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Berardi-Alfano : due pesi e due misure

Post n°758 pubblicato il 05 Agosto 2008 da vocedimegaride
 

... ma non è un pareggio
di Marina Salvadore

Dopo la strumentale industria del “Pentitificio” l’Italia manageriale ma pur sempre pacchiana scopre l’indotto del “vittimificio” ovvero dei professionisti del vittimismo, utili alla speculazione politica, poiché – spesso – intruppati nei soliti partiti (e sempre “quelli!), sfruttando all’osso i cadaveri dei loro congiunti che, in vita non hanno mai goduto di tanta eccellente autorevolezza e che sono stati immolati, come agnelli sacrificali, sull’ara del Dio Potere, barattati, giocati come pedine dello strategico game del Risiko… caduti come birilli al bowling per l’onore della suprema palla… Il 29 luglio u.s. il Giornale di Sicilia pubblicava una severa ammonizione di Sonia Alfano al ministro Maroni, colpevole di aver decurtato i “fondi” alla sua associazione… e proprio nei tempi in cui era in atto una crudele corrispondenza pubblica, di una efferatezza senza pudore umano tra la valchiria ad oltranza Sonia Alfano, presidente della novella associazione vittime della mafia e del terrorismo ed il più anonimo Guido Contrada, avvocato, figlio dello sbirro più famoso d’Italia, tuttora detenuto. Quel trafiletto sul giornale è stato un po’ come la mosca al naso: umanamente, si è soliti pensare… o, forse, amiamo bucolicamente pensare… che quando un lutto ci annienta l’esistenza e ci cambia la vita non abbiamo altro pensiero che l’Onore e la Dignità del de cuius, lasciando il volgare problema della monetizzazione di quel lutto all’amministrazione pubblica: assicurazione, liquidazione, pensione, eventuale eredità di mobili e immobili… Non è praticamente pensabile di ricavarne un “investimento” da un morto, ne’ in danaro ne’ in altri tipi di gratificazione materiale, soprattutto se ha a che vedere con certe personali velleità politiche che, magari, non solleticavano invece la buonanima. Quando, poi, si pensa a certe associazioni spontanee, noi umile volgo pensiamo sempre al lato più nobile della faccenda, quale la GIUSTIZIA invocata per la vittima, la cura e la tutela del suo ricordo o della sua eredità morale. Purtroppo, non è sempre così e avendo considerato che la Morte come la Legge non è uguale per tutti, che le associazioni dei reduci, pur somigliandosi tra loro, hanno scopi nettamente diversi, abbiamo intervistato Bruno Berardi, pioniere dell’associazionismo delle vittime del Terrorismo e della Mafia, figlio del maresciallo Rosario Berardi, caduto a Torino il 10 marzo 1978 per mano delle Brigate Rosse;  quegli stessi assassini che sono diventati quasi “eroi romantici” come il Passator Cortese, che hanno occupato posti di prestigio alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che vanno in lungo e in largo per le Università italiane a dottoreggiare, a presentare i libri che scrivono e che gli pubblicano, che diventano onorevoli in Parlamento ed addirittura presidenti di associazioni umanitarie… Ma… lasciamo parlare Bruno Berardi, per capire quanto non riusciremo mai ad accettare. Umanamente parlando!

NON LE SEMBRA CHE NEGLI ULTIMI TEMPI FIOCCANO ASSOCIAZIONI DI VITTIME COME SE PIOVESSE?
Per molte persone non è importante la memoria del proprio caro, il suo vissuto… oppure  difendere il proprio onore ma é importante costruire su di questo un business per soddisfare i propri desideri repressi di notorietà e successo.
DOMUS CIVITAS, LA SUA ASSOCIAZIONE VITTIME DEL TERRORISMO E DELLA MAFIA E’ STATA LA PRIMA AD AFFACCIARSI TIMIDAMENTE ALLA RIBALTA IN TEMPI DIFFICILI, COME MAI E’ STATA SURCLASSATA, IN QUANTO A CONSIDERAZIONE POLITICA E MASSMEDIATICA DALLE PIU’ RECENTI ACCOLITE?
Io sono stato costretto ad alzare la voce per primo, per difendere la memoria delle vittime del terrorismo dai tentativi di grazia per i criminali terroristi, sponsorizzati da dìversi presidenti della nostra repubblica… e senza suggeritori ne’ colori politici alle spalle, perché  in questi casi specifici in molti si attaccano alle vittime come parassiti sulle carni dei cadaveri, per rendersi visibili ai soli fini politici .
SONIA ALFANO, PRESIDENTE DELL’ENNESIMA ASSOCIAZIONE VITTIME DELLA MAFIA E DEL TERRORISMO, GRILLINA D’ASSALTO, PUR PERSEGUENDO LE SUE MEDESIME FINALITA’ ASSOCIATIVE, SI E’ SCAGLIATA DURAMENTE CONTRO IL PREFETTO CONTRADA, CONTRARIAMENTE A DOMUS CIVITAS CHE INVECE SOSTIENE QUESTO MARTIRE CONTEMPORANEO. COME FA LA GENTE COMUNE A DISTINGUERE NEL PARADOSSO LA VERITA’?
Visto e considerato che la mia solitaria battaglia per l’istanza di Giustizia e per il riconoscimento del sacrificio dei familiari delle vittime del terrorismo  e della mafia nonché per il rispetto dei caduti per vile mano e progetto ha sortito un ottimo effetto mediatico, anche la signora Alfano ha tentato di sfruttare l’onda e di costituire  una propria associazione… ma c’è lampante divergenza tra i fini perseguiti dalla mia associazione e gli scopi “brillanti” della sua. Umanamente simili, sono strumentalmente molto diversi: io, non accetto che ci siano due pesi e due misure…  io ragiono con la mia testa…  e non con la testa di tutte quelle persone che stanno dietro la signora Alfano e le scrivono i copioni, le dicono di dire, affermare, senza ch’ella sappia niente del processo e delle verità… dell’uomo Bruno Contrada. Onestamente, riconosco che molto spesso i familiari delle vittime del terrorismo e della mafia, diventano a loro volta vittime dello star system e, accecate dal dolore, cascano nella più immonda speculazione del dolore, intruppate ed esposte in vetrina, solleticate da autentiche campagne pubblicitarie, dove il povero “eroe” deceduto scompare sullo sfondo di un cartellone, come un cane buono per ogni padrone… ed i fari ed i flashes della celebrità, concorrono come gli psicofarmaci ad alleviare il dolore, la depressione, il senso di solitudine ed  a prospettare nuove e più impegnative esistenze, considerate erroneamente quale riscatto medesimo della personalità e del sacrificio del povero congiunto assassinato… quasi che il defunto ne possa trarre – nell’altro mondo dove si trova – soddisfazione dalla rivendicazione… pur se in vita aveva tutt’altre inclinazioni. 
 COME GIUSTIFICA L’ACREDINE  ED I TONI MINACCIOSI DI RITA E SALVATORE BORSELLINO CONTRO IL CAPRO ESPIATORIO BRUNO CONTRADA? COME GIUDICA QUEST’OSTINAZIONE SPECULATIVA AI SOLI FINI POLITICI PROPRIO DA PARTE DI CHI E’ STATO PRIVATO DELL’ILLUSTRE CONGIUNTO DAL GIOCO SPORCO  DELL’ANTIMAFIA E DALLA POLITICA MEDESIMA?
Forse, come sopra indicato per la signora Alfano, gli avranno suggerito di dire così in cambio di…....
SONIA ALFANO HA ANCHE SCRITTO DI RECENTE AL MINISTRO MARONI, INVIPERITA CONTRO I TAGLI AI FONDI DELLE VITTIME DI MAFIA. CIO’ VUOL DIRE CHE QUESTE ASSOCIAZIONI SONO FINANZIATE. ANCHE LA SUA E’ FINANZIATA?
Si erano fatti i conti senza l’oste! Si sono messi in politica sostenendo il centrosinistra;  in cambio si aspettavano chissà che cosa…  invece il sottoscritto ha lavorato da solo per ottenere il finanziamento ed il varo della legge 206, con scioperi della fame… e subendo attentati bombaroli che hanno devastato la sede dell’associazione… per non parlare delle minacce di morte ecc.. e delle iniziative a sfondo sociale totalmente incolori!
CI SONO MORTI, VITTIME DELLA MAFIA E DEL TERRORISMO, PIU’ ECCELLENTI RISPETTO AD ALTRI? PERCHE’?
Questo purtoppo è il paese dei due pesi e delle due misure. I giudici si regolano a seconda                dell’imputato  e delle coperture di cui gode; non secondo quanto stabilisce la  Legge.
SUO PADRE E’ STATO LA PRIMA VITTIMA DEL TERRORISMO. LA SUA FAMIGLIA E’ STATA RISARCITA? AVETE ALMENO GODUTO DI POPOLARITA’, DI AGEVOLAZIONI, DI CANDIDATURE IN POLITICA?
Noi aspettiamo ancora che la martoriata legge 206 sia pienamente  attuata, l’ultima modifica l’ha fatta la scorsa finanziaria. Noi non sappiamo e non abbiamo visto ancora niente… e mio padre è morto trent’anni fa!… Per le candidature, io mi sono anche proposto… presentando le mie trentennali battaglie… ma quando si sono resi conto di come la penso, nessuno degli… “sponsor” mi ha voluto candidare. Nessuno! Paura?… Forse, perché non sono lobotomizzabile, ammaestrabile? Che ci posso fare? Sono il figlio di un poliziotto, cresciuto alla scuola della dignità e dell’onore, abituato alla disciplina ed al rispetto per il prossimo, alla difesa del più debole, alla Verità!
PERCHE’ LEI SOSTIENE E DIFENDE BRUNO CONTRADA?
Perchè è un “povero cristo” e si e messo contro le lobby… e le lobby si sono vendicate, per paura che Bruno Contrada parlasse e tirasse fuori gli scheletri dall’armadio di qualche innominato di turno.
SAREBBE STATO MEGLIO UCCIDERE CONTRADA COME HANNO FATTO CON FALCONE E BORSELLINO, PIUTTOSTOCHE’ TORTURARLO A FUOCO LENTO?
Bruno Contrada è il capro espiatorio, la vittima sacrificale… da esporre al pubblico ludibrio, per rimestare le acque torbide… e doveva essere messo a tacere… con tutti i mezzi. Ed a mo’ di sceneggiata mafiosa lo hanno messo a morte, a fuoco lento. Poiché più lunga è l’agonia, più ribalta è offerta ai suoi detrattori e meno spirito critico si riesce a stimolare nella gente. Il caso Contrada è inversamente proporzionale al potere di qualcuno… ed il tempo, in questo caso non è galantuomo ma complice. Mi creda, ha davvero del miracoloso il movimento di pensiero accresciutosi di recente attorno a quest’uomo: spero possa essere la sua arma vincente e prego Dio che lo mantenga in vita perché assista al suo trionfo. Di martiri, beati e santi, questo Paese ne ha prodotti fino alla nausea!
CAMBIERA’ QUALCOSA IN QUESTO PAESE? CI LIBEREREMO DI QUESTA IMMONDA ED OCCULTA DITTATURA?
Penso che se lo sport nazionale non fosse più il calcio ma il controllo di quello che fanno le lobby politiche al potere, con i soldi nostri delle tasse…  questo Paese cambierebbe e di molto. Purtroppo, ritengo che ci vorrà moltissimo tempo ancora, per l’avverarsi di questo prodigio che sottintende una ben diversa “democrazia” da quella ipocritamente ammannitaci fino ad oggi.

(www.vittimeterrorismo.it/memorie/schede/berardi.htm scheda m.llo Rosario Berardi

Bruno Berardi Presidente “Domus Civitas” Vittime del terrorismo e mafia” - 3295340474)

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/08/08 alle 10:39 via WEB
Sbaglio o Sonia Alfano è un "prodotto" del qualunquista populista Grillo? Patty Ghera
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/08/08 alle 11:19 via WEB
...eh!... sì! La signorina c'ha molti "grilli" per la testa! ;-) Checco 'Nduja
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/08/08 alle 12:22 via WEB
Che strano! Le cronache quotidiane sottolineano che in questo paese la Legge E' PIU' UGUALE quando si tratta di un poliziotto, divenuto bersaglio dell'opinione pubblica manovrata. Un poliziotto è definito tale solo se assassinato o infamato. Che squallore! Enzo Russo
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/08/08 alle 12:40 via WEB
Molte sono le associazioni che, sono state emanazioni di una ben identificata area politica. In tutti i campi, dall’ambiente, alla giustizia al sociale, al lavoro. La destra, non ha capito, per lunghissimo tempo la voglia di cambiamento, non se n’è fatta portatrice ed ha consegnato ogni tipo d’istanza nelle mani della parte avversaria. O meglio, ci ha volontariamente rinunciato, disinteressandosene, e soggiacendo a stereotipi appositamente costruiti, appartenenza cieca e difesa ad oltranza del padronato, degli interessi forti, dei baroni nelle università e nella sanità. Niente di tutto questo, quando i salotti della cultura, l’alta finanza, la confindustria, godevano dell’appoggio della sinistra. Favoritismi, clientelismo, hanno fatto il resto, ed ora tutto un sottobosco d’interessi si contrappone al risultato elettorale, sorgono contrasti caratterizzati da ricatti e minacce, da facili vittimismi. Come è possibile, che un mondo, emanazione di una certa parte politica, facilmente identificabile rinunci ad una grossa fetta di finanziamenti elargiti a piene mani. Parlo di un mondo, perché in ogni campo, da quello ambientale, sociale, del lavoro, della giustizia, del sindacato è servito quale vasi comunicanti per trasmettere agli stessi referenti politici, gran parte dei fondi di sviluppo, stanziati dai Comuni, dalle Regioni, dall’Europa. Molti sono i guasti. Basta pensare alle numerose associazioni ambientali, che non sono immuni dal fallimento di una politica cieca, colpevole di numerosi ritardi che mettono a repentaglio lo sviluppo e la salute stessa dei cittadini. Basta pensare alla giungla parassitaria degli enti di formazione, destinatari di considerevoli finanziamenti istituzionali, la cui gran parte, sono solo zeppi di consulenti e di formatori che non formano, che non avviano al mondo del lavoro, non inseriscono effettivamente i soggetti nel mercato, non danno concretezza di scambi economici, non costituiscono aziende, non distribuiscono certezze e conoscenze. Solo una miriade di interessi, di sigle interscambiabili e difficilmente isolabili. Scatole cinesi, vasi comunicanti come detto e chiacchiere, chiacchiere, laboratori di parole . Tutto ciò, è incomprensibile a chi, come Senza Barriere, si trova ogni giorno a contatto con la sofferenza più coinvolgente, nelle strade, negli ospedali, nella consapevolezza delle ingiustizie. Minacce, facili vittimismi, che per noi suonano estranei, che non ci appartengono. Essi, appartengono senza ulterior dubbio a quel mondo dell’affarismo, più gretto ed egoistico, in cui proliferano camorre, ndranghete, mafie di ogni genere e colore. Tutte al plurale, tutte figlie del sistema e della violenza più subdola e nascosta, del tornaconto personale e della cattiva politica. Domenico Di Renzo
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/08/08 alle 16:07 via WEB
Le parole di Bruno Berardi dovrebbero risuonare come colpi di cannone in questo brusio, questo cicaleccio garrulo e costante, questo rumore di fondo continuo che e' la "voce" della politica attuale......
Il fatto stesso che nessun gruppo e/o movimento politico e' disposto ad appoggiarlo pienamente, in quanto Berardi "pensa " con la propria testa, la dice lunga sul clima politico che regna in questo Paese.
La tematica di fondo,(vittime della mafia e di terrorismo) richiede la GIUSTIZIA vera, quella di cui tutti noi possiamo un giorno aver bisogno, e che nel cuore di noi tutti, desideriamo veramente GIUSTA e quanto piu' perfetta ad imparziale possibile.
Berardi ci invita alla riflessione ed insieme alla constatazione che nel nostro Paese il commino per arrivare a questa situazione ideale e' ancora lungo ed e' tutto il salita.
Ambro
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 06/08/08 alle 00:40 via WEB
Berardi, la gente perbene è con lei! Checco 'Nduja
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 06/08/08 alle 10:05 via WEB
CATANIA - Il legale di Bruno Contrada, Giuseppe Lipera, commentando la sentenza della quarta sezione penale della Cassazione che giudica 'inammissibilè il ricorso sul differimento della pena per l'ex 'superpoliziottò, dice che ''La decisione dei giudici della Suprema Corte non modifica la concessione degli arresti domiciliari di Bruno Contrada perché riguarda una precedente decisione del Tribunale di sorveglianza di Napolì'. L'ex agente del Sisde resterà agli arresti domiciliari nella casa di sua sorella Anna, a Varcaturo, in provincia di Napoli. (Agr)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 06/08/08 alle 10:57 via WEB
Ti devi solo vergognare di come parli sui familiari di vittime della mafia, sei un ignorante e spero lo rimanga, perchè se capirari vorrà dire che certe cose le avrai vissute. Non te lo auguro nonostante il tuo fango cerca di intaccare anche persone integgerrime. Vergognati, dal più profondo del cuore.
 
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 06/08/08 alle 11:30 via WEB
Come al solito l'anonimato diventa schermo ... abitualmente su questo blog le "le nostre idee le esterniamo FIRMANDO!!! Mauro Caiano
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 06/08/08 alle 11:56 via WEB
Chi dovrebbe vergognarsi? L'intervistato o l'intervistatrice?.... o coloro che sfruttano la tragedia, selezionando accuratamente la gente e non rendendo giustizia a TUTTI I MORTI? . Si vergogni soprattutto chi persevera nell'anonimato e non ha il coraggio di mostrare il volto! MARINA SALVADORE
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 06/08/08 alle 12:13 via WEB
Uno che scrive come una capra e non capisce ciò che legge, schierandosi con i brigatisti rossi, si permette pure di dare dell'IGNORANTE agli altri! Viva l'ITALIA! Checco 'Nduja
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 06/08/08 alle 14:18 via WEB
ANONIMO, DAL PIU' PROFONDO DEL CUORE, TI CHIEDO DI RISPETTARE IL MARESCIALLO ROSARIO BERARDI E DI GENUFLETTERTI AI SUOI FAMILIARI! M. PELLICANO'
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 06/08/08 alle 11:08 via WEB
In Italia la sinistra si è macchiata di tante cose delittuose, ma si trattava sempre e solo questione di compatimento, di avere un occhio di riguardo per “compagni che sbagliavano£. Tanti misteri sono e resteranno irrisolti e nessuno si chiede e pretende di sapere il perché. In Sicilia si trattò davvero sempre e solo di questioni di Mafia o non c’era forse sotto ben altro? L’Italia è un Paese malato, che deve ritrovare in sé la voglia di fare una vera rivoluzione, deve volere che la verità emerga, a qualunque costo. Deve piantarla con i falsi miti delle vittime che, prestando il fianco alle speculazioni, passano dal ruolo di vittima a quello di carnefice del proprio stesso congiunto. Apriamo gli occhi e ribelliamoci, sulla menzogna non si potrà mai costruire qualcosa di nuovo e pulito. Maria
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 06/08/08 alle 15:17 via WEB
Ancora veleno. Non vale rispondere. A Bruno Berardi riconosciamo onore e dignità, lo stesso che riserviamo a tutti i morti, e diciamo tutti. Essi senza dubbio ci appartengono, come appartengono ai loro familiari. Lo stesso non vale per certo a chi approfitta di loro e della loro memoria, per avere profitti e notorietà. Domenico Di Renzo
 
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PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

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A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
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b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
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