borbone dal 1734 al 1860)


CARO NORD
(liberamente tratto dall'omonima lettera di Giuseppe Quartucci)

 

LINGUE E DIALETTI MERIDIONALI

 

Wikipedia Napoletano

 

 

Wikipedia Siciliano

SEGNALATECI INIZIATIVE DI RECUPERO E VALORIZZAZIONE DELLE LINGUE E DEI DIALETTI MERIDIONALI ALL'INDIRIZZO: lecittadelsud@libero.it

 

CAMPAGNE E INIZIATIVE DAL WEB

 

denuncia episodi di
discriminazione razziale
o territoriale verso
i meridionali
CLICCA QUI

 

LE PETIZIONI

SEGNALA LA REGGIA DI CARDITELLO COME LUOGO DEL CUORE

 

SEGNALA IL PARCO FLUVIALE DELL'IRNO COME LUOGO DEL CUORE

picture to gif
 

Comitato No Lombroso - NoLombroso.org

 

LOGO_noCrescent
L''ecomostro in costruzione nel cuore di Salerno
FERMIAMOLO
FIRMA QUI

make a gif

L'uso criminoso dei NOSTRI soldi per avvelenare le NOSTRE FAMIGLIE deve finire.

 

HANNO DETTO SUL MERIDIONE


Il governo piemontese si vendica mettendo tutto a ferro e fuoco. Raccolti incendiati, provvigioni annientate, case demolite, mandrie sgozzate in massa. I piemontesi adoperano tutti i mezzi più orribili per togliere ogni risorsa al nemico, e finalmente arrivarono le fucilazioni! Si fucilarono senza distinzione i pacifici abitatori delle campagne, le donne e fino i fanciulli
L’ Osservatore Romano (1863)

Il Piemonte si è avventato sul regno di Napoli, che non voleva essere assorbito da quell'unità che avrebbe fatto scomparire la sua differenza etnica, le tradizioni e il carattere. Napoli è da sette interi anni un paese invaso, i cui abitanti sono alla mercè dei loro padroni. L’immoralità dell’amministrazione ha distrutto tutto, la prosperità del passato, la ricchezza del presente e le risorse del futuro. Si è pagato la camorra come i plebisciti, le elezioni come i comitati e gli agenti rivoluzionari
Pietro Calà Ulloa (1868)

Sorsero bande armate, che fan la guerra per la causa della legittimità; guerra di buon diritto perché si fa contro un oppressore che viene gratuitamente a metterci una catena di servaggio. I piemontesi incendiarono non una, non cento case, ma interi paesi, lasciando migliaia di famiglie nell’orrore e nella desolazione; fucilarono impunemente chiunque venne nelle loro mani, non risparmiando vecchi e fanciulli
Giacinto De Sivo (1868)

L’unità d’Italia è stata purtroppo la nostra rovina economica. Noi eravamo, nel 1860, in floridissime condizioni per un risveglio economico sano e profittevole. L’ unità ci ha perduti. E come se questo non bastasse lo stato italiano profonde i suoi benefici finanziari nelle province settentrionali in misura ben maggiore che in quelle meridionali
Giustino Fortunato (1899)

Sull’unità d´Italia il Mezzogiorno è stato rovinato, Napoli è stata addirittura assassinata, è caduta in una crisi che ha tolto il pane a migliaia e migliaia di persone
Gaetano Salvemini (1900)

Le monete degli stati pre-unitari al momento dell’annessione ammontavano a 668,4 milioni così ripartiti:
Regno delle DueSicilie 443,2, Lombardia 8,1, Ducato di Modena 0,4, Parma e Piacenza 1,2, Roma 35,3, Romagna,Marche e Umbria 55,3, Sardegna 27,0, Toscana 85,2, Venezia 12,7
FrancescoSaverio Nitti (1903)

Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l´Italia meridionale e le isole, crocifiggendo, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono di infamare col marchio di briganti
Antonio Gramsci (1920)

Prima di occuparci della mafia  dobbiamo brevemente, ma necessariamente premettere che essa come associazione e con tale denominazione, prima dell’unificazione non era mai esistita, in Sicilia. La mafia nasce e si sviluppa subito dopo l’unificazione del Regno d’Italia
Rocco Chinnici (1983)

L’ufficio dello stato maggiore dell’esercito italiano è l’armadio nel quale l’unificazione tiene sotto chiave il proprio fetore storico: quello dei massacri, delle profanazioni e dei furti sacrileghi, degli incendi, delle torture, delle confische abusive, delle collusioni con la sua camorra, degli stupri, delle giustizie sommarie,
delle prebende e dei privilegi dispensati a traditori, assassini e prostitute
Angelo Manna (1991)

 
 

LINK UTILI

- Arcosanti
- INU Commissione Ambiente
- Greencityenergy
- Greenlife
- Stopthefever
- Green Building Council Italia
- Lifegate
- Laboratorio Sottosuolo
- Rinascimento Urbano
- Agenzia Internazionale Energia
- Comitati Due Sicilie
- Due Sicilie
- Eleaml
- Morrone del Sannio
- Insorgenza Civile
- Decrescita Felice
- Rinascita Campania
- 2° Circolo Didattico Scafati
- Indipendenzaenergetica
- Brigantino - Il portale del Sud
- Il Brigante
- Libera Pluriversità Napoli
- Scuola & Territorio
- Nazione Napoletana
- Iniziativa Meridionale
- Movimento Neoborbonico
- Reggenza Regno Duesicilie
- Editoriale Il Giglio
- Ass. Culturale Amici Angelo Manna
- L'Altro Sud
- Parlamento delle Due Sicilie
- Rifondazione Borbonica
- Signoraggio.it
- Per il Sud
- Pino Aprile
- Sud Federale
- Rifiuti Zero Campania
- Rifiuti Zero Sicilia
- Centro Studi Carlo Afan De Rivera
- Alunni Briganti
- Movimento VANTO
- No Inceneritore Salerno
- Pizzicapizzica
- Siano Eco-Sostenibile
- Orgoglio Sud
- Sud Indipendente
- Alternativa Sostenibile
- Onda del Sud
- Magna Grece
- Due Sicilie Oggi
- Identità Mediterranea
- 2033 Progetto Sud
- Alleanza Etica
- Sud Libero
- Fare Sud
- Istituto di ricerca storica delle Due Sicilie
- Rete Due Sicilie
- Terronia
- Il Regno delle Due Sicilie
- Il Giglio del Sud
- Patrioti Briganti
- Fronte Indipendentista Due Sicilie
- Orgoglio Napolitano
- Popolo Napulitano
- Città Future
- Irredentismo
- Vittime Fenestrelle
- La Terra dei Fuochi
- Giggino & Totore
- Fronte Meridionalista
- Il Cambiamento
 



Questo sito non rappresenta una testata giornalistica. Non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001. L'autore non ha alcuna responsabilità per ciò che concerne siti ai quali è possibile accedere tramite i link posti all'interno del proprio blog, forniti come semplice servizio agli utenti della rete. Le foto e i contenuti riportati in qualche caso sono scaricati da internet. Se sono stati lesi diritti di terzi, l'autore prega di segnalarli. L'autore provvederà immediatamente alle rimozioni relative.

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963