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Cliccando http://www.box404.net/nick/index.php?b  si procede ad una originalissima elaborazione del nickname ANCESTRALE di una url. "La Voce di Megaride" ha ottenuto una certificazione ancestrale  a dir poco sconcertante poichè perfettamente in linea con lo spirito della Sirena fondatrice di Napoli che, oggidì, non è più nostalgicamente avvezza alle melodie di un canto ma alla rivendicazione urlata della propria Dignità. "Furious Beauty", Bellezza Furiosa, è il senso animico de La Voce di Megaride, prorompente femminilità di una bellissima entità marina, non umana ma umanizzante, fiera e appassionata come quella divinità delle nostre origini, del nostro mondo sùdico  elementale; il nostro Deva progenitore, figlio della Verità e delle mille benedizioni del Cielo, che noi napoletani abbiamo offeso.
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IL MEZZOGIORNO D’ITALIA - Diffondere l'utile conoscenza

Post n°279 pubblicato il 25 Aprile 2007 da vocedimegaride
 

di Nunziante Minichiello

immagineAncora in questi ultimi tempi la statistica si interessa di occupazione. Risultato: i più occupati sono al Nord, mentre nel Sud si registra il maggior numero di disoccupati, di cui la percentuale più alta è detenuta dalla Campania. Niente di nuovo. Proprio come prima, come ieri, come l’altro ieri, come l’anno scorso, come il secolo scorso. Non si riesce a fare un passo avanti. Come se avessero ragione certi studiosi che andavano e vanno sostenendo che il Mezzogiorno non si risolleverà mai. Non c’entrano tanto i più o meno storici ed i più o meno lontani torti subiti, che pure meriterebbero di essere riparati ( con l’augurio che non finiscano eventualmente come altri interventi ), c’entra invece principalmente l’azione politica, continua e costante, che, in passato come nel presente, ha visto e vede il Mezzogiorno come mezzo e non come fine: come mezzo per realizzare ambizioni personali locali e non locali sulla pelle dei Meridionali e non come fine di vedere i Meridionali alla pari degli altri. Cosa che accomuna tutti i popoli sottosviluppati per lo più soggetti anche a stranieri o sfruttati o comunque legati a stranieri forse anche con l’azione mediatrice di potenti locali, i quali ultimi ne fanno la  pacchia ed i quali assicurano alle loroimmagine genti una sopravvivenza non scevra da insicurezza occupazionale e da probabile emigrazione. Una conservazione che è vecchia quanto l’uomo e che si ripete in tante parti del mondo sempre sostenuta da ignoranza, da degrado e da miseria, regalati a piene mani alla massa costretta a tenere la mente in vacanza e le braccia spesso a riposo, mentre la stessa conservazione se la gode a promettere, a raccomandare, a proteggere od a facilitare persino l’emigrazione con incentivi. Promesse, raccomandazioni, protezioni e facilitazioni costituiscono la pania nella quale restano invischiati i poveri, i bisognosi, gli impotenti e soprattutto tanti ingenui, che così vengono tenuti calmi ed in speranzosa attesa, durante la quale si convincono addirittura che questo e solo questo è il loro destino! La miseria, prima che nelle tasche, nelle teste. Veramente un’opera d’arte politica di chi detiene il potere, che si garantisce sottomissione e fedeltà di popoli che non conosceranno mai cittadinanza vera e sovranità popolare e resteranno qualificati dalla protezione, divisi dalle livree, lontani da identità e da dignità ed accomunati da reciproca diffidenza. Tuttavia non si molla e si continua a ripetere: i Meridionali non sono né superiori né inferiori ad altri; hanno le carte in regola per emergere, perché hanno risorse ed energie valide; hanno occasioni e potenzialità, anche se non riescono ancora ad autogovernarsi, ossia a liberarsi da chi rema contro il loro progresso, contro il loro benessere e soprattutto contro la loro dignità di uomini e di cittadini; non aspireranno più ad essere buoni servitori di padroni locali o stranieri, ma saranno essi stessi i responsabili, i progettisti ed i realizzatori della loro esistenza. Pur con tutti gli elementi avversi il Mezzogiorno d’Italia volterà pagina.  Infatti, nonostante il degrado premeditato, inculcato e realizzato, si avverte in giro la necessità di un discorso diverso, di un frasario fatto di cose e non di parole, e si nota una esigenza culturale autentica che fa ben sperare e che potrà dare buoni risultati pratici quando comincerà a calare l’interesse per quei fenomeni che pur si dicono culturali e sanno solo di allontanamento dalla vera conoscenza, di  distrazione dall’utile sapere e di ignoranza dell’autentico arricchimento, quando insomma la ingenuità e la superficialità cederanno il passo alla ratio, che darà la possibilità di distinguere e di vivere meglio i momenti della distrazione, della vacanza, della concentrazione e dell’ impegno.  Libertà da mode, da status symbol e scelta cosciente, responsabile ed autonoma di vita  evidenzieranno il cambiamento. Da questo movimento emergeranno le vere forze del Mezzogiorno, che sapranno inserirsi opportunamente nei vari settori della vita, che si svolgerà in genere in un’atmosfera moderna ed efficiente e ricca di civiltà e di solidarietà, sostenute da giustizia e legalità. Il successo sarà facilitato, senza richiesta di finanziamenti e senza richiesta di aiuti di qualsiasi genere ed a chicchessia, dalla scuola e dalla informazione. Scuola unica, liceo classico, adeguato alle esigenze moderne ed informazione al servizio dei lettori e quindi della società; scuola di docenti validi, a prescindere da tessere e da amicizie, ed informazione che consideri il lettore da rendere edotto, da indirizzare ed anche da guidare, ma soprattutto da rispettare e mai da considerare acquirente cui rifilare prodotti di bassa lega, di poca utilità o persino nocivi;  scuola alla quale si potrà pure perdonare qualche strappo, se questo è confortato dall’avere eliminato degrado, d’aver formato cittadino evoluto, d’aver  preparato operatore pronto ad affrontare le sfide del terzo millennio, in una parola dall’aver  fatto crescere la società, ed informazione che voglia essere seguita e sostenuta, se questo significa apporto di conoscenze utili a tutti e libertà da potentati di vario genere, che storicamente hanno seminato ignoranza e miseria;  scuola meritevole di riconoscimento remunerativo, il quale comunque non potrà e non dovrà mai qualificare casta e quindi stabilire differenza o diversità nei confronti di altri cittadini, come vuole la parità, ed informazione che miri a costruire un mondo migliore per sé e per gli altri e lungi dal prestarsi a costruire fortune con la produzione e la distribuzione di beni destinati e pagati da un pubblico non smaliziato e non adulto.  In sintesi  la base meridionale, soprattutto quella già smaliziata, si dia da fare a diffondere l’utile conoscenza e la coltura dell’utile conoscenza ( senza lasciarsi condizionare da chi nel Mezzogiorno e sul Mezzogiorno ci vive proprio bene ) e, repetita iuvant, trovi il maggior godimento nell’apprendere, nel consigliare e nell’indirizzare gli altri ad apprendere  cose utili per significare concretamente nella vita, che molte volte viene vissuta tifando ed applaudendo. Risultato facilmente ottenibile se scuola ed informazione poggiano su opportune ed adeguate professionalità, perseguono lo stesso fine  poco innanzi specificato e se soprattutto possono contare sulla contemporanea azione dei governi, convertitisi finalmente ad essere al servizio del popolo sovrano.
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 Si abbandoni, sarà bene ribadirlo ancora, la condizione proveniente dal genocidio culturale, che, negando la conoscenza ed impedendo il progresso, produce degrado diffuso che culmina nei bassi e nei bassifondi, che assicurano prestigio, benessere e lunga vita alla conservazione, che a volte passa pure per benefattrice tra quelli che la pagano!  “Perdona loro che non sanno quello che fanno”, direbbe ancora il Crocifisso; “sancta simplicitas!”, commenterebbe ancora lo sfortunato filosofo!  Mancano forse le prove della premeditazione, ma resta evidente  il delitto storico, politico, economico, sociale e culturale che si è consumato e si consuma ancora, come i dati confermano, ai danni del Meridione, che perciò si chiama problema del Mezzogiorno d’Italia, che, si lasci ancora correre la ripetizione, può essere e deve essere risolto da una opportuna azione culturale ( le braccia realizzano ciò che il cervello ha assimilato ), a cominciare dalla scolarizzazione e dalla informazione e finire alla cultura di governo. Poca o nessuna spesa per finire di parlare del problema e per presentare, tutta da apprezzare, una tra le più belle regioni del mondo, il Mezzogiorno d’Italia. Da subito si cominci a concentrare gli interessi, a definire i programmi, a dichiarare solennemente la propria volontà di partecipare a pieno titolo col resto d’Italia al destino dell’Europa e costituire per questa la base di partenza per nuove umane avventure che il Vecchio Continente ( grande sì, ma di dimensioni ridotte, anche se unito, di fronte ai colossi coi quali è chiamato a confrontarsi) deve affrontare. Abbandonata l’atavica condizione di attesa di approdo di nuovi invasori, di nuovi dominatori e di nuove dinastie, la gente comune del Mezzogiorno si prepari a rivestire il suo ruolo di autentico popolo sovrano.
(www.minichiello.it )

 
 
 
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PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

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A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
immagine                                                   www.inarsciociaria.it 

 

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E' dedicato agli amici del nostro foglio meridionalista questo video, tratto da QUARK - RAI 1, condotto da Piero ed Alberto Angela, che documenta le origini della Nostra Città ed il nome del nostro blog.

 

IL MEZZOGIORNO CHE DIFENDIAMO

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RITENZIONE IDRICA? - Nella pentola più grande di cui disponete, riempita d'acqua fredda, ponete due grosse cipolle spaccate in quattro ed un bel tralcio d'edera. Ponete sul fuoco e lasciate bollire per 20 minuti. Lasciate intiepidire e riversate l'acqua in un catino capiente per procedere - a piacere - ad un maniluvio o ad un pediluvio per circa 10 minuti. Chi è ipotesa provveda alla sera, prima di coricarsi, al "bagno"; chi soffre di ipertensione potrà trovare ulteriore beneficio nel sottoporsi alla cura, al mattino. E' un rimedio davvero efficace!


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