job & the city

Incontri ravvicinati del terzo tipo...

…con il momento romantico. Con il quale io ho un pessimo rapporto. Ancora non si e’ capito chi dei due ha deciso di rovinare la vita all’altro… per quel che mi riguarda penso che sia solo una condizione naturale. Purtroppo non leghiamo. Esistono persone fatte per questi istanti di vita rosa pastello… con me, invece, si va sempre a finire sulle note stonate di immense distese rosa shocking a pois…

Purtroppo l’atto romantico e’ una cosa che mi imbarazza da morire…Perdo la concentrazione, mi sudano le mani… perdo il filo del discorso, alla fine di una dichiarazione d’amore sono stata capace di rispondere: “a te va un panuozzo? No, perche’ io sto morendo di fame…”

Non mi sento a mio agio nei panni della dolce donzella bramosa d’amore... io sono piu’ il tipo da scivolone con tanto di bestemmia (mocchachitemu...) al primo appuntamento, o da attacco di mal di pancia…

Una volta, ricordo, che un mio ex organizzo’ una serata meravigliosa. Era uno dei nostri primi appuntamenti… Cena a lume di candela, panorama mozzafiato su una terrazza di Sorrento… Non fece altro che riempirmi di complimenti, esprimere la sua eccitazione riguardo questa storia che stava nascendo e bla, bla, bla… Anyway… ad un certo punto comincio’ a farmi una specie di analisi. Su quanto ero fantastica, originale, diversa e bla, bla, bla (voglio dire, le pennette al salmone si stavano facendo fredde nel piatto!) allorche' mi resi conto che ne avevo avuto abbastanza e che qualcuno (cioe’ io) doveva fermarlo. Senti exfile! Ma tu non hai fame? No, perche’ anche tu mi piaci assaje… ma sai le pennette si fanno fredde! Possiamo continuare questa RETTOSCOPIA dopo? I motivi di questa affermazione si perdono nei meandri della mia mente…

Ma il culmine credo di averlo raggiunto quella volta che mi trovavo in viaggio da Napoli a Procida con l’attuale homo sapiens…

Sarebbe dovuto essere il nostro primo weekend d’amore.

Arrivati a Procida consigliai al mio uomo di rilassarsi… “di solito”, affermai, “ci vuole molto tempo per far scendere tutta la gente dal traghetto.” Perche’ andare di fretta?

Bene, quando poi decisi che era arrivato il momento di recarsi verso l’uscita ci accorgemmo che il traghetto stava ripartendo… lui comicio’ a correre abbandonando i bagagli… io ancora non avevo capito niente… improvvisamente i bagagli cominciarono a cadere giu’ per le scale… io ricordo solo di aver sentito qualcosa colpirmi alle gambe. Anyway, io ed un paio di valige taglia extra large, cominciammo a rotolare giu’ per le scale per poi fermarci ai piedi del mio lui e di un marinaio che scoppio' a ridere. Ora… Quando una donna cade, di solito, si rialza subito e finge di non essersi fatta niente, anche se durante la caduta ha perso una rotula e due denti. E cosi’ feci io. Mi rialzai subito come se avessi avuto una molla in culo. In tutto cio’, indossavo un paio di sandali meravigliosi a fasce… bene, come se non bastasse tutte le dita dei piedi uscirono fuori dalle strisce dei sandali nel modo piu’ disordinato che io abbia mai visto.

Il marinaio, che a quel punto stava piangendo dalle risate, affermo’: “viaggio di nozze?” e noi, nello stesso momento: “NoOOoOOoOOo!”

In ogni caso adoro le manifestazioni d’amore, soprattutto quando a farle sono uomini per altre donne! Infondo anche se ci provassi con tutta me stessa, non temete ci penserebbe il destino a rimettermi sulla giusta strada… quella di una buccia di banana all’entrata di un ristorante chic…