Creato da CucinaConPassione il 13/05/2011

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Cucinare con Passione

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Funghi sott' olio e sott'aceto

Post n°5 pubblicato il 08 Giugno 2011 da CucinaConPassione
 

Se avete raccolto o comprato più funghi di quanto possiate consumarne a breve, potete metterli e conservarli sott'olio o sott'aceto per gustarli come antipasto.
Il procedimento è semplice, ma bisogna seguire certe regole per ottenere un buon risultato.

 

Utilizzo principale
I funghi sott'olio e sott'aceto sono ottimi come antipasto. 
Ingredienti
Funghi: le varietà consigliate per sottolio e sottaceti sono:
Gallinaccio (detto anche Finferlo, Galletto o Gialletto), Boleto giallo, Boleto appendicolato, Boleto dei pini, Porcino nero, Porcino, Piopparello, Foliota grinzosa (solo funghi giovani), Occhio di bue (detto anche Cortinario), Orecchietta (detto anche Gelone), Chiodino (detto anche Famigliola buona o Agarico color miele).
Olio d'oliva
Aceto bianco di vino
Sale
Barattoli sterili (vedi "Sterilizzare vasetti"). 
Procedimento 1- Lavare bene ogni fungo singolarmente.
2- Scottare ogni fungo per dieci minuti in acqua bollente alla quale è stato aggiunto sale ed aceto bianco di vino.
3- Sgocciolare i funghi e disporli su una tavola di legno all'ombra per farli asciugare.
4- Sterilizzare i vasi di vetro destinati a contenerli.
5- Disporre i funghi dentro i vasi e coprirli di buon olio di oliva oppure aceto bianco di vino.
6- Chiudere ermeticamente i vasi e sterilizzarli di nuovo. Anche pieni, i vasi vanno immersi in acqua fredda in un recipiente abbastanza grande, portare ad ebollizione e lasciare bollire a fuoco bassissimo per 20 minuti. Quindi sia pieni che vuoti si sterilizzano nell'identico modo, avendo cura di mettere fra un vaso e l'altro un pezzo di stoffa per non farli muovere durante l'ebollizione. Non toglierli dall'acqua sino a che siano diventati almeno tiepidi.
7- Riporre i vasi in un luogo fresco, ma non in frigo.

 
 
 

Sterilizzare i vasetti

Post n°3 pubblicato il 08 Giugno 2011 da CucinaConPassione
 

Per qualunque tipo di conserva (marmellate, gelatine, salamoie, sotto aceto etc.), per il tipo e il tempo di sterilizzazione previsto per il vasetto pieno di cibo dipende la necessità di presterilizzare a vuoto i vasetti.

E' assolutamente necessario debellare i microrganismi presenti sul cibo e nell'aria e impedire che si sviluppino, in modo che il cibo non diventi immangiabile o pericoloso. Dopo aver preparato conserve, marmellate, gelatine e confettture ci si deve assicurare che siano ben sigillate perchè non possano più contaminarsi. Il rischio peggiore è quello dell'intossicazione da Clostridium botulinum (da cui Botulismo, vedi "glossario" e "Come si fa... a evitare il botulino"). Ecco come fare se non si dispone di uno sterilizzatore. Esistono altre varianti per la sterilizzazione, addirittura cambiano il tempo di bollitura a seconda che la si esegua in pianura o in montagna!

Utilizzo principale

Per conservare a lungo, conserve, confetture, marmellate, verdure sottolio e sottaceto.

Cosa serve

Uno sterilizzatore o una pentola grande e alta almeno 400 cm, vasetti e relativi tappi (i più diffusi sono i Bormioli Rocco), teli da cucina puliti. Se usate lo sterilizzatore seguite le indicazioni fornite dal fabbricatore.

Procedimento

E' sempre meglio sterilizzare oltre ai contenitori anche le guarnizioni di gomma e i coperchi (se non sono nuovi). E' comunque consigliabile usare tappi nuovi il cui costo è davvero esiguo in confronto ai rischi che si corrono nel creare un contenitore non sterile e davvero ermetico!

Dopo averli lavati molto bene con detersivo (anche in lavastoviglie) e sciacquati altrettanto bene, mettete i vasetti (avvolti uno ad uno in teli puliti affinchè non si rompano urtandosi) con i coperchi in una pentola pesante alta almeno 40 cm.

Riempite la pentola con una quantità di acqua fredda che ricopra totalmente i vasetti.
Portate ad ebollizione a fuoco vivace.

Abbassate la fiamma e fate bollire il tutto dolcemente per almeno altri 30 minuti nel caso vi servano per conserve di frutta.

Togliete dalla pentola i barattoli con un forchettone o una pinza solo quando l’acqua è fredda.
Metteli ora rovesciati su uno strofinaccio da cucina pulito, meglio se appena stirato.
Dopo qualche minuto voltateli con l'apertura verso l'alto per fare evaporare l'acqua depositata internamente.

Per verdura sott'olio:
una volta sistemata la verdura e l’olio nei vasi si deve poi procedere alla Tindalizzazione (vedi Glossario:
Tindalizzazione).

Come riempire
i vasetti

Per conservare marmellate, gelatine e salse che richiedono una lunga cottura, riempite fino a un centimetro dal bordo con il prodotto ancora caldo i barattoli di vetro a chiusura ermetica quindi sigillateli col tappo, e capovolgeteli subito su un piano non troppo freddo per almeno cinque minuti, per ottenere la chiusura sotto vuoto. Raddrizzate i vasi e lasciateli raffreddare a temperatura ambiente.
Per succhi di frutta, salse a breve cottura o prodotti sott'olio e sott'aceto, riempite sempre i vasi puliti fino ad un centimetro dal bordo, una volta chiusi procedete alla sterilizzazione ponendoli avvolti da stracci (per non farli urtare fra loro), in una pentola dove si ricopriranno d'acqua tiepida e si porteranno a bollore.
Le conserve sott'olio: non è necessario sterilizzare, ma è importantissimo che non vi sia acqua o aria nei vasi. Ecco perché è necessario asciugare bene il prodotto da mettere sott'olio e eliminare le bolle d'aria: per questo, potete battere il fondo del vaso sul piano di lavoro e passare la lama di un coltellino tra il basso e il contenuto. Sott'aceto: le più semplici, non necessitano di sterilizzazione e comunque non vanno mai a male. L'unico problema è che con il tempo l'aceto continua a "cuocere" i cibi che possono diventare troppo molli oppure troppo acidi.

Coperchi

Tipi di chiusura.
Con guarnizione di gomma (adatto per sotto spirito, sott'olio, sott'aceto, per le conserve che andranno successivamente sterilizzate).
Con coperchio a vite (adatto per tutti i tipi di conserva).
Controllare che siano chiusi ermeticamente:
Dopo 12-24 ore, quando i barattoli saranno freddi, conviene controllare che siano ben sigillati in uno di questi modi.
1- Premere nel mezzo del coperchio con un dito. Se il tappo torna indietro quando si toglie il dito allora il barattolo non è ben sigillato.
2- Battere con il manico di un cucchiaino; se il suono è profondo il barattolo non è ben sigillato.
3- Se il tappo è ben sigillato il suono sarà molto acuto.
4-Portate il barattolo al livello dell'occhio e controllate se il tappo è concavo. Infatti, se il barattolo è ben sigillato l'aria deve essere uscita e quindi si deve essere creata una depressione al centro del coperchio.

Tempo necessario

Da 1 a 2 ore compreso il periodo di ebollizione.

Suggerimenti

1- Le dimensioni ottimali per i vasetti sono quelle medio-piccole (250 g) che permettono un consumo più veloce dopo l’apertura, anche se il barattolo starà in frigorifero.
2- E' ovvio che anche le verdure che verranno messe nei vasetti richiederanno un'accurata pulizia anche con del bicarbonato.


alimentipedia.it

 

 
 
 

Nutella che passione!

Post n°2 pubblicato il 07 Giugno 2011 da CucinaConPassione

Questa è una ricetta per preparare una "simil"Nutella fatta in casa.
Io ancora non l’ho provata… ma ve la propongo così, chissà che vogliate cimentarvi in questa impresa golosa!

 

Ingredienti:

45 gr di nocciole tostate e spellate
30 gr di cacao (contenente il 20% di burro di cacao)
30 gr di cioccolato bianco
350 di latte intero
65 gr di zucchero
1 gr di lecitina di soia

Preparazione:

Intanto il latte deve essere intero;
leggendo poi gli ingredienti sulla confezione del cacao controllare che siano assenti acidificanti
tipo carbonato di potassio o aromi vari ma solo ed esclusivamente cacao con l’eventuale indicazione
della percentuale di burro di cacao;
il cioccolato bianco deve contenere solo ed esclusivamente zucchero, burro di cacao, latte ed eventuale lecitina di soia.
Mettere le nocciole nel frullatore insieme ad un cucchiaino di zucchero e alla lecitina.
Frullare per qualche minuto sino ad ottenere una pasta semi-dura e malleabile:
frullando le nocciole, queste si ridurranno in briciole poi continuando a frullare queste emetteranno il loro olio e quindi si otterrà la pasta suddetta.
Aggiungere due cucchiaini di zucchero al cacao e mescolare bene; diluire con 50 ml di latte sino a formare una crema molto densa.
Aggiungere alla crema di cacao la pasta di nocciole sino ad ottenere un composto omogeneo e fluido.
Aggiungere alla crema di cacao e nocciole altri 50 ml di latte e mescolare bene sino ad incorporarlo perfettamente.
Mettere sul fuoco i rimamenti 250 ml di latte, aggiungere il rimanente zucchero, il cioccolato bianco
e attendere che si sciolga sia lo zucchero che il cioccolato bianco.
Aggiungere la crema di cacao e nocciole al latte, mescolare bene e continuare a mescolare con un cucchiaio di legno tenendo il fuoco basso ma non troppo.
Da questo momento continuare a mescolare per 40 minuti circa o sino ad ottenere una crema molto densa:
nei primi 20 minuti potra’ capitare che l’ebollizione della crema sia troppo veloce e che la stessa tenda a trasbordare dal recipiente,
in tal caso togliere dalla fiamma e poi rimetterlo su dopo qualche attimo.
Con molta pazienza continuare a mescolare ed alla fine si dovrà ottenere una crema che bollirà “rumorosamente” e sarà molto molto densa:
toglierla dal fuoco e versarla in un piccolo vaso di vetro pulito ed asciutto.
Non mettere il coperchio sino a che la crema sarà fredda; mescolare di tanto in tanto
ed appena fredda conservare in frigo (ma son sicuro che ci resterà per poco…).

 

 
 
 

Erbe Afrodisiache

Post n°1 pubblicato il 07 Giugno 2011 da CucinaConPassione
 

Un menu' a base di erbe "stimolanti"?

Eccone alcune:

- Salvia: uno dei pochi afrodisiaci solamente femminili. Particolarmente adatta
per le donne ipersensibili, ha un'azione sia antispastica che stimolante per il
sistema nervoso. Per non disperdere i principi attivi, in cucina va utilizzata
insieme a una sostanza grassa, come il burro o l'olio.

- Sedano: ricco di minerali e vitamine. Ha un'azione benefica su sangue e
pressione sanguigna e attivita' muscolare. La radice e' tradizionalmente la
sua parte considerata afrodisiaca.

- Zafferano: contiene delle sostanze ormonosimili che sarebbero in grado di
innescare o aumentare il desiderio sessuale.

- Vaniglia: il suo profumo particolare ha indirettamente un'azione di
stimolante sessuale. In piu' sembra che la vaniglia combatta l'astenia
sessuale, agendo sul sistema nervoso.

- Rucola: i romani la consideravano afrodisiaca. E' una verdura ricca
di minerali, utili per l'attivita' sessuale e la circolazione.

- Verbena: proprieta' particolarmente stimolanti vengono attribuite alla
verbena. C'e' chi consiglia di profumare delicatamente con il suo
olio essenziale lenzuola e federe.

- Noce moscata. Usata con parsimonia, a questa spezia viene attribuita la
proprieta' di risvegliare o migliorare la libido.

 
 
 
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