comunicare

...

"Calati juncu ca passa la china."

A dire il vero, Sciascia indicava un "modus operandi" tipico della mafia, nel suo romanzo, ma temo di poter allargare la casistica...

Mi riferisco alla recente intervista di Frau Merkel, ascoltando la quale ho rivalutato il personaggio...un discorso ad ampio spettro in cui alla persona politica è subentrata la statista... al politico che insegue il sondaggio, il giorno dopo giorno, la prossima elezione, è subentrata la statista che prova ad immaginare, a disegnare il mondo che verrà, tra venti, trenta, quarant'anni, e prova anche a plasmarlo, prima che sia il mondo a plasmare noi...

Il problema è quello che sta ormai accadendo nel cuore dell'Europa, avendo ormai varcato e quasi abbattuto il perimetro delle frontiere: in prima linea, ora, non sono solo Italia, Grecia, Spagna...è tutta l'Europa ad essere in prima linea! E, con buona pace degli accattoni di voti di casa nostra (ma anche altrui), non bastano - e sono inutili - muri ed eserciti... è un'autentica alluvione, e come tale va trattata! Va canalizzata, regolata, irregimentata, provando - appunto - ad immaginare un futuro che non riusciamo ancora a vedere, un futuro fatto di contaminazioni culturali (che ci sono sempre state: nel mezzogiorno d'Italia è ancora possibile ascoltare gli echi della dominazione araba, per fare un esempio), fatto di coesistenza, di amalgama, cercando di capire cosa di buono può venirne fuori e cercando di ridurre al minimo i rischi!

Che ci sono!

Ma ci sono anche gli episodi tragicamente positivi!

In molti, in tanti, in troppi hanno parlato dei fatti tragici accaduti nel catanese...in pochi hanno parlato dell'atto che è costato la vita al lavoratore ucraino nel napoletano! Nel primo caso erano "gli immigrati" nel loro complesso a venire messi alla gogna, ma nessuno ha parlato positivamente della totalità degli ucraini...il primo era visto come fattispecie collettiva, il secondo come episodio individuale...Perché? E' accaduto di recente che un automobilista lombardo abbia investito ed ucciso una donna che faceva jogging, fuggendo prima ed iscenando un falso furto d'auto poi...ebbene, nessuno si è sognato - né si sogna, mi auguro - di affermare che i lombardi sono tutti pirati della strada: l'autore del misfatto ha un nome e cognome, ed è responsabile individualmente del proprio operato...la medesima cosa non è in Sicilia, dove - per qualche mestatore a caccia di consensi - colpevole non è un individuo, ma un'intera collettività!

Se ci pensate, è il medesimo principio che ha insanguinato l'Italia a S.Anna di Stazzema, Marzabotto e in mille altri posti...

Riflettiamoci, finchè siamo ancora in tempo...finchè siamo ancora esseri umani...

Dimenticavo: la frase di apertura... c'è la piena ed abbiamo la possibilità di controllarla, oppure di abbassarci finchè non passa...

....ma quando ci rialzeremo c'è il rischio che l'acqua non sia più la stessa e il paesaggio sia mutato...

...e dovremo prendercela solo con noi stessi!