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Se Olindo Canali non fosse un PM starebbe già in galera!

Post n°997 pubblicato il 28 Marzo 2009 da vocedimegaride

Gazzetta del Sud/Messina del 24 marzo u.s.
TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA (prima, anonima; poi, autografa) DEL PM OLINDO CANALI, tuttora in servizio in Procura! - L'ALLEGRA GESTIONE DEI "PENTITI". CI CHIEDIAMO SE PER ANALOGIA, TECNICA CARA AI TOGATI NELL'ESERCIZIO DELLE LORO FUNZIONI, NON POSSA ESSERE VERIFICATA LA GESTIONE DEI "PENTITI"  NEL PROCESSO A BRUNO CONTRADA. IL CASO CANALI DEFLAGRA MENTRE IL CSM TIENE "SOTTOCOPERTA" LE IMBARAZZANTI PARENTELE DEL PROCURATORE MESSINEO (uno di più feroci colpevolisti di Contrada)... C'E' DA RIVEDERE SE IL PAPA' DELLA FUTURA EUROPARLAMENTARE SONIA ALFANO CANDIDATA DAL GIUSTIZIALISTA DI PIETRO SIA CADUTO DAVVERO VITTIMA DELLA MAFIA O DI UNA VENDETTA PERSONALE... EVENTO ACCIDENTALE PER IL "VITTIMIFICIO" DI STATO. CI SAREBBE DA RIFARE IL PROCESSO PER LA STRAGE DI VIA D'AMELIO, PER LE DICHIARAZIONI DEL NUOVO PENTITO SPATUZZA... INSOMMA TROPPE COSE NON QUADRANO, ALCUNI EQUILIBRI SI SONO INESORABILMENTE SPEZZATI... MOLTI DUBBI SU MOLTE SENTENZE SI AFFACCIANO.

Barcellona 11.01.06 - Rifletto su molte cose. Il Procuratore Croce, findal mese di MarzoAprile (del 2005) ha smesso di chiamarmi al telefono.I colleghi pure. Ho inviato sms di auguri di Natale e Capodanno emolti, dell'ambiente - magistrati, funzionari, avvocati, forzedell'ordine - non mi hanno risposto. E i silenzi sono significativipiù di quelli che ti hanno risposto. La mia estromissione dalla D.D.A.è stata una liberazione per Croce. Che, evidentemente, non sapeva comefare. Sia detto per inciso. Gigi Croce è una persona onesta. E mi ha, asuo modo, voluto bene. Credo abbia sofferto (in senso lato del termine)a cacciarmi. Ma non poteva fare nient'altro. Su di me è sceso un velodi silenzio, di abbandono, di distacco. Soprattutto il silenziotelefonico mi inquieta. Segno evidente che da tempo sono intercettato.Ha smesso di chiamarmi addirittura Parmaliana! Ed è tutto dire!Evidentemente da Lumia o da gente vicina a lui ha saputo qualcosa.Forse è una salvezza. Se sono stato intercettato da tempo, forsequalcosa (se non tutto) emergerà a mio favore. Ma so già lacontrorisposta: ‘Certo! Non parlava al tel. Perché sapeva di essereintercettato!' Il dubbio mi viene ora. Non mi è venuto prima. Ma le cose non le vedi, strada facendo, le vedi quando metti insieme ipiccoli tasselli di ogni giorno. Solo così, ad un certo punto, compareil mosaico. Un'altra cosa mi fa pensare. La ritrovata cortesia dei Carabinieri ed il freddo della Polizia. In questi giorni, dal 28.12 perl'esattezza, ho lavorato con la P.S.. Buona cortesia, niente da dire.Ma velato imbarazzo, silenzi più che scambi. Soprattutto tra il funzionario e gli agenti della Mobile. E' come se lavorassero conqualcuno con cui si devono mostrare ad ogni costo gentili ecollaboranti, ma di cui sanno che è prossima la fine processuale. E chetoccherà proprio a loro arrestare. Nessuno può immaginare quanto pesiil senso di imbarazzo, di solitudine, di emarginazione. Nessuno. Ma loaccetti come regola del gioco. Ti adatti e fingi che tutto sia normale.In fondo più delle tue sorti personali conta quel poco di lavoro che puoi ancora fare. Credo che, per una sorta di obiettività, chi, tra la A.G. ha preso le indagini su di me, le abbia tolte ai carabinieri e le abbia date alla Polizia. Ciò giustificherebbe entrambe le cose. Mi arresteranno. Su questo non ho dubbi. Non so quale sarà l'imputazione.Escludo omicidi, droga, escudo rapine, pedofilia, estorsioni, usura, falsi. Escludo quasi tutto il codice penale. Tranne il 416-bis. E' in fondo il reato più facile (è un paradosso) da contestare. TermeVigliatore? Rugolo? O cosa di altro? Sarò senza difesa. Questo è certo.Conosco le regole del gioco. Quando ti accusano di qualcosa che non haifatto, quando i tuoi comportamenti sono letti in una visione che tutti li organizza secondo (lecite, per carità!) ipotesi di lettura, non puoi difenderti. Ho lavorato anch'io da PM così. Ci lavoriamo tutti, così.Toccherà a me, come è toccato a molti. Quasi tutti giustamente arrestati. E anche il mio arresto sembrerà giusto, sacrosanto, provato e fondato. E sarà così. Non credo neppure ricorrerò mai al tribunale del riesame. A che serve? Se un P.M. chiede ed un G.I.P. concede una misura cautelare è segno che la lettura delle carte è convincente. Un tribunale del Riesame, su certi tipi di indagine può poco o nulla. Starò in galera fin quando sarà il tempo per uscire. Questo è ilrispetto per le regole, e per in principi dello Stato di Diritto. Setocca a te, tocca a te. Non è così per tutti: un normale cittadino hail diritto di difendersi. Un Magistrato no. Un Magistrato deve saperaccettare le decisioni dei colleghi. E' vero, invece, che mi sono unpoco perso, impigrito, imborghesito. Non ho coltivato i rapporti sociali, professionali. Ho capito che per me era finita quando Rosa Raffa e Emanuele Crescenti hanno chiesto l'ergastolo per Galati Giordano all'"abbreviato'"di Mare Nostrum. Per me era finita perché Galati Giordano nel processo principale l'avrei utilizzato, sia pure per parti, come un testimone prezioso per l'accusa. La richiesta di ergastolo era segno inequivoco: Galati Giordano, tra le mille nefandezze (vere) che ha commesso, aveva accusato anche Pippo Gambino esarebbe stato teste nel processo a suo carico. Io avevo fatto quellarelazione su Gambino. Rosa Raffa e Emanuele (due ottimi magistrati,Emanuele anche una persona di spessore umano - e non è facile trovarne-), erano e sono rimasti dalla parte di Gambino. La richiesta di ergastolo per Galati era un segnale a Gambino, a Galati Giordano e a me. D'altro canto è vero che nessuno di loro si è sentito quantomeno nella necessità di chiedermi nulla sulla impostazione della requisitoria. Ed era assolutamente necessario concordare una linea unica tra l'abbreviato ed il procedimento principale. Non è statof atto. Non ci ha pensato (o ci ha pensato?) neppure Gigi CROCE. Segno che,  forse,  già dall'epoca, ero stato tagliato fuori. Se togliete Repici, Colonna e qualcun altro, non è rimasto nessuno dalla mia parte. Anche Repici è dalla mia parte, sia pure a modo suo. E' da quella parte in cui non si fanno sconti a nessuno. Neppure a quelli che, per un tratto o forse sempre, hanno camminato, con te, sulla stessa strada. A Repici l'unico appunto che posso fare (se ancora posso fare appunti a qualcuno) è che, difendendo Piero CAMPAGNA nel processo per la morte della sorella, ha saputo, deve aver saputo, la verità sull'omicidio ALFANO e sulle dichiarazioni di Bonaceto. Quella che io sospetto da tempo. Non certo dai tempi dell'indagine, ma almeno da un paio di anni a questa parte. Triste è stato doversi tenere dentro tutto. Repici non la dirà mai. E questo farà di lui, anche di lui, un  "imperfetto", rispetto ad una sua perfezione morale, culturale e professionale quasi assoluta. I suoi dubbi, professati poi mica tanto in segreto e a nonpoche persone, sulla responsabilità di Merlino e di Gullotti, la dicono lunga sulla sua capacità di analisi e sulla sua onestà intellettuale. E' un Leninista. Me lo fece capire un suo accenno, politicamente corretto e segno di grande conoscenza dell'ideologia marxista. Disse, una volta, (non ricordo a proposito di chi) "E' un leninista, farebbe qualsiasi cosa per il potere' . Aveva ragione, ma questa frase va intesa bene, e credo di averla intesa giusta. Come Lenin con gli ideali puri del marxismo e della rivoluzione bolscevica, che erano da far trionfare in qualsiasi modo (e giustamente, ritengo io), anche Repici farebbe qualsiasi cosa pur di affermare la sacrosanta vittoria della Verità e della Giustizia sulla Mafia. Qualsiasi cosa, a qualunque costo. La vittoria finale fa passare in secondo piano i mezzi e, soprattutto, le  convinzioni personali. Come ho fatto io.  Anche con Pippo Gullotti. Pippo Gullotti: che nemesi. Assolto da omicidi che aveva certamente commesso o di cui era certamente il mandante, finirà per aver scontato parte di pena per uno da cui è probabilmente estraneo. Ma se avesse dato anche solo una possibilità a sé o ad altri, di dimostrare l''altro' che è stato l'omicidio ALFANO, forse avrebbe aiutato se stesso, pur rimanendo fedele al suo clichè di capo mafia (e che tale sia nessuno può metterlo in dubbio, nemmeno lui). Bastava dare una spiegazione plausibile dell''altro' che fu. Ma, come lui stesso ha sempre ripetuto, "si vuole difendere senza accusare" Ma così non ha aiutato se stesso e nemmeno quelli che ha protetto, con il suo silenzio, in questi anni. Sa bene cosa è avvenuto quella sera. Ed il suo silenzio è stata la sua condanna. E la prova,  forse, che l'omicidio ALFANO è davvero un omicidio di Mafia. Lo hanno salvato le recenti polemiche: tutto quello che è uscito in questi giorni è la vera, unica, solida base su cui potrà chiedere (ed a parere mio ottenere) la revisione della sua condanna. Probabilmente uscirà prima lui di galeradi quando uscirò io. Non lo dico per provocazione, lo dico convinto: mi farà enormemente piacere. Ho fatto il mio lavoro come ho potuto, per quello che ho potuto, o che mi hanno lasciato fare. Dal 1999,dall'epoca del lavoro infernale nelle udienze di mare Nostrum - che nessuno può immaginare - ho perso la morsa sul mio lavoro di P.M., e su Barcellona. Ma soprattutto ho perso il tempo per comprendere, capire e stare vicino alle persone giuste. In fondo la stessa frequentazione con Rugolo, sia pure nei termini che io so e che non è quella per cui verrò arrestato, è il segno che quel dannato lavoro, o meglio quel modo di lavorare in cui mi hanno lasciato, mi aveva fatto perdere lucidità, precisione e forse tensione. Un po' di sbracamento lo devo ammettere. Epure un po' di presunzione. Colpire, giustamente, Palano per i suoi delitti è stato un altro delitto di presunzione che il suo precettore Tano GRASSO non mi ha mia perdonato. Ed avere contro Tano GRASSO è come avere contro una corazzata americana. E Tano Grasso significa Lumia, significa Gigi Croce. Significa Gambino. Significa buona parte dei DS. Non un complotto, di certo. Mai! Sarò colpito per in miei comportamenti, non per altro. Che, come ho detto, saranno letti ed organizzati concettualmente in una sola chiave di lettura. Ma quando queste persone ti abbandonano, è segno che sei davvero solo. Perché a loro non interessi più. Perché non sei affidabile. Perché colpisci i nemici ma anche (pedestremente, quasi goffamente, rudemente,ingenuamente) gli amici. A dire la verità non mi è costato molto fare quella relazione su Gambino. Mi è costato molto di più testimoniare non a favore di Marcello MINASI al CSM. Quella testimonianza (vera) l'avevo davvero patita. E tanto. Ma non potevo fare diversamente e forse, oggi,Marcello (un altro dei pochi che si salva, pur nella sua extravaganza enaivetè) lo ha capito. Franco GRECO ha fatto una relazione su una richiesta di un suo fraterno amico, Ciccio MISIANI, e a lui si èguardato come uomo retto e magistrato intransigente. Io ho fatto la mia su Gambino e passo per un traditore. La differenza geografica a volte è determinante. Non posso però tacere di una cosa che ho nel cuore datempo. Ho conosciuto molti avvocati in questi anni. Molti li ho difesi anche davanti a colleghi. Sono bravi, preparati, più onesti, intellettualmente di quanto essi stessi appaiano o vogliano apparire. Lo so che i miei colleghi a volte non li sopportano. Ma sbagliano. La bravura e la preparazione degli avvocati fanno crescere noi magistrati. Ringrazio, allora Tommaso Autru Ryolo, Tommaso Calderone, Giuseppe LoPresti,  Bernando Garofalo, Luigi Autru Ryolo, dai quali ho ricevuto, oltre a profondi insegnamenti su come deve essere un P.M. e su come debbono essere fatte le indagini, una vera e ricambiata stima personale. Franco BERTOLONE è il Franco CASSATA tra gli avvocati. A volte il troppo bene che vuole ad alcune persone (e a me compreso) fa,i n lui, perdere lucidità. Ma è un cuore grande. Raggiungerò Ciccio SIDOTI, LA TORRE, Gianni LEMBO, MONDELLO, Pippo SAVOCA, nel novero dei magistrati che, lavorando a Messina, hanno raggiunto la galera. Come sempre,  finisco sempre nella parte dei perdenti. In fondo faccio il P.M., sono di sinistra e tengo all'Inter. Tra i vincenti proprio mai! Non so quando succederà. Ma succederà. Quando questa lettera sarà resa più o meno pubblica, sarò in galera. A nessuno venga in mente di difendermi. Non ne vale la pena. Come diceva Heidegger  "Das Dasein istals solches Schuldig'" : "L' Esserci è, di per sè stesso, colpevole'. Un dio laico mi aiuti. Il Dio dei Cristiani non me lo sento da tempo.

Inondiamo di mails il ministro! Sul sito www.angelinoalfano.it compilate il form della sezione "Contatti".
“Caro ministro Alfano perchè non manda un'ispezione alla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto? Perchè Canali è ancora al suo posto? Perchè non revisioniamo il processo Contrada?”

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Commenti al Post:
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amelia il 28/03/09 alle 08:54 via WEB
che dire!!!1resto allibita.E'la lettera di un pentito che sta tremando e invia messaggi per salvarsi il culo.Ammette di essere un comunista,di aver,manovrato,depistato,organizzato,imbonito,incattivito ed altre mille porcherie.Me cìè la chiara ed inconfutabile confessione anche del suo appartenere alla corrente rossa dei pm delinquenti(come lui).E chiede anche perdono o l'aiuto di un dio laico non di quello cristiano.....ma non l'ha capito che i suoi consociati comunisti lo hanno abbandonato?anche il Dio laico?Allora pregerò io per questa carogna il Dio cristiano pregandolo di mandarli tutti in galera e di liberare gli innocenti prigionieri politi dei rossi come Contrada e D'Antone e tanti ma tanti altri
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Maria il 28/03/09 alle 09:06 via WEB
A questo punto perchè non dice tutto quello che sa? Che altro ha da perdere ? Mi sembra che ci sia più mafia nelle procure che fuori
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Patty Ghera il 28/03/09 alle 12:20 via WEB
Se Olindo Canali non fosse un PM starebbe già in galera! Se l'Italia fosse un paese normale non esisterebbe un caso Contrada
 
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marina salvadore il 28/03/09 alle 13:05 via WEB
Inondiamo di mails il ministro! Sul sito www.angelinoalfano.it compilate il form della sezione "Contatti". Grazie!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
carmen il 28/03/09 alle 13:56 via WEB
oltre al Canali nel territorio messinese abbiamo anche un altro corrotto o mafioso (kiamatelo come volete) e cioè il Cassata, mi pare sia giudice a barcellona Pozzo di Gotto, ahi ahi CHE MONDO DI LADRI!
 
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 28/03/09 alle 14:37 via WEB
Chi è 'sto Cassata? Io ho sempre associato la Sicilia ad un dolce arabo che fa "cassata" di nome!... Pure questa v'hanno globalizzato?
 
kuskus0
kuskus0 il 28/03/09 alle 18:34 via WEB
alfano_a@camera.it questa è la mail del Ministro Alfano a cui inviare il messaggio; (il suo sito non ha alcuna possibilità di inviare mail, che sono destinate solo all'amministratore). Ciao a tutti da Agnesina Pozzi: “Caro ministro Alfano perchè non manda un'ispezione alla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto? Perchè Olindo Canali è ancora al suo posto? Perchè non revisioniamo il processo Contrada alla luce dei nuovi accadimenti?"
 
kuskus0
kuskus0 il 28/03/09 alle 18:48 via WEB
er favore mandate la mail al Ministro Alfano e se possibile protestate anche con la stampa per il silenzio che ci infligge ogni giorno tg3cronaca@rai.it raiuno@rai.it lettere@lastampa.it ildirettore@ilfoglio.it redazione@libero-news.it p.soldini@ilriformista.it direttore@lapadania.net antoniodipietro@antoniodipietro.com cronaca@ilmessaggero.it posta@ilmattino.it redazione@diario.it e scrivete anche a http://fainotizia.radioradicale.it ciao Agnesina Pozzi
 
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Danilo Filippini il 30/03/09 alle 01:21 via WEB
Io da tempo...propongo di fare un bel reality sulle vicende più raccapriccianti che succedono nei tribunali dove appunto la "giustizia" è strimpellata da tutti gli operatori del "diritto" in maniera vergognosa! Danilo Filippini PRO PATRIA ET LIBERTATE
 
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redazione il 30/03/09 alle 11:34 via WEB
REPERTORIO: Maxiprocesso "Mare nostrum" Nuovo clamoroso colpo di scena al procedimento d'appello sulle cosche mafiose tirreniche e nebroidee Il pm Canali "riconosce" la lettera anonimaLo ha comunicato in aula il sostituto Pg Scaramuzza: ha inviato un fax il 16 marzo alla Procura generaleNuccio AnselmoIl fax è arrivato in Procura generale il 16 marzo. Ed è l'ennesimo clamoroso colpo di scena. Con quel foglio di carta il sostituto procuratore di Barcellona Olindo Canali, già pm del maxiprocesso, si è riconosciuto come autore della "lettera anonima" saltata fuori un paio di udienze addietro al maxiprocesso "Mare nostrum" (la pubblichiamo a fianco in rigoroso rispetto dell'orginale). Notizia di quel fax ieri è stata data all'aula bunker del carcere di Gazzi dal sostituto procuratore generale Salvatore Scaramuzza, pubblica accusa al maxiprocesso d'appello alle cosche mafiose tirreniche e nebroidee insieme al collega della Dda Fabio D'Anna. Il magistrato Scaramuzza ha anche affermato che il pm Canali riferisce nel fax di averla consegnata a suo tempo (è datata 11 gennaio 2006) a persona di sua fiducia.Altro passaggio consumato ieri: l'avvocato Fabio Repici, che in questo maxiprocesso assiste il collaboratore di giustizia brolese Giuseppe Cipriano, ieri dopo un lungo e articolato intervento in cui ha affermato tra l'altro che non ci sono più le condizioni di "agibilità processuale", ha dichiarato di rinunciare al suo mandato di difensore al maxiprocesso.A questo punto la corte d'assise d'appello presieduta dal giudice Antonio Brigandì con a latere il collega Giuseppe Costa, ha sostanzialmente aggiornato l'udienza al 25 marzo prossimo, poiché ieri ha constatato di non aver ricevuto gli atti d'indagine sulla gestione dell'ex pentito barcellonese Maurizio Bonaceto, atti che aveva già richiesto alla Procura generale.Il clima al maxiprocesso si era improvvisamente "surriscaldato" da quando gli avvocati Franco Bertolone e Luigi Autru Ryolo avevano chiesto di acquisire una lettera anonima che metteva in discussione una serie di fatti sulla vicenda dell'omicidio del giornalista Beppe Alfano e sulla gestione dell'ex pentito Maurizio Bonaceto, teste chiave nel processo Alfano. I due avvocati avevano raccontato in aula come erano entrati in possesso della lettera: venne recapitata in forma anonima, nella buca delle lettere, dello studio di Barcellona dell'avvocato Bertolone, nel corso degli ultimi giorni del 2008. Il legale dopo averla letta avvertì del fatto l'avvocato Luigi Autru Ryolo. I due si consultarono a lungo e presero quindi la decisione di consegnarla ai giudici del maxiprocesso. Un'acquisizione che però la corte aveva poche udienze addietro rigettato, proprio perché, a quella data, si trattava di una lettera anonima. Adesso però gli sviluppi dell'udienza di ieri rivoluzionano tutto: non è più anonima. Sarà comunque la corte a decidere cosa fare di quella missiva. Ma c'è dell'altro, per ricapitolare l'ennesimo "groviglio giudiziario" del maxiprocesso. Nel corso delle due udienze precedenti a quella di ieri sono stati sentiti due dei sottufficiali dei carabinieri che gestirono Bonaceto al tempo della sua collaborazione, negli anni '90, i marescialli Piero Campagna e Giuseppe Zingales. I due carabinieri hanno riferito in aula di essere stati sentiti dalla Procura di Messina (Zingales circa 6 mesi addietro, Campagna un mese e mezzo fa), e in epoca precedente anche dalla Procura di Reggio Calabria, proprio sulla gestione dell'ex collaborante Bonaceto.
 
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luigi il 30/07/09 alle 23:46 via WEB
lui non andra mai in galera come altri magistrati e giudici io sono di milano o presentato denunce sia al c.s.m sia a bresce contro il tribunale e giudici e magistrati di monza dove olindo canali lavorava fu presentato un esposto ma sa che successe che lui per evitare la disciplinare fu trasferito e io o pagato in totale 5 anni di galera per cose inventate da lui o prove schiccianti ma sia il presidente della repubblica ne il c.s.m non an fatto niente io penso che quella gente ce solo per sti cani morti e non per i cittadini vieni ascoltato solo se arrivi al punto di fare stupidate avevo un avvocato che si chiama aldo luna di monza ma e un altro pezzo di fango come canali o prove a sufficenza ma contro quella gente ci vuole ben altro .... i mafiosi non sono quelli che dicono loro e che fatto ifuochi dartificio quando ne prendono uno i veri mafiosi sono lo e lo dimostrano ogni volta che ce dimezzo uno di loro, o letto la lettera sua e dimostra di essere un vero pagliaccio con questo o finito.
 
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 30/07/09 alle 23:56 via WEB
Luigi, se ne ha piacere, ci racconti la sua esperienza. Siamo a sua disposizione!
 
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PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

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A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
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E' dedicato agli amici del nostro foglio meridionalista questo video, tratto da QUARK - RAI 1, condotto da Piero ed Alberto Angela, che documenta le origini della Nostra Città ed il nome del nostro blog.

 

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RITENZIONE IDRICA? - Nella pentola più grande di cui disponete, riempita d'acqua fredda, ponete due grosse cipolle spaccate in quattro ed un bel tralcio d'edera. Ponete sul fuoco e lasciate bollire per 20 minuti. Lasciate intiepidire e riversate l'acqua in un catino capiente per procedere - a piacere - ad un maniluvio o ad un pediluvio per circa 10 minuti. Chi è ipotesa provveda alla sera, prima di coricarsi, al "bagno"; chi soffre di ipertensione potrà trovare ulteriore beneficio nel sottoporsi alla cura, al mattino. E' un rimedio davvero efficace!


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