Non per tutti

è bello avere la rete di protezione ..... sarebbe bello ..... se non proprio una reta mi accontenterei di una corda ..... ciao Buon Giorno

Sarebbe bello, sì.

Reti, corde...belle e fan comodo, usiamole senza freni, anche se... a ben guardare, le reti di protezione e le corde di sicurezza le possiamo trovare tranquillamente nella nostra testa, basta trovare quell'attimo impalpabile senza tensioni...mente pulita e serena... c'è un film divertente che spiega un po'... "Il mio nome è Remo Williams" Buon divertimento Giusy!

Le possiamo trovare anche nella nostra testa, ma non "tranquillamente", o almeno, per me non è così facile. Sul fatto di usarle senza freni... ad avercele! Il film non lo conosco, ma lo cercherò. Ciao...

PS : "conta in quello che non vedi, non in quello che vedi" R.W.

Se non lo vedi... almeno dovresti sentirlo

...ascolta bene... c'è, garantito ! ci devi credere !

I venti centimetri o i venti metri sono diversi non perchè si ha disposizione la rete o meno, ma solo per il modo in cui ci accingiamo a camminare. La rete è qualcosa di mentale... E non sempre i genitori sono la rete in cui poter cadere in sicurezza. Talvolta sono reti a maglie troppo larghe o troppo fragili o bucate... A volte sono catene che ti impediscono di camminare anche a venti centimetri dal suolo... Credo sia tutto relativo e molto soggettivo... Cra cra cra.

La "rete" è anche mentale, ma proprio per quello fa la differenza. Quando sai che c'è, puoi anche non usarla mai, però il fatto di sapere che esiste aiuta comunque. La relatività è in ogni cosa, ma questi sono i casi in cui solo quando qualcosa viene a mancare ti rendi conto di quanto era impercettibilmente, ma fondamentalmente presente nella tua vita. Restando nell'esempio dei genitori, so che possono diventare catene, ma potrei fare un lungo elenco di quanto sono anche "reti": parole che puoi scambiare, valore aggiunto (incalcolabile) per i nipoti, aiuto materiale che non ti renderai conto di avere finchè non lo perderai...

Può essere... ma io ho una situazione con mia mamma, che descrivere assurda, è poco.... Ma è una lunghissima storia... Cra cra cra.

Va bene... Per me è diverso, è stato diverso, però so che la propria esperienza è quella che ha il primo posto in ogni situazione.

Che bello questo post... lo stesso percorso, con o senza reti di sicurezza, è vissuto con due prospettive ben diverse. E' vero che nella vita devi "fare tutto da solo", ma ci sono persone attorno a te - e mi auguro che tutti ne abbiano almeno una - sui cui puoi fare affidamento, con sicurezza e tranquillità. E possono essere i genitori, un amico, un compagno... non per AF-FIDARSI, ma di cui FIDARSI. Perchè alla fine non ci cadi, nella rete. Ma è importante sapere che c'è...

E' questo che intendo: alla fine non è tanto importante se cadi giù e trovi la rete che ti protegge, o finisci male (ormai sei caduto), ma conta vivere questa vita con la serenità di sapere (illudersi) che c'è, oppure con la paura che niente e nessuno ti sarà mai di conforto, perchè non lo senti, non lo vedi, sai che non c'è.

Cara amica ci sono reti che pensi che ci siano ed invece quando hai lasciato il trapezio del circo chiamato vita,ti vai solo a schiantare:non c'erano in realtà.Ci siamo solo noi trapezisti che fra voli verso il cielo e la voglia di Icaro SIAMO DESTINATI A SCHIANTARCI per lo spettacolo di un Dio o di un fato che ci ha scritturato senza il nosro consenso.Tocciamo il cielo prima di essere inghiottiti dalla terra

Magari abbiamo vissuto e camminato sul filo tranquilli, perchè pensavamo ci fosse. Certo, alla fine non ci sarà...
Non è più facile volare verso il cielo, se ci si sente più sicuri?

abbiamo la necessità di vivere senza rete e con la rete...e sspesso iamo perfettamente in grado di fare goal in entrambi i casi...ciao formy.

Io sono più brava a mandar fuori il pallone dalle reti, che a fare centro. Non parliamo poi della scioltezza nel camminare sui fili! Ma l'atteggiamento giusto è il tuo, lo so :)

La rete... sei tu! (E sei tu a decidere di volerla o meno). Poi.. a volte (o spesso) dovremmo tutti "camminare su un filo a più di 100 metri dall'asfalto"..

Sta tranquillo: che tu lo voglia o no, prima o poi ti ci trovi a camminare sul filo!! E non sono d'accordo che sei tu a decidere se volerla o meno. Puoi anche dire che non la vuoi, tanto se ce l'hai è lì, e usarla oppure no non è importante quanto sapere che c'è.

buongiorno.....meraviglioso concetto!

Ciao... Riflessione su qualcosa che secondo me esiste, ed è la vita, o il destino, a decidere chi ne può usufruire -soprattutto a livello inconscio- e chi no.

mmmhh..rete di protezione??..per carità..l'ho avuta per una vita..mi sentivo vincolata e talmente protetta da diventare fragile..meglio cadere..e farsi male..quando ti rialzi sei più forte..

Tu l'hai intesa in modo diverso. Io non parlo di qualcosa che ti circonda e ti protegge, o, come giustamente dici tu, ti fa crescere come sotto una serra, fragile e incapace. Volevo intendere qualcosa che nemmeno vedi, ma sai che c'è. Quello che ti fa vivere e sbagliare, ma se lo sbaglio è grande, o grande la sfortuna, anche se non chiedi, ti sostiene, con aiuto tangibile o anche solo moralmente. Un compagno che ti aiuta a non sentirti persa perchè, almeno per uno, vali... o un genitore che, non ditemi che sono solo peso, per favore, c'è sempre.

ah la rete!sono sempre vissuta con questo pensiero:i miei genitori erano la mia rete e non ho saputo approfittarne,credevo che alzandomi ulteriormente in volo non avrei visto più la rete,così sono rimasta ad una certa altezza,avevo bisogno di una sicurezza anche visiva.Mi chiedo sempre :se avessi osato di più?se avessi avuto maggiore fiducia in quella rete?...
ieri è stato il compleanno della mia piccolina(10 anni) e guarda caso mi sono fatto un esame di coscienza proprio su questa cosa qui:la forza,il coraggio che noi genitori cerchiamo di trasmettere per fargli spiccare voli sempre più in alto...ci sarò sempre per loro come rete di sicurezza,ma voglio che sappiano che non hanno bisogno di vedermi per essere sicuri che io ci sia..."andate dove il cuore vi porta"dico spesso,"io vi seguirò con il mio"...non fisicamente!

Penso che la maggior parte dei genitori, tranne poche eccezioni, sia quella base sicura che, magari "negata", magari "derisa", senza tempo e senza scadenze, rappresenta un punto importante di cui ci si rende conto solo quando non ci sarà più. Se tu avessi osato di più... erano lì.