La voce di Megaride

Fare "massa critica". Ecco le parole magiche pronunciate da Bruno Esposito, la chiave di volta di tutto.
Un obiettivo non tanto facile da raggiungere, proprio considerando il fatto che, come lo stesso Esposito rilevava, oggi la gente ha perduto il gusto e la voglia della politica.
Certo, sotto la guida di Angelo Manna, si sarebbe potuto piu' facilmente creare uno zoccolo duro di persone, tutte accomunate dalle tematiche identitarie, fino a raggiungere la famosa "massa critica" e quindi a determinare finalmente una differenza sostanziale della nostra politica locale.
E sopratutto concordo con Esposito nel paventare la possibilita' che i politici adesso al potere locale, che hanno fatto chiaramente il loro tempo, possano essere domani sostituiti da altri politici che, come dice Vittoria Mariani, ance se di parte avversa, hanno in comune con i primi la loro essenza di "politici".
Quindi, cambiare tutto per non cambiare niente.
Speriamo che, appunto, questo non avvenga e che invece si prenda sempre piu' diffusamente coscienza del nostro essere popolo meridionale e che questa coscienza nuova si tramuti in azione politica affidata a persone determinate e affidabili come appare al momento Bruno Esposito.
Antonio Ambrosino

Questi mi sembrano molto più onesti e motivati. Spero che riescano a realizzare qualcosa in tema di meridionalismo prima del 150° dell'Unità d'Italia. Certamente, allora, troveranno una bella piattaforma di sostenitori. Carmine

Complimenti e avanti! per la costruzione di un movimento trasversale meridionale. Bacioni. antimo ceparano

io non sono di destra ma sono profondamente sudista ed allora riflettevo che Passquale Squitieri, il regista di Li chiamarono Briganti è di destra, che Angelo Manna militava nel MSI, che Bruno Contrada ha subito incomprensibili persecuzioni da parte della sinistra giacobina, che Megaride si è finalmente dichiarata di destra, dopo anni di attivismo meridionalista, che Vittoria Mariani esce dai quadri della destra, che NESSUNO DI SINISTRA HA MAI SOLLEVATO LA QUESTIONE DELLA IDENTITA\\\' MERIDIONALE, per cui matematicamente mi sento di dare fiducia alla destra napoletana, pure se li chiamano fascisti Enzo Esposito

Cara Megaride.Ho visto il video sulla Destra di Napoli e ho bevuto quanto è stato detto. Certo tu e Bruno Esposito non vi siete per niente risparmiati. Conosco Bruno fin dal primo anno d'istituto e devo ammettere che poche volte l'ho sentito tanto motivato. Devo insistere che ci vuole un programma, che parta da Napoli, le sue esigenze e tocchi tutto il nostro meridione. Napoli può e deve vivere, liberarsi dalle pastoie e catene che i tanti governi fin dal 1861 le hanno creato intorno. Sarò ripetitivo, ma vedo nell'esempio della Scozia, l'unico rimedio acchè Roma ed il potere centrale riconosca i nostri diritti. A Napoli ed a tutto il Sud non manca niente per competere con le altre regioni e con la stessa Europa. Il liberismo è finito, l'omologazione è finita, la mondializzazione voluta dagli americani è al capolinea e noi possiamo, dobbiamo rivendicare la nostra storia, la nostra civiltà, il nostro onore, la dignità di un popolo sovrano.Non chiederlo a destra nè a manca, come una concessione, ma pretenderlo. Non sarà questa politica, questi raggruppamenti delusi ed attoniti che potranno farcela. Insisto, una presenza volenterosa di gente preparata e determinatapuò farcela. Anche altri si stanno organizzando in tal senso, ma a loro manca una fede una tradizione, una cultura a cui far riferimento. Te ne parlerò in seguito. Bello il riferimento, denso di significato ad Aniello De Lucia ed ad Angelo Manna, maestro ed amico. Pensa che fu discriminato dalla destra del tempo, dallo stesso Almirante. Un sincero abbraccio . Mimmo Di Renzo

Nel ricordare ad Enzo Esposito anche la presenza dell'autorevole Silvio Vitale nella DESTRA, vorrei chiarire la mia posizione, in maniera franca e schietta, come ha fatto il mio onorevolissimo antagon-artista Antimo Ceparano che il 29 p.v. sarà della partita al circolo culturale Koesis per dare più lustro all'evento che ci vedrà protagonisti con la proiezione di NAPOLI CAPITALE. Orbene, per motivi storici di famiglia non posso assolutamente avere tentennamenti a sinistra, pur se godo della stima e dell'affetto di molti amici VERI di quella parte, autentici e ruspanti come me. In tutti questi anni, da "deportata" al nord, ho sempre cercato il contatto con le realtà locali meridionaliste... movimenti, associazioni, club... fiondandomi lancia in resta, con generosa passionalità, in ogni competizione per l'affermazione della Causa. Non so se per via di un certo maschilismo latente nella realtà sudica o se per quello schifoso individualismo che purtroppo caratterizza TUTTI i meridionali, sono stata costantemente sfruttata, derubata, spesso, della maternità delle mie iniziative e quando queste iniziative comportavano il minimo sforzo anche da parte altrui sono state ignorate se non addirittura criticate... "la gatta quando non può arrivare al lardo dice che puzza"... quando, poi, vigliaccamente, sono stata volgarmente aggredita (alle spalle, ovviamente) dal venticello della calunnia, probabilmente da chi non aveva lo stesso spessore intellettivo e, in molti casi, professionale della sottoscritta. Ancora oggi, a distanza di anni dalla mia decisione di proseguire da sola con Mauro Caiano - come ha fatto anche Antimo - in "solitario" la via della Cultura del Sud qualche "invasato" meridionalista continua l'opera diffamatoria, al punto che ogni iniziativa per la Causa partorita da "Megaride" viene ignorata... mentre, signorilmente, nel contempo, su queste pagine personali si continua a dare credito, fiducia alle buone iniziative di costoro cui non si nega il dovuto apprezzamento. Questa, è CIVILTA'! Questa è la più giusta premessa alla coesione degli sforzi per una LOTTA COMUNE ma si preferisce ignorare questa strategia, per la solita sciocca competizione. Con queste premesse, ogni tre minuti nasce un partitello salvatore del Sud, tutto chiuso nel suo guscio, impenetrabile, fine a se stesso e strumentale solo all'orgoglio personale del leader maximo, con grande spreco di energie ed intelligenze che se accorpate in equipe potrebbero davvero aspirare ad una elevata visibilità politica. Stante così le cose...e le teste gloriose... in una perpetua guerra intestina di meridionalisti contro meridionalisti, è lampante come io (e non sono la sola) abbia perso ogni interesse verso la creazione di partiti o movimenti politici del Sud, orientandomi verso chi SA FARE POLITICA, per tradizione, da lungo tempo. E sono orgogliosa di militare nel medesimo partito dei più grandi meridionalisti che NAPOLI ha avuto l'onore di annoverare tra i suoi figli. La sinistra, purtroppo, per il suo storico giacobinismo e la fissa dell'intellettualismo non ha partorito maestri meridionalisti, eccezion fatta per Gramsci che, per motivi di famiglia, era perfettamente al corrente dello scempio post-unitario.... eppure, che strano, proprio i "compagni" non corrono in soccorso dei primi operai scioperanti d'Italia, ammazzati per lo sciopero: gli operai di Pietrarsa, non corrono in soccorso dei contadini della vandea del Sud, chiamati briganti... Ecco, questi valori che dovrebbero appartenere alla sinistra: SOCIALE e IDENTITA'... sono esclusiva prerogativa della destra quindi sono coerente con me stessa nell'appartenervi. DIO,PATRIA,FAMIGLIA, i valori dei reazionari borbonici. Gli stessi! Per me, è una questione di onestà intellettuale! marina salvadore

MASSIMO ABBATANGELO ADERISCE A LA DESTRA DI STORACE. La Federazione provinciale de LA DESTRA di Napoli comunica- in una sua nota- l'adesione dell'on.le Massimo Abbatangelo al partito. Si tratta -afferma il portavoce provinciale Maurizio Bruno- di una decisione importante che si colloca in un momento significativo per la destra italiana. Dal suo canto l'on.le Abbatangelo ( consigliere comunale di Napoli dal 1964 al 1987-deputato al Parlamento per quattro legislature 1979/1994-europarlamentare- dirigente nazionale del MSI e di Alleanza Nazionale-oggi componente dell'Assemblea Nazionale) afferma che a pochi giorni dal primo Congresso nazionale de LA DESTRA che si svolgerà il 7/8/9 a Roma, era giusto schierarsi al fianco di Storace e dei suoi amici di sempre, Antonio Rastrelli, Bruno Esposito, Michele Florino, Maurizio Bruno e tanti altri, per riaffermare con forza quei valori che la Destra ha strenuamente difeso in Italia sin dal dopoguerra e che sono indispensabili per la crescita morale e civile della Nazione italiana, soprattutto in un momento come l'attuale di crisi generalizzata del Paese e dell'incertezza e delle contraddizioni nelle quali si muove l'attuale Governo. Il mio impegno-conclude la nota- sarà particolarmente incentrato nel risanamento morale, civile, sociale ed economico della Campania e quindi nell'avvicendamento delle "giunte rosse" che hanno contribuito all'attuale grave degrado istituzionale, affinchè si apra una fase nuova e profondamente diversa.