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« VuotoAnche le ombre »

Campomaggiore Vecchio (PZ)

Post n°235 pubblicato il 27 Novembre 2011 da formybz
 

La città dell'utopia.

La storia del paese di Campomaggiore è molto interessante...
La cittadina - in antico Campum Majorem - fu progettata nel 1741, sulla base delle teorie utopistiche di Fourier e Owen, dall'architetto Giovanni Patturelli, con l'obiettivo di dar vita ad una città in cui non esistessero povertà e differenze sociali.

Il paese fu progettato per sole 1600 persone, con case disposte a scacchiera, i cui abitanti avevano tutti un pezzo di terra da coltivare con un numero di ulivi destinato e una vigna.
Nel 1833 la popolazione era di 1500 persone e fu uno dei primi paesi ad avere una stazione ferroviaria, un cimitero e una grande fontana come lavatoio, più vari frantoi dislocati sul territorio e il comando delle forze armate.
Era un paese all'avanguardia!
Nel 1855 una frana lo distrusse, mandando in frantumi il progetto utopico del suo creatore.
ll borgo fu abbandonato nel 1885 e i suoi abitanti lo ricostruirono circa 400 mt più in alto, a 4 km delle rovine del vecchio paese.

E' interessante immaginare un paese creato per essere "perfetto", che era anche riuscito nel suo intento, emergendo nel campo dei servizi per i propri cittadini ed è poi strano pensare che sia finito miseramente per cause naturali che, forse, si era trascurato di valutare, a favore dell'aspetto più superficiale.

Peccato che sia inutile andarci!
Il paese vecchio non è visitabile.
Tutto recintato, le sue rovine sono visibili solo da lontano e anche se si parla di rivalutazione dei resti antichi come attrattiva turistica, sono ancora un pò indietro rispetto a paesini simili, meglio gestiti.
Non era stato nemmeno difficile trovarlo, anche se ci vuole sempre un pò d'impegno per raggiungere questi posti che hanno un "omonimo" più vitale. Sono sempre paesi che vale la pena di visitare, ma dover "restare fuori" è deludente.



















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Commenti al Post:
francy_62
francy_62 il 27/11/11 alle 15:21 via WEB
Che peccato!!! Chissà che delusione. Un abbraccio e buona domenica. Cra cra cra.
 
 
formybz
formybz il 27/11/11 alle 15:35 via WEB
Per fortuna i percorsi per arrivare a questi paesini sono comunque interessanti. Oltre l'autostrada, c'è sempre il percorso che richiederebbe una Jeep! ;) Inoltre, i prodotti locali, fosse solo il pane, sono sempre buoni da provare e... mi sono rifatta ieri, con un paesino medievale che mi è piaciuto moltissimo e che prossimamente qui finirà!
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 27/11/11 alle 16:45 via WEB
....non sapevo dell'esistenza di questa cittadina, molto interessante.... singolare anche questa tua passione per i paesi abbandonati. A me provocano una tristezza immonda per vari motivi, inanzitutto perchè il borgo in cui sono nata è ormai ridotto più o meno così, e quando ci vado provo una sensazione di vuoto e di annullamento non facile da descrivere.... grazie comunque dei tuoi reportage :) buona domenica ;)
 
 
formybz
formybz il 27/11/11 alle 17:35 via WEB
Di tutti i paesi abbandonati che ho visitato, ho visto sempre anche la parte nuova, il nuovo insediamento. Mi sono soffermata di più a pensare come si sentono le persone abbastanza anziane da aver vissuto anche "dall'altra parte" nel paese di adesso, piuttosto che i sentimenti per la casa cadente. Forse è un errore, ma del resto i più recenti sono stati abbandonati almeno 40 anni fa, quindi le sofferenze si saranno acquietate.
Non è il gusto del macabro a farmi piacere questo tipo di hobby. Mi piace la calma che c'è nelle strade dei paesi vuoti, mi piace vedere come la natura si riprende gli spazi che l'uomo aveva conquistato. Ormai non c'è più dolore, anzi. D'altra parte io non so cosa c'è dietro, nel senso che non so se gli ordini di evacuazione prevedevano un aiuto per ricostruire altrove. Mi documento sempre sulla storia del paese che vado a visitare, sul motivo e sulla data dell'abbandono. Di quelli che ho riportato qui finora, solo Romagnano è conseguenza del terremoto, gli altri sono a causa di frane, quindi sono evacuazioni programmate. Nella mia lista, c'è n'è uno abbandonato in seguito ai bombardamenti della II guerra mondiale (ancora da vedere) e qualcuno semplicemente per praticità.
 
   
geishaxcaso
geishaxcaso il 27/11/11 alle 20:27 via WEB
non è gusto del macabro lo so, le architetture antiche, anche i ruderi, sprigionano un fascino senza pari, e, te lo dico da architetto, ne subisco anch'io il fascino... ma vedere il posto in cui si è nati, e, nel mio caso, dove avevo le mie due nonne e dove trascorrevo le vacanze spensierate di bambina fa venire comunque il magone, è come toccare con mano il tempo che è passato e l'abbandono che ne è seguito... ciao bella, buona serata :)
 
     
formybz
formybz il 27/11/11 alle 21:10 via WEB
Il tuo è un sentimento particolare, lo capisco.
Posso chiederti se il paese di cui parli è stato abbandonato in seguito a catastrofi naturali?
 
     
geishaxcaso
geishaxcaso il 28/11/11 alle 12:36 via WEB
varie cause, si è spopolato nell'immediato dopoguerra, quindi abbandono, incuria, degrado, fino a una ventina d'anni fa da noi non c'era il senso del valore delle antichità... il terremoto dell'86 ha fatto il resto, non fu particolarmente forte, ma su strutture malmesse ha avuto il suo effetto, il borgo non è completamente spopolato, nella parte più nuova vivono ancora un duecento persone. Purtroppo le cose pregevoli sono crollate, quelle recuperate sono state tutte intonacate e tinteggiate a fantasia, con risultati deprimenti, delle pietre antiche a faccia vista, dei portali e delle pavimentazioni pure in pietra come non si lavora più oggi non è rimasto nulla.... :'(
 
     
formybz
formybz il 28/11/11 alle 13:29 via WEB
Brutta storia... Peccato anche per le cose andate perse o rimaneggiate senza rispetto: potevano essere una fonte di ricchezza o comunque di cultura. Probabilmente esistono in Italia molti posti simili, lasciati "perdere", letteralmente, che non sono nemmeno citati nei siti e nei percorsi culturali, che hanno il merito di tentare di non perdere completamente le tracce del passato.
 
serio.vin
serio.vin il 27/11/11 alle 17:36 via WEB
in geografia ero un fenomeno...avevo una buona media di voti perchè usufruendo della mia memoria fotografica sapevo far viaggiare la prof con la mia interrogazione...con questi tuoi post mi sembra di studiare un atlante storico:mi immagino pure le persone,la vita che scorre attraverso il loro lavoro,il loro muoversi all'interno...
resto sempre affascinata nel vedere le tue foto e nel leggere le notizie che riporti e anche se questo l'hai visitato da lontano,ugualmente percepisco "l'alito di vita" che come brezza leggera accarezzava gli arbusti e penetrava nelle case...sarà pure franato,ma è stato vissuto intensamente almeno negli intenti è stato così!
grazie coccinella di questi meravigliosi viaggi che mi permetti di fare ^__*
 
 
formybz
formybz il 27/11/11 alle 21:08 via WEB
Fortunata ad avere una buona memoria fotografica! :)
Qui spero di tornarci, magari tra qualche anno. La storia della progettazione del paese mi aveva attratta, ma non avevo trovato notizia del fatto che fosse recintato. Quando finirò i paesi della mia regione e di quelle limitrofe, passerò a cercare quelli della tua.
 
   
serio.vin
serio.vin il 28/11/11 alle 15:18 via WEB
La Puglia è troppo lunga però se ti spingi fin giù da me,vieni a trovarmi...mi renderai immensamente felice ^___^
 
pennydog
pennydog il 27/11/11 alle 18:49 via WEB
Questo triste epilogo mi ha fatto venire in mente la storia del Titanic. I progetti "perfetti" a volte non tengono conto degli eventi o degli imprevisti naturali. Peccato che non si possa visitare questo pezzo di storia. Peccato che quando qualcosa di buono e di bello viene messo in pratica e dà la possibilità di poter crescere, poi arrivi qualcosa che spezza sul nascere questa crescita.
 
 
formybz
formybz il 27/11/11 alle 21:20 via WEB
Già. Io non avevo pensato al Titanic, ma mi ricordava un pò, per la coincidenza dell'accurato progetto a tavolino e per la definizione che il borgo si è data (Città dell'utipia), il paese che ha fatto nascere in me questo interesse. Avevo letto di un paese della Lombardia, Consonno, che un sedicente imprenditore, agli inizi degli anni '60 aveva stravolto per farne la "Las Vegas" italiana; i suoi progetti colossali furono frantumati dalla frana che ne bloccò l'accesso. Le foto di quel paese dei balocchi, con saloon a attrattive sgargianti mi fecere venire il desiderio di visitarlo, ma non ce l'ho ancora fatta e mi consolo scoprendo ciò che mi è più vicino.
 
Macchiaccia
Macchiaccia il 13/12/11 alle 20:49 via WEB
Belle foto, mi piace soprattutto la seconda....ma non so perche. :)
 
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