Creato da ildiariodellalinda il 05/04/2006
 

il senso della vita

per chi crede nella vita, anche quella più piccola nella pancia di una donna. Questa è la mia storia, un esperienza attraverso interruzioni di gravidanza, una morte perinatale e due splendide bambine (ora ragazze).

 

 

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Sorelle di una stella

Come madre, ho vissuto il dolore, il cordoglio, ho messo tanta forza ed energia per risollevarmi, per riconquistare tutta la felicità che meritavo, riconquistare la gioia della vita e continuare ad amare i figli che avevo in cielo, ma finalmente iniziare ad amare i figli che Dio mi donava in terra, ed è stato un cammino, fatto di passi, sudore, lacrime e poi comunque tanta felicità e gratitudine.
Tutto è stato naturale e Linda ha sempre fatto parte della nostra vita e della nostra famiglia anche qui sulla terra, le sue sorelle venivano al cimitero, mettevano i fiorellini sulla tomba, chiedevano, e i loro perchè non avevano fine, io con molta dolcezza e amore ho raccontato a loro, ho scritto anche delle storie per fargli capire cosa era successo. Ho sempre cercato di rendere questo amore per la loro sorella un valore aggiunto e non un peso alla loro vita, non volevo fosse una mancanza, ma una potenza ... quando loro erano presenti, sono state poche le lacrime che ho versato per Linda, perchè in realtà quello che provavo, che volevo trasmettergli e che sentivo forte nel mio cuore era che le mie figlie Siria e Livia avevano bisogno di me, e io dovevo esserci SEMPRE. Linda poteva solo aiutarci e proteggerci, era lassù coccolata dalla luce del Paradiso e non aveva certo bisogno del mio aiuto o delle mie preoccupazioni.
Oggi la Siria ha 12 anni e come vive questa sorella? Ora che inizia a esprimersi e a scrivere i sentimenti che le regala, iniziano le preghiere per chiederle aiuto, ora che l'adolescenza è in agguato con tutte le insicurezze, le paure e i sentimenti di inadeguatezza verso il resto del mondo. Io leggo e mi commuovo di questa sensibilità verso una figura che non ha conosciuto, ma che comunque fa parte della sua vita. E allora mi chiedo, quale ruolo occupa? Quali sentimenti muove? 
Non vorrei aver sbagliato e non voglio sbagliare, ma al tempo stesso mi sento confusa e metto in dubbio 12 anni di comportamenti, vivo Linda con gioia, fa parte del mio cuore, cerco di sensibilizzare le persone a questo tipo di lutto, ma la mia vita in casa, non si mescola con le mie parole fuori, in casa non ricordiamo costantemente Linda, non viviamo ancora il suo lutto, tutto scorre normale in mezzo alla quotidianità e ai numerosi impegni delle giornate, o ameno così sembra.
Come fai, sbagli? Non so, spero tanto di no, so solo che sono anni delicati e vorrei con tutto il cuore che non ci fosse nulla di più che la normalità adolescenziale a turbarli.

 

C’era una volta la Linda
C’era una volta una bellissima bambina che viveva sulla luna e mangiava le frittelle, in attesa che un babbo e una mamma esprimessero il desiderio di avere una piccola stella da crescere nel loro mondo.
Così un giorno una donna che abitava sulla terra disse le preghiere e in questo modo la chiamò, ma questa bambina sapeva di essere speciale, era speciale perché era destinata al Paradiso, infatti Gesù gli aveva dato una missione, doveva andare nella pancia della sua mamma e trasmetterle quell’amore infinito che soltanto una gravidanza poteva regalarle, doveva comunicare con lei in quei nove mesi, perché sapeva che dopo non avrebbe potuto ricevere i baci che le venivano promessi.
Così con quella magia che solo Gesù sa fare, fece volare questa piccola creatura nella pancia della sua mamma, quando ella seppe del suo arrivo era felicissima e ringraziava ogni giorno Dio dello splendido dono, non sapendo che il Suo progetto era ancora più grande di quello che era chiamata a compiere una mamma. Così la piccola cresceva felice nel pancione, con le coccole e i racconti che ella gli diceva sulle persone che incontrava e sulla vita che conduceva, i vestitini che comprava per la sua stella e che poi si appoggiava sulla pancia inmaginandoglieli addosso. Era un'amore puro che traspariva dagli occhi e la bellezza di quella gravidanza si rifletteva nel viso della donna.
La piccola sentiva l’emozione di entrambe, nell’avvicinarsi al giorno in cui si sarebbero viste, ed ecco che arrivò e dopo uno splendido parto la stellina di nome Linda, dovette salutare la sua mamma, forse un po’ troppo presto, ma non sarebbe andata via del tutto, anzi gli sarebbe rimasta vicina in modo da poterla consolare, perché sapeva del grande dolore che gli procurava andandosene così. Arrivò in Paradiso e raccontò tutto a Dio e Dio raccontò tutto a lei, aveva fatto questo per rendere quella mamma speciale, per renderla messaggera di amore e messaggera di vita, perché sapeva che quella donna, dopo aver sofferto tanto, avrebbe sentito il desiderio di aiutare gli altri.

Storia delle due bambine sulla luna che mangiavano frittelle
C'era una volta un babbo e una mamma che volevano tanto un bambino, lo desideravano con tutto il cuore ed ogni giorno pregavano Gesù  di fargli questo splendido dono. Così Gesù, che dall'alto ascolta tutte le preghiere, decise di andare sulla luna a scegliere un bambino tra tutti quelli che sono là a mangiar frittelle in attesa di andare dai loro nuovi genitori. 
Mentre stava camminando guardò una bambina dagli occhi bellissimi ed accanto un'altra ed allora pensò che sarebbero state proprio quelle giuste. E così rivolgendosi alle due bambine gli disse: "ho trovato un babbo e una mamma per voi, prima però dovrai andare te" rivolgendosi alla Siria " e dopo qualche tempo verrai anche te" guardando la Livia " così sarete due sorelline e vi vorrete un mare di bene".
Ed ecco che con una magia, ma non le magie dei maghi, una magia un po' speciale che solo Lui sa fare, mandò la Siria nella pancia della mamma in attesa che crescesse e diventasse abbastanza grande per poter nascere, e dopo poco, arrivò anche la Livia ad allietare quella famiglia. 
Ed ecco che Gesù prese i fiori più belli del suo giardino e li donò a me e al babbo per farvi crescere e per amarvi, di quell'amore infinito che solo un babbo e una mamma provano.

 
 
 
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La mia non è una vita di rimpianti, ma una vita fatta dal presente, proiettata nel futuro e costruita sul passato. Ilaria

 

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Ma la domanda fondamentale è: Riuscirò ad arrivare ai 20 anni delle mie figlie senza un trapianto di fegato?

 

IL LIBRO

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Della serie "tutti possono pubblicare un libro", ecco la mia storia e quella della mia bambina che è iniziata con un diario della gravidanza, diventato poi una terapia al dolore del tutto personale, passata dopo 4 anni e 1/2 su una pagina web ed ora un libro. Così uno può leggere tutto su internet, oppure con due pagine sul divano. Senza nessuna pretesa quello che con una parola un po' grossa posso chiamarlo:

 

Il mio libro: "il diario della Linda"

 

 

TUTTA LA MIA STORIA

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... la mia storia e quella della Linda, la bambina che mi ha cambiato la vita con il suo breve e luminoso passaggio !  

 

ESPERIENZE D'ABORTO

La parola alle donne che hanno fatto l'IVG, che hanno avuto un raschiamento, che hanno rinunciato per sempre al loro figlio.
Basta chiacchiere e giudizi è ora di leggere.
 

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