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Cliccando http://www.box404.net/nick/index.php?b  si procede ad una originalissima elaborazione del nickname ANCESTRALE di una url. "La Voce di Megaride" ha ottenuto una certificazione ancestrale  a dir poco sconcertante poichè perfettamente in linea con lo spirito della Sirena fondatrice di Napoli che, oggidì, non è più nostalgicamente avvezza alle melodie di un canto ma alla rivendicazione urlata della propria Dignità. "Furious Beauty", Bellezza Furiosa, è il senso animico de La Voce di Megaride, prorompente femminilità di una bellissima entità marina, non umana ma umanizzante, fiera e appassionata come quella divinità delle nostre origini, del nostro mondo sùdico  elementale; il nostro Deva progenitore, figlio della Verità e delle mille benedizioni del Cielo, che noi napoletani abbiamo offeso.
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Post n°695 pubblicato il 06 Giugno 2008 da vocedimegaride
 

 2° Meeting “Nuova cultura della Disabilità“

                                             Napoli, 27 - 28 e 29 maggio


Questo secondo meeting, riprende il manifesto siglato nel precedente convegno del febbraio 2007 e ne amplia i concetti, fa suo il molteplice mondo di chi ha sofferto sulla propria pelle, da sempre, la discriminazione e l’emarginazione

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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 08/06/08 alle 10:42 via WEB
Nozze vietate a viterbo Quando la Chiesa esclude i disabili Lui è semiparalizzato dopo un incidente, il vescovo di Viterbo nega il matrimonio Se il «Padre Nostro» riesce a dire tutto in 56 parole, non ne sono bastate il quadruplo al Vescovo di Viterbo, Lorenzo Chiarinelli. Il monsignore doveva spiegare perché ha rifiutato il matrimonio religioso a un ragazzo che, semiparalizzato in un incidente stradale, forse non potrà mai avere dei figli. Ha preferito evitarlo. Il comunicato della Curia rivendica che la scelta è stata fatta con «attenzione e amore», «rispetto e discrezione». Che le «notizie di stampa circa decisioni ecclesiastiche e divieti in ordine alla celebrazione di un matrimonio debbono indubbiamente qualificarsi non solo come infondate, ma anche come un'operazione di sciacallaggio». Che «sono state offerte tutte le motivazioni di una realtà che non dipende né da discrezionalità di giudizio né da intenzionalità dei soggetti». Che «la riservatezza è d'obbligo e la privacy è diritto». Che «tutto è stato fatto nella condivisione sincera della situazione e con ogni attenzione umana e cristiana». Perché sia stata presa quella decisione, una coltellata nell'anima di quel ragazzo di 25 anni già ferito nel corpo dallo schianto ai primi di maggio, non è spiegato affatto. Come non è spiegato perché, dopo avere ottenuto una lettera in cui i due giovani fidanzati confermavano per iscritto la loro volontà di sposarsi nonostante il colpo durissimo che avevano subito, monsignor Chiarinelli non abbia avvertito l'opportunità di ascoltarli di persona. La sua risposta, ha scritto Arnaldo Sassi sul Messaggero, è stata «non possumus », senza tanti giri di parole, perché non è certa, da parte di lui, la capacità di procreare. «Impotenza copulativa ». I due ragazzi si sono sposati lo stesso, ieri mattina, nell'ospedale romano dove lui è ancora ricoverato. Matrimonio civile. Nel giorno stesso in cui erano state fissate le nozze prima di quel terribile incidente stradale. Hanno giurato di amarsi e rispettarsi nella buona e nella cattiva sorte, che già li ha messi alla prova. E dicono le agenzie che hanno levato il calice in un brindisi e tagliato la torta e sorriso tra parenti e infermieri. Dio li benedica. E' un peccato, però, che il vescovo non abbia sentito il bisogno di spiegare meglio la scelta fatta. Non solo per quei due sposi respinti, ai quali resterà per tutta la vita l'amaro in bocca, ma per tanti credenti che, con tutto il rispetto per madre Chiesa magistra vitae e la sua secolare saggezza, faticano a capire. Tanto più che la storia dei rapporti con la disabilità ha visto straordinari esempi di generosissima dedizione di preti e suore e cristiani al capezzale di chi soffre. Ma è stata segnata anche da una serie di incomprensioni e ostilità che, rilette con gli occhi di oggi, gelano il sangue. Basti ricordare come la deformità, nonostante grandi figure quali sant'Ermanno il Rattrappito (il quale era tutto storto, gobbo, incapace perfino di stare seduto ed era stato dai medici dell'epoca catalogato quasi come un demente, ma era un santo) sia stata per secoli associata al male, al peccato, all'offesa a Dio. E non si trattava solo di rappresentazioni iconografiche in cui Satana era storpio, orrendo, mostruoso. San Gregorio Magno, che aveva un'idea del corpo quale una specie di involucro ripugnante che ricopre l'essenza, era convinto che «un'anima sana non albergherà mai in una dimora malata ». Le leggende medievali bollavano i deformi come frutti del peccato e il « Malleus maleficarum », cioè quella specie di manuale di caccia alle streghe redatto nel 1486 dai domenicani Jacob Sprenger ed Heinrich Kramer, arrivò a ipotizzare che fossero concepiti in un rapporto carnale col demonio. Certo, la « Taxa camarae » di Leone X, il tariffario delle indulgenze dove si legge che «i laici contraffatti o deformi che vogliano ricevere ordini sacri e possedere benefici, pagheranno alla cancelleria apostolica 58 libbre» e che «uguale somma pagherà il guercio dell'occhio destro, mentre il guercio dell'occhio sinistro pagherà al Papa 10 libbre», sarebbe un documento falso o per lo meno «aggiustato » per ragioni polemiche dai luterani. Ma è lo stesso Catechismo Tridentino a disciplinare, a proposito dell'Ordine sacerdotale, che «non devono essere promossi agli ordini i deformi per qualche grave vizio corporale e gli storpi. La deformità ha qualcosa di ripugnante e questa menomazione può ostacolare l'amministrazione dei sacramenti ». Quest'idea dell'interferenza del Male nella disabilità, già presente in Dante quando parla dell'epilessia («E quale è quei che cade, e non sa como / per forza di demon ch'a terra il tira») è rimasta a lungo, purtroppo, conficcata nella carne stessa di tanti cristiani. Lo dice la delibera del IV Concilio del Laterano dove si rileva che «l'infermità del corpo a volte proviene dal peccato». Lo conferma il saggio dell'enciclopedia Treccani su «Infirmitas, terapia spirituale e medicina» dove si spiega che la malattia è per molto tempo «uno dei tria mala che caratterizzano la natura e la storia dell'uomo da quando Adamo, con il peccato, ha perduto per sé e per la sua progenie anche l'integrità del corpo di cui godeva». «E' l'operato diabolico che ingenera, favorisce e aggrava le malattie nervose, l'isteria, l'epilessia e la follia ma, come l'acqua santa del battesimo scaccia il demonio e lo stesso elemento, spruzzato "sui frutti della terra, sulle viti e sugli alberi, sulle abitazioni dell'uomo, sulle stalle e sulle greggi" è "rimedio e soccorso contro i malefici di Satana"» scrive Paolo Sorcinelli nel libro «Il corpo e l'acqua», «Ugualmente, nei casi delle malattie della psiche, insieme al medico va chiamato anche il sacerdote e le medicine, prima di venir sommi-nistrate, devono essere benedette e asperse con l'acqua santa». Certo, è cambiato tutto. E mille uomini di Chiesa hanno dato mille volte prova di avere oggi un rapporto con la disabilità generoso, spesso eroico e profondamente diverso dal passato. Proprio per questo, però, davanti a un episodio che ferisce due ragazzi già provati dal dolore come quei due sposini di Viterbo, uno si chiede: ma perché? Gian Antonio Stella 08 giugno 2008
 
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PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

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A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
immagine                                                   www.inarsciociaria.it 

 

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E' dedicato agli amici del nostro foglio meridionalista questo video, tratto da QUARK - RAI 1, condotto da Piero ed Alberto Angela, che documenta le origini della Nostra Città ed il nome del nostro blog.

 

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I consigli di bellezza
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RITENZIONE IDRICA? - Nella pentola più grande di cui disponete, riempita d'acqua fredda, ponete due grosse cipolle spaccate in quattro ed un bel tralcio d'edera. Ponete sul fuoco e lasciate bollire per 20 minuti. Lasciate intiepidire e riversate l'acqua in un catino capiente per procedere - a piacere - ad un maniluvio o ad un pediluvio per circa 10 minuti. Chi è ipotesa provveda alla sera, prima di coricarsi, al "bagno"; chi soffre di ipertensione potrà trovare ulteriore beneficio nel sottoporsi alla cura, al mattino. E' un rimedio davvero efficace!


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