Quando si è al giro di boa della stagione estiva, gli operatori della prima destinazione turistica pugliese tracciano un primo bilancio. “Lavoriamo tutti, ma non siamo pienamente soddisfatti”. In leggero calo gli stranieri, ma resta la meta top dell’intera regione.
E’ al giro di boa la stagione turistica sulla Montagna del Sole. Dalla località regina per arrivi e presenze Vieste, gli operatori tracciano un primo bilancio, di come stanno andando gli affari quest’anno. "Finora è una stagione un po’ strana”, afferma Rossella Falcone, titolare dell’Hotel Falcone ed ex presidentessa del Consorzio GarganoMare, che unisce un gremito numero di operatori viestani del comparto turistico. “Tutti stiamo lavorando, ma in maniera diversa. C'è chi sostiene di aver meno fatturato a luglio rispetto al 2014, lamentandosi anche del fatto che riempirà agosto solo sotto data. Altri, invece, sono molto più soddisfatti. Personalmente, ho registrato una presenza inferiore dei clienti stranieri, ma non ne conosco il motivo. E' comunque prematuro per fare una previsione, siamo a metà stagione". L'impressione, però; per tutti coloro che mettono piede nella città garganica, è che a luglio sia invasa dai turisti. "Vieste è piena di gente, ma bisogna pure considerare che tante case vacanze e villaggi non sono censiti. Sa quanta gente alloggia in strutture non registrate, a discapito di quelle ufficiali? Anche in questo Vieste è la capitale del turismo in Puglia, i numeri del sommerso sono impressionanti. Altro dato discordante a sentire gli operatori riguarda la clientela campana, alcuni parlano di un calo, per altri sono più presenti. Di sicuro se le cose stanno andando bene è anche merito del bel tempo, che mancò la scorsa estate”. L’albergo dei falcone, storica struttura viestana, con meravigliosa vista sul vicinissimo Pizzomunno, richiama clienti di vario tipo. “Da noi arrivano tante famiglie, coppie, giovani, ma anche pensionati. Riusciamo ad attrarre target diversi. Il classico target di Vieste, complessivamente considerata come destinazione, è dato dalle famiglie con bambini, perché è considerata ideale per le loro esigenze. Per fare un esempio: chi, tra i nuclei familiari, ha la possibilità di concedersi due settimane al mare, ne fa uno in Salento e uno sul Gargano. Ebbene, ci riconosce inevitabilmente di essere una meta molto più adatta alle loro necessità”. “Se qualcuno si lamenta quest’anno è proprio il colmo. Anche da noi, come ho sentito per altri operatori, c’è stato un aumento di presenze e quindi di fatturato, sia per quanto riguarda luglio che per agosto”, commenta Gaetano Simone, ex direttore dell'Hotel Eden di Tremiti ed ora al White Hotel di Vieste. "La cosa più interessante è che sembra anche che la gente sia disposta a spendere leggermente di più, il nostro prezzo medio giornaliero per camera doppia è aumentato rispetto al 2014 di 24,22 euro. Nel nostro albergo ad oggi il 64% degli arrivi sono stati di clienti di nazionalità italiana e il restante 36% stranieri. Si tratta specialmente di tedeschi e francesi, subito dopo ci sono gli svizzeri anche se questi ultimi preferiscono settembre per le loro vacanze. Ma non manca anche un buon numero di olandesi”. La giovanissima Antonella silvestri, fondatrice del progetto Gargano Quality, gestisce con i suoi familiari l’apprezzato ed ecosostenibile Villaggio Cala Molinella. Noi lavoriamo alla stagione estiva già da febbraio, puntando tanto sul marketing e sulla promozione via web, i frutti si vedono. Tramite il portale Booking, ad esempio, stanno arrivando molti stranieri da noi sul Gargano. Nel nostro Villaggio abbiamo ospitato anche in bassa stagione, tedeschi e norvegesi, come pure irlandesi. Dai miei colleghi ho sentito di un calo riscontrato da taluni a luglio e per la prima settimana di agosto rispetto allo scorso anno. Sono diminuite le famiglie campane, che scelgono nuovamente la Calabria come meta di vacanza perché è una destinazione meno cara del Gargano e della Puglia. Lo stesso Abruzzo costa meno. L’aspetto più positivo, invece, è che è stato registrato un livello di spesa più alto da parte della clientela. Chi pernotta in hotel e villaggi di fascia medio-alta spende di più, è più propenso a cenare al ristorante. E difatti i ristoratori di Vieste sono più soddisfatti ad oggi, rispetto allo stesso periodo del 2014", spiega Silvestri. Quanto all'eterna questione dell'assenza di un aeroporto funzionante in terra daunia; l'operatrice viestana aggiunge: "La situazione che si verifica è molto chiara: i turisti che atterrano a Pescara tendono di più a fermarsi sul Gargano, piuttosto che proseguire per il Salento: chi invece arriva a Bari Palese bypassa la nostra provincia nel 60% dei casi, arriva da noi solo il 40%. Però sono persone molto motivate. Non credo però che a rendere l'attrattività dell' offerta turistica del nostro territorio dipenda solo dall'aeroporto, è determinante, quella capacità di fare rete che ancora non abbiamo, mentre in Salento sì". Ma ad incidere sono anche alcune lacune incredibili. "Quando ho sentito che a Foggia gli uffici di autonoleggio sono chiusi nei giorni festivi ho pensato fosse impossibile. Poi ho verificato, è così ed è assurdo. L'Avis della stazione resta chiuso la domenica; mentre il sabato è aperto solo fino alle 12,30. Lo stesso vale per Maggiore: chiusi la domenica, il sabato attivi per metà giornata. Tutto questo avviene in piena estate, quando si lavora più che in tutto il resto dell'anno! Ciò vuol dire che i turisti che arrivano a Foggia, e lo fanno soprattutto nel weekend, sono impossibilitati a raggiungere il Gargano con un'auto a noleggio. Né possono contare sui bus, che hanno una frequenza insufficiente". Lucia Piemontese L’attacco |
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