Blog
Un blog creato da giulia_770.it il 15/01/2008

A R T E

.... e arte....

 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

giulia_770.itverdefataamorino11QuartoProvvisorioacquasalata111Oneloneswordsmanvento_acquaAladdin4JasmineClide71acer.250je_est_un_autredivinamente2007mi.fermom12ps12
 
 

GIULIA...

 Alcune foto sono reperite sul web, se l'autore le riconosce come sue, basta chiederlo e verranno rimosse al più presto...

Grazie! G/G


 

 

« Martedi', cielo grigio...Sanzioni durissime per c... »

C'erano una volta le edicole....

Post n°7399 pubblicato il 16 Ottobre 2019 da manu78_it

 Ventimila edicole chiuse negli ultimi anni. Gli edicolanti devono pagare in anticipo quello che non vendono. Tonnellate di carta tornano agli editori. Cosa cambia con il decreto sulle liberalizzazioni...........

Internet, freepress e sempre meno tempo da dedicare alla lettura sono sicuramente fattori che stanno da tempo mettendo in crisi la filiera editoriale, in primo luogo le edicole. Secondo il Sinagi, Sindacato Nazionale Giornalai, negli ultimi 12 anni hanno chiuso circa 20mila edicole. Il problema più grosso è legato ai meccanismi di diffusione e tentata vendita dei prodotti editoriali.In media ogni settimana si muovono tonnellate di pubblicazioni, dai quotidiani ai mensili, dalle riviste di settore ai fumetti che dall'editore vengono inviati ai distributori e da questi smistati e consegnati alle edicole ogni notte. Un movimento che produce un'ingente quantità di denaro, gran parte sotto forma di anticipazione: l'editore riceve un anticipo sulla probabile vendita del distributore che, a sua volta, consegna e chiede il pagamento agli edicolanti entro una settimana. L'edicola riceve e paga anticipatamente la merce, se vende, recupera i soldi subito, altrimenti li vedrà solo dopo un mese, al momento della resa della pubblicazione. Questo meccanismo vale per i quotidiani, i settimanali e i mensili. Il resto delle pubblicazioni, come i bimestrali o i supplementi vanno in conto deposito, nessuna anticipazione, ma pagamento solo del reale venduto. Il meccanismo non sempre funziona, anzi rischia di collassare su sé stesso. Il distributore locale ha di fatto il monopolio della fornitura alle edicole della provincia e può fare il bello o il cattivo tempo. ............ Mah!.. l'evoluzione che fa fuori i mestieri... Alla base c’è che i tempi son cambiati, i giornali e le riviste si comprano e si leggono sempre meno perché grazie ad internet lo si può fare gratis e anche dallo smartPhone. Il giornalaio è un mestiere destinato a scomparire, anche se credo i quotidiani cartacei si leggeranno ancora per degli anni. Oggi le edicole che sopravvivono sono quelle che inglobano nell’attività altri servizi di cartoleria o concorsi, biglietteria ecc e non si limitano alla vendita esclusiva di giornali che rende pochissimo
 
Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Rodolfo il 16/10/19 alle 06:57 via WEB
Naturale e prevedibile conseguenza del progresso... buongiorno a tutti..
 
kandy_77
kandy_77 il 16/10/19 alle 07:14 via WEB
Visto che oggi é possibile leggere su un tablet tutte le testate giornalistiche... Buongiorno!
 
marcoste_it
marcoste_it il 16/10/19 alle 09:35 via WEB
Certo è che le edicole, così come l'intero sistema dell'informazione cartacea sono come un morto che cammina, si sta solo allungando l'agonia, ma prima o poi la fine arriverà....
 
gianbrandi
gianbrandi il 16/10/19 alle 09:46 via WEB
Gli edicolanti sono dei servi di editori e distributori e che la pretesa liberalizzazione a tutto può portare tranne che a vantaggi per i cittadini, visto che il prezzo di quotidiani e periodici non può essere variato dagli edicolanti.
 
gabriele1970_it
gabriele1970_it il 16/10/19 alle 09:48 via WEB
La sopravvivvenza dei giornalai passa esclusivamente dall’instaurazione di un rapporto diretto di fornitura con l’editore. Attraverso questo sistema l’editore può riservare al rivenditore diverse pratiche di sconto che potrebbero spingersi fino a livelli oggi concessi agli abbonati, qualora il rivenditore decidesse di non restituire gli invenduti. Continuare con il 18,77% sul prezzo di copertina deciso dall’editore, non può che accelerare quel processo di smantellamento dalla foto che accompagna il post.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
sonodipassaggio il 16/10/19 alle 09:50 via WEB
Concordo con il pensiero generale che la notizia su carta è superata, personalmente sul lavoro sentiamo la radio che passa notizie ogni ora e con il pc leggi quello che ti pare in tempo reale. Mi spiace personalmente perchè per quelli della mia generazione era un rito fermarsi a prendere il giornale, si conosceva l'edicolante e ci si scambiava 2 battute, si cercavano articoli di giornalisti che ritenevi in gamba a volte con il loro pensiero fuori dal coro, adesso è tutto più schematizzato e può scrivere chiunque abbia due dita per premere i tasti.
 
stefano_75sc
stefano_75sc il 16/10/19 alle 09:52 via WEB
Manu, siamo sicuri che il progresso si misuri in apparecchiature elettroniche? O che il considerare l'informazione un prodotto di consumo sia una scelta così scevra da pericoli? Mah! Il ruolo che la presenza delle edicole gioca nel diritto d'informazione: con noi ognuno può scegliere; e il piccolo editore, o la voce contrastante, riescono a farsi conoscere mentre noi cittadini abbiamo la libertà di confrontare e valutare. Se invece il diritto all'informazione dovesse essere considerato un prodotto "da banco" e seguire una logica fatta di ricavi e maggiori guadagni, allora vivranno solamente pochissime testate distribuite in grandi supermercati, di fianco a caramelle e biscottini, con lo stesso omogeneo sapore.......
 
manu78_it
manu78_it il 16/10/19 alle 09:57 via WEB
Ciao Ste, purtroppo queste sono le regole del mercato, anche il piccolo editore se non addirittura il singolo individuo attraverso un blog può cercare di far valere la propria opinione attraverso il web, io personalmente sono un nostalgico, ho una piccola attività e sostengo un giornale locale attraverso inserzioni pubblicitarie letto nella stragrande maggioranza da persone anziane. Non ho assolutamente un ritorno economico ma ho amici all'interno e mia madre che lo legge da sempre, ma è veramente dura tenerlo a galla.
 
modi_1973
modi_1973 il 16/10/19 alle 10:01 via WEB
Ciao Manu...la botta decisiva che ha provocato la chiusura di tanti punti vendita è venuta proprio da quel dover pagare in anticipo il ricevuto, anziché pagare a posteriori il venduto, come un tempo. Una prima mossa, secondo il mio modesto parere, per risollevare le sorti della categoria sarebbe quella di tornare al conto deposito su tutto il materiale offerto in vendita..........
 
manu78_it
manu78_it il 16/10/19 alle 10:06 via WEB
Ciao Fabry... non credo ci sia nessuna ricetta per salvare le edicole (almeno per quanto riguarda l'informazione) le notizie e le smentite ormai le leggi in tempo reale. Anche per quanto riguarda i giornali locali che hanno il vantaggio di riportare notizie che non trovi nei nazionali stanno cambiando in quanto si riesce a tenerli in piedi facendo sottoscrivere abbonamenti (quindi le edicole non servono)unico sistema per non far tornare all'ovile una marea di copie invendute. Non è neanche semplice trovare gente che praticamente li sovvenziona dato che non hanno un ritorno economico dall'inserzione pubblicitaria che è molto costosa.
 
sergio_410.it
sergio_410.it il 16/10/19 alle 10:11 via WEB
D'accordo il calo delle vendite generalizzato con l'avvento di tutti gli altri strumenti di informazione ecc... ma i distributori locali sono il vero più grande problema, si è totalmente nelle loro mani, possono farti chiudere l'edicola quando vogliono, si avvantaggiano di sistemi di calcolo, rese, storni e trucchi di vario genere che non sono in alcun modo controllabili.
 
alex_it_ab1
alex_it_ab1 il 16/10/19 alle 10:14 via WEB
Non credo Sergio,oramai tutto il territorio è controllato, zonale per zonale, e le speculazioni citate non potrebbero più essere attuate.
 
simona_780car
simona_780car il 16/10/19 alle 10:17 via WEB
io credo che chiunque si guadagni il pane con fatica abbia diritto al rispetto, incluse le 50.000 famiglie che dipendono dalle 30.000 rivendite ancora aperte.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Sando A. il 16/10/19 alle 10:29 via WEB
Io edicolante...Salve a tutti...Si vendono e spesso si regalano giornali ormai ovunque, decreterebbe la nostra fine. Io non sono un esperto di temi gestionali ma so cosa servirebbe per farmi lavorare meglio. Niente più montagne di pubblicazioni ridicole ed invendibili, rendere possibile al trasportatore che consegna i giornali di modificare i quantitativi da distribuire perche nessuno meglio di lui conosce il venduto delle edicole, questo si faceva, un tempo. Inviare più copie di quello che si vende e non farle mai mancare in edicola, eliminare inutili inserti che nessuno vuole e che fanno sprecare tonnellate di carta e ci rendono difficile il lavoro. Questi piccoli accorgimenti sarebbero di grande aiuto per tutti noi. Di tutto il resto, del rendere piu moderna la rete di vendita se ne parla da anni noi aspettiamo fiduciosi che si faccia veramente ma, non sulla nostra pelle. Grazie per l'attenzione ...
 
mah_40.it
mah_40.it il 16/10/19 alle 10:41 via WEB
Ciao Sandro , e' la mia opinione, il vostro avversario principale sono molti editori, non la liberalizzazione, che cercano di usarvi e spremervi. Infatti l'idea della serrata è ottima a prescindere dalle motivazioni forse discutibili. Gli editori hanno un totale bisogno di voi. Dovete farvi rispettare. Chiedere supporti, informatizzazione, maggiori ricavi ... Se voi vi fermate, gli editori vanno in panico totale ...
 
 
passavodiqui_1974
passavodiqui_1974 il 16/10/19 alle 10:56 via WEB
concordo ... Per Sandro : giornalisti cioe quelli che bene o male creano l'informazion vi hanno trattati per anni come non esisteste, come se per miracolo il giornale passase dalle rotative al lettore. I giornalisti si sentono talmente fighi che queste cose venali non sono per loro. Sai Sandro io ho imparato molto di piu a capire l'editoria dal mio edicolante (che e' cambiato negli anni) che da molte altre esperienze. L'edicolante sa cosa pensa la gente ci parla tutti i giorni ... ci vive insieme ...
 
agnese_740
agnese_740 il 16/10/19 alle 11:03 via WEB
Per Sandro...Credo che la ribellione civile agli editori è la vostra salvezza ... fatela ! prendeteli per.....(scusate mi e' scapata).. Fatevi valere ... Il discorso sulla libetà di espressione correlato alla liberalizzaiozne delle edicole non c'entra nulla ...
 
akemi_1976
akemi_1976 il 16/10/19 alle 11:05 via WEB
Qui non si tratta di rendere piu moderna la distribuzione dei giornali, perchè su questo potremmo aprire un discorso lunghissimo, ma si tratta, con i provvedimenti presi di distruggere gli edicolanti. La categoria è in gravissima sofferenza ma continua ad offrire il suo servizio con orari massacranti e disagi enormi. Con ricavi risibili in rapporto alle ore lavorate oggi, a stento una famiglia riesce ad andare avanti, tante edicole sono state chiuse.
 
viola_sala
viola_sala il 16/10/19 alle 11:06 via WEB
Sopravvivono solo le edicole negozio che vendono di tutto un po'. L'idea di liberalizzare l'apertura di altre edicole, per poter dire ai giovani disoccupati adesso anche voi avete la possibilità di lavorare e guadagnare, è assolutamente controproducente ed illusoria.
 
 
mimma_serena
mimma_serena il 16/10/19 alle 11:10 via WEB
Infatti, Infatti,ogni cittadino italiano è disposto ad acquistare un certo numero di riviste e quotidiani e non è aprendo nuovi negozi che gli si farà cambiare abitudini. Sempre quelli compera. Quindi dopo pochi mesi che i giovani si saranno lanciati sul mercato, chiuderanno tutti e anche i distributori si accorgeranno che il fatturato sarà aumentato pochissimo, ma i costi di distribuzione esplosi !
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Carmela il 16/10/19 alle 11:12 via WEB
Sono passata per caso...Sono titolare di una cartolibreria in provincia di napoli al cui interno ho una ricevitoria e rivendita di gratta e vinci, sono felice di questa liberalizzazione ma mi chiedo: perche' i tabaccai possono vendere di tutto e le sigarette sono limitate solo alla loro competenza? Invece di lasciare ai signori tabaccai redditi annuali tanto alti non sarebbe piu' utile per il sistema paese che tali redditi si suddividessero tra tanti, in maniera da avere piu' "contribuzione" al paese in tutti i sensi? Sarei felice se potessimo far arrivare alle alte sfere anche questa voce visto che nel mondo le cose non funzionano come in italia ed a proposito di equita'.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

Chiedo a chiunque passi di qua di mantenere un tono basso, qui non si urla nè si offende nessuno. Ogni vostro pensiero è ben accetto, come ogni critica, ma sempre nel rispetto reciproco.

Grazie!

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963