CORSARI D'ITALIA

La scomparsa di Falcone è presente dentro i miei ricordi di bambina,quando mio padre mi chiamo' dinanzi al televisore,mi spiego' cosa era successo facendomi vedere quelle immagini!Ogni anno dentro di me,quelle scene ritornano dinanzi ai miei occhi,ma mi sono accorta, che forse la maggior parte delle persone hanno dimenticato...oggi poco e niente è stato detto in televisione,per una persona dal cuore cosi' grande,e cosi' dedito al suo lavoro! Forse per queste persone tutto è terminato con quell'esplosione di quei 500 kg di tritolo..Non importa,io continuero' a ricordare sempre una tua frase.."Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni.Questa è la base di tutta la moralità umana.” !!Grazie.

... 15 anni, e sembra ieri ...
l'anno scorso sono passata da quella strada ... un brivido indescrivibile, forse in qualke modo aspettato ... un'emozione forte.
spero davvero che mai si dimenticherà, spero che davvero un giorno, magari nemmeno tanto lontano... il loro sacrifio potrà servire a qualcosa!!!

azz sn passati un sakko d anni... ma questo avvenimento sarà sempre rikordato

Due uomini una sola fede.Sono morti per niente.La mafia è sempre forte e continua a determinare le elezioni e la vita politica.Forse quella scelta e seguita dai due non era la strada giusta.

Oggi 23 maggio 2007 si ricorda l'ingiustizia fatta a persone innocenti,persone che non meritavano questa orrenda morte.No non bisogna dimenticare ne oggi e ne negli anni avvenire,anke perchè il ricordo ci fa andare avanti e lottare contro queste immoralità.Grazie per avere messo questo post,con affetto Sirtaki8.

PERSONE MERAVIGLIOSE NON CE NE SARANNO MAI PIù DI SIMILI. HANNO PAGATO CON LA VITA LA LOTTA CONTRO LO SCHIFO DELLA MAFIA, LA MAFIA è OVUNQUE ANCHE IN PICCOLI POSTI è UN FENOMENO PIù DIFFUSO DI QUANTO SI POSSA MINIMAMENTE IMMAGINARE, MA PERSONE COSI' NON AVREBBERO POTUTO VIVERE SENZA FAR FINTA DI NULLA, SONO MORTI E SAPEVANO CHE SAREBBERO STATI UCCISI. A LORO VA TUTTA LA MIA AMMIRAZIONE E IL MIO RISPETTO CITTADINA DI UN'ITALIA MARCIA NELLA POLITICA, NEL CALCIO NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI. VERGOGNA.

http://blog.libero.it/nalya/commenti.php?msgid=2739640&id=6212#comments

Per non dimenticare affinchè la lotta verso la giustizia,non sia solo un ricordo,ma ricordare affinchè la rabbia diventi forza.Betty

...e chi potrà mai dimenticare! Quante lacrime ho versato, il ricordo è sempre presente ricordo che appresi la notizia della tragedia quando ero in ospedale perchè avevo partorito la mia prima figlia... quante lacrime! Arriveranno mai altri uomini così?

Noto con rammarico ke come sempre quando si tratta di argomenti ke nn riguardano il sesso la pedofilia ecc. sono poki gli interessati a lasciare commenti ......Scusa se mi sono permessa ,ma trovo la cosa molto preoccupante soprattutto xkè il tuo nn è un blog anonimo come il mio ,ma è stato blog del giorno ed è ancora oggi in evidenza. MI UNISCO CON TUTTA L'ANIMA AD ONORARE LA MEMORIA DI QUESTI GRANDI UOMINI ,MI UNISCO XKè è IMPORTANTISSIMO KE SI RICORDI KE SI PARLI DI UOMINI D'ONORE E DI GIUSTIZIA ,MA SOPRATTUTTO DI AMORE X GLI ALTRI XKè è X QUESTO KE SONO MORTI X DARE A NOI TUTTI UN MONDO PIù GIUSTO E CIVILE,MA ....HO PAURA KE NN SIA SERVITO A MOLTO VISTA LA SOCIETà IN CUI VIVIAMO........scusa lo sfogo spero di nn aver offeso il tuo pensiero e grazie x aver fatto questo post---------<<<<<<-@Mary

Il miglior modo x ricordarli è COMBATTERE gli atteggiamenti mafiosi nella vita di tutti i giorni,non votare i politici mafiosi in Sicilia come nel resto d'Italia,INFORMARSI...Qui molti fanno i cattolici,vanno al family day e poi vanno a braccetto coi mafiosi x avere i voti....

da http://www.mpvitruvio.blogspot.com/ Sabato 21 aprile, “maxi-lezione” di sicurezza stradale per gli alunni del Vitruvio di Castellammare di Stabia (Na). In realtà, presso il “Supercinema” della città delle acque, si è tenuto il convegno conclusivo del progetto “Strade Amare, strade da amare- campagna sulla sicurezza stradale”. Il percorso formativo, ideato dal prof. Antonio Sicignano e coordinato dal dirigente scolastico, dott. Sebastiano Piccolo, consisteva in una serie di conferenze tenute da personale esperto e qualificato a vario titolo. In particolare sono intervenuti nei vari incontri previsti: il dott. Diego Marmo, Procuratore Generale presso il tribunale di Torre Annunziata, la dott.ssa Stefania Trotta, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Torre Annunziata, il dott. Luigi Riello, magistrato già componente del C.S.M., il dott. Giovanni De Angelis, dirigente del tribunale di Gragnano, il dott. Luigi Petrillo, dirigente del commissariato P.S. di Castellammare, la dott.ssa Valeria Moffa, vicequestore della polizia stradale di Napoli, il cap. Giuseppe Mazzullo, comandante dei Carabinieri di Castellammare, il sen. Luigi Bobbio, relatore della legge sulla confisca dei ciclomotori, l’on. avv. Sergio Cola, relatore della legge sulla patente a punti, con i suoi giovani collaboratori l’avv. Andrea Imperato ed il p. avv. Gaspare Jucan Sicignano. Tuttavia il fiore all’occhiello del progetto era proprio il convegno conclusivo, in cui i ragazzi hanno potuto ascoltare le tragiche testimonianze del Maggiore dei Carabinieri Giuseppe Mari, padre di Catello noto calciatore deceduto lo scorso anno a causa di un incidente stradale, e di Alessio Tavecchio da Monza, ragazzo disabile per una caduta dalla moto e presidente dell'omonima fondazione, oltre che autore del libro "Cronaca di una gurigione in-possibile". In una gremita sala del “Supercinema”, davvero toccante si è rivelato l’intervento del Maggiore Giuseppe Mari, che ha esordito con espressioni, molto commoventi: «quando ti muore un figlio, ti muore l’anima e preferiresti che i fiori al cimitero fossero gli altri a portarli a te», ed ancora: «ai genitori consiglio di non aver paura di essere petulanti, insistete con i ragazzi in frasi del tipo “metti il casco”, “metti la cintura” e “vai piano”, io questa mattina sono in veste di genitore, un genitore sfortunato». Sempre all’insegna delle raccomandazioni si è espresso Alessio Tavecchio aggiungendo un particolare agghiacciante alla sua tragica storia: «io sono caduto con la moto su una buca non sufficientemente segnalata, ad una velocità di 50 Km all’ora. I comuni, le provincie e le regioni dovrebbero avere maggiore attenzione alla struttura del manto stradale ed tutti quei pericoli ad esso connessi, perché dopo è sempre troppo tardi». Infine, dopo un breve saluto di tutti i relatori del progetto, il preside del Vitruvio ha ringraziato gli stessi, omaggiandoli con un quadretto ricordo dell’evento, e ricordando che «al Vitruvio chi si presenta senza casco a scuola non entra».

E' la foto più emblematica che si ricordi. La morte di chi ha tentato di lottare contro la mafia DEVE restare nella memoria di tutti. Ma loro morte nn è stata decisa in Sicilia... Erano uomini che non si piegavano ai voleri della ragion di stato, come il giudice Livatino... La mafia, per certi politici corrotti e collusi è un'ottima scusa. Lottare sempre, contro tutti gli atteggiamenti che tendano al piacere per ricompensa, ai voti di scambio, contro una politica che ne ha sporcato il suo antico significato greco.

:"Si muore generalmente perchè si è soli o perchè si è entrati in un gioco troppo grande" Giovanni Falcone.

eh, la giustizia... bell'argomento in Italia... c'è chi dà la vita per questo paese, e altri che ne elogiano il gesto ma poi non emulano al contrario tutto questo...

Ciao corsaro, finalmente siamo d'accordo... ma in italia, uomini così non ce ne sono più, o si??

corsa devo chiederti l'ennesimo favore,perchè non riesco a mettere immagini grandi sul mio blog? in tutti le vedo belle e grandi ma poi nel mio non me le lascia mettere...sai dove contattarmi...bacioni.

Per non dimenticare mai!!!...be su qualcosa siamo daccordo; notte Mauro