Post n°3842 pubblicato il
01 Aprile 2014 da
simona_780car
Assolto, perché il giudice ha riconosciuto il valore artistico del graffito che stava facendo. La sentenza del tribunale di Milano nei confronti del writer che si firma Manu Invisible, fermato dalla polizia mentre dipingeva sotto il ponte di via Piranesi, è destinata a riaccendere il dibattito sulle opere clandestine dei graffitari. Il giudice infatti ha ritenuto che "le capacità artistiche di "Manu Invisible" erano già state pubblicamente riconosciute e che il muro su cui stava realizzando l'opera era già stato imbrattato da altri. Il writer ha festeggiato l'assoluzione con un'ultima opera realizzata (con autorizzazione questa volta) su un muro di Segrate: un graffito che raffigura il processo, con tanto di giudice, pm, avvocato e scritta "La legge è uguale per tutti". Un'opera con un'ambientazione scura e grigia, dove l'unico elemento di colore è l'imputato. "A simboleggiare - spiega il writer - che in questi processi sotto accusa non è il singolo artista, ma la creatività stessa"
Bisognerebbe destinare aree pubbliche ad artisti di questo calibro, selezionandoli e dando visibilità all`Arte che ha reso unica e mensionabile a livello mondiale la nostra Italia....
Inviato da: marabertow
il 14/06/2023 alle 20:04
Inviato da: cassetta2
il 28/02/2023 alle 21:17
Inviato da: giulia_770.it
il 14/12/2022 alle 11:24
Inviato da: natodallatempesta0
il 13/12/2022 alle 20:37
Inviato da: natodallatempesta0
il 13/12/2022 alle 20:32