LA VOCE DI KAYFA

Fugo subito ogni dubbio, onde evitare che qualche blogger, leggendo il titolo del post, decida di non leggermi per pudore, magari cancellandomi drasticamente dalla sua lista dei preferiti se mi ci aveva inserito, e chiarisco subito che l’argomento in questione, per quanto il titolo privo di doppi sensi non lasci spazio a fraintendimenti, prende spunto dal post pubblicato ieri da una simpaticissima blogger la quale, dopo una discussione con una sua amica, secondo cui noi maschi giudichiamo come “donnaccia” una donna che ama praticare al proprio uomo il sesso orale, volgarmente noto come pompino, chiedeva a noi maschietti se davvero fosse così. La blogger specificava che il dubbio della sua amica nasceva da una discussione che la stessa aveva intrattenuto precedentemente con un uomo, non ho capito bene se giovane o maturo, il quale, dal canto suo, aveva questa considerazione, secondo me, alquanto distorta, della donna libera da pregiudizi e tabù in chiave sessuale!
Fin da ragazzo mi è sempre piaciuto giocare il sesso liberamente, senza limiti. E molti attimi di godimento particolarmente elettrizzanti di quell’età spensierata sono legati proprio al sesso orale che la ragazza del momento mi praticava per farmi godere quando avevamo modo di ritrovarci da soli. Mai, nemmeno per un solo istante, ho pensato tra me e me, mentre mi scioglievo tra le sue labbra al fuoco dei suoi baci, che colei che stava assaporando il mio gusto d’uomo fosse una puttana! Allo stesso tempo non ho mai disdegnato di baciare intimamente la donna, fino a condurla al piacere con le carezze della mia lingua, perché, così come mi piace che mi si pratichi il sesso orale, a mia volta amo assaporare, bevendola fino in fondo, l’intimità femminile il cui gusto mi fa impazzire! Probabilmente qualche puritano o perbenista storcerà la faccia in un moto di disappunto, disapprovando quanto sto affermando, giudicandomi un maniaco o addirittura un pervertito! Se così fosse, sinceramente delle sue opinioni, con tutto il rispetto per la persona, me ne sbatto, lo dico senza mezzi termini! Me ne sbatto perché, nonostante abbia una certa età, poiché il fisico me lo consente ancora, ora più che mai mi piace giocare il sesso liberamente con la mia donna perché la maturità mi ha insegnato che quando un uomo e una donna si amano, o quanto meno si piacciono, non esistono restrizioni che impediscano a entrambi di regalarsi reciprocamente piacere con i corpi senza pregiudiziali di sorta. Personalmente ritengo l’intesa sessuale tra due persone il riflesso di un’intesa più profonda che alberga nella mente e nelle anime di entrambi. Ovviamente, come tutte le intese che si rispettino, anche questa si consolida o scema attraverso il dialogo. Se, conversando tra loro, uno dei componenti della coppia, tra le righe, palesa all’altro di avere una visione alquanto canonica, secondaria o addirittura mortificante del sesso, penso sia ovvio che l’altro/a, pur amandolo/a, si guarderà bene dal palesargli le proprie intime voglie, fantasie temendo che se lo facesse verrà frainteso/a e giudicato/a male. Per quanto mi riguarda ritengo che, così come è giusto che i componenti della coppia condividano le difficoltà, le apprensioni, le rotture derivanti dallo stare insieme, allo stesso tempo è giusto che, all’atto in cui sentano il bisogno di regalarsi un attimo di piacere fisico, non lesinino nelle richieste e nei gesti perché la libertà sessuale è indice di maturità e fiducia dell’uno verso l’altro! Se io penso che la mia compagna o il mio compagno possa giudicarmi male se le/gli chiedessi di praticarmi “una certa cosa”, o se sono io a volergliela praticare, significa che tra i due c’è qualcosa che non va, o quanto meno che uno dei due ha  difficoltà ad accettarsi intimamente o ad accettare intimamente l’altro. Considero il piacere sessuale una metafora attraverso cui la vita afferma che solo quando c’è equilibrio tra due distinte nature nasce il godimento, il piacere dello stare insieme! Se in una coppia viene meno quest’aspetto intimamente piacevole, per quanto la coppia possa condurre una vita economicamente tranquilla, vi sarà un vuoto immane il cui posto sarà  sempre più colmato dall’ipocrisia in quanto a reggerla non sarà più la gioia che nasce dalla presenza dell’altro/a ma semplicemente gli interessi, e dove primeggiano gli interessi quasi sempre scarseggia l’amore e l’ipocrisia trova terreno fertile per radicarsi…
Perché privarsi di una gioia così bella quale il piacere sessuale solo per dei tabù che probabilmente affondano le radici in un humus distorto durante la nostra infanzia da un’educazione bigotta, forse alimentata da un credo religioso in cui il sesso era, e lo è ancora, visto come qualcosa di peccaminoso da rifuggire  quando Dio ne ha fatto dono all'uomo? O esiste più di un Dio?...
I componenti di una coppia non devono solo condividere le tensioni e le preoccupazioni della quotidianità, ma hanno altresì il diritto e il dovere di spassarsela piacevolmente tra le lenzuola senza limiti, solo per il gusto di godere l’uno dell’altra allorquando ne hanno voglia. Perché giudicare male chi sente il bisogno di condividere con noi il piacere in maniera alternativa e divertente se ciò lo fà stare bene? Il sesso è uno splendido gioco delle parti, non riduciamolo a mera frustrazione altrimenti corriamo il rischio di ritrovarci un giorno con due rami che si protendono dalla nostra fronte verso l’alto! Chi alimenta, reprimendole, le proprie fantasie sessuali, per timore d’essere giudicato/a male dal partner prima o poi sente il bisogno di realizzarle…
Buon divertimento a tutti!