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Un blog creato da vocedimegaride il 09/11/2006

La voce di Megaride

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Cliccando http://www.box404.net/nick/index.php?b  si procede ad una originalissima elaborazione del nickname ANCESTRALE di una url. "La Voce di Megaride" ha ottenuto una certificazione ancestrale  a dir poco sconcertante poichè perfettamente in linea con lo spirito della Sirena fondatrice di Napoli che, oggidì, non è più nostalgicamente avvezza alle melodie di un canto ma alla rivendicazione urlata della propria Dignità. "Furious Beauty", Bellezza Furiosa, è il senso animico de La Voce di Megaride, prorompente femminilità di una bellissima entità marina, non umana ma umanizzante, fiera e appassionata come quella divinità delle nostre origini, del nostro mondo sùdico  elementale; il nostro Deva progenitore, figlio della Verità e delle mille benedizioni del Cielo, che noi napoletani abbiamo offeso.
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« MORTI DI SECONDA CLASSE" ANNA DEI MIRACOLI " »

SCUSATE SE SIAMO CATTOLICI MA RIDATECI FIONA E MILLA

di Marina Salvadore

PEDOFILIA CHIESA - BRUXELLES. Non accenna a placarsi la bufera che si è abbattuta sulla Chiesa del Belgio dopo le rivelazioni shock di tante vittime dei preti pedofili, più di cento i religiosi coinvolti di cui 91 ancora in vita

Néh! Esimia BELGIQUE, sede  istituzionale e rappresentativa di tutte  le miserie e nobiltà di noi “CIVILI” occidentali, raccontacela giusta! Qualcosa non torna, mia coronata “cugina”… a proposito della Pedofilia e della tua Magistratura. A prescindere dal fatto che i porci pedofili e gli stupratori che albergano in ogni comparto sociale andrebbero castrati chimicamente ci  chiediamo sgomenti - a giudicare dalle cronache che ci giungono dall’America e – guarda caso -  anche dall’alleato anglicano, se requisito obbligatorio per la carriera ecclesiastica sia la pratica della grammatica spirituale di “Lasciate che i pargoli vengano a me”, abominevolmente fraintesa in maniera  sporcacciona, numerosi dubbi affiorano in merito alla casistica della pedofilia applicata al Vaticano; quello Stato e quella Chiesa cattolica, già spazzata via dal finto Risorgimento Italiota, per mano della Massoneria, in una  guerra senza risparmio  di sangue, denari e “padri della Patria” che vide la Massoneria (di matrice anglosassone)  col Garibaldo Gran Maestro fagocitare nel 1870, dopo lunghi 10 anni di invasione sabauda degli stati pre-unitari la Chiesa  Cattolica. Pare, stando alle cronache immonde, che sia in atto una seconda breccia di Porta Pia. Mi rifiuto di credere che TUTTI i sacerdoti siano Pedofili e che tutti i chierichetti del mondo siano stati abusati, come se l’abuso  sia da intendere, ormai, quale ottavo sacramento della Chiesa. Ho conosciuto qualche “prete-coraggio” degli anni ’90 napoletani: uno, il migliore, fu tolto di mezzo proprio per un’accusa di pedofilia. Ne morì, a 42 anni, con un cancro da “vergogna”. Purtroppo, aveva commesso il peccato di sottrarre i giovani sbandati del quartiere Sanità alla Camorra e, dietro l’antefatto che scatenò la vendetta, pare ci fosse un’accusa di furto di antichi reperti artistici  ch’Egli custodiva, dopo averli sapientemente trovati e catalogati; nel suo caso pare - sempre per sentito dire - che la complicità di determinati invidiosi  colleghi col saio della Curia Napoletana (che, in realtà fu molto algida in quanto a difesa del povero parroco) sia stata determinante nell’abbraccio ferale con il potere secolare della malavita organizzata… Sono anche stufa di vedere questo Papa, che stimo come notevole teologo ed intellettuale, costretto ad inginocchiarsi quasi quotidianamente  ai piedi di massoni, laici e gotha e caste sioniste che filano i destini amari del mondo bilderberghesco. Basta! Non se ne può più! Per quanto ti riguarda, cara Belgique, sorella d’Olanda dove addirittura i pedofili si sono inventati, l’altr’anno,  una giornata ufficiale di  autocelebrazione con tanto di “orgoglio pedofilo”, ti rammento che 
In Belgio, nel 1985, le famiglie Russo e Lejeune hanno avuto la vita sconvolta dal cosiddetto mostro di Marcinelle, Marc Dutroux. Le loro figlie di appena otto anni, Julie e Melissa, scomparvero all'improvviso e solo dopo 14 mesi d'angoscia e solitudine (alleviate dalla solidarietà del mondo intero) vennero ritrovate morte grazie alle indicazioni dello stesso Dutroux, un pedofilo già condannato per questo reato e inspiegabilmente graziato”
Nel mentre gli intellettualioti nostrani si preparano con trombe, sciassa e putipù a rievocare la Breccia di Porta Pia e ad invocarne un’altra, sollecitati dai massoni inglesi che si sono inventati  un complotto terrorista islamico contro il Papa in visita contrita a Londra, acchiappando sei poveri  disgraziati immigrati che “’A Livella” di Totò avrebbe identificato in sei “Esposito Vincenzo netturbino”, la stampa e la magistratura de La Belgique continuano la caccia al PPU (Prete Pedofilo Untore) nel vivaio della Curia locale ed inspiegabilmente tacciono sulla squallida vicenda di Fiona e Milla, figlie della signora Maria Pia Maoloni, i cui numerosi appelli per riabbracciare le sue bambine abusate, da anni restano lettera muta. Ecco, Sua Santità, quale arma di rivendicazione dovrebbe usare nell’aspra tenzone tra  il Vaticano e la Loggia delle Logge, piuttostoché girare il mondo e prostrarsi a novanta gradi con in bocca  un sussiegoso “Scusate se siamo cattolici!”… ma ancor più il nostro ministero degli esteri dovrebbe procedere  istituzionalmente e smetterla di far prendere a pesci in faccia gli italiani ed i cattolici, come ha già fatto l’America che detiene un italiano innocente  in California, Carlo Parlanti e che  ci fa una “monnezza” sul piano del Diritto perché ci siamo permessi di processare, condannare ed incarcerare Amanda Knox: noi italioti andiamo bene agli americani, però, quando inviamo la nostra carne da cannone in Iraq ed in Afghanistan…
Orsù, intellettuali nostrani, più che una nostalgica e sterile Breccia di Porta Pia (che fu molto romanzata dai pennivendoli di regime) fate breccia nel caso di Maria Pia, il cui Golgota è questo:

La storia di Fiona e Milla (da www.dalpaesedeibalocchi.com )

Ci spostiamo tra l’Italia e il Belgio. Le storie raccontate in prima persona dalle dirette interessate, in una intervista radiofonica (link per ascoltare l’intervista alle dirette interessate) Maria Pia Maoloni che adesso vive in Italia e Miriam che oggi ha 20anni. Fiona e Milla furono trasferite in un istituto, a causa di una perizia che fu redatta alla mamma delle bambine da dei psicologi appena laureati che dichiararono che la Sig. Maoloni era affetta da disturbi psichici. La perizia fu del tutto riformulata in seguito, concludendo che, la signora Maoloni non era affetta da nessun disturbo psichico. Fiona e Milla accusavano dolori nel basso ventre o al fondo schiena, quindi, come ogni mamma avrebbe fatto, anche la signora Maria Pia Maoloni fece, portò le sue figlie a dei controlli medici e gli accertamenti furono i seguenti: le bambine presentavano segni di violenze fisiche per l’introduzione forzata nei genitali o nell’ano di oggetti, o come poi avrebbero riferito alla mamma e ai medici stessi, che era papà che spingeva col dito e le faceva tanto male! Non fu l’unico referto medico….le bambine purtroppo lamentavano spesso questi dolori e ogni qual volta venivano visitate, la risposta dei medici era sempre la medesima, dal referto del medico di guardia al medico di turno in ospedale, con degli specialisti, tutti, purtroppo concordi nell’accertare che le bambine avevano subito violenze sessuali! E’ per questo motivo che oggi viene formulata questa infamante accusa sul capo del nonno paterno, stessa accusa che sarebbe dovuta ricadere anche sul padre delle bambine, ma che non fu possibile, visto la mancata firma dell’allora Ministro Mastella che, sarebbe dovuta servire ad autorizzare il Tribunale a procedere verso un cittadino straniero. Nell’intervista radiofonica, (link per ascoltare)potrete ascoltare anche una telefonata che fu fatta a Mastella, con la quale si tentava di chiedere il perché di tale decisione, con la rispettiva risposta di Mastella: “Non so…non ricordo….” Fiona e Milla raccontavano di partecipare con il nonno paterno e il loro papà ad abusi collettivi, che avvenivano in luoghi sontuosi, con persone a loro sconosciute ma con riferimenti che facevano chiaramente capire appartenessero all’alta borghesia. Tutto ciò essendo loro delle piccole bambine, come spesso accade, non veniva collocato in una realtà oggettiva, ma a metà tra il vero e l’invenzione fanciullesca, fino a quando, le loro strade per caso si incrociarono con quella di Miriam. Miriam aveva partecipato per molti anni a festini o “raduni” di pedofili a cui partecipavano uomini e donne, spesso questi avvenivano in castelli o in sontuose ville, con signore vestite “bene”….Miriam ricorda di aver viaggiato molto e di essere stata portata anche in Italia, in delle località vicino a Roma! Miriam, nell’istituto in cui aveva chiesto aiuto, vi aveva scorto le due sorelline Fiona e Milla, e le riconobbe! Miriam disse di ricordare di averle viste accompagnate dal nonno e dal papà. E qui, le due storie si intrecciarono, pur non conoscendosi al di fuori di queste feste hard, all’insegna dello stupro del fanciullo, tutte e tre raccontavano le medesime storie vissute all’interno di questi festini: orge con bambini, bambini costretti a bere sciroppo che poi le faceva venire una leggera sonnolenza, gente mascherata, rituali dove ci si vestiva di bianco e poi si abusavano e si riprendevano, loro i più ingenui e indifesi, i bambini. 

Miriam è una testimone, che oggi ha 20 anni,  racconta che sono ben organizzati, che sono festini che si svolgono in castelli, ville alberghi….frequentati da uomini politici, uomini e donne influenti, ricchi, che le località in cui si organizzano sono ben precise e che  tra di loro si scambiano informazioni tramite internet, attraverso pagine con degli algoritimi ben precisi, tutto questo nell’assoluto silenzio e indiscrezione!.

La ragazzaracconta di essere stata minacciata dal nonno di Milla e Fiona, di essere stata minacciata di morte se avesse parlato. Ma come mai, se i due non si conoscevano?

Questo è un caso dove in Belgio si sono mobilitati addirittura gli aerei militari per  riportare in patria le due piccole Milla e Fiona, ma perchè cariche così in alto si mobilitano? Mi sembra abbastanza chiaro……. 

Ora c’è un processo in atto, molte cose non sono state dette perché sono così forti che si finirebbe per essere morbosi, Maria Pia Maoloni ha avuto e ha il coraggio di denunciare l’omertà e la complicità di uomini politici influenti Belgi, ha avuto molte difficoltà, ma nulla la potrà fermare davanti alle sue bambine che le sono state sottratte e che non vede più da ormai troppo tempo

 
 
 
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PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

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A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
immagine                                                   www.inarsciociaria.it 

 

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DEDICATO AGLI EMIGRANTI

 

NOMEN OMEN

E' dedicato agli amici del nostro foglio meridionalista questo video, tratto da QUARK - RAI 1, condotto da Piero ed Alberto Angela, che documenta le origini della Nostra Città ed il nome del nostro blog.

 

IL MEZZOGIORNO CHE DIFENDIAMO

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vuoi effettuare un tour virtuale e di grande suggestione tra le numerose bellezze paesaggistiche, artistiche ed architettoniche di quel Mezzogiorno sempre più obliato dalle cronache del presente?
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I consigli di bellezza
di Afrodite

RITENZIONE IDRICA? - Nella pentola più grande di cui disponete, riempita d'acqua fredda, ponete due grosse cipolle spaccate in quattro ed un bel tralcio d'edera. Ponete sul fuoco e lasciate bollire per 20 minuti. Lasciate intiepidire e riversate l'acqua in un catino capiente per procedere - a piacere - ad un maniluvio o ad un pediluvio per circa 10 minuti. Chi è ipotesa provveda alla sera, prima di coricarsi, al "bagno"; chi soffre di ipertensione potrà trovare ulteriore beneficio nel sottoporsi alla cura, al mattino. E' un rimedio davvero efficace!


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