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« bergoglio segretimassoneria e Superbowl »

draghi permettendo

Post n°1206 pubblicato il 05 Febbraio 2021 da garden8
 

Una delle prime cose da sapere

sul nuovo Presidente del Consiglio,

 Mario Draghi, è il fatto che sia rimasto

orfano in tenera età. A distanza di

pochi anni, infatti, l’ex governatore

della Banca Centrale Europea ha perso

sia la mamma sia il papà: aveva 15 anni.

Sarà la zia, dal 1963 - anno di morte

del padre - a prendersi cura di Draghi

insieme alla sorella Andreina e al fratello Marcello.

Draghi ha studiato presso il liceo

“Massimiliano Massimo” di Roma

dai gesuiti: un compagno di classe

ha rivelato che era molto bravo in

latino e matematica. In seguito, nel

1970, ha conseguito il titolo di laurea

con Federico Caffè, un economista

keynesiano molto conosciuto in Italia.

Proprio questa figura permetterà a Draghi

di avviare i suoi studi presso il MIT di Boston,

dove avrà la possibilità di studiare a fianco

del premio Nobel Franco Modigliani.

Draghi non ama il cappotto

e chi lo conosce lo sa.

Draghi ama la Roma ,segue lo sport 

si dice che va in incognito a

vedere le partite giallorosse.

Lui ama la buona cucina e cibi piccanti.

Draghi si è sposato con Serenella

(Serena) Cappello nel 1973 e dalla

loro unione sono nati due figli. La

moglie proviene da una famiglia

nobile, discendente della sposa del

Granduca di Toscana Francesco de’ Medici, Bianca Cappello.

Federica, la figlia, è laureata in

biologia e ha svolto un master sul

business a New York; attualmente

dirige una multinazionale di biotecnologie.

 Giacomo, il figlio, è laureato presso

la Bocconi e attualmente svolge il ruolo

di trader finanziario presso la Morgan Stanley.

Draghi ama molto gli animali e crede siano

da tutelare ,amare come per esempio

il suo bracco ungherese.

Draghi e un orologio  svizzero

o meglio è molto preciso

vi dico che tiene  l’orologio 5 minuti più

avanti rispetto all’orario corrente.

Draghi preferisce giocare a tennis e golf,

il golf lo rende molto compatibile con Trump ,

due passioni coltivate nell’età adulta.

Non appena terminato il suo ruolo istituzionale,

inoltre, l’ex numero 1 della Bce preferisce

mantenere un abbigliamento casual e sportivo,

ma non gli piace avere la scorta mentre fa jogging.

Nel 2017, quando svolgeva l’incarico

di Presidente della Bce è arrivato a

guadagnare 389.000 euro l’anno.

Facendo due calcoli, quindi, al mese 

percepiva uno stipendio di quasi 32.500 euro.

Qualora Draghi diventasse il nuovo

Presidente del Consiglio andrebbe a

percepire 80.000 euro all’anno netti,

ovvero uno stipendio mensile di 6.700 euro.

La moglie di Mario Draghi, grazie

alla sua discendenza nobiliare,

possiede diverse proprietà tra l’Umbria,

il Lazio e il Veneto.

In particolare, la principale proprietà

è la società semplice Serena costituita

a Roma nel 2011 alla quale è intestata

la villa a Città della Pieve (in provincia di

Perugia) che occupa 24 vani e si compone

di ben due magazzini. Nello stesso paesino,

inoltre, Serena possiede anche un

magazzino e un terreno di 3 mila metri quadrati.

A Padova, invece, la coppia detiene

un’abitazione e una cappella a Noventa

Padovana; mentre a Roma si trova la casa

dove vive la coppia (la proprietà è divisa

a metà tra moglie e marito), con due garage.

Oltre alla casa di proprietà, comunque,

Draghi detiene anche l’intera proprietà

duna casa ad Anzio di 7 vani con garage

 e un terzo di una villa di 13 stanze

 con terreni intorno per 8 mila 500 metri

quadrati a Stra (in provincia di Venezia).

Draghi ama essere come gli altri non sfoggiare

il potere ,bersi un buon caffè leggendo il giornale.

Draghi è apprezzato dalle famiglie reali del mondo.

Draghi ama sgattaiolare da riunioni o incontri

in modo segreto per quello i mass media in questi 

anni hanno avuto serie difficoltà a fotografarlo

o intervistarlo.

È un gran tifoso della Roma e appassionato

di calcio in generale. Ha chiamato Aurelio

De Laurentiis dopo la sentenza sportiva che

ha ribaltato la sconfitta a tavolino del

Napoli con la Juventus, per felicitarsi con lui.

I suoi soprannomi: in passato “l’americano”

per l’esperienza al MIT di Boston e alla

Banca Mondiale di Washington; il “signor

Altrove” per la capacità di dileguarsi

dagli incontri senza che nessuno se

ne accorga; “l’Atermico” per l’abitudine

di non portare mai il cappotto

(tanto che il suocero gliene regalò uno

perché temeva non lo avesse);

ovviamente “Super Mario” dall’idraulico

del videogioco Nintendo conosciuto

in tutto il mondo.*

10. “Roma, estate 1971. Fa un caldo

opprimente a Palazzo Koch, sede

della Banca d’Italia. Nel suo studio

il Governatore Guido Carli sta

ricevendo Franco Modigliani, futuro

premio Nobel e già allora l’economista

più influente in Italia dal suo

osservatorio al Massachusetts Institute

of Technology. Fuori dalla porta

un giovane laureato della Sapienza

parlotta con lo staff del Governatore.

È Mario Draghi: vuole parlare con

Modigliani, che non ha mai incontrato

prima. Il personale della Banca d’Italia

prova a dissuaderlo, ma Draghi abborda

il professore di Boston all’uscita dello

studio di Carli; e senza giri di parole

gli chiede di ammetterlo ai corsi

di dottorato del Mit.

Non solo le scadenze per l’iscrizione

erano passate da un pezzo, ricorda

Serena Modigliani, “ma Mario non

aveva neanche i soldi della borsa di

studio”. La prima risposta dell’economista

fuggito dall’Italia durante il fascismo fu

secca: “Non hai nessuna speranza”.

O meglio: “Nessuna, a meno che non

riusciamo a cambiare la stupida legge”,

quella che impediva di utilizzare borse

di studio italiane all’estero. Ci riuscirono.

E già quell’insistenza di Draghi, racconta

la moglie del premio Nobel dalla sua casa

nel Massachusetts, fu il primo segno della

sua determinazione ad andare avanti

malgrado le difficoltà familiari» 

ers

Draghi ama il basket,la Roma ,Totti ,Falcao e Pirlo .

 
 
 
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Un blog di: garden8
Data di creazione: 28/10/2006
 

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SEX CRIMES

la visione della trasmissione di stasera di Anno Zero, la fatidica puntata con la trasmissione dell'inchiesta choc della BBC.

Personalmente sono molto soddisfatto, il programma è stato equilibrato, non ha avuto paura di mostrare i casi scabrosi di pedofilia che riguardano il clero, non ha evitato di mostrare integralmente Sex Crimes and Vatican, ha usato la giusta sensibilità e prudenza nel mandare in onda il filmato solo dopo la prima interruzione pubblicitaria avvertendo più volte che si trattava di argomenti che potevano urtare la sensibilità dei minori lasciando ai genitori la scelta di far vedere o meno ai loro figli questo documento.

Sono reduce dalla visione della trasmissione di stasera di Anno Zero, la fatidica puntata con la trasmissione dell'inchiesta choc della BBC.

Gli interventi di Don Di Noto e Monsignor Fisichella sono stati garantiti nel pieno rispetto di un equo contradditorio. La presenza in studio di Colm O'Gorman, autore dell'inchiesta è stata preziosa, soprattutto per chiarire il punto più controverso e meno sostanziale della vicenda, quello riguardante il famoso documento segreto, il Crimen Sollicitationis. Non sta certo a me dire chi è risultato più credibile fra i contendenti, ma certamente il fatto che il confronto non si sia svolto essenzialmente su un'interpretazione giuridica, formale degli articoli del documento redatti in latino, bensì sul problema delle vittime, delle mancanze della Chiesa nella collaborazione con la giustizia ordinaria, sulla prassi di trasferire in altre parrocchie preti già accusati dalla polizia di abusi su minori, è innegabilmente positivo.

Credo, e resto convinto, che la bagarre politica generata prima della trasmissione di questa puntata, il fatto che politici si siano addirittura sbilanciati sostenendo in diretta tv che "il documentario non andrà in onda", che il consiglio d'amministrazione abbia tentato in ogni modo di limitare la libertà d'espressione e di censurare preventivamente Santoro e la sua redazione, resti un fatto grave. Un precedente pericoloso ed inquietante che lascia un interrogativo piuttosto deprimente: quanti giornalisti, in Rai come in Mediaset, che non hanno la "forza" e il seguito di Santoro, si sentiranno liberi di trattare argomenti tanto delicati in futuro?

Questa è la mia opinione, la parola va ora ai lettori, ovviamente sperando che coloro che votano siano anche stati spettatori della trasmissione e che il risultato - seppur dal valore relativo- non venga inquinato da quanti possono votare guidati da un semplice pregiudizio ideologico.
Cosa ne pensate?

 

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