A R T E

Purtroppo nessuno potrà restituire questo splendido ragazzo alla sua famiglia. Almeno un po' di giustizia...

Dopo lo scempio alla legalità e all'umanità della sentenza d'appello, ora finalmente un po' di speranza. Il dolore si rinnoverà attraverso il processo ma continueremo a sostenere la famiglia di Marco.

Di certo Marco non tornerà a casa, ma almeno quei poveri genitori e una vita spezzata a 20 anni senza un motivo apparente e per di più non punito non si poteva accettare, credo che questa volta la giustizia ci sarà, non può essere diversamente, la dignità di Marco sarà riscattata, e i suoi genitori avranno giustizia, con tutto il cuore con loro...

Ho appreso la notizia del rinvio alla corte d'appello. Spero che questo figlio abbia giustizia e che i genitori possano avere un piccolo sollievo da questa dimostrazione di civiltà che ancora, pare, non sia sparita. Grazie ai giudici della cassazione. Questa è l'Italia che mi piace!

C'erano troppi elementi senza spiegazione in questa storia e troppa omertà.si faccia luce per Marco e la sua famiglia.

E' assolutamente inaccettabile sottoporre a questa via crucis burocratica i familiari della povera vittima quando è lampante la colpevolezza di questo individuo e dei suoi fiancheggiatori, in altri paesi che riteniamo meno civili non si sarebbe sprecato tutto questo tempo sperando nell'impunità.

La mia rabbia è che questo ragazzo poteva essere ancora vivo hanno rovinato la vita di questi familiari e non riesco a capire il vero motivo e che cosa sia veramente successo.

Era palesemente chiaro da subito la verita'! Allora aggiungo ma cosa deve passare una famiglia per avere giustizia ? Comunque andiamo avanti e spero di cuore per loro che giustizia sia fatta! Forza mamma Marina...

Intanto gia' questa notizia, creera' giustamente qualche apprensione ai Ciontoli. Ansia, angoscia, paura del carcere, da ora in poi dovranno essere pane quotidiano per i Ciontoli, che sono stati, da cinque anni , compatti nel depistare, a tutt'oggi non si sa come siano andate esattamente le cose.

Nulla colma la vita negata ad un ragazzo ,ai suoi genitori, ma almeno che paghino i colpevoli.

Più che altro non si può morire sotto gli occhi di quattro persone che pensavano a tutelarsi invece di chiamare i soccorsi, incredibile.

É un atto dovuto.! Una grandissima vicinanza di tutta l'opinione pubblica alla famiglia.

Sperando che questa nuova fase processuale non si tramuti in una ennesima beffa. RIP Marco

Ricordo quando fu emessa la scandalosa sentenza di appello, la madre giustamente andò i escandescenza, il giudice la minacciò. Quel giudice dovrebbe chiederle scusa adesso che la cassazione ha annullato quel ridicolo verdetto.

Ma tutti i magistrati che fino ad ora si sono occupati di questa causa, pagheranno? Perché chi sbaglia così platealmente non paga?

Si tanta rabbia pensare alla famiglia di questo ragazzo per quello che stanno vivendo, i Ciontoli dovevano essere processati e condannati con giusta pena per omicidio volontario già al primo processo, l'hanno fatto morire volontariamente senza dare soccorso ma come si fa!!!! poi il comportamento della fidanzata è incommentabile, vergognatevi, avete tolto un figlio ad una madre

Speriamo solo ad una giusta pena per tutti i componenti della famiglia Ciontoli .........

Forza mamma Marina è papà Valerio. Rivedranno il processo è spero con il cuore che non se la cavi con 5 anni. Lui è tutta la sua splendida famiglia. L'Italia è con VOI.