Creato da kimimila13 il 29/10/2008

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« L'equilibrio del mio caos

Decidere di noi

Post n°352 pubblicato il 31 Agosto 2011 da kimimila13
 

 Si può vivere anche di solo superficialità...
A taluni basta,basta a riempirsi di tutto ciò di cui hanno bisogno per decorarsi nel proprio esistere.
Decidono il loro viaggio
Decidono che è meglio la sicurezza garante del proprio limite.
Un limite che li impone ad una vita
confinata al loro metro di 
misura.





...Ma per tutti coloro che sentono dentro di sè il desiderio di raccogliere 
le molteplici sfumature dell'"ogni cosa",
il viaggio li condurrà nelle più incredibili profondità di se stessi  
percorrendo costantemente 
le loro vite
  nelle emozioni e nella quotidianità come i più arditi degli avventur
osi 
accesi dalla curiosità di ciò che riuscirànno a realizzare 
attraverso il loro presente...
senza confinare
le loro esistenze. 


 

 
Rispondi al commento:
renegade967
renegade967 il 12/10/11 alle 13:04 via WEB
Argomento alquanto delicato e complesso. E per quanto ne so tali argomenti difficilmente si dipanano su una sola verità. Anzi non è raro che solo a parlarne si possa sforare nel paradosso. Per parlare della superficialità propria o più facilmente altrui è spesso necessario scendere nelle proprie profondità. E chi conosce i propri spazi interiori più nascosti e profondi può parlare o comportarsi con superficialità ma superficiale non potrei mai definirlo: il paradosso appunto. Non escludo esistano anime semplici che vengono attratte dal visibile più che dal celato. Ma lì si dovrebbe distinguere se è questione di pigrizia o di mancanza effettiva di mezzi. In tutti questi casi io ci vedo un po la vecchia storia:"Ma ci fai o ci sei". Qualora si trattasse del ci fai non potrei mai parlare di sopravvivenza. Ma di modo di vivere. Abbiamo una miriade di contatti con il ns. prossimo ogni giorno e non credo a tutti interessino le ns. profondità. In primis è di scarso interesse con coloro i quali hai contatti di sfioro anche se per tendenza l'homo contemporaneo si trova naturalmente più a suo agio ad affrontare le proprie profondita con chi scarsamente conosce (e non è un comportamento superficiale anche questo??) Alle volte anche con le persone più vicine ed affini. La profondità è un peso. E ciascuno di noi ne deve sopportare il carico e non è detto che gli altri per quanto comprensivi vogliano sempre condividerne una maniglia. Ora superficialmente vado a pranzo. E nel contempo profondamente ti lascio un saluto cordiale affettuoso. Con i complimenti più sinceri del tuo blog. Ciao N.
 
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