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« Il Che africano ..Noi umani siamo capaci d... »

Solidarietà ai giovani turchi che lottano per uno stato moderno e laico..

Post n°314 pubblicato il 04 Giugno 2013 da fabpat72
 

L'eroe nazionale laico della Turchia Mustafa Kemal Atatürk vs il "sultano" Recep Tayyip Erdoğan..

Il sultano erdogan vs Ataturk..

Chi conosceva poco la Turchia, ma in questi giorni ha seguito l’hashtag #occupygezipark, ha di sicuro notato che i turchi scrivono con l’alfabeto latino, lo stesso in uso in gran parte del mondo occidentale. La Turchia è l’unico paese del Medio Oriente – oltre a Israele – a non utilizzare l’alfabeto arabo: fu una decisione presa 90 anni fa, alla fine della Prima Guerra Mondiale, dalla nuova classe dirigente che sostituì il governo del Sultano. Usare l’alfabeto occidentale fu uno degli elementi della rapida modernizzazione della società turca negli anni Venti. La modernizzazione, con cui i riformatori cercarono di trasformare la Turchia in un paese moderno ed europeo, portò il paese ad essere uno dei più laici e secolarizzati del mondo. Recep Tayyip Erdogan, l’attuale primo ministro al centro delle proteste di piazza di questi giorni, è il primo importante politico della storia recente ad essere apertamente islamico e ad aver vinto diverse volte le elezioni. Buona parte delle proteste, secondo quasi tutti gli osservatori, sono causate proprio dalla “strisciante islamizzazione” che Erdogan ha introdotto in Turchia negli ultimi anni. Le proteste di piazza Taksim e i cambiamenti di Erdogan hanno entrambi a che fare con i grandi mutamenti che sta affrontando la Turchia: la crescita economica, le ambizioni in politica estera, la “ottomania” e le pressioni verso l’islamizzazione. In tutto questo ha una piccola parte anche l’alfbeto latino, con cui i manifestanti hanno twittato in questi giorni. Per capire tutto il quadro bisogna fare un grande passo indietro.

Un po’ di storia
Per circa quattrocento anni, tra il sedicesimo e il diciottesimo secolo, la Turchia è stata la più grande superpotenza del mondo a ovest della Cina. All’epoca non esisteva uno stato chiamato “Turchia”: esisteva l’impero ottomano (dal nome della dinastia che lo governava). Al momento del suo massimo splendore dominava dal Marocco, ad ovest, fino ai confini di quello che oggi è l’Iran a est. Dalla penisola di Crimea, a nord, fino ai confini meridionali dell’Egitto, a sud.
Per molti secoli l’impero ottomano è stato per l’Europa “il nemico” per eccellenza. Decine di Papi si sono succeduti supplicando od ordinando ai re europei di fare la pace tra di loro e di concentrarsi contro il vero nemico che minacciava la cristianità. Non furono ascoltati spesso, e anche quando accadeva, gli sforzi europei si rivelarono inutili o tragici. Quasi ogni volta che un esercito cristiano ne incontrava uno ottomano la battaglia si tramutava in una rovinosa sconfitta. In questa lunga serie di sconfitte, tra le più gravi Nicopoli nel 1396, Costantinopoli nel 1453 e Algeri nel 1541, le battaglie in cui vinse l’Occidente, come quella di Lepanto nel 1571, per quanto celebrate, furono solo una breve parentesi. Gli eserciti ottomani arrivarono per due volte, una nel Cinquecento e l’altra nel 1683, ad assediare la stessa Vienna (sul secondo assedio di Vienna è da poco uscito un film di Renzo Martinelli, lo stesso regista di Barbarossa, il film in cui appare come comparsa Umberto Bossi). Nel Settecento le cose cambiarono piuttosto rapidamente: i rapporti di forza si invertirono e gli stati europei, la Russia e l’Austria in particolare, presero l’iniziativa. Il diciannovesimo secolo e i primi anni del ’900 furono una continua umiliazione per l’impero ottomano: in pochi anni i sultani persero l’Algeria, poi la Tunisia, gran parte dei Balcani e poi la Libia, conquistata dall’Italia insieme alle isole greche del Dodecaneso. La Turchia era divenuta “il malato d’Europa”, una definizione che stava a significare come l’impero ottomano fosse ormai un gigante con i piedi d’argilla, incapace di reggersi in piedi e la cui caduta avrebbe causato più problemi di quanti ne avrebbe potuti risolvere. Nel 1908 un gruppo di giovani ufficiali e intellettuali, che si erano soprannominati “i giovani turchi”, fece un colpo di stato e costrinse il Sultano ad adottare una serie di riforme costituzionali e modernizzatrici. I giovani turchi erano dei nazionalisti ammiratori della Germania e spinsero il Sultano in un’alleanza che trascinò l’impero nella Prima Guerra Mondiale. Sconfitto insieme alla Germania, l’impero non sopravvisse alla guerra e con i trattati di pace firmati a Parigi nel 1919 la Turchia perse tutti i territori che le rimanevano e venne ridotta agli attuali confini.

La modernizzazione
La fine della Prima Guerra Mondiale portò in Turchia una serie di scontri e disordini, sfociati in una guerra civile. Nel 1922 il movimento nazionalista turco, di cui facevano parte molti ex-giovani turchi, conquistò il potere. Il sultanato venne abolito e in pochi anni la Turchia subì una rapida serie di drastiche riforme. Il leader di questo movimento fu un ufficiale dell’esercito turco, Mustafà Kemal, che da allora venne soprannominato Atatürk, padre dei Turchi.
Atatürk e gli altri nazionalisti credevano che la lunga serie di umiliazioni subite dalla Turchia fosse causata dalla sua arretratezza e che l’unico modo per rimediare fosse seguire rapidamente il percorso che avevano tracciato i paesi occidentali. Questo significava abbracciare tutto ciò che era europeo e abbandonare tutto ciò che ricordasse il fallimentare passato imperiale: la religione islamica, il multiculturalismo e tutto il resto delle antiche tradizioni. I riformatori imposero come unico alfabeto quello latino – in Turchia fino ad allora si era scritto soltanto in caratteri arabi. Abolirono il sultanato e qualunque riferimento alla religione islamica nella nuova costituzione del paese. Uno stato laico e secolare, secondo i riformatori, era l’unico modo di creare uno stato forte, in grado di riportare la Turchia al posto che meritava tra le grandi nazioni. D’altro canto, nella loro concezione, uno stato doveva anche essere una nazione: con una sola lingua e una sola cultura. L’impero ottomano era stato inclusivo, aperto alle altre culture. Sotto il sultano vivevano greci, albanesi, bulgari, armeni, curdi e arabi e per loro non era difficile raggiungere anche le posizioni più alte dell’esercito e della burocrazia imperiali. Atatürk e gli altri riformatori decisero di rendere la Turchia uno stato esclusivamente turco e questo significò sterminare gli armeni (lo sterminio cominciò già nel 1915) e perseguitare le altre minoranze, come i curdi e i greci.

Il presente
La storia turca negli ultimi cinquant’anni è stata spesso turbolenta: ci sono stati attentati, repressioni, disordini e colpi di stato. L’esercito si è sempre considerato il garante dello stato laico creato da Atatürk ed è più volte intervenuto nella politica del paese. Tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta, i generali hanno compiuto tre diversi colpi di stato. Nonostante l’esercito si sia sempre presentato come il difensore dei valori laici e occidentali della Turchia, il suo nemico principale sono quasi sempre stati gli attivisti di sinistra e i comunisti, contro i quali vennero organizzati i vari colpi di stato. In quegli anni l’esercito ha spesso compiuto esecuzioni, omicidi e torture con scopi politici.
Le elezioni vinte nel 2002 dall’AKP, il partito di Erdogan, sono uno spartiacque nella storia recente della Turchia. L’AKP, il Partito della Giustizia e dello Sviluppo in turco, è un partito islamico da molti definito “moderato”, ma che ha compiuto comunque gesti rivoluzionari per un paese laico come la Turchia. Nel 2008, ad esempio, Erdogan ha abrogato la legge che vietava agli impiegati pubblici di indossare vestiti che fossero anche simboli religiosi, come ad esempio il velo per le donne (la legge è stata successivamente bocciata dalla Corte Costituzionale). Più recentemente è stata approvata una legge che limita il consumo di alcolici nelle ore notturne. Erdogan si è scontrato anche con l’esercito. Attualmente diversi ufficiali, tra cui anche alcuni generali, si trovano sotto processo o sono in prigione, accusati di aver pianificato dei colpi di stato o di aver compiuto altri crimini. Alcune di queste accuse sono da molti ritenute delle montature, utilizzate da Erdogan per mettere sotto controllo l’esercito. La politica di Erdogan in materia di religione e le sue azioni contro l’esercito sono soltanto una parte di quello che lui e il suo partito hanno fatto negli ultimi dieci anni. La Turchia ha avuto una rapida crescita economica e ha cominciato a far sentire la sua voce nelle questione dei suoi vicini mediorientali – la Turchia confina con la Siria, l’Iraq e l’Iran. Questa nuova ascesa della Turchia al rango di potenza ha contribuito a quella che alcuni hanno definito “ottomania”. Attualmente la soap opera più vista in Turchia è Il Secolo del Magnifico, una serie di complotti e intrighi a corte, in qualche modo simile a Game of Thrones, ma ambientata nel Cinquecento, all’epoca del sultano Solimano, detto il Magnifico. Il film che ha fatto più incassi nell’ultimo periodo è La conquista del 1453, che parla della conquista di Costantinopoli – un film criticato anche in patria per i suoi toni nazionalisti. Le nuove uniformi della compagnia aerea nazionale, la Turkish Airlines, sono di chiara ispirazione ottomana: fez – il tipico cappellino turco a tronco di cono, vietato dai modernizzatori – e abiti molto castigati per le donne. Secondo i critici di Erdogan, che lo hanno soprannominato “il Sultano”, anche la sua politica è macchiata da questa nostalgica “ottomania”. Erdogan vorrebbe un ritorno a una Turchia fortemente islamizzata, con un ruolo di leadership in Medio Oriente, una sorta di potenza regionale come era, appunto, in passato l’impero ottomano. Lo scrittore turco Cinar Kaper sostiene in un articolo pubblicato di recente sull’Atlantic che l’obbiettivo di Erdogan sia un altro. Quando alla fine dell’Ottocento il Giappone subì un rapido processo di modernizzazione simile a quello che la Turchia avrebbe avuto cinquant’anni dopo, il motto dei riformatori fu: «tecnologia occidentale, spirito giapponese». Secondo Kaper, il motto di Atatürk e di quelli che hanno proseguito la sua opera fino all’arrivo di Erdogan poteva probabilmente essere riassunto in «tecnologia occidentale, spirito occidentale». Per Kaper quella turca è stata una vera e propria imitazione, ma «se passi novant’anni a dire di essere una copia dell’Occidente, allora l’Occidente non avrà ragione di guardarti come qualcosa di diverso da una copia scadente di sé stesso». E questo non sarebbe un problema per una nazione soddisfatta dell’irrilevanza internazionale. Ma non è questo il caso della Turchia di Erdogan. L’obbiettivo di Erdogan non è creare un nuovo impero regionale, ma non essere irrilevante: e per non essere irrilevanti è necessario avere un’identità propria.


Commenti al Post:
fabpat72
fabpat72 il 04/06/13 alle 14:25 via WEB
Questa volta la primavera araba ha toccato la Turchia, un paese , che anche se distante geograficamente parlando dall'Italia, è il più vicino sul piano culturale e delle abitudini di vita all'occidente.. questo post attraverso una ricostruzione storica della Turchia di questo secolo vuole spiegare i motivi di questa rivolta popolare, nata da una banale protesta ambientalista ma che in realtà nasconde ragioni molto più profonde e naturalmente vuole essere un tributo ad Ataturk il PADRE LAICO DELLA NAZIONE TURCA con le cui effigie si battono in queste ore i giovani per le strade, nonostante la brutalità della polizia turca .. saluti ^_^
 
 
fabpat72
fabpat72 il 04/06/13 alle 14:29 via WEB
Questi sono giovani come noi .. occidentalizzati .. non siamo in Libia o in Egitto nè tantomeno in Siria dove alle atrocità di Assad i ribelli (fondamentalisti islamici) rispondono con il cannibalismo.. qua siamo in Europa .. e questi giovani che lottano per un paese moderno, laico e senza divieti meritano tutto il nostro appoggio ..
 
PenelopeMaiPiu
PenelopeMaiPiu il 04/06/13 alle 14:35 via WEB
abbiamo tanto da imparare da loro, noi siamo amorfi, incapaci di inca@@arcio veramente, ci facciamo passare tutto sulla testa.
 
 
fabpat72
fabpat72 il 04/06/13 alle 14:40 via WEB
Quei giovani si stanno facendo ammazzare per cambiare in meglio il loro paese ... come vorrei un popolo italiano così , poter essere fiero dei miei connazionali .. e invece .. ciaooo
 
an_sta28
an_sta28 il 04/06/13 alle 14:44 via WEB
dobbiamo inchinarci a questi giovani e guardarci dentro..abbiamo forse ancora da qualcosa da trasemttere??
 
 
fabpat72
fabpat72 il 04/06/13 alle 14:50 via WEB
Hai detto proprio bene !!! dovremmo inchinarci di fronte al coraggio di questi giovani e alla forza dei loro ideali !!! ciaooo
 
   
robym51
robym51 il 04/06/13 alle 14:53 via WEB
onore a loro che hanno il coraggio di metterci faccia e corpo in quel che credono .... ci stiamo arrivando anche noi ...non manca molto ormai.
 
     
fabpat72
fabpat72 il 04/06/13 alle 14:55 via WEB
la rivoluzione sta toccando un po' tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo ... chissà, magari i prossimi siamo noi !!! ;))
 
sicily_forever.59
sicily_forever.59 il 04/06/13 alle 14:53 via WEB
si vero..quello che scrivi...il video e forte.....cmq siao umani ovvio la stima di questo popolo....ok buona giornata fabio...sei sempre dok x i servizi ke fai ...bravo.....^___^
 
 
fabpat72
fabpat72 il 04/06/13 alle 15:00 via WEB
con la primavera araba si è corso il rischio ,rovesciando i vari regimi, di far assurgere al potere forze islamiste e religiose .. questa volta siamo di fronte ad una RIVOLUZIONE DAVVERO LAICA fatta da giovani che vogliono l'OCCIDENTE e il nostro modello di sviluppo ... ciaoo
 
attilario
attilario il 04/06/13 alle 15:42 via WEB
Solidarietà!
 
 
fabpat72
fabpat72 il 04/06/13 alle 18:04 via WEB
^__^ ciaoo
 
saverio.ancona
saverio.ancona il 04/06/13 alle 16:24 via WEB
Una situazione difficile, politicamente e socialmente. Sono stato in Turchia nel 2011, ho visto grandissime differenze sociali fra città e città, cittadini e cittadini, spesso, a causa del fanatismo religioso che, i giovani colti e progressisti, giustamente, vorrebbero migliorare. A loro un grande augurio di successo, perchè, anche in Turchia, non ci sia un'altra guerra civile, come nei viciniori paesi islamici.Speriamo, Saverio
 
 
fabpat72
fabpat72 il 04/06/13 alle 18:11 via WEB
.. e pensa Savè che questi giovani scesi nelle piazze cantano nella loro lingua una canzone tutta italiana "Bella Ciao"
 
AngelaUrgese2012
AngelaUrgese2012 il 04/06/13 alle 17:56 via WEB
La religione cristina non è razzismo, Gesù ha detto: Non vi è nè giudeo nè greco nè povero nè ricco ne schiavo nè libero ecc. ecc. ma tutti sono un corpo solo in Cristo. Buona serata
 
 
fabpat72
fabpat72 il 04/06/13 alle 18:17 via WEB
Qua non è una questione di religione (meglio Gesù di Allah ?!), ai tempi del sultanato in Turchia convivevano pacificamente un sacco di etnie diverse ma era comunque una monarchia feudale.. qua la questione semmai è quella di passare da uno stato FEUDALE basato sulla religione di stato ad uno stato moderno basato sulla SECOLARIZZAZIONE della società (uno stato laico per capirci) e sul riconoscimento dei DIRITTI DELLE PERSONE !!! ciaoo
 
maddamark
maddamark il 04/06/13 alle 20:00 via WEB
Ciao, grazie per la bella lezione di storia. E' molto importante conoscere. Della Turchia, porta sull'Asia, non conosco molto. Ho un'infarinatura sul problema dei curdi ma, da qualche giorno, ho capito bene quello che travaglia i giovani turchi. Per i suoi confini è strategicamente importante.E' nostro dovere stare vicino al popolo turco. Ciao ancora Maddalena
 
 
fabpat72
fabpat72 il 04/06/13 alle 21:00 via WEB
A Holland ,in Francia , gli si sta rivoltando contro il popolo (almeno quello conservatore) per eccesso di politica progressista, ad Erdogan esattamente per le ragioni opposte .. mi vien da dire il mondo è bello perché vario! jejeje ;)) ciaooo
 
gucciardirosalia
gucciardirosalia il 04/06/13 alle 20:10 via WEB
molta solidarietà.... peccato che il popolo italiano non prenda esempio da questi ragazzi.... non capisco perchè non riusciamo ad unirci e far valere i nostri diritti ciao e buona serata
 
 
fabpat72
fabpat72 il 04/06/13 alle 20:56 via WEB
il nostro "regime" (soft per fortuna) , fatto da papponi e boiardi di stato è molto più subdolo e intelligente .. ha saputo usare bene i media nazionali per addormentare le coscienze e ha saputo usare bene anche la tecnica del DIVIDE ET IMPERA facendoci credere che avere tante correnti politiche al potere è sinonimo di buona e funzionante democrazia .. ciaoo
 
annamariamennitti
annamariamennitti il 04/06/13 alle 20:17 via WEB
ciao Fabio devo leggere , appena posso ciao a dopo
 
 
fabpat72
fabpat72 il 04/06/13 alle 20:49 via WEB
ok , buona lettura allora , ciaoo ^_^
 
twister_1811
twister_1811 il 04/06/13 alle 20:23 via WEB
Sono daccordo anche a dare tutta la solidarietà possibile ai giovani Turchi, le tante volte che sono stato in Turchia ho notato che è molto occidentalizzato. Solo se prenderanno il sopravvento gli integralisti islamici, la Turchia precipiterà nel medio evo!!!
 
 
fabpat72
fabpat72 il 04/06/13 alle 20:48 via WEB
Il governo Erdogan è una sorta di governo clerico-fascista che ha bombardato la Turchia di moschee e di centri commerciali santificando così l'alleanza spuria tra il liberismo dei palazzinari e il moralismo dei bigotti islamici! .. e per fermare qualunque forma di dissenso considera che la Turchia è il paese che al momento ha il più alto numero di giornalisti in carcere per reati di opinione! ciaoo
 
chiara.aurora2010
chiara.aurora2010 il 04/06/13 alle 21:27 via WEB
Il popolo turco sta cercando di fare quello che dovremo fare noi,fare capire che non è importante il consumismo e il potere,infatti siamo uguali alla cina che sta facendo di tutto per stare sempre al primo posto delle tecnologia e potere e ci siamo dimenticati dei diritti della costituzione e la Cina i loro abitanti che stanno invadendo il nostro paese.In tanto in Italia sembra uno stato in preda all'odio e potere,violente,omicidi e la vita non vale più niente.Se i giovani si battano per una Turchia laica e moderna,che ci sia al primo posto i diritti dell'uomo.Penso che un po alla volta l'Europa andra in crisi.
 
 
fabpat72
fabpat72 il 04/06/13 alle 22:15 via WEB
Una Europa fondata sul potere delle banche e su politiche di austerity non farà altro che accelerare questa crisi.. ciao ^_^
 
annamariamennitti
annamariamennitti il 04/06/13 alle 21:42 via WEB
L'Europa è già in crisi, hai detto bene i prossimi saremo noi!!!!!!!!ciao,,buona serata
 
 
fabpat72
fabpat72 il 04/06/13 alle 22:18 via WEB
l'idea non mi dispiace affatto .. se servisse per migliorare le condizioni di vita delle persone in Italia e dare speranze vere a chi oggi in Italia sta per essere risucchiato dalla povertà.. ben venga una RIVOLUZIONE del popolo anche in Italia .. ciaoo ^_^
 
   
mundi35
mundi35 il 05/06/13 alle 00:00 via WEB
magari una guerra civile . che bella prospettiva . !
 
     
fabpat72
fabpat72 il 05/06/13 alle 09:12 via WEB
I benestanti non accetteranno mai di loro spontanea volontà una redistribuzione equa della ricchezza .. ai poveri rimane il voto .. ma se il voto democratico non dà una concreta speranza di cambiamento o muori di fame in silenzio e nell'indifferenza dei tuoi simili o scendi nelle piazze e cominci a fare guerriglia, io preferisco la seconda!
 
serenella1210
serenella1210 il 04/06/13 alle 21:51 via WEB
tutta la mia ammirazione loro almeno hanno le p..... quelle ke noi nn abbiamo piu' ciao
 
 
fabpat72
fabpat72 il 04/06/13 alle 22:19 via WEB
esatto Serenella ^__^ dici bene !!! ciaoo
 
DgVoice
DgVoice il 04/06/13 alle 22:04 via WEB
Un saluto veloce da Lisa staff radio dgvoice
 
 
fabpat72
fabpat72 il 04/06/13 alle 22:20 via WEB
Un saluto allo staff ^_^ ciao
 
lucenzo2010
lucenzo2010 il 04/06/13 alle 22:21 via WEB
almeno loro oltre a farsi vedere si fanno anche sentire. Noi da buoni vegetariani prendiamo sempre la carota...senza lamentarci mai!Buona serata - Colibrì
 
 
fabpat72
fabpat72 il 04/06/13 alle 22:27 via WEB
Noi in Italia usiamo Twitter per seguire le stronzate che dicono i vip e ci compriamo gli smartphone per pavoneggiarci con gli amici, i giovani in Turchia adesso stanno usando Twitter e i telefonini per diffondere la protesta e la resistenza al regime.. pensa te che differenza di civiltà ! ciaoo ^_^
 
   
pomelia1
pomelia1 il 05/06/13 alle 19:59 via WEB
Differenza di civiltà Sì... ma anche sofferenza vera...morte disseminata...tutto questo ti spinge a batterti per qualcosa e ad usare i mezzi tecnologici per diffondere le notizie e chiedere aiuto..meno male che c'è Twitter...perchè sennò Erdogan chi lo ferma più..è veramente terribile la feroce repressione attuata da questo sanguinario... Riflettevo quanto debba sempre essere alto il prezzo della libertà...c'è un tributo di sangue pronto ad essere richiesto...
 
     
fabpat72
fabpat72 il 05/06/13 alle 20:20 via WEB
.. di sicuro uscire da un regime autoritario non è una cosa facile .. cmq ho ascoltato il TG qualche minuto fa e anche qui da noi la polizia con le cariche non scherza .. a Terni la polizia ha caricato i lavoratori ex Thyssen e pure il sindaco della città è stato ferito .. se i governi europei pensano di combattere la crisi e la disoccupazione a colpi di manganelli andiamo bene! ciaoo
 
nagi51
nagi51 il 04/06/13 alle 23:52 via WEB
Condivido la solidarietà ...Buonanotte :-)
 
 
fabpat72
fabpat72 il 05/06/13 alle 09:13 via WEB
^__^ ciaoo
 
ragazzi_miei
ragazzi_miei il 05/06/13 alle 13:56 via WEB
ETUTO GIUSTO CIO CHE CI HAI FATO LEGGERE E VEDERE IN QUESTO BLOG FAB CE DA DIRE CHE COME SI VEDE ALL INIZIO IN PRIMA FIGURA IL VERO PERICOLO SONO I NTEGRALITA RELIGIOSA E LA PADRONANZA DELLA POLIZIA DEL RESTO QUI IN ITALIA ANCHE SE PIU VELLUTATO E PERFETAMENTE COSI E IL POPOLO BUE VA AVANTI CIAO FAB GRAZIE
 
ragazzi_miei
ragazzi_miei il 05/06/13 alle 14:01 via WEB
CORREGGO ALCUNI ERORI ORTOGRAFICI POICHE LA TASTIERA NON MI FA SEMPRE LE DOPPIE SCRIVENDO IN FRETTA E AL POSTO DI INTEGRALITA (CHE HA UN ALTRO SIGNIFICATO VOLEVO SCRIVERE INTEGRALISMO INSOMMA HO FATTO UN PO DI CASINO) SCUSAMI MA SONO SICURO CHE TU MI HAI CAPITO CIAO FAB GRAZIE ANCORA
 
 
fabpat72
fabpat72 il 05/06/13 alle 19:15 via WEB
si certo, ho capito benissimo, grazie per la visita, ciao ^__^
 
fenomeno2112
fenomeno2112 il 09/06/13 alle 21:51 via WEB
quello stronzo di erdogan mi sta facendo rivoltare nella tomba
 
magamaghella50
magamaghella50 il 15/06/13 alle 13:39 via WEB
Rileggo i tuoi post più vecchi, non credevo fossero così interessanti. Un saluto
 
magamaghella50
magamaghella50 il 15/06/13 alle 13:40 via WEB
Rileggo i tuoi post più vecchi, non credevo fossero così interessanti. Un saluto
 
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