Creato da Trappolinax il 31/10/2008

Il mio mondo blu

sogni e realtà ....

 

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Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 14 Novembre 2008 da Trappolinax
 

Una mia breve favola. Spero vi piaccia

La piccola caffettiera

" C'era una volta una piccola caffettiera. Da tanto e tanto tempo viveva con due simpatici nonnetti e per loro ogni giorno ce la metteva propio tutta a fare un ottimo caffè.
La mattina attendeva trepidante  che il nonnino e la nonnina si alzassero e, quando uno di loro la prendeva in mano  per riempirla di macinato scuro, quanto era felice!
L'aroma si spandeva per tutta la casa e i due nonnini, seduti con la tazza in mano, chiaccheravano e sorseggiavano il suo capolavoro.
Da qualche tempo, però, la piccola caffettiera faticava più del solito e più di una volta negli ultimi giorni il caffè aveva stentato ad uscire.
- Certo non ho più la forza di un tempo-, pensava la piccola caffettiera. - Bisogna che mi sforzi di più.
Così trascorrevano i  mesi e la cuccuma era sempre più stanca e triste. Adesso il caffè non usciva propio più anche se lei ce la metteva tutta: si sforzava, ma al momento buono niente. Allora pianse tutta la notte, pianse così tanto che alla mattina non riuscì nemmeno ad aprire gli occhi. - Che strano-pensò - oggi non mi sono venuti neanche a svegliare....
Poi, tutto a un tratto , sentì un profumino delizioso spandersi per la casa. Al suo posto, sul fornello ora troneggiava una nuova caffettiera tutta lucida e moderna.
La vecchia cuccuma non aveva più lacrime; sapeva bene di non fare il propio dovere, ma tutto avrebbe immaginato fuorchè di essere sostituita.
Purtroppo i dispiaceri per lei non erano finiti: fu presa e gettata nal sacchetto della spazzatura. Fece un lungo viaggio, sostò nel cassone della nettezza urbana e da lì giunse alla discarica. Era un posto emorme con una montagna di rifiuti e di roba vecchia come lei. - Sono propio finita - si disse. - Non immaginavo così la mia vecchiaia! pensavo di poter riposare tranquilla su uno scaffale vicino agli altri oggetti di casa, invece...
Passarono settimane, mesi; lei era sempre lì al freddo, al vento, sempre sola.
Finchè un bel giorno scorse da lontano un vecchietto. Camminava chino come chi è tanto stanco e sulla spalle aveva una coperta. Si guardava intorno e, ora qui ora là, tra i rifiuti raccoglieva qualcosa, poi lo rimetteva di nuovo al suo posto.
Si avvicinava sempre più finchè le fu quasi sopra.
Che paura! L'uomo la guardava fisso, poi si chinò e la prese in mano, la rigirò un paio di volte, quindi la mise sotto quello strano mantello e piano, a passi lenti e pesanti si allontanò da lì. Camminò molto finchè giunse vicino a un ponte, vi scese sotto e lì la caffettiera vide cose assai strane: c'erano due vecchie sedie, un materasso buttato per terra e un sacco di giornali e di lattine. Quel luogo non pareva propio una casa, ma l'uomo la depose su uno scatolone e poi con tanta cura cominciò a ripulirla.
Lei non capiva che intenzioni avesse quel vecchio, ma era così garbato che ispirava fiducia. Passò molto tempo a scrostare lo sporco, poi la lavò e l'ascugò con cura.
Quindi prese del caffè da un piccolo sacchetto di carta, la riempì, vi accese un fuocherello sotto e attese paziente.
La caffettiera non ricordava nemmeno più come si facesse e non riuscì a combinare nulla. - Adesso si arrabbierà molto- pensò tremante.
Invece l'uomo, dopo aver alzato il coperchio, non commentò; la posò sullo scatolone e se ne andò col suo passo lento.
Tornò verso sera, la prese fra le mani e cominciò a parlarle: - Povera piccola cosa c'è che non va? Non sei contenta di essere qui con me? Sei così bella che fai un figurone in mezzo alla mie vecchie cose.
Nel sentire quelle parole per poco il cuoricino della caffettiera non scoppiò di gioia. E fu propio la gioia a compiere il miracolo.
Da quel giorno l'uomo non fu mai più solo. Un sacco di amici come lui, un pò barboni e un pò sporchi ma tanto simpatici, venivano sotto il ponte e bere quel caffè. E quanto era felice la caffettiera!

Qualche vagabondo ricorda addirittura di averla sentita cantare. Che matto!

Wanda B. - C'era una volta... adesso c'è  - Arnoldo Mondadori Editore

                               

 
 
 
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