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Cliccando http://www.box404.net/nick/index.php?b  si procede ad una originalissima elaborazione del nickname ANCESTRALE di una url. "La Voce di Megaride" ha ottenuto una certificazione ancestrale  a dir poco sconcertante poichè perfettamente in linea con lo spirito della Sirena fondatrice di Napoli che, oggidì, non è più nostalgicamente avvezza alle melodie di un canto ma alla rivendicazione urlata della propria Dignità. "Furious Beauty", Bellezza Furiosa, è il senso animico de La Voce di Megaride, prorompente femminilità di una bellissima entità marina, non umana ma umanizzante, fiera e appassionata come quella divinità delle nostre origini, del nostro mondo sùdico  elementale; il nostro Deva progenitore, figlio della Verità e delle mille benedizioni del Cielo, che noi napoletani abbiamo offeso.
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Post n°849 pubblicato il 24 Ottobre 2008 da vocedimegaride
 

Nel mentre non si hanno più notizie dello scandalo COSMOFILM/Regione Campania e dei due processi “alla monnezza” nei quali il nostro viceré Bassolino risulta indagato con l’Impregilo di Romiti, ecco spuntar fuori la generosità del nostro eroe incompreso, nullatenente disposto a finanziare come uno sprovveduto mentecatto ristrutturazioni di villoni di proprietà altrui in Toscana. Mah!… e se dessimo uno sguardo anche alla celebre Villa La Rondinaia di Ravello, come insistenti e pettegole “voci di popolo di costiera” van sussurrando da anni?… e, con riguardo agli arresti-lampo dei comunali Nonno e Nugnes, rei di aver solo fomentato una rivolta a Pianura, come non rilevare che Bassolino è ancora al suo posto di comando, benché coinvolto in numerosi scandali? Esiste davvero, allora, quel patto scellerato tra Governo e viceré? ... e Lombardo del "vento nuovo" del MPA, gli ha pure stretto la mano...Perchè? (M.S.)

di Fabio Postiglione – quotidiano IL ROMA del 23 ottobre u.s. - NAPOLI. La Procura di Napoli è sulle tracce del “tesoro” di Antonimo Bassolino e tutti gli indizi portano a Cortona. La villa di Giuseppe Petrella, al quale il governatore ha versato un assegno di 81 milioni e 500mila delle vecchie lire, sarebbe in parte anche del Presidente della Regione.

La Guardia di Finanza, nel corso di un blitz, ha rinvenuto una scrittura privata non firmata, nella quale si faceva riferimento alla spartizione in parti uguali dei lavori di ristrutturazione costati circa 200mila euro. Inoltre sarebbe stata trovata una chiave con la targhetta “Bassolino” e una ricevuta della ditta che ha operato i lavori sulla quale c’era scritto “cantiere Bassolino”. Intanto l’Arpac in un rapporto denuncia: si producono più rifiuti, ma la differenziata resta ferma al palo. Ed i vigili urbani continuano a stangare i cittadini NAPOLI. C’è una traccia che è più di una traccia. Una scrittura privata, non firmata, nella quale c’è scritto che i lavori di ristrutturazione della lussosissima villa di Cortona, costati oltre 200 mila euro, sarebbero stati divisi a metà tra Giuseppe Petrella e Antonimo Bassolino. Quella villa, secondo la Procura, è una parte del “tesoro” del Governatore della Campania, sotto processo per truffa aggravata ai danni dello Stato edal 2 ottobre, indagato per illecito profitto derivante dal cattivo smaltimento dei rifiuti in Campania. I pubblici ministeri vogliono dimostare che Antonio Sassolino ha ottenuto un profitto dalla crisi rifiuti in Campania, e quel profitto, si nasconderebbe nella villa di Cortona. Una ipotesi che va ovviamente presa con le molle ma l’indagine è serrata e nei giorni scorsi è stato sequestrato un assegno del valore di 81 milioni di vecchie lire che Bassolino avrebbe ceduto a Petrella. Così come rilevato dall’Espresso, che domani publicherà un ampio servizio sul caso, sono stati i finanziari del Gruppo Spesa Pubblica di Napoli a depositare un'informativa basata su testimonianze e documenti «da cui emergerebbe il commissionamento di lavori edili sul manufatto in località Farneta presso Cortona da parte di Antonimo Bassolino, nonché la simulazione dell'acquisto dell'immobile da parte del solo Petrella al fine di nascondere la compartecipazione di Bassolino nell'acquisto». Per la Procura proprio nella ristrutturazione raffinata di quella villa di 800 metri quadrati (450 di abitazione e il resto suddiviso tra sala giochi, seminterrato, sauna e servizi) «potrebbero essere stati reinvestiti e occultati i presunti profitti patrimoniali di Bassolino». L’attenzione degli investigatori si è concentrata su un esposto di un consigliere comunale di Cortona, Luciano Meoni (An), che si batte contro la costruzione di un complesso di 20 ville e segnalò la coincidenza che vede concentrarsi nel raggio di pochi chilometri gli interessi immobiliari di Bassolino e quelli dei Romiti. Gli investigatori, cosi come rivela il settimanale, non hanno riscontrato collegamenti sospetti tra il golf di Romiti e “il cantiere Bassolino” (così come la ditta che effettuava le ristrutturazioni denominava il cantiere), ma hanno scoperto alcune anomalie nelle carte del casale. Nel casale poi sarebbe stata trovata inoltre una chiave con impresso il nome “Bassolino” e una nota che distingue così i lavori: “lato Bassolino” e “lato Petrella”. …

ma il boss c’ha sempre la risposta pronta, come quando firmava, senza leggere, consulenze milionarie a’ suoi “parrocchiani-consulenti” della monnezza… NAPOLI. «Non possiedo casali e neppure una casa in proprietà. Sono invece titolare, contrariamente a quanto a volte scrivono alcuni organi di stampa, e come è del tutto naturale, di un (uno e solo) conto corrente, quello dove vengono versate le mie indennità. Questa è la realtà». Arriva puntuale la risposta di Bassolino all’inchiesta de l’Espresso e agli articoli usciti ieri sui quotidiani napoletani. «L’unica casa che ho comprato quando ero parlamentare, e che ho pagato con lungo e oneroso mutuo - spiega il governatore - l’ho data ai miei figli prima di risposarmi». Poi spiega come “salta” fuori l’assegno versato all’oncologo Petrella: «Diversi anni fa, mi è stato proposto di partecipare alla ristrutturazione di un immobile nella zona di Cortona e, aderendo all’invito, ho versato un assegno di 81 milioni di vecchie lire. Ma quando poi mi sono reso conto che c’erano esigenze differenti e che il progetto diventava per me troppo costoso, la mia partecipazione all’iniziativa non ha avuto più seguito». E Petrella? «Il professore era ed è l’unico proprietario di tutto il casolare» afferma ancora il presidente della Regione. E chiarisce, non senza una punta polemica dopo i noti fatti della telefonata del suo ex amico sulle ingerenze sanitarie con l’allora direttore dell’Asl Napoli 2 Cerato: «Con lui non ci sentiamo da anni». Come sempre, da parte mia - conclude - esprimo rispetto per la magistratura. Ma questa nuova indagine dei pm Noviello e Sirleo è per me incomprensibile e profondamente ingiusta».

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/10/08 alle 13:26 via WEB
I soliti bene informati davano Bassolino per "nullatenente"! E poi i compagni detestano la proprietà privata... Patty Ghera
 
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 24/10/08 alle 13:45 via WEB
....oooh, sì! sono tutti francescani!... eppure non riesco a distinguere il limite di confine tra casalesi e conductor.... forse devo mettermi gli occhiali!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/10/08 alle 13:57 via WEB
VEDETE QUESTI CHIAVICHI INSIEME AL BERLUSCA COSA COMBINANO: Acqua in bocca, vi abbiamo venduto l'acqua Un articolo diffuso con il passaparola via e-mail e sui blog denuncia la privatizzazione dell'acqua pubblica in Italia, mentre continuano le mobilitazioni dal basso a difesa di un bene comune 20 ottobre 2008 - Maddalena Parolin L'articolo "Mentre nel paese imperversano annose discussioni sul grembiulino a scuola, sul guinzaglio per il cane e sul flagello dei grafitti, il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell'acqua pubblica. Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto lege 112 del ministro Tremonti che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica. Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico, ma una merce e dunque, sarà gestita da multinazionali internazionali (le stesse che già possiedono le acque minerali). Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori. La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L'acqua è sacra in ogni paese, cultura e fede del mondo: l'uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita. L'acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropiarsene per trarne illecito profitto. L'acqua è l'oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo. Acqua in bocca" Rosaria Ruffini - docente di teatro allo Iuav La denuncia di padre Alex Zanotelli In realtà si tratta di un decreto approvato il 5 agosto: il 26 agosto Alex Zanotelli aveva scritto sul settimanale Carta: Mi giunge, come un fulmine a ciel sereno, la notizia che il governo Berlusconi sancisce la privatizzazione dell’acqua. Infatti il 5 agosto il Parlamento italiano ha votato l’articolo 23 bis del decreto legge numero 112 del ministro G. Tremonti che nel comma 1 afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica. Tutto questo con l’appoggio dell’opposizione, in particolare del Pd, nella persona del suo corrispettivo ministro-ombra Lanzillotta. (Una decisione che mi indigna, ma non mi sorprende, vista la risposta dell’on. Veltroni alla lettera sull’acqua che gli avevo inviata durante le elezioni!) Dobbiamo darci tutti una mossa per realizzare il sogno che ci accompagna e cioè che l’acqua è un diritto fondamentale umano, che deve essere gestita dalle comunità locali con totale capitale pubblico, al minor costo possibile per l’utente, senza essere SPA. [...] Partendo dal basso, dalle lotte in difesa dell’acqua a livello locale, dobbiamo ripartire in un grande movimento che obblighi il nostro Parlamento a proclamare che l’acqua non è una merce, ma un diritto di tutti. Diamoci da fare perché vinca la vita! Alex Zanotelli 26 agosto 2008 Il decreto 23 bis Il decreto legge, il 23 bis è intitolato "Servizi pubblici locali di rilevanza economica", nel testo si legge: "2. Il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali avviene, in via ordinaria, a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite[...] 5. Ferma restando la proprietà pubblica delle reti, la loro gestione può essere affidata a soggetti privati.[...] (10. d.) tutti i servizi pubblici locali di rilevanza economica in materia di rifiuti, trasporti, energia elettrica e gas, nonche' in materia di acqua." [Vedi www.acquabenecomune.org] La mobilitazione della società civile Si moltiplicano le iniziative promosse da associazioni, enti pubblici, cittadini, contrarie alla privatizzazione dell'acqua e volte a far riflettere sui consumi della risorsa idrica. Continua la campagna di Altreconomia per diffondere l'uso dell'acqua del rubinetto, lanciata a fine settembre anche nella regione Puglia. E sono più di mille, in tutte le Regioni italiane, i ristoranti e i locali pubblici segnalati sul sito www.imbrocchiamola.org: l'ottanta per cento, ottocentocinquantotto, “danno” l'acqua del rubinetto. Come il progetto "100% pubblica" a Venezia: www.100x100pubblica.blogspot.com 100%pubblica ChiudiIl progetto è basato sulle strategie di marketing utilizzate dalle grandi marche dell’acqua, rielaborate per sponsorizzare l’acqua pubblica come bene comune: una campagna di distribuzione gratuita di bottiglie vuote e mappe delle fontanelle pubbliche della città. Oppure l'iniziativa che in provincia di Arezzo punta al risparmio dei litri d'acqua che quotidianamente finiscono... nello sciaquone: Aato 4, l'autorità di ambito territoriale ottimale dell'Alto Valdarno (AR), distribuirà gratuitamente a scuole e strutture pubbliche e sanitarie un semplicissimo sacchetto di plastica. "Riempito d'acqua e collocato nella cassetta del wc, consentirà di risparmiare 1 litro d'acqua ad ogni scarico senza modificarne minimamente il funzionamento e le abitudini dell'utente – annuncia il Presidente di Aato 4, Dario Casini. Il risparmio non è solo d' acqua, ma anche di energia elettrica e di prodotti per la depurazione". Statistiche nazionali indicano che ciascuna persona utilizza lo scarico del bagno almeno sei volte al giorno (fonte: www.forumrisparmioacqua.it) O ancora, le iniziative raccontate da Massimo Cirri e Filippo Solibello nella trasmissione Caterpillar di Radio 2, tra queste quella di Casalmaggiore e altri comuni della Lombardia che distibuiscono, gratuitamente, acqua del rubinetto frizzante da fontanelle pubbliche. Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua ha raccolto un gran numero di testimonial (musicisti, attori, scrittori ecc) a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare al fine di sottrarre l'acqua, questo bene essenziale alla vita, alle leggi del mercato e della concorrenza e per garantire a tutti l’accesso gratuito al quantitativo d’acqua minimo vitale giornaliero. Tra gli "Artisti per l’Acqua" Ivano Fossati, Stefano Benni, Beppe Grillo, Neffa, Marco Paolini, Cecilia Chailly e molti altri (www.acquabenecomune.org). E' un percorso ancora lungo quello della sensibilizzazione della politica, e dei cittadini, sul tema dell'acqua come bene comune, sulla sua gestione libera e sull'uso responsabile, con passi, come il decreto 23 bis, che fanno indignare, ma non abbattono il movimento dal basso. Le tante iniziative che si diffondono, anche grazie ai passaparola, ai blog, ad internet sono un segnale di un movimento vivace, fatto di parole ma anche di gesti molto concreti, come sono concrete le bottigliette riutilizzabili, gli erogatori di acqua corrente gassata, gli adesivi per le brocche o i sacchetti per gli sciaquoni. Vedi anche Consumo Critico Piccola guida al consumo critico dell'acqua Dal rubinetto alle minerali, vademecum per l’uso responsabile di un bene comune 14 settembre 2008 - Maddalena Parolin Consumo Critico L'onda inarrestabile dell'acqua pubblica Sono arrivati in migliaia nella capitale: vogliono che l'acqua sia pubblica e che le società private si tolgano di mezzo. Tra bollette triplicate, rubinetti ormai a secco, lavoratori minacciati e ancora voglia di politica 2 dicembre 2007 - Cinzia Gubbini Consumo Critico La corsa all'oro del secolo ventuno L'acqua dolce è fra l'1 e il 2.5% del totale. E il 25% è in America latina. Ogni giorno 30 mila morti nel mondo per mancanza d'acqua: come 10 Torri gemelle e nel 2025 la domanda sarà del 56% superiore alla disponibilità 27 novembre 2007 - Maurizio Matteuzzi Crocco57
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/10/08 alle 14:31 via WEB
Caro Matteuzzi è stata la Legge Galli. L. 5 gennaio 1994, n. 36 che ha voluto la privatizzazione delle acque. Tutto è cominciato da lì e non mi pare che al tempo vi fosse Berlusconi & C. al governo. Con la suddetta Legge, le municipalizzate sono state trasformate in Holding, una specie di scatole cinesi che fanno si ch il bene pubblico sia gestito come una cosa privata e i Dirigenti-manager percepiscono mega stipendi non rischiando niente di suo. Gli enti proprietari sono i comuni e le poltrone d'oro vengono assegnate ai politici trombati che, altrimenti, non saprebbero come fare a campare. La solita vecchia storia tutta italiota che fa dei politici dei mestieranti della politica, che ingrassano alle spalle dei cittadini invece di essere al loro servizio. Un saluto. Patty Ghera
 
terranuova0
terranuova0 il 24/10/08 alle 14:37 via WEB
ADESSO C'E' BERLUSCONI E BERLUSCONI HA PRIVATIZZATO UN BENE TRASFORMANDOLO IN MERCE. LA VOGLIAMO FINIRE DI DIFENDERE I PORCI? ( SCRIVERE IN MAIUSCOLA NON E' GRIDARE MA ESSERE SDEGNATI) Crocco57
 
terranuova0
terranuova0 il 24/10/08 alle 14:38 via WEB
Comunque nel 1994 vi era il Berluschi al governo
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/10/08 alle 14:46 via WEB
D'accordo, Antimo! Però in rete c'è il testo completo del decreto legge 112/2008 e questo articolo 23 bis non compare. Mi rifiuto di credere a questo abominio e non vorrei che si trattasse delle solite tecniche-spauracchio adottate dall'opposizione, per cui dichiarandomi profondamente ignorante a riguardo, mi appello a chi "esperto" di fornirci le fonti giuridiche. marina
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/10/08 alle 15:30 via WEB
HO CONTROLLATO ANCHE IO E MARINA HA RAGIONE: l'art. 23 bis non esiste!!! La notizia del Paese in provincia di Latina, però è vera...Ho domandato alla fonte che mi ha inviato l'articolo che ho girato e li ho rimproverati ripromettendomi in seguito di non dare loro credito. Comunque Alex Zanotelli che è persona credibile con le sue dichiarazioni mi aveva orientato a credere vera la notizia. Chiedo scusa e mi riservo di fare un'indagine più approfondita in proposito per ricavarne un articolo serio. saluti. crocco57
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/10/08 alle 15:41 via WEB
Cara Marina, Ricevo in questo momento la documentazione richiesta e il sito dove è stata prelevata. MIO MALGRADO E ANCHE SE SPERANZOSO CREDEVO FALSA LA NOTIZIA DEVO DIRE CHE E' VERA. http://www.altalex.com/index.php?idnot=42063 (( Servizi pubblici locali di rilevanza economica )) (( 1. Le disposizioni del presente articolo disciplinano l'affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, in applicazione della disciplina comunitaria e al fine di favorire la piu' ampia diffusione dei principi di concorrenza, di liberta' di stabilimento e di libera prestazione dei servizi di tutti gli operatori economici interessati alla gestione di servizi di interesse generale in ambito locale, nonche' di garantire il diritto di tutti gli utenti alla universalita' ed accessibilita' dei servizi pubblici locali ed al livello essenziale delle prestazioni, ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettere e) e m), della Costituzione, assicurando un adeguato livello di tutela degli utenti, secondo i principi di sussidiarieta', proporzionalita' e leale cooperazione. Le disposizioni contenute nel presente articolo si applicano a tutti i servizi pubblici locali e prevalgono sulle relative discipline di settore con esse incompatibili. 2. Il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali avviene, in via ordinaria, a favore di imprenditori o di societa' in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi del Trattato che istituisce la Comunita' europea e dei principi generali relativi ai contratti pubblici e, in particolare, dei principi di economicita', efficacia, imparzialita', trasparenza, adeguata pubblicita', non discriminazione, parita' di trattamento, mutuo riconoscimento, proporzionalita'. 3. In deroga alle modalita' di affidamento ordinario di cui al comma 2, per situazioni che, a causa di peculiari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale di riferimento, non permettono un efficace e utile ricorso al mercato, l'affidamento puo' avvenire nel rispetto dei principi della disciplina comunitaria. 4. Nei casi di cui al comma 3, l'ente affidante deve dare adeguata pubblicita' alla scelta, motivandola in base ad un'analisi del mercato e contestualmente trasmettere una relazione contenente gli esiti della predetta verifica all'Autorita' garante della concorrenza e del mercato e alle autorita' di regolazione del settore, ove costituite, per l'espressione di un parere sui profili di competenza da rendere entro sessanta giorni dalla ricezione della predetta relazione. 5. Ferma restando la proprieta' pubblica delle reti, la loro gestione puo' essere affidata a soggetti privati. 6. E' consentito l'affidamento simultaneo con gara di una pluralita' di servizi pubblici locali nei casi in cui possa essere dimostrato che tale scelta sia economicamente vantaggiosa. In questo caso la durata dell'affidamento, unica per tutti i servizi, non puo' essere superiore alla media calcolata sulla base della durata degli affidamenti indicata dalle discipline di settore. 7. Le regioni e gli enti locali, nell'ambito delle rispettive competenze e d'intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, possono definire, nel rispetto delle normative settoriali, i bacini di gara per i diversi servizi, in maniera da consentire lo sfruttamento delle economie di scala e di scopo e favorire una maggiore efficienza ed efficacia nell'espletamento dei servizi, nonche' l'integrazione di servizi a domanda debole nel quadro di servizi piu' redditizi, garantendo il raggiungimento della dimensione minima efficiente a livello di impianto per piu' soggetti gestori e la copertura degli obblighi di servizio universale. 8. Salvo quanto previsto dal comma 10, lettera e) le concessioni relative al servizio idrico integrato rilasciate con procedure diverse dall'evidenza pubblica cessano comunque entro e non oltre la data del 31 dicembre 2010, senza necessita' di apposita deliberazione dell'ente affidante. Sono escluse dalla cessazione le concessioni affidate ai sensi del comma 3. 9. I soggetti titolari della gestione di servizi pubblici locali non affidati mediante le procedure competitive di cui al comma 2, nonche' i soggetti cui e' affidata la gestione delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali degli enti locali, qualora separata dall'attivita' di erogazione dei servizi, non possono acquisire la gestione di servizi ulteriori ovvero in ambiti territoriali diversi, ne' svolgere servizi o attivita' per altri enti pubblici o privati, ne' direttamente, ne' tramite loro controllanti o altre societa' che siano da essi controllate o partecipate, ne' partecipando a gare. Il divieto di cui al periodo precedente non si applica alle societa' quotate in mercati regolamentati. I soggetti affidatari diretti di servizi pubblici locali possono comunque concorrere alla prima gara svolta per l'affidamento, mediante procedura competitiva ad evidenza pubblica, dello specifico servizio gia' a loro affidato. In ogni caso, entro la data del 31 dicembre 2010, per l'affidamento dei servizi si procede mediante procedura competitiva ad evidenza pubblica. 10. Il Governo, su proposta del Ministro per i rapporti con le regioni ed entro centottanta giorni alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, nonche' le competenti Commissioni parlamentari, emana uno o piu' regolamenti, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, al fine di: a) prevedere l'assoggettamento dei soggetti affidatari diretti di servizi pubblici locali al patto di stabilita' interno e l'osservanza da parte delle societa' in house e delle societa' a partecipazione mista pubblica e privata di procedure ad evidenza pubblica per l'acquisto di beni e servizi e l'assunzione di personale; b) prevedere, in attuazione dei principi di proporzionalita' e di adeguatezza di cui all'articolo 118 della Costituzione, che i comuni con un limitato numero di residenti possano svolgere le funzioni relative alla gestione dei servizi pubblici locali in forma associata; c) prevedere una netta distinzione tra le funzioni di regolazione e le funzioni di gestione dei servizi pubblici locali, anche attraverso la revisione della disciplina sulle incompatibilita'; d) armonizzare la nuova disciplina e quella di settore applicabile ai diversi servizi pubblici locali, individuando le norme applicabili in via generale per l'affidamento di tutti i servizi pubblici locali di rilevanza economica in materia di rifiuti, trasporti, energia elettrica e gas, nonche' in materia di acqua; e) disciplinare, per i settori diversi da quello idrico, fermo restando il limite massimo stabilito dall'ordinamento di ciascun settore per la cessazione degli affidamenti effettuati con procedure diverse dall'evidenza pubblica o da quella di cui al comma 3, la fase transitoria, ai fini del progressivo allineamento delle gestioni in essere alle disposizioni di cui al presente articolo, prevedendo tempi differenziati e che gli affidamenti diretti in essere debbano cessare alla scadenza, con esclusione di ogni proroga o rinnovo; f) prevedere l'applicazione del principio di reciprocita' ai fini dell'ammissione alle gare di imprese estere; g) limitare, secondo criteri di proporzionalita', sussidiarieta' orizzontale e razionalita' economica, i casi di gestione in regime d'esclusiva dei servizi pubblici locali, liberalizzando le altre attivita' economiche di prestazione di servizi di interesse generale in ambito locale compatibili con le garanzie di universalita' ed accessibilita' del servizio pubblico locale; h) prevedere nella disciplina degli affidamenti idonee forme di ammortamento degli investimenti e una durata degli affidamenti strettamente proporzionale e mai superiore ai tempi di recupero degli investimenti; i) disciplinare, in ogni caso di subentro, la cessione dei beni, di proprieta' del precedente gestore, necessari per la prosecuzione del servizio; l) prevedere adeguati strumenti di tutela non giurisdizionale anche con riguardo agli utenti dei servizi; m) individuare espressamente le norme abrogate ai sensi del presente articolo. 11. L'articolo 113 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e successive modificazioni, e' abrogato nelle parti incompatibili con le disposizioni di cui al presente articolo. 12. Restano salve le procedure di affidamento gia' avviate alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto )). Crocco57
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/10/08 alle 16:21 via WEB
'mbe'... che aspettiamo a reagire come Masaniello, fra' Diavolo, Ninco Nanco, Andreas Hofer e Georg Klotz? SIAMO DEI RAMMOLLITI PECORONI! marina
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/10/08 alle 16:28 via WEB
E CHI CI ORGANIZZA? Sono tutti dei venduti. Ma l'acqua che sale di temperatura finisce con l'uscire fuori e...allora saranno guai per loro. Il tempo matura. Per adesso è importante tenere TUTTI INFORMATI. crocco57
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/10/08 alle 16:36 via WEB
Sinceramente, in odor di federalismo, ritengo che proprio il nostro vicerè Bassolino dall'alto dello scranno reale dovrebbe informare i suoi sudditi.... sennò saremo costretti a pensare che i gestori privati della rete idrica campana siano suoi prestanome. O, no? marina
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/10/08 alle 16:46 via WEB
ESATTAMENTE!!! crocco57
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/10/08 alle 19:39 via WEB
Marina, i personaggi che hai nominato hanno fatto tutti una brutta fine. Segno che i poteri forti hanno sempre avuto il sopravvento sulle ragioni del popolo. Penso, invece, che una riforma dello stato in senso federale argini certi intrallazzi e faccia si che ogni popolo proponga e attui leggi adatte alle proprie necessità Come diceva il buon Gaetano Salvemini, tanto per citare un meridionale che la pensava come i leghisti o quasi. Patty Ghera
 
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 24/10/08 alle 20:05 via WEB
A parte il fatto che - anche non lo credono possibile - pure i fetenti schiattano... non mi ci raccapezzo più in questa confusionaria politica moderna: è in atto il federalismo (io sarei addirittura per la secessione!) che intende rivalutare le peculiarità di ogni regione italiana, onde attuare i preziosi insegnamenti di Cattaneo e di Salvemini. BENISSIMO!... ma allora, perchè - oggi, a Pechino, il nostro premier ha postulato il progetto di un G14 che, tradotto in soldoni, vuol dire GLOBALIZZAZIONE ALL'ENNESIMA POTENZA? marina
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/10/08 alle 20:44 via WEB
Il perchè te lo dico io. Perchè gli unici che credono VERAMENTE nel federalismo sono i leghisti. Tutti gli altri partiti, da destra a sinistra, fino a qualche anno fa, davano di fascisti e di razzisti ai leghisti che proponevano questa forma di governo. Berlusconi, Fini, gli ex comunisti, si dicono federalisti, in realtà sono degli accentratori e si sono allineati, per comodo, alla volontà dei leghisti. Bossi è l'unico che ci crede e che lo vuole. Già una volta ha fatto cadere il governo fregandosi delle poltrone e anche questa volta, se non si realizzasse il suo sogno, farebbe la stessa cosa. I politici sono i più grandi bugiardi sulla faccia della terra e cambiano versione dall'oggi al domani per convenienza. Questa è la verità. Patty Ghera
 
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PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

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A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
immagine                                                   www.inarsciociaria.it 

 

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DEDICATO AGLI EMIGRANTI

 

NOMEN OMEN

E' dedicato agli amici del nostro foglio meridionalista questo video, tratto da QUARK - RAI 1, condotto da Piero ed Alberto Angela, che documenta le origini della Nostra Città ed il nome del nostro blog.

 

IL MEZZOGIORNO CHE DIFENDIAMO

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vuoi effettuare un tour virtuale e di grande suggestione tra le numerose bellezze paesaggistiche, artistiche ed architettoniche di quel Mezzogiorno sempre più obliato dalle cronache del presente?
per le foto:
http://www.vocedimegaride.it/html/Articoli/Immagini.htm
per i video:
http://www.vocedimegaride.it/html/nostrivideo.htm

 

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I consigli di bellezza
di Afrodite

RITENZIONE IDRICA? - Nella pentola più grande di cui disponete, riempita d'acqua fredda, ponete due grosse cipolle spaccate in quattro ed un bel tralcio d'edera. Ponete sul fuoco e lasciate bollire per 20 minuti. Lasciate intiepidire e riversate l'acqua in un catino capiente per procedere - a piacere - ad un maniluvio o ad un pediluvio per circa 10 minuti. Chi è ipotesa provveda alla sera, prima di coricarsi, al "bagno"; chi soffre di ipertensione potrà trovare ulteriore beneficio nel sottoporsi alla cura, al mattino. E' un rimedio davvero efficace!


Il libro del mese:



 

 
 
 
 

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