A R T E

Credoche la Comunione sia negata davanti ad ogni tipo di unione considerata irregolare: la convivenza è una di queste (al di là del fatto di essere liberi o già sposati, civilmente o cristianamente)...

Sono divorziato in quanto la mia ex moglie se ne andata con un altro...Io non convivo e non ho dei legami sentimentali, ma dei rapporti sporadici...Mi chiedo, perché non posso fare da padrino alla mia nipotina, visto che molti sposati cattolici si cornificano a vicenda e poi vengono in chiesa a leggere il vangelo o ad insegnare catechismo. Quando frequentavo la chiesa anche da divorziato ho sempre fatto la comunione e la confessione.

I divorziati possono accostarsi alla Comunione. Il divorzio civile non produce alcun effetto per la Chiesa. Non possono fare la Comunione i risposati civilmente e conviventi senza sacramento del matrimonio e questo nemmeno il papa può cambiare...

Ma io so che divorziati risposati . non possono essere padrini di battesimo, non possono leggere le letture a messa, non possono distribuire la comunione, non possono insegnare il catechismo-..

la chiesa cattolica secondo me, continua inspiegabilmente a latitare ed a non prendere serie decisioni in merito al problema.

Ecco perché ..Il matrimonio religioso è una realtà incancellabile… Chi avvia una nuova unione contraddice con la sua scelta quanto indicato dal Signore e quindi si pone in una condizione oggettiva cosiddetta irregolare. Ed è proprio questa condizione irregolare che non pone i presupposti sufficienti per accedere ai sacramenti. Ciò però non significa emettere un giudizio sulle coscienze, dove solo Dio vede. Inoltre, il fatto di non poter accedere ai sacramenti non è assolutamente un indice di esclusione dalla vita della Chiesa; anche i divorziati risposati possono continuare a fare cammini di fede che li rendano partecipi e attivi nella comunità ecclesiale...

mmmmm ho una domanda, che fanno a me , ma alla quale non so rispondere... Perché un prete che si toglie la veste e si risposa può fare la comunione? Non ha lo stesso valore del matrimonio che si rompe con il divorzio?...

Stefano...Il sacerdozio non è equiparabile al matrimonio. Il celibato dei preti è una scelta ecclesiastica e non un comando evangelico, del resto nei primi secoli essi potevano essere sposati (e anche oggi i sacerdoti di rito ortodosso). Per cui se domani il Magistero della Chiesa decidesse di cambiare, si potrebbe facilmente rinunciare all’obbligo del celibato

Peccato che la Chiesa gli annullamenti li fa a chi non dovrebbe... e comunque anche se divorziato non vuol dire non essere un buon cristiano. A volte una messa di meno ma più cristiani con il tuo prossimo....

Vero Manu... Il Papa si era espresso chiaramente dicendo che i sacramenti sarebbero dovuti essere dati anche ai divorziati a seconda dei casi. Non posso essere nel sacerdote che ha deciso per questa maniera, non so se si tratta di un parroco di una certa età, ligio ai vecchi dettami ormai superati...

Nmmeno il papa può cambiare la legge di Dio. Come detto da Gesù in Matteo 5,18-20: 18 In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. 19 Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli. 20 Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. La legge di Dio è stata, è e sempre sarà. E' l'uomo che deve adattatre la propria vita all'insegnamento e non il contrario. Meditate progressisti alias finti cattolici.

secondo la legge della chiesa se divorzi nn puoi ricevere i sacramenti invece di divorziare conviene uccidere il coniuge, almeno ci sarà possibilità di perdono ti risposi in quanto vedovo e il nuovo coniuge nn avrà problemi...è pazzesco!!!!

Basta cambiare chiesa e troverà sicuramente un parroco più aperto e misericordioso. Se tutti i sacerdoti applicarsi il codice canonico la comunione la prenderebbero in pochissimi e le chiese già semivuote si eviterebbero quasi del tutto. Siamo tutti peccatori e Cristo è venuto per noi non per i giusti molti dei quali sono solo dei farisei ipocriti.