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« HEAVEN FOR REALcugino italiano Lorenzet... »

Made in italy solo di nome un inganno in atto


Valorizzare l’immagine 
del made in Italy nel mondo?
 Ampliare il numero delle imprese,
 in particolare le Pmi, 
che operano sul mercato globale. 
Espandere le quote italiane
 del commercio internazionale
 che hanno visto la bilancia 
commerciale chiudersi l’anno
 scorso con un avanzo record
 di 42,9 miliardi di euro
 (il miglior risultato in Europa
 dopo la Germania). 
Sostenere le iniziative 
di attrazione degli investimenti
 esteri in Italia. 


Questi i principali obiettivi del Piano per la promozione straordinaria del made in Italy e l’attrazione degli investimenti in Italia per il quale sono stati stanziati 260 milioni di euro e il cui decreto di attuazione è stato appena firmato dal ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi che ha pubblicizzato la delocalizzazione delle aziende grandi 
e quindi alimentato evasione fiscale.




La contraffazione e la falsificazione dei prodotti alimentari a livello internazionale costa all’Italia trecentomila posti di lavoro. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti. L'organizzazione loda le azioni di contrasto all'italian sounding contenute nel piano del Mise perché, ricorda, solo nell’agroalimentare sviluppa un fatturato di oltre 60 miliardi di euro, quasi il doppio dei prodotti originali.

Due prodotti alimentari di tipo italiano su tre in vendita sul mercato internazionale  sono il risultato dell’agropirateria internazionale. In testa alla classifica dei prodotti più taroccati secondo la Coldiretti ci sono i formaggi, a partire dal Parmigiano Reggiano e dal Grana Padano che ad esempio negli Stati Uniti in quasi nove casi su dieci sono sostituiti dal Parmesan prodotto in Wisconsin o in California. Ma anche il Provolone, il Gorgonzola, il pecorino Romano, l’Asiago o la Fontina.
Poi ci sono i nostri salumi più prestigiosi, ma anche gli extravergine di oliva e le conserve come il pomodoro san Marzano che viene prodotto in California.
"La trattativa sull'accordo di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti, il Transatlantic trade and investment partnership (Ttip) – sostiene Moncalvo - è un appuntamento determinante anche per tutelare le produzioni agro-alimentari italiane dalla contraffazione alimentare e dall'Italian sounding".

arrivava olio extravergine
 che solo di nome lo era dato
 che proveniva dalla 
spagna e ci sono interviste 
di un ex dipendente 
di un azienda olificia
 dentro Londra .
I prodotti che giungono
 dalla tunisia che mangiate
 con gusto sono tanti ma 
a loro piace ingannare il
 consumatore intanto la
 frode fa guadagnare doppio.


Parlero del Parmigiano reggiano frodato .





 
 
 
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Un blog di: garden8
Data di creazione: 28/10/2006
 

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SEX CRIMES

la visione della trasmissione di stasera di Anno Zero, la fatidica puntata con la trasmissione dell'inchiesta choc della BBC.

Personalmente sono molto soddisfatto, il programma è stato equilibrato, non ha avuto paura di mostrare i casi scabrosi di pedofilia che riguardano il clero, non ha evitato di mostrare integralmente Sex Crimes and Vatican, ha usato la giusta sensibilità e prudenza nel mandare in onda il filmato solo dopo la prima interruzione pubblicitaria avvertendo più volte che si trattava di argomenti che potevano urtare la sensibilità dei minori lasciando ai genitori la scelta di far vedere o meno ai loro figli questo documento.

Sono reduce dalla visione della trasmissione di stasera di Anno Zero, la fatidica puntata con la trasmissione dell'inchiesta choc della BBC.

Gli interventi di Don Di Noto e Monsignor Fisichella sono stati garantiti nel pieno rispetto di un equo contradditorio. La presenza in studio di Colm O'Gorman, autore dell'inchiesta è stata preziosa, soprattutto per chiarire il punto più controverso e meno sostanziale della vicenda, quello riguardante il famoso documento segreto, il Crimen Sollicitationis. Non sta certo a me dire chi è risultato più credibile fra i contendenti, ma certamente il fatto che il confronto non si sia svolto essenzialmente su un'interpretazione giuridica, formale degli articoli del documento redatti in latino, bensì sul problema delle vittime, delle mancanze della Chiesa nella collaborazione con la giustizia ordinaria, sulla prassi di trasferire in altre parrocchie preti già accusati dalla polizia di abusi su minori, è innegabilmente positivo.

Credo, e resto convinto, che la bagarre politica generata prima della trasmissione di questa puntata, il fatto che politici si siano addirittura sbilanciati sostenendo in diretta tv che "il documentario non andrà in onda", che il consiglio d'amministrazione abbia tentato in ogni modo di limitare la libertà d'espressione e di censurare preventivamente Santoro e la sua redazione, resti un fatto grave. Un precedente pericoloso ed inquietante che lascia un interrogativo piuttosto deprimente: quanti giornalisti, in Rai come in Mediaset, che non hanno la "forza" e il seguito di Santoro, si sentiranno liberi di trattare argomenti tanto delicati in futuro?

Questa è la mia opinione, la parola va ora ai lettori, ovviamente sperando che coloro che votano siano anche stati spettatori della trasmissione e che il risultato - seppur dal valore relativo- non venga inquinato da quanti possono votare guidati da un semplice pregiudizio ideologico.
Cosa ne pensate?

 

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