Creato da kiwai il 24/12/2009

c'è tutto un mondo..

impressioni di un aborigeno della Nuova Guinea

 

 

POST AL POSTO .. SBAGLIATO

Post n°1236 pubblicato il 23 Giugno 2016 da kiwai


DALLE PAROLE …

Il MoVimento 5 Stelle è una libera associazione di cittadini. Non è un partito politico nè si intende che lo diventi in futuro ...  Vuole realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di fuori di legami associativi e partitici e senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità dei cittadini il ruolo di governo ed indirizzo normalmente attribuito a pochi.

 

AI FATTI …

Lo hanno chiamato “codice di comportamento”, in verità il contratto–capestro che Grillo ha fatto obbligatoriamente sottoscrivere ai candidati trasforma le nostre istituzioni democratiche in baracche da circo equestre dove Grillo Mangiafoco tira le fila dei suoi burattini sindaci, di Raggi, di Appendino, ecc … 

 

 l’ articolo 7,lettera b)  impone che tutte le “nomine” di competenza del Sindaco – assessori, management delle municipalizzate, delle partecipate, delle controllate, eccetera - devono avere l’approvazione dello "staff coordinato dai garanti del Movimento 5 Stelle" – ossia di Grillo,

 

l’articolo 9, lettera b) e l’articolo 10 impongono a sindaco , assessori e collaboratori di dimettersi dietro semplice decisione dello "staff coordinato dai garanti del Movimento 5 Stelle" (sempre Grillo) e di arricchire l’Associazione M5S (Grillo e 2 soci – in un prossimo post vi spiegherò perchè ) con una penale da 150.000 euro.

 

Di fatto il governo di Roma è nelle mani di una sola persona, Grillo, non eletto da nessuno.

 

Una democrazia di proprietà privata di Grillo?

 

Sembrerebbe proprio di si … ecco cosa ha dichiarato la Raggi:

“ … il garante è una figura che ci aiuta a rispettare i nostri principi. Quindi io ritengo che nel momento in cui una persona si discosta da questi principi, se è onesta deve fare un passo indietro; se invece nonostante le violazioni continua a fare le cose in nome del Movimento, è giusto che ci sia qualcuno che a un certo punto dica basta".

 

IL TITOLO? 

HO SBAGLIATO A PUBBLICARE QUI QUESTO POST, DOVEVA ANDARE SU  ...
“TUTTI I VAFFA DEL PIRATA”.-

 
 
 

BUBU’ SETTETE !

Post n°1235 pubblicato il 23 Giugno 2016 da kiwai

 

 

Da Wikipedia:

“bubù-settete” è un gioco per bambini, un giocatore nasconde il suo volto o un oggetto, poi lo mostra all'altro giocatore dicendo "cucù!".

Il gioco del cucù è studiato dagli psicologi dello sviluppo per dimostrare l'incapacità di un bambino di capire la permanenza dell'oggetto, che costituisce un aspetto importante dello sviluppo cognitivo.-

Di questi tempi si gioca a BUBU’ BREXETE

Si perché oggi gli inglesi si votano sto’ cavolo di referendum … così gli europapaveri la faranno finita di minacciare calamità cosmiche, Salvini scolpirà sul Ponte di Legno la storica data, Grillo inaugurerà il suo nuovo VaffaEUday … e tutto rimarrà come prima.

Si, perché nessuno tra le migliaia di pennivendoli che ci hanno sfasciato i c…..ni con le loro paginate sulla Brexit ha mai spiegato che:

· il risultato del referendum non è vincolante.
In teoria, anche se vincesse la Brexit, il Parlamento britannico potrebbe decidere di non uscire dall’Ue.
· se il Parlamento britannico, ratificasse la decisione, inizierebbe la procedura d’uscita …. seguiranno almeno due anni di negoziati, durante i quali il Regno Unito rimarrà ancora parte dell’Ue (continuerà a votare e prendere decisioni).
· il negoziato per l’uscita del Regno Unito, probabilmente verrebbe gestito dalla Commissione Ue.
Se dopo due anni non fosse stata raggiunta l’intesa, con decisione unanime degli altri Stati, si potrebbe avere più tempo per chiudere.
· un Paese uscito, comunque, può chiedere di aderire di nuovo all’Unione.
· oltre all’accordo per il ritiro dell’Uk, dovrebbe partire un negoziato sulle relazioni post-Brexit.
Le due trattative potrebbero andare in parallelo, ma difficilmente si chiuderebbero in un paio d’anni. Il presidente Ue Tusk ha parlato di “7 anni almeno”, il governo britannico di “un decennio o più”. 

Ma non basta, in caso di Brexit …

l’ipotesi più semplice per il Regno Unito sarebbe unirsi all'Islanda o alla Norvegia come membro dello Spazio Economico europeo con accesso al suo mercato interno;

oppure potrebbe scegliere il modello della Svizzera, che ha concluso più di un centinaio di accordi di settore con l'Unione;

oppure ancora,un accordo di libero scambio con l'Ue o un'unione doganale come con la Turchia…

insomma per LORO non cambierebbe niente … salvo il recupero della sovranità nazionale.

 

CHI ESCE GODE, CHI RESTA SI RODE ???  

 

 

 
 
 

REDDITO DI CITTADINANZA ?

Post n°1234 pubblicato il 17 Giugno 2016 da kiwai

 

  

Ho sempre avuto la convinzione che “conoscere” sia il presupposto essenziale per “deliberare” … lo so, “conoscere per deliberare” è un vecchio slogan radicale, ma io ho sempre avuto anche una grande ammirazione per quel vecchiaccio radical-liberale di Pannella …

Allora parliamo di cosa diamine è ‘sto reddito di cittadinanza tanto sbandierato dai grillini …

 

A chiacchiere:

“…l’attuazione del reddito di cittadinanza universale, individuale e incondizionato, ossia destinato a tutti i residenti adulti a prescindere dal reddito e dal patrimonio, non condizionato al verificarsi di condizioni particolari e non subordinato all’accettazione di condizioni.  …. Non dovrà essere una misura assistenziale, in quanto reddito primario, cioè citando le parole dell’economista A. Fumagalli “reddito che remunera una attività produttiva di valore, che è l’attività di vita” 

 

Ma vediamo come funziona nella sua concreta applicazione ….

Sì, perché è attualmente in vigore a Livorno, realizzato dalla giunta grillina di Nogarin.

 

Per il reddito di cittadinanza locale la giunta ha stanziato complessivamente 300mila euro.

L’assegno mensile, dal valore di 500 euro, viene attualmente erogato in favore di 100 beneficiari per un periodo di 6 mesi.

Fin qui, è solo un “esperimento di laboratorio” … a metà strada tra uno slogan pubblicitario e un bluff elettorale (anche un po’ sporco) ..

Infatti in un primo momento l’amministrazione comunale sembrava non voler render note le generalità degli ammessi alla graduatoria: “Questione di privacy, stiamo valutando”.

Alla fine però è stata scelta la strada della trasparenza: la graduatoria definitiva con tanto di nomi e punteggi (compresi gli esclusi) è stata pubblicata sul sito del Comune ... meglio tardi che mai!

 

Vi risparmio i criteri di assegnazione dei punteggi, ma vediamo a chi spetta:

· a beneficiare dell’assegno può essere un cittadino italiano o di un paese dell’Ue, ma anche un extracomunitario purché in possesso del permesso di soggiorno;

· condizione essenziale in ogni caso è che il soggetto sia residente nel Comune “da almeno 5 anni ”;

· che abbia un’età compresa tra i 35 anni e il limite per l’età pensionabile;

· che al momento della presentazione della domanda non svolga attività lavorativa. (MA NO!?!)

Tra i requisiti richiesti anche l’appartenenza a un nucleo familiare con Isee non superiore a 6530 euro.

Può essere ammesso al reddito di cittadinanza “un solo componente per nucleo familiare”.

Niente assegno se in famiglia si posseggono autovetture con potenza superiore agli 80 Kw acquistate negli ultimi 12 mesi.

 

Il beneficiario dovrà inoltre fornire immediata disponibilità al lavoro al centro per l’impiego e “rendersi disponibile” a svolgere lavori socialmente utili per almeno 4 ore settimanali. 

Dovrà inoltre rendersi disponibile a partecipare “a progetti utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni”.

Tutto ciò per un massimo di 8 ore settimanali.

L’erogazione dei 500 euro viene revocata se il beneficiario rifiuta una proposta di lavoro (anche di tipo“socialmente utile”) da svolgere nel Comune di residenza oppure “qualora receda senza giusta causa dal contratto di lavoro”.

Stesso meccanismo in caso di “svolgimento contemporaneo di attività di lavoro irregolare“.

 

Menomale che doveva essere: 

 “NON CONDIZIONATO AL VERIFICARSI DI CONDIZIONI“

 

Decine di Comuni hanno meccanismi di assistenza del tutto simili

NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SOLE !

Se non fosse che a Livorno in precedenza aveva fatto discutere l’azzeramento di 300 social cards per un totale di 326mila euro.-

 

Da ultimo una perla …

“ Il beneficiario avrà l’obbligo di comunicare – tempestivamente - ogni variazione di tutti quei fattori che comportino la perdita del diritto”.

 

IN UN PAESE DI FALSI INVALIDI E FURBETTI DEL CARTELLINO … UNA GARANZIA!

 

 
 
 

la carta dell’onestà

Post n°1233 pubblicato il 15 Giugno 2016 da kiwai

 

Ho trovato questo articolo sul Fatto Quotidiano .. conoscevo Becchi solo per le sue posizioni filo-grilline e, pur sapendo che era stato “defenestrato” da StalinGrillo non mi sarei aspettato di condividere la sua analisi …

Avevo intenzione di dire la mia sulla imminente BREXIT e questo articolo mi è sembrato ideale per passare, senza salti, dall’orizzonte cittadino a quello europeo …

 

La carta dell’onesta contro la corruzione sbandierata dai 5 stelle... é solo un’arma di distrazione di massa per far sì che televisioni e giornali smettano di parlare della struttura antidemocratica di un partito che con la scusa dell’onestà espelle chi vuole senza rispettare alcuna regola.

Ma consideriamo oggi un po’ più a fondo questa vera e propria ideologia dell’onestà che contraddistingue il M5s.

Il seguito è un fatto difficilmente confutabile: il capitale finanziario nella sua attuale fase di sviluppo ha superato il cosiddetto welfare state.

In questa precedente fase la politica conservava ancora un margine di autonomia, con partiti che nel bene e nel male rappresentavano valori e interessi, era capace di frenare i peggiori spiriti animali del capitale ...

La finanza riduce la politica a puro e semplice epifenomeno del suo stesso processo.

Quando è il caso il potere finanziario sostituisce persino i governanti con suoi funzionari o ammette politici, compatibili con le linee guida imposte dai mercati finanziari.

Il colpo di Stato che ha consentito nel 2011 di eliminare politicamente il governo presieduto da Silvio Berlusconi e la sua sostituzione con Mario Monti è stato l’esempio più eclatante di un intervento diretto.

La grande finanza considera i partiti politici, vecchi o nuovi che siano, come un impiccio, il residuo di una democrazia ormai morente. I cosiddetti corpi intermedi (forze politiche, sindacati eccetera) rallentano le decisioni immediate, e adotta veri e propri diktat di cui l’esempio più chiaro è stata la famosa lettera della Bce del 2011.

Le decisioni devono essere applicate immediatamente e senza discussione.

In un mondo sempre più dominato dalla finanza e dall’economia finanziaria, la democrazia ha perso ogni senso, si trasforma in democrazia di facciata.

Partiti,sindacati, sono forze frenanti che devono essere delegittimate.

C’è un legame che andrebbe indagato tra sviluppo del capitale finanziario e movimenti“giustizialisti“.

Lo scopo è quello di delegittimare i politici, identificati con la casta, e lo Stato sprecone ed inefficiente.

La prima LegaNord è cresciuta in questo terreno ideologico.

Oggi è in questo contesto che si colloca il Movimento Cinque stelle.

Il giustizialismo si contrappone al ceto politico diffondendo l’idea che partiti e politici siano tutti corrotti e che tutti i nostri guai derivino dall’esistenza della „casta“, responsabile di aver creato un enorme debito pubblico.

La politica, che ormai ha perso ogni significato, si trasforma così in morale, o meglio in moralismo, dell’onestà di cui tanto si sciacqua la bocca il Movimento Cinque Stelle: cittadini onesti contro politici corrotti.

La necessità del potere finanziario è quella di soggiogare la politica costringendola a deperire.

E la tecnica del controllo sociale si sposa molto bene con l’ideologia giustizialista, tutta focalizzata su un’idea astratta di legalità, come se tutti i problemi fossero risolvibili con la lotta contro l’evasione fiscale e la corruzione, dimenticando che non ci sarà mai giustizia sociale senza investimenti pubblici, senza politiche di deficit spending, senza il recupero della propria sovranità.

È di tutto questo che il Paese avrebbe bisogno per uscire dalla crisi, e invece a cosa stiamo assistendo?

Ad un nuovo attivismo della magistratura che non fa sconti a nessuno, neppure a quei giustizialisti che l’hanno sempre osannata.

Liberamente tratto da PaoloBecchi | 18 maggio 2016

 

 

 
 
 

MARINOPOLI

Post n°1232 pubblicato il 14 Giugno 2016 da kiwai

 

Vi avevo promesso un post sulla "affittopoli" romana ... o meglio sulla credibilità della ristrutturazione del patrimonio immobiliare del Comune di Roma "rispolverato" dalla Raggi... anche questo post "giaceva" tra le bozze ... l'ho solo aggiornato.

Come nel "fantastico" programma della Raggi, anche l’esordio del Sindaco alla nutella fu una storica frase, accompagnata da presuntuoso plastico in plexiglass trasparente del Campidoglio:

“Roma Capitale si impegna a diventare finalmente una ‘casa di vetro’ per i cittadini e gli operatori” 

Peccato che quasi subito il Campidoglio in plexiglass abbia perso tutta la sua “trasparenza”… coperto dalla valanga di m…. della gestione Marino e di Mafia Capitale.

E proprio nel filone "trasparenza" si inserisce la problematica della "ristrutturazione del patrimonio immobiliare del Comune" e relativo censimento ....

Ricordate l’Equo canone ?

Nella mia lunga esperienza di architetto non mi sono fatto mancare neanche il “piacere” di concorrere a qualche “bando comunale” … e così nel lontano 1979, da poco laureato, mi sono ritrovato a vincere, con i colleghi di studio, il bando per il "censimento" degli immobili comunali, per l'applicazione dell'equo canone ....

Come direte voi .. censimento?

Si, il Comune di Roma già nel lontano 1979 NON SAPEVA chi abitasse negli immobili di sua proprietà.

O meglio SAPEVA PERFETTAMENTE che la stragrande maggioranza degli occupanti non era regolarmente assegnataria e pagava affitti ridicoli, oltre ad essere largamente morosa.

Vi risparmio la tragica aneddotica di quella esperienza … mi limito a dire che NON E’ CAMBIATO NIENTE.

Vi basti sapere che per affittare uffici e appartamenti destinati alle carenze abitative, nonché per gestire il patrimonio immobiliare comunale, il Campidoglio ha speso nel 2014 la bellezza di 138,9 milioni di euro, incassando 27,1 milioni di canoni ...

una media di 52 euro al mese,  per i 43.053 beni immobili di proprietà comunale affittati a privati.

Perdita secca, 111,8 milioni l'anno.

Quaranta euro per ogni cittadino, neonati e vegliardi compresi. 

Inevitabile quando nella lista dei beni comunali in concessione ci sono:

due distributori di benzina in via Egidio Galbani (58 euro al mese) e via di Vigna Murata (164 euro al mese),
uno store di piazzale della Radio (543 euro al mese),

un supermarket di prodotti etnici in via Giolitti (0,22 euro al mese ),

un ristorante in via Appia Antica (258 euro al mese ),

un bar in via dei Campi sportivi (25 euro al mese),

uno stabilimento balneare a Ostia (7 euro al mese),

un ristorante con centro equestre nella pineta di Castel Fusano (4 euro al mese),

un vivaio in via di Decima (22 euro al mese).

E l’80% degli inquilini NON PAGA. 

Di fronte a questa “brillante situazione” l'allegro chirurgo si inventò di svendere oltre 750 immobili per raggranellare circa 300 milioni di euro …

Peccato che quegli immobili, che ad oggi rendono al Campidoglio appena 1,8 milioni di euro l'anno, se affittati a prezzi di mercato, frutterebbero quasi 27 milioni di euro, ossia quindici volte di più. 

Non basta … tra gli immobili da svendere (col 30% di sconto), il “trasparente” sindaco aveva omesso di inserire le centinaia di sedi di partito e di associazioni amiche tra le quali brillano:

la sede di SEL in via Aldo Balma, affittata a 142,55 euro al mese;

la sede di Trastevere di Rifondazione Comunista "occupata senza titolo";

la sede del Pd di via dei Giubbonari, scomparsa “magicamente” dalla lista …

e, guarda caso, la sede di Imagine, la onlus fondata proprio da Ignazio Marino nel 2005, che per un appartamento in via dei Volsci 10, nel quartiere San Lorenzo sborsa appena 162 euro.

Il tutto accompagnato dalla solita bufala:

«Questa amministrazione, dopo anni di negligenze, ha già approvato una delibera di giunta per l’aggiornamento dei canoni».

Naturalmente LETTERA MORTA ...
era accaduto lo stesso alla giunta Alemanno: una revisione degli affitti varata nel settembre 2009 (la n.12588) e una delibera «per il recupero delle morosità degli utilizzatori di immobili comunali» datata dicembre 2010: entrambe cadute nel vuoto.

 

Qualcuno crede che la Raggi faccia di meglio ???

 

 

 
 
 

 

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CUBA LIBRE

QUANTO COSTA
LA LIBERTA'???




La morte di un prigioniero di
coscienza, una persona in
carcere per le sue idee, senza
aver commesso alcun reato.
Orlando Zapata Tamayo,
42 anni, fù arrestato durante
la primavera del 2003 e condannato
a tre anni di carcere.
Durante la prigionia a causa della
sua attività di dissidenza nel
carcere, gli furono aggiunti altri
anni di detenzione fino a un totale
di 30 anni di reclusione.
BASTA YA!

 


 

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani  
ARTICOLO 19  
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione; questo diritto include la libertà di sostenere opinioni senza condizionamenti e di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo ai confini.

 
 

 
 
 

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