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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Antonio Conte e Andrea Barzagli stanno hanno risposto alle domande dei cronisti nella conferenza stampa Uefa alla vigilia della gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League tra Juventus e Celtic. Tuttojuve.com ha riportato integralmente ed in tempo reale le dichiarazioni dei protagonisti:

Per Conte. In campionato ha sempre detto che quando ci sono delle diffide conta poco, perchè quello che conta è la partita che sta per arrivare. Vale lo stesso contro il Celtic alla luce del risultato dell'andata? Ci sono tre diffidati importanti...
CONTE: "Sì, c'è da fare una considerazione, che comunque le diffide rimarranno anche dopo questo turno. Faremo delle valutazioni, magari qualcuno può giocare e altri possono riposare, vediamo in base anche alla disponibilità dei giocatori, anche calcolando gli infortuni che ci sono, situazioni che devono essere valutate oggi prima, durante e dopo l'allenamento. Quindi nessuno vuole sminuire l'importanza del ritorno, anzi: le qualificazioni si conquistano in 180 minuti, noi ne abbiamo giocati solamente 90, ne rimangono altri 90 più recupero in cui affronteremo una squadra forte, orgogliosa, che sicuramente vorrà riscattare la partita dell'andata. Quindi da parte nostra ci sono antenne dritte. Sento parlare di sfruttare questa partita per alternare giocatori: io se decido di far giocare qualche giocatore è perchè lo vedo che sta bene in allenamento, perchè mi dà delle garanzie. Mi deve dare assolute garanzie perchè c'è un passaggio di turno ai quarti di finale, molto importante e quindi la partita non verrà assolutamente sottovalutata, nè da parte mia, nè soprattutto da parte dei calciatori".

E' innegabile che lo 0-3 dell'andata fa notizia perchè è un risultato ottenuto in trasferta. Più difficile tenere alta la concentrazione del gruppo quando si fa un risultato così importante? O è più facile concedersi distrazioni?
CONTE: "Mah... sarà una prova per tutti questa, iniziando dal sottoscritto, per i miei calciatori e per la società. Sicuramente la partita di andata ha fatto mettere una seria ipoteca sul passaggio del turno, è inutile che ci giriamo intorno, però il calcio può riservare sempre delle sorprese se non affronti tutte le partite con la giusta attenzione, con la giusta concentrazione, con la giusta determinazione, soprattutto una squadra come il Celtic che è anche una squadra molto fisica ed è una squadra che può creare anche molti pericoli anche sulle palle inattive, quindi dovremo fare molta molta attenzione. Però è un banco di prova per tutti, noi sappiamo quello che abbiamo fatto per arrivare a vivere queste vigilie, queste partite e chiaramente domani ci dovrà essere la massima concentrazione perchè vogliamo andare avanti, ne abbiamo la possibilità e dovremo dare il massimo".

Siamo dalla stampa danese. Stiamo cercando di avere un commento su Niklas Bendtner, che è stato trovato alla guida in stato di ebbrezza. Ci sarà qualche conseguenza per il suo rapporto con la Juventus?
CONTE: "Io penso che sia sempre molto difficile dare dei giudizi su vicende che sono accadute lontano dall'Italia. Quindi sinceramente è molto difficile da questo punto di vista. Poi ci sarà sicuramente la società che approfondirà sicuramente la situazione, la questione ed eventualmente prenderà provvedimenti. Però essendo una vicenda molto lontana, personalmente, da coach, da allenatore, mi viene molto difficile in questo momento dire qualcosa. Fosse successo in Italia, sicuramente, avrei fatto qualcosa, sicuramente. E' sempre un nostro giocatore, ma io parto dal presupposto che le vicende bisogna sempre seguirle e sapere che cosa è successo veramente, perchè a volte bevendo due bicchieri di vino ti trovano ubriaco, tra virgolette, perchè adesso il tasso alcolemico è molto basso. Quindi bisogna capire bene la situazione, dopodichè verranno presi dei provvedimenti. Fosse successo in Italia, stia tranquilla signora che avremmo saputo tutto e i provvedimenti sarebbero stati già presi".

Noi sappiamo che aveva un tasso alcolemico molto alto e verrà condannato per questo....
CONTE: "Io lo sto sapendo da lei adesso, in questo momento. Noi dovremo appurare che cosa è successo che cosa è successo veramente, dopodichè la società prenderà dei provvedimenti. Però è un mio calciatore e dispiace quello che è successo".

Ad Andrea volevo chiedere se pensa che questa sia la sua miglior stagione o il suo miglior momento. E quanto c'è del tuo allenatore per il fatto che non stai mollando niente, sei il più presente in assoluto come minutaggio, anche in gare importanti. E se magari pensi di chiedere i danni ai tuoi compagni della difesa che a turno o si infortunano o vengono squalificati e non ti permettono di riposare. Poi volevo chiedere ad Antonio: cosa ne pensi della lettura che è stata data dal tuo collega Mazzarri della partita di Napoli. E poi cosa pensi di tutto quello che è stata la trasferta di Napoli...
BARZAGLI: "Per quanto riguarda le presenze, è sempre il mister che decide. Io da calciatore mi augurerei sempre di giocare, quindi anche se dovessi fare 60 partite in un anno ben vengano, vuol dire che sto bene fisicamente, che mi alleno bene, quindi a questo non do molto peso, anzi, sono contento. Per il resto, della stagione, penso sia difficile guardarsi e dire se è la mia migliore stagione, non lo so. L'importante per un difensore è la continuità; io faccio parte di una difesa comunque sia molto solida che da un anno e mezzo sta facendo bene, di conseguenza siamo contenti del lavoro svolto e non ci accontentiamo. Per il resto, come calciatore io ho fatto anche altre annate positive, però magari giocavo nel Palermo e non veniva dato molto risalto. E' normale che se sei alla Juve viene visto molto di più perchè giochi in una grande squadra. Però, non lo so, questo siete più voi che dovete vederlo, io so quando faccio bene e quando faccio male. Siamo migliorati tutti, questo lo si vede. Penso che si può migliorare ancora di più. Sono convinto che il lavoro paga sempre. Più vado avanti negli anni, più invecchio calcisticamente, più mi rendo conto che più ti alleni bene e più hai benefici. Magari quando uno è giovane tende a volte a risparmiarsi, ma mi rendo conto che andando sempre al massimo riesci a raggiungere anche un top della qualità che poi devi mettere in partita, perchè poi l'allenamento non rispecchia mai la partita, ma per arrivare al massimo devi sempre spingerti al 100%".
CONTE: "Mah...io penso che la visione nel calcio è sempre molto soggettiva, quindi cambia di soggetto in soggetto. Accade spesso che io possa vedere una partita e magari il giorno dopo leggere sui giornali cose totalmente opposte al mio pensiero, quindi anche con i giornalisti c'è sempre una visione sempre molto soggettiva della partita. Quello che importa, quello che deve importare a me e ai miei calciatori, è quello che noi vediamo della partita, quello che analizziamo, quello che andiamo a vedere il giorno dopo, le cose positive che abbiamo fatto, le cose meno positive, dove abbiamo concesso; io penso che questa sia la cosa più importante, non mi preoccupo di cosa dicono gli altri, noi guardiamo sempre molto in casa nostra e cerchiamo di migliorarci sempre con grande umiltà, andando a vedere le cose effettivamente per quello che sono. Per quello che riguarda che è accaduto prima della partita, penso che le immagino si siano commentate da sole, perchè noi siamo arrivati allo stadio scortati non so da quante camionette della Polizia, con la Polizia che ha sparato lacrimogeni per disperdere i tifosi, tre vetri rotti... sicuramente era un clima non sereno; la squadra poteva farsi intimidire, poteva farsi spaventare, invece si è mostrata molto dura anche da questo punto di vista. E tre pietre non hanno scalfito l'approccio e la prestazione della squadra".

Dopo la vittoria del girone di Champions e l'ultima vittoria col Celtic, non è un mistero che si siano accese molte luci su di te a livello europeo. I tifosi sono un po' preoccupati ed iniziano ad invocare una clausola stile Mourinho per blindarti. Volevo capire, se visto anche il tuo legame con la Juve, ci sarà bisogno di una clausola stile Mourinho per blindarti, o la Juve è talmente una questione d'amore per te che sicuramente puoi garantire ai tifosi che rimarrai qui per diversi anni, almeno fino a quando non avrai vinto tutto. Poi una domanda per Andrea: volevo chiederti se vedendo Conte, col quale lavori da quasi due anni, tutto questo rumore che c'è attorno a lui ha cambiato qualcosa o la sensazione è di un allenatore che vada partita per partita, di un allenatore che vuole costruire la Juve, un progetto a lungo termine e vincere...
BARZAGLI: "Ti rispondo subito io, non è cambiato niente, quindi...".
CONTE: "No, partiamo dal presupposto... io penso di aver già risposto a questa domanda. E' inevitabile che faccia piacere il fatto che si stia facendo bene sia in Italia che all'estero, ma non solo per quello che mi riguarda, per quello che riguarda anche i calciatori, perchè alla fine quando lavori bene, è inevitabile che qualcuno lo possa notare. Questo è un discorso che può riguardare un allenatore che tanti calciatori che ci sono in squadra e che meritano grandissime attenzioni. Noi dobbiamo essere orgogliosi di questo, così come dobbiamo essere orgogliosi di quello che stiamo facendo. Orgogliosi tutti, orgogliosa la società, di aver scelto l'allenatore un anno e mezzo fa, orgogliosi la società e l'allenatore di aver scelto i calciatori, quindi sempre con grande compattezza e con grande unità cerchiamo di continuare a fare meglio perchè l'unico modo di far parlare di noi è quello di fare bene, sia in Italia che all'estero. E quello riguarda tutti, la società, l'allenatore, i calciatori".

C'è bisogno di una clausola per blindarti o no?
CONTE: "Magari la prossima volta, quando rivedrò il contratto, mi farò mettere una clausola, adesso non c'è nessuna clausola (ride, ndr)".

Dopo la gara d'andata il tuo collega Lennon si è lamentato, ha protestato per alcune marcature un po' troppo aggressive, soprattutto sui calci piazzati, ai limiti del regolamento, minacciando anche di presentare un dossier alla Uefa. Volevo sapere qual è il tuo commento su queste marcature troppo maschie. E se domani cambierà qualcosa nel vostro atteggiamento...
"(ride, ndr) Io ho risposto già dopo Glasgow, dopo la partita col Celtic, quindi... Se Lennon si lamenta degli arbitri è un allenatore che può venire in Italia, ecco, perchè in Italia ci lamentiamo tutti e quindi... a parte gli scherzi, è un allenatore che sta facendo molto bene Lennon, sta facendo veramente grandi cose e il Celtic gioca veramente bene. Poi se io vado ad analizzare bene la partita, ma non solo quella nostra, anche le loro partite, dico che ogni volta che inizia, o c'è un calcio d'angolo che batte il Celtic, c'è sempre punizione a favore della squadra che difende, perchè c'è un giocatore sistematicamente che blocca il nostro portiere nell'area piccola. In questo caso all'andata c'era Hooper. Il regolamento dice che nell'area piccola il portiere non deve essere toccato e sistematicamente c'è il fallo. Allora io dico, ogni volta che c'è un giocatore che va sul portiere, quindi tutti gli angoli battuti dal Celtic sistematicamente c'era un fallo a favore della Juventus. Ma lo dice il regolamento. Allora io porto un dossier sul blocco del giocatore del Celtic sul nostro portiere. Però ripeto, cerchiamo di sorvolare su queste cose. Io sto cercando di europeizzarmi. Lennon magari sta cercando di italianizzarsi. Cerchiamo di pensare al calcio giocato. I protagonisti dico sempre che sono i calciatori e non gli arbitri".

Antonio, hai detto che siete stati bravi a non farvi condizionare da quello che vi ha accolto a Napoli. Avete superato quella prova lì, avete superato la prova del Celtic, anche se il tifo del Celtic era forte ma corretto; ci mettiamo anche quello del Chelsea a Londra. Volevo sapere se dopo queste tre prove tu pensi che la Juve abbia ormai, almeno dal punto di vista della mentalità, la capacità di andare in qualunque stadio, anche con squadre blasonate e forti, al Bernabeu o stadi del genere, e non subire l'ambiente e la pressione della partita. Pensavi che questo fosse possibile all'inizio della stagione europea?
CONTE: "Non è facile, non è facile giocare in ambienti caldi, così come ci è accaduto in passato, mi riferisco all'andata in casa del Celtic, dove abbiamo trovato dei tifosi molto molto corretti, che però nei 95 minuti hanno tuonato, come ha detto Lennon: il tuono del Celtic Park effettivamente era un tuono molto molto forte ed essere riusciti ad uscire indenni da quella partita, facendo anche una buonissima prestazione, è stato un grandissimo merito per i ragazzi. Anche la partita col Napoli è stata giocata in un clima molto caldo, nel pre-partita e durante la partita. Anche lì siamo stati molto bravi. Sicuramente in un anno e mezzo questa è una squadra che ha quasi sempre dimostrato di stare sul pezzo. Ci sono stati quelle due-tre volte in cui non eravamo presenti al 100% e l'abbiamo pagata. Questo mi dà molta fiducia, è inevitabile che mi auguro in Champions di andare avanti e di poter dare una risposta successiva a questa domanda".

Magari ti capiterà di andare a giocare a Madrid o Manchester e rispetto a sei mesi fa tu ti possa sentire più tranquillo...
CONTE: "Io innanzitutto me lo auguro, perchè ribadisco un concetto che deve essere un concetto importante, noi dobbiamo ancora passare il turno, io finchè non ho una cosa in mano.... Detto questo dico una frase di Buffon; Buffon prima della partita col Chelsea ha detto: noi andiamo lì a giocarci la partita forti delle nostre conoscenze, forti della nostra organizzazione, perchè sappiamo quello che dobbiamo fare, sappiamo che la partita l'abbiamo preparata nella giusta maniera. Il fatto che i ragazzi siano sereni e tranquilli questo è un motivo in più per sperare, sperare sempre in bene e cercare di fare bene".

Volevo chiedere a Conte un commento sulla frase di Galliani che stamattina ha detto: "La Juve ha già vinto lo Scudetto". Poi ad Andrea, se ci riassumi il segreto di una difesa che non è più solo la migliore difesa in Italia, ma anche in Champions League...
CONTE: "Andrea, rispondi tu perchè io devo elaborare...(ride, ndr)"
BARZAGLI: "La base della nostra difesa è sicuramente l'organizzazione, questa è una cosa su cui lavoriamo molto, anche in quei pochi giorni in cui possiamo lavorare. Poi riguarda anche un grande affiatamento. Quest'anno la difesa è anche girata, i tre della difesa e anche gli esterni a volte sono cambiati e nonostante tutto abbiamo sempre messo in campo grande solidità. Viene sicuramente da un grande lavoro dietro, viene anche dal lavoro dei nostri attaccanti e del nostro centrocampo che comunque sia danno una grossa mano alla nostra difesa e penso che se siamo arrivati a questo punto è perchè la nostra squadra è una squadra compatta, in cui tutti si aiutano e di conseguenza anche noi dietro riusciamo ad essere aggressivi, riusciamo a stare più alti e questo ci dà una grossa mano. Come tutte le cose, partiamo anche da lì, abbiamo le nostre certezze dietro e abbiamo basi solide su cui ogni tanto dobbiamo lavorare. E speriamo di continuare così, a fare bene".
CONTE: "Galliani mi darà un grandissimo spunto per tenere viva l'attenzione dei miei calciatori, perchè se io vado a ritroso di un solo anno, mi ritrovo che il Milan era a +7 dalla Juventus e che lo Scudetto praticamente l'aveva già vinto. Allora forte di quella esperienza che per noi è stata positiva e per loro negativa, a) faccio gli scongiuri su quello che ha detto e b) stiamo molto attenti perchè un anno fa, a parti invertite, noi eravamo secondi, il Milan primo, lo poteva perdere solo il Milan, e il Milan poi l'ha perso. Quest'anno visto che sento dire che la Juventus ha vinto lo Scudetto e mancano undici partite, dico facciamo grande attenzione perchè quello che è successo l'anno scorso al Milan ci deve servire da esempio e da esperienza per cercare di non farlo ripetere quest'anno. Ringrazio però Galliani per la stima nei nostri confronti, so che in fondo in fondo è juventino. E so che alla fine, dovesse accadere questo, sotto sotto sarà contento".(redazione Tuttojuve.com)