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CONTE : "Sono già in una grandissima squadra. Nessuna probabilità che la lasci la Juve.

Post n°7033 pubblicato il 09 Marzo 2013 da nadir63l
 

Feeling con il Presidente e Marotta. Il Milan cova desiderio di remuntada. Domani turnover"

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Antonio Conte sta rispondendo alle domande dei cronisti nella conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Catania. TuttoJuve.com sta trascrivendo integralmente ed in tempo reale le dichiarazioni del mister:

Buongiorno Antonio, volevo sapere se la rimonta vi preoccupa un po' oppure se è meglio che ci sia più di una inseguitrice?
"Il campionato è un campionato - ribadisco - sempre molto aperto, quindi il fatto che ci sia la partecipazione nostra in Champions, nei quarti, e ci auguriamo anche quella del Milan, sicuramente può invogliare ancora di più chi insegue. Quindi io ribadisco che il campionato è molto molto aperto e leggo e sento dire anche che ci stanno....io sono convinto che parecchi, sotto sotto, covano questo desiderio di remuntada, lo dico in spagnolo, di rimonta (ride, ndr). Devo stare attento in questo momento a cosa dico perchè qualsiasi cosa può essere interpretata in maniera sbagliata. Parlo di remuntada perchè mi riferisco al Milan, perchè deve giocare col Barcellona in Spagna. Anche perchè ho sentito le dichiarazioni di Allegri che non è d'accordo col dottor Galliani: perchè il dottore ha detto che lo Scudetto lo abbiamo vinto, invece Allegri ha detto che l'abbiamo vinto al 99%. E questo sotto sotto mi fa capire che c'è il desiderio e c'è giustamente la speranza di fare una rimonta che sarebbe straordinaria. Ma è giusto che sia così. Adesso sono a meno otto, noi dobbiamo ancora giocare e c'è uno scontro diretto, tutto è possibile da qui alla fine, sia per il Milan che per il Napoli, la Lazio stessa".

Volevo sapere cosa pensi sulle dichiarazioni di Platini, che ha detto che questa Juve è fortissima e che sarebbe piaciuta all'Avvocato. Anche secondo te sarebbe piaciuta all'Avvocato?
"Io me lo auguro, perchè noi tutti, iniziando dalla società, giocatori, staff, cerchiamo di lavorare per offrire un bellissimo prodotto calcistico. Siamo all'inizio di un percorso, perchè solamente - ribadisco - è un anno e mezzo che stiamo lavorando, però lo stiamo facendo in maniera dura, perchè abbiamo ottenuto e stiamo ottenendo sicuramente dei bellissimi risultati. Parole di elogio ci portano ad essere ancora più attenti, ancora più determinati per cercare di migliorare e per cercare di raggiungere quel livello internazionale che vogliamo raggiungere. Però ancora siamo lontano, ci siamo instradati però ancora siamo lontani".

Il discorso di Champions fa un po' a pugni col fatto che l'anno scorso la Juventus in questo periodo della stagione aveva sei punti in meno. E' vero che la Champions toglie energie, ma forse ne regala altre. Questo può spiegare il ritmo che ha tenuto finora la Juve? E questo può aiutare anche a tenere lontani gli avversari? Cioè l'energia positiva nata da una qualificazione ai quarti si trasmette poi nella partita successiva di campionato?
"Sì, io ho sempre ribadito - e lo dicevo già dall'anno scorso - che avrei preferito giocare la Champions quando sentivo gli avversari che dicevano 'e ma la Juventus è facilitata dal fatto che non ha le coppe, noi sprechiamo energie fisiche e nervose', erano queste le argomentazioni degli avversari l'anno scorso. Io ho sempre ribadito...anzi c'è stato anche un giorno che ho detto in una conferenza: 'Faccio un appello, non qualificatevi perchè vogliamo andare noi in Champions e giocarcela l'anno prossimo'. Quest'anno ci siamo, ce la stiamo giocando nella maniera migliore. E' inevitabile che la Champions porti un dispendio di energie fisiche e nervose notevoli, però è anche vero che porta energia positiva, perchè giocare in Europa e fronteggiare grandi squadre, e comunque tenere testa, far vedere che ce la possiamo giocare con tutti, aumenta l'autostima, aumenta la fiducia, aumenta la consapevolezza nei giocatori, e questo è molto importante. Quindi diciamo che c'è un aspetto molto positivo e un altro aspetto che stiamo cercando di controllare con allenamenti mirati, con gestione del gruppo, con turnover. A proposito, domani ci sarà grande turnover. E voi ridete.... (ride, ndr). Quando mi fate voi la domanda, 'ci sarà turnover', io vi dico, 'domani ci sarà turnover'. Ci sarà turnover, che cambia? Anche quando abbiamo giocato col Celtic mi avete detto: 'Ma ci sarà turnover?'. Allora quando mi chiederete, 'ci sarà turnover', io risponderò: 'Rispetto a domenica sì. Rispetto a mercoledì sì, ci sarà turnover".

Parlando della partita di domani e di questo periodo, volevo capire se dentro di voi, il fatto di avere tre partite di campionato senza turni infrasettimanali, pensate che per il campionato questa possa essere una fase importante per provare ad allungare sulle avversarie. Può essere l'occasione per arrivare ai quarti di Champions un po' più tranquilli?
"Innanzitutto pensiamo alla partita di domani perchè andiamo ad affrontare il Real Catania, perchè per quello che sta facendo in campionato, per quello che sta dimostrando, sicuramente è una partita molto molto ostica, da affrontare con grande attenzione e con grande determinazione. Da qui alla fine saranno tutte delle finali, lasciare punti in questo periodo, in questo momento, potrebbe essere letale sotto tutti i punti di vista, quindi dovremo essere molto bravi ad affrontare la partita con il piglio giusto, sapendo che andiamo ad affrontare una delle rivelazioni del campionato, quindi dovremo affrontarla con la giusta attenzione e la giusta determinazione, mi auguro anche spinti dal nostro pubblico. Mi auguro che ci sia uno Juventus Stadium bello pieno per celebrare il passaggio ai quarti e mi auguro soprattutto per celebrare una grande partita da parte nostra, una vittoria, e mi auguro una grande spinta del pubblico. Poi prepareremo la partita di Bologna. Poi c'è la partita con l'Inter, poi c'è la sosta natalizia....".

La sosta natalizia?
"Ah scusa, la sosta della Nazionale (ride,ndr). La terza partita avremo pochissimi giorni per prepararla perchè alla fine mi rimarranno 5-6 giocatori dopo Bologna, quindi li rivedrò dopo 10 giorni. Lì sarà un po' più difficile, però siamo orgogliosi di dare giocatori alle Nazionali, significa che stiamo facendo un buon lavoro".

Tu parli sempre di inizio percorso. Allegri ha detto che avete vinto lo Scudetto al 99,9%. Quante sono le probabilità che tu possa lasciare la Juve a fine stagione?
"Mah...io in questo momento non vedo nessuna probabilità che io lasci la Juventus a fine stagione. Ribadisco che fa molto piacere sentire questi apprezzamenti che arrivano da grandi squadre, dall'estero, ma arrivano per me, arrivano per i calciatori, arrivano per la società, perchè i complimenti di Platini sono per la Juventus in generale, che è tornata a far parlare di sé a livello internazionale. Significa che stiamo lavorando bene. Questo ci deve dare una spinta, un entusiasmo per cercare di migliorarci ancora di più. C'è grande sintonia con Andrea, col Presidente. E quando ci sarà sempre condivisione di idee e di progetti, non ci sarà mai nessun problema da parte mia. Se non ci dovesse essere condivisione, allora ci sarebbero altre situazioni. Però tra me, il Presidente, Marotta, tutta la società, c'è grandissimo feeling e grandissima condivisione di progetto. Quindi in questo momento non vedo nessuna possibilità".

E' vero che hai sempre detto che scegli in base a come stanno quelli che vedi, leggi persino gli occhi dei giocatori. Ma avere oggi quattro attaccanti che rispondono sempre alla grande quando li fai giocare, ti complica un pochino la vita in senso positivo?
"Innanzitutto sono contento che mi faccia questa domanda, perchè parlare di attaccanti che sono in salute è bello, perchè stanno tutti bene. Io gli attaccanti li scelgo anche in base alle situazioni tattiche che andremo ad affrontare perchè per dire, se troviamo una squadra che difende alta e bisogna attaccare gli spazi, allora abbiamo dei giocatori che hanno determinate caratteristiche e sono molto bravi a fare questo. Col Celtic c'era un giocatore come Matri che è un artista ad attaccare gli spazi in profondità. Quando magari troviamo delle squadre chiuse, che si difendono nella propria metà campo con undici effettivi e che comunque hanno una linea difensiva molto bassa vicina alla porta, magari penso che sia meglio utilizzare dei giocatori più tecnici, magari meno incisivi nell'attacco in profondità, visto che non c'è la profondità, e magari più bravi nella manovra. Sono sempre delle scelte che io faccio da allenatore, valutando l'avversario, valutando lo stato e la condizione di forma. Quando lo stato e la condizione di forma è ottimale per tutti come in questo momento, valuto molto le difese avversarie che andremo ad affrontare. Ecco perchè tante volte uno fa un gol e la domenica successiva dopo non gioca. Non è sistematica questa cosa, perchè magari andiamo ad affrontare una squadra che si difende con undici effettivi dietro la linea della palla, non ci sono spazi e metterei in difficoltà il giocatore, il nostro sistema facendo scelte inopportune e sbagliate. Quindi, ripeto, le mie scelte vanno al di là del fatto del gol: io non devo ragionare da tifoso, da giornalista, io devo ragionare da tecnico che cerca di andare oltre al fatto del gol".

Al di là della condivisione del progetto di cui hai parlato prima, volevo chiederti se a livello teorico ti sentiresti già pronto per un'avventura in una grande società straniera o se pensi che prima il tuo percorso si debba completare qui...
"Mah... innanzitutto io sono in una grande società....".

Parlavo di società straniera...
"Sì, ma quando parliamo di grandi, alla fine, si è grandi in Italia e sono grandi all'estero, perchè qualsiasi squadra di un campionato straniero... prendiamo tedesco, il Bayern Monaco... il Bayern Monaco ha lo stesso appeal in Germania della Juventus. La Juventus ha lo stesso appeal, è una grandissima squadra, quindi io sto già in una grandissima squadra e questo mi rende orgoglioso e felice perchè abbiamo iniziato un percorso da pochissimo tempo assieme a tutta la dirigenza ed è un percorso che sicuramente procede, procede per gradi, sapendo anche delle grosse difficoltà economiche in cui versa tutto il Paese, quindi ricadono anche su di noi, sulle disponibilità, sugli acquisti. Quindi da parte mia penso, con il lavoro, di dimostrare di fare bene insieme alla società, insieme ai ragazzi. E io penso che tutto il mondo è Paese".

Una domanda su Nicolas Anelka, sul bilancio da quando è arrivato, se conta su di lui nelle prossime settimane, oppure se è destinato a rimanere un po' fuori dal gruppo...
"Con me nessuno è destinato a rimanere fuori dal gruppo, a meno che non ci sia la voglia di rimanere fuori dal gruppo. Non è il caso di Nicolas perchè è un ragazzo che è entrato nella giusta maniera nei meccanismi del gruppo, della squadra. E' un ragazzo che lavora. Ha avuto questo problema alla schiena che l'ha bloccato per dieci giorni e sicuramente ha bloccato anche il processo di crescita tecnico-tattico e un po' fisico da parte sua. Detto questo Nicolas fa parte della schiera degli attaccanti che da qui alla fine tra campionato e Champions dovrà darmi il suo contributo nel momento in cui verrà chiamato in causa".

E' recuperato?
"Sì, lui ha ripreso ad allenarsi con noi da giovedì".

Parlavi delle difficoltà finanziarie dell'Italia. Ma non è frustrante per un allenatore che viene definito grande da Platini e da altri grandi osservatori non italiani, pensare che stai in un Paese e in particolare in una grande società come la Juventus, in cui non si sa fino a quando e se ci saranno grandi investimenti finanziari. Non farebbe gola anche a te lo sceicco e magari allenare per una volta nella vita Cristiano Ronaldo?
"(ride, ndr) Io penso che ognuno di noi ha un percorso da fare. Io per quello che mi riguarda mi auguro che sia sempre un percorso di crescita, sempre per migliorare. Un percorso, il mio percorso, che è iniziato l'anno scorso grazie al Presidente che mi ha voluto sulla panchina della Juventus, ha scommesso su un allenatore che aveva fatto bene e in tre anni aveva vinto due campionato di Serie B. Però doveva dimostrare di essere da grande squadra. Quindi c'è grandissima riconoscenza da parte mia verso il Presidente, Andrea, perchè mi ha voluto fortemente. Ripeto, c'è condivisione in tutto, nel progetto, l'importante è che proprio per questa situazione economica, io voglio che i piedi siano ben piantati per terra, perchè a volte sento parlare di vittoria di Champions, che la Juventus deve stravincere il campionato, ma io poi mi volto indietro e dico: ma quanto è passato? E' passato solamente un anno e mezzo. Stiamo costruendo qualcosa di bello, di importante, non avendo grandi risorse economiche sarà molto più lunga la crescita, perchè a tutti piacerebbe avere 150, 120 milioni da spendere sul mercato, però per noi in questo momento non è possibile e questo deve far capire anche quando parliamo di progetti...'sì, ma Conte, il progetto, due anni e dobbiamo vincere la Champions', cioè, io ho sentito parlare Mancini che se non sbaglio quanti anni ha detto? Dieci? Ancelotti ha detto cinque. E stanno comunque in club dove c'è una disponibilità economica importante. Se poi non si tiene conto di questo e si vogliono dare delle responsabilità enormi, a me e ai ragazzi, noi le responsabilità ce le prendiamo, però ribadisco, in Europa c'è un gap con le squadre più grosse, a livello economico c'è un gap troppo distante, poi c'è il campo da calcio, ci sono undici calciatori contro undici che si affrontano, bisogna tirare la palla in porta, bisogna avere un'organizzazione tecnico-tattica, questo è fuori dubbio. Ma quando sento parlare e ascolto alcune idiozie, dico: con la lingua siamo bravi a vincere tutti, poi bisogna andare in campo e far fronte e tantissime cose, quindi, i ragazzi stanno facendo qualcosa di straordinario. Penso che noi per quello che stiamo operando, stiamo facendo delle cose importanti. Ci sarà una crescita, ma sarà una crescita graduale, non aspettatevi che ci sia la crescita... che l'anno prossimo la Juventus ha vinto la Champions. Se abbiamo a disposizione 120-150 milioni allora io mi assumo questa responsabilità. In questo momento io non mi assumo nessuna responsabilità".

E' questa la cosa che ti preoccupa per l'anno prossimo? Metti che quest'anno riporti a casa lo Scudetto, poi l'anno prossimo devi ripartire per vincere la Champions. Sono queste le cose che vuoi mettere subito in chiaro per il futuro?
"Noi se riusciamo quest'anno a riconfermarci in Italia, già avremmo fatto qualcosa si straordinario, perchè rivincere in Italia non è mai facile, non è mai facile. Noi anche quest'anno abbiamo operato in maniera intelligente sul mercato, non è che abbiamo preso e speso vagonate di milioni. Quindi se riusciremo a riconfermarci in Italia avremo fatto già qualcosa di straordinario. Io mi auguro solamente che quell'entusiasmo che c'era l'anno scorso non scemi nel giro di pochissimo tempo, perchè la gente non deve dimenticare che noi stiamo facendo qualcosa di straordinario. Se poi invece perdiamo di vista la realtà, allora lì inziano i problemi, perchè, ripeto, noi in questo momento dobbiamo fare di necessità virtù. Io lo so, la società lo sa benissimo, noi abbiamo condivisione di progetti, l'importante è che stiamo tutti attenti a quello che diciamo perchè promettere... io posso promettere tutto, però non voglio illudere niente e nessuno, io quello che prometto è grande lavoro, grande sacrificio da parte mia, da parte della società, da parte dei ragazzi, per cercare di arrivare più in alto possibile. Penso che in un anno e mezzo abbiamo fatto grandi passi in avanti. Mi auguro che rimanga sempre grandissimo entusiasmo nei nostri tifosi, perchè l'entusiasmo dei tifosi è la cosa che spinge me e i ragazzi ad andare oltre i nostri limiti. Dovesse mancare questo, tante cose andrebbero riviste".(redazione Tuttojuve.com)

 
 
 
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