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La maratona di casa...

Post n°703 pubblicato il 21 Novembre 2015 da feliperun
 

Correre la maratona della propria città ha un fascino particolare.
In primo luogo é comodo, anzi comodissimo. Nessuna trasferta impegnativa, nessun adattamento di alimentazione, niente fusi orari da assorbire, nel caso nostro c’era da passare da triathlet in via Alfieri a ritirare il pettorale ed essere per tempo allo stadio delle palme domenica mattina.

Altro elemento a favore della maratona di casa è la conoscenza delle caratteristiche del percorso, sapere cosa accade passo dopo passo é aspetto da non sottovalutare. Nelle maratone “forestiere” é un lavoro meticoloso e determinante per ottenere il risultato più vicino alle proprie aspettative, nella maratona di casa basta dare uno sguardo alla mappa per non avere dubbi su dove si nascondo le insidie del percorso.

Nella maratona di casa i sostenitori lungo il percorso sono visi conosciuti che ti incitano per nome, che ti riconoscono da lontano, che se hai bisogno di qualcosa nel breve volgere di qualche centinaio di metri potranno aiutarti. Nelle ore successive scoprirai che sei stato oggetto di molti scatti fotografici anche inattesi, incontrerai amici e parenti orgogliosi di averti visto in azione.

Per una volta, non ho corso, ed ho vissuto la maratona di molti amici lungo il percorso nel tratto di Mondello. Lì regnava la tranquillità degli allenamenti mattutini d’inverno col mare calmo, senza auto e senza traccia di ingorghi e di clacson, solo podisti immersi nella loro fatica concentrati nella successiva impegnativa salita per guadagnare l’arrivo.

A Mondello c’era chi passeggiava incurante dei maratoneti e chi li incitava a gran voce o con timidi applausi, e i maratoneti scorrevano prima radi ma veloci poi sempre più frequenti per poi diradarsi ancora fino all’ultimo seguito dal servizio “scopa” della gara.
Mentre l’ultimo maratoneta continuava a correre, gli addetti ai ristori toglievano ogni traccia di spugne e bicchieri, di lì a poco le auto avrebbero ripreso possesso della strada, ma già c’era qualche podista che si allenava come a ricordare che quello è un luogo di corsa di sport, sempre!

 
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