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l'età del gambero.

Post n°181 pubblicato il 02 Maggio 2010 da esperiMente

Come avviene per la riscrittura della storia, anche per giungere alla violazione di diritti conquistati con lotte e sacrifici dalle generazioni precedenti non vengono compiuti gesti eclatanti, che attirerebbero troppo l'attenzione, ma piccole trasformazioni negli usi e nelle abitudini comuni.

Da quando è diventato inaccettabile che negozi e supermercati possano restare chiusi un giorno su trecentosessantacinque? Esiste un momento dal quale è diventato indispensabile poter fare la spesa sempre e comunque?

Sì. Da quando la logica del profitto ha preso il sopravvento su tutto il resto.

Lo scorso anno fece un discreto scalpore la notizia che un IPERCOOP della mia zona sarebbe rimasto aperto il 1^ maggio, in barba alla Festa dei lavoratori. Un IPERCOOP, non un supermercato qualunque.
Ricordo lo sguardo intimidito e timoroso di una cassiera che, intervistata dal telegiornalista di una rete nazionale, affermava che "no, non siamo stati costretti a venire a lavorare, il personale che vede qui oggi ha scelto volontariamente di prestare servizio". Pareva di vedere in trasparenza l'arma del ricatto puntata contro la sua schiena. L'arma schifosa di chi, forte della crisi e della diffusa paura di perdere il lavoro, merce divenuta preziosissima, e consapevole del decesso della coscienza pubblica in favore della ricerca di soddisfazione dei bisogni relativi alla sfera strettamente privata (l'io al posto del noi, come ho sentito dire a don Luigi Ciotti, uno dei pochissimi preti che riesco ad ascoltare senza essere colta da un attacco di colite), possiede ottimi argomenti per convincere i dipendenti a "prestare volontariamente servizio". Con buona pace dei sindacati. Qualcuno dovrebbe forse avvisarli che l'inverno è finito da un pezzo, e sarebbe bene risvegliarsi dal letargo, prima che qualcuno decida di chiuder loro la tana con un masso.

Sempre lo scorso anno  un ridicolo personaggio da fumetto decise di applicare decurtazioni allo stipendio dei dipendenti pubblici in assenza per malattia (e, per giocare con una frase tornata in auge, colpirne cento per educarne uno). Dando così dei delinquenti all'intera categoria,  nonchè ai medici che firmano i certificati. E i sindacati? Sempre zitti, fermi. "Che non si sa mai che se ci muoviamo qualcuno si accorge che esistiamo, e ci chiede di giustificare il nostro essere al mondo".

Son passati dodici mesi. Oggi, 1^ maggio 2010, nessuno si è più stupito che negozi e supermercati fossero aperti. E' normale, no?

Io credo che un lavoratore che permette che un suo diritto venga calpestato, senza prima aver lottato con le unghie e con i denti, abbia una grande responsabilità, perchè così facendo crea un precedente; autorizza il suo datore di lavoro a pretendere lo stesso anche dagli altri, dimostra che la pratica immorale e vergognosa del ricatto funziona, aggiunge un passo sulla via della repressione dei diritti acquisiti, si frega da solo, perchè la prossima volta gli verrà chiesto qualcosa in più, e non potrà lamentarsi (cosa che vale anche per chi non va a votare) quando vedrà aumentare le ore di lavoro a pari stipendio, ridurre le ferie, licenziare senza motivo, abolire la pensione, il diritto di aborto, e poi il divorzio, e via dicendo.

Sto parlando di fantascienza?

Non sembravano fantascienza, qualche anno fa, i negozi aperti il 1^  maggio?

 
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ANGELO VASSALLO
Sindaco di Pollica (SA)

ucciso il 5 settembre 2010


Uccidendo Vassallo, la mafia non ha voluto solo difendere le attività legate al narcotraffico e all'edilizia. Ha ucciso un profeta. Un eletto dal popolo che affrontava con intensità e coraggio le disfunzioni più evidenti ella società contemporanea.

Alain Faure - direttore di ricerca Istituto di studi politici di Grenoble - LE MONDE 

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A PEPPINO IMPASTATO   
UOMO LIBERO

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