Creato da enca4 il 15/02/2010
PENSIERI E PAROLE
 

W. Allen

NON E' CHE HO PAURA DI MORIRE.

E' CHE NON VORREI ESSERE LI'

QUANDO QUESTO SUCCEDE.

W. Allen

 

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CANZONE

Che giorno è

E' tutti i giorni

Amica mia

E' tutta la vita

Amore mio

Noi ci amiamo noi viviamo

noi viviamo noi ci amiamo

E non sappiamo cosa sia la vita

Cosa sia il giorno

E non sappiamo cosa sia l'amore

Jacques Prévert

 

I ragazzi che si amano si baciano

In piedi contro le porte della notte

I passanti che passano se li segnano a dito

Ma i ragazzi che si amano

Non ci sono per nessuno

E se qualcosa trema nella notte

Non sono loro ma la loro ombra

Per far rabbia ai passanti

Per far rabbia disprezzo invidia riso

I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno

Sono altrove lontano più lontano della notte

Più in alto del giorno

Nella luce accecante del loro primo amore.

Jacques Prèvert

 

DALLA - CANZONE

 

N. de Chamfort

CHE COSA DIVENTA UN PRESUNTUOSO

PRIVO DELLA SUA PRESUNZIONE?

PROVATE A LEVAR LE ALI AD UNA FARFALLA:

NON RESTA CHE UN VERME.

N. de Chamfort

 

GLI APOSTOLI DIVENTANO RARI,

TUTTI SONO PADRETERNI

A. Karr

 

 

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DOMANDE SENZA RISPOSTE

Post n°362 pubblicato il 10 Luglio 2011 da enca4

Mi sono domandato in questi ultimi giorni, se occorre più coraggio per vivere o per morire. Mi sono anche chiesto se colui che si toglie la vita (qualsiasi sia il motivo per cui lo fa), è da considerarsi un debole e un vigliacco, oppure un coraggioso, forte e deciso nelle sue scelte, anche se estreme.

Più di un anno fa rivolsi una preghiera a Dio chiedendogli di aiutarmi a riacquistare la speranza in un futuro migliore e l’aiuto nel riaccostarmi a Lui. Dopo quella preghiera mi sentii meglio. Avevo parlato con un amico, mi ero confidato con Lui, avevo aperto il mio cuore a qualsiasi decisione Lui avesse preso nei miei confronti. Per un certo periodo, ricordo, non pensai più al mio stato di salute, alle possibilità che avevo, o meno di vivere, e di come vivere ciò che mi restava.

Uscivo da un periodo che oltre segnarmi dal punto di vista fisico, mi aveva profondamente toccato anche dal lato dei sentimenti. Ero solo. Vivevo in un piccolo appartamento con l’unica compagnia che aveva, ancora, la pazienza di stare con me: una gattina dal colore non definibile, che io chiamai Gigia.Poi, spinto anche da conoscenti e dall’incontro con una donna che non mi ha mai fatto pesare la mia condizione, decisi di trasferirmi per provare a ricominciare di nuovo, non più solo però.

Nuovo ambiente, nuovi medici, qualche conoscenza in più, ma anche qualche brutta notizia in più. La prima è stata quella ricevuto da mio figlio, dopo qualche tempo che ci parlavamo tramite e-mail, il quale mi disse che non se la sentiva, per adesso, di incontrarmi e che, forse, non se la sentirà neanche in futuro. Speravo tanto di poterlo rivedere almeno per un attimo, ma ho capito che quando si commettono errori come quelli che ho commesso io, non si può certo sperare nel fatto che poi chi ha ricevuto il torto si dimentichi di tutto. Quello che mi fa star male è il fatto di pensare che un domani mio figlio possa vivere con lo scrupolo di coscienza per non avermi concesso l’opportunità di potergli parlare di nuovo.

Poi le notizie riguardanti la mia salute. A ciò che avevo si è aggiunto un Aneurisma, l’ingrossamento di un rene, un linfonodo al fegato e uno al polmone.

Mi chiedo quanto ancora io debba sopportare tutto questo. Mi chiedo: se dovessi perdere quel po’ di forza che ho, cosa mi resterebbe da fare se non farla finita? E nel caso, sarei giudicato un vigliacco od un uomo pieno di coraggio?

Molte volte ho pensato di farla finita, ma non ho capito se il non averlo ancora fatto è perché me ne è mancato il coraggio, oppure perché, forse, ancora credo e spero in un aiuto sopranaturale?

Ho la sensazione che anche Lui, in tutt’altre faccende affaccendato, mi abbia abbandonato al mio destino. Con questo non voglio certo dire di aver diritto ad un trattamento di favore ma, almeno, se proprio devo abbandonare ogni speranza, che la cosa si risolva in fretta, senza inutili perdite di tempo e di energie.

So fin da adesso che ciò che ho scritto non incontrerà il parere favorevole di ognuno di voi. So che molti mi riprenderanno, cercando di farmi ragionare, con la speranza che io accetti la mia situazione così com’è, come mi è stata concessa. So anche che tanti di voi nemmeno leggeranno tutto quello che io oggi ho scritto, anzi, la maggior parte penserà: “Dopo tanto tempo che non si sentiva più, che non ci affliggeva più con i suoi piagnistei, torna è … Ma, in fin dei conti, cosa vuole da noi?”

Niente! Non voglio niente. Voglio soltanto scrivere, come ho sempre fatto, quello che mi passa per la mente. Voglio dire a me stesso cose cheforse possono aiutarmi a trovare, finalmente, un po’ di serenità per essere così in armonia con me stesso.

                                                                                                                             Enrico

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Commenti al Post:
stellina_rn0
stellina_rn0 il 10/07/11 alle 18:59 via WEB
E tu fregatene Enrico di quello che possono pensare gli altri.........scrivi per te stesso!! Io ti leggo molto volentieri anche se tu non leggi i miei commenti,non importa...........SCRIVI ! Ciao.......Paola
 
lucia1958
lucia1958 il 10/07/11 alle 19:50 via WEB
***ed eccoti qua "FINALMENTE" lascia perdere dubbi e incertezze... segui solo ciò che ti detta il tuo cuore e la tua mente curati solo di lasciar che la tua anima s'esprima per come sente e come desidera... lascia fluire tutto e chi vorrà abbeverarsi al tuo sapere lo farà... io sono qui... e mai una sola goccia delle tue parole lascerò cadere nel vuoto... un caro abbraccio affettuoso e sincero a te e fly... a presto bye Lucia...
 
giorgiw84
giorgiw84 il 10/07/11 alle 20:25 via WEB
Buona sera guerriero e ben tornato tra noi..sappi che ti ho pensato ugualmente. Meno male che hai scritto le ultime sei righe perchè mentre leggevo pensavo già a riprenderti e pensavo pure che certe volte guardare i telegiornali fa male, dipende con quale stato d'animo si guarda può essere pure pericoloso perchè ci facciamo l'abitudine e piano piano sembra diventare tutto normale. Quelli di cui parli non sono atti di coraggio, secondo me ci vuole più coraggio per vivere e noi siamo tenuti a dimostrare il nostro coraggio prima a noi stessi e poi agli altri e perchè ne abbiamo tanto e tu più di altri..è una legge di natura. Invece sono contenta di leggere l'ultima frase "In armonia con me stesso" chissà se nasce da qui il nostro benessere? io credo di si. Essere in armonia con se stessi significa ascoltare se stessi e sentirsi liberi a prescindere dai giudizi, pregiudizi e dei sensi di colpa che gli altri sono sempre pronti a darci. Ognuno di noi è unico a se stesso e per questo raggiunge il proprio equilibrio, il proprio modo di stare bene con se stesso, che è un modo diverso di quello degli altri..quindi fai benissimo a scrvere e fare quello che ti piace e che ti fa stare bene..so che la tua dolcissima Fiorella è daccordo con me quindi tu devi solo leggere, meditare e sorridere :-))) ti vogliamo bene proprio perchè sei cosi come sei, perchè sei speciale non per il peso che porti ma per il tuo animo buono.:-) P.S:ho ancora il cell guasto...non è vero..non sono in armonia con me stessa in questo periodo e quindi non mi va di sentire gli altri :-)). Un bacione a te e Fiorella Maria Pia
 
ironwoman63
ironwoman63 il 10/07/11 alle 21:56 via WEB
scrivi Enrico.. scrivi tutto quello che ti passa per la testa e condividi la tua esperienza. Troppo importante per essere ignorata, visto che si tratta di cosa umana... ognuno di noi rifletta su queste cose, perche' fan parte dell'esistenza di chiunque cammini su questa terra, anche se per motivi diversi. nessuno puo' giudicare nessuno, finche' non veste gli stessi panni e forse nemmeno in questo ultimo caso. Ti abbraccio amico caro, felice di sentirti ancora, un bacione e un abbraccio da lulu'
 
LaBrusLa
LaBrusLa il 12/07/11 alle 10:17 via WEB
Mi ha colpito il primo pensiero del post: secondo me chi si toglie la vita non è nè vigliacco nè coraggioso ma si trova in uno stato di assoluta confusione tra l'EGO e il suo "Sé interiore". Perchè uccidersi è un gesto che non contempla nè paura nè coraggio... Buona giornata laura
 
raggiodisoledgl20
raggiodisoledgl20 il 12/07/11 alle 22:26 via WEB
ciao mio caro enrico.....prima di tutto sono felice di leggerti nuovamente.....e in secondo luogo trovo questo tuo post molto profndo e molto triste......lo so che il tuo stato di salute non è dei migliori.....ma tu hai dimostrato in altre occasioni di essere una persona forte......e sopratt di saper convivere con la tua malattia....certo i momenti di sconforto arrivano a tutti e a volte si pensa anche al peggio e cioè di farla finita.....ma è proprio in quel momento che interviene la fede....perchè Dio esiste ed è lì pronto ad aiutarti a darti segnali per continuare ad andare avanti.....anche se noi li ignoriamo....per cui mio caro enrico non pensare che Dio ti abbia abbandonato perchè non è così....e quando ti senti solo e ti sembra che tutto è perduto rivolgiti a lui......quindi tieni duro e non ti arrendere mai......dolce notte e un bacio.....cinzia
 
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