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J. Pachelbel: Canone in re maggiore - Arpa e Pianoforte

Post n°3496 pubblicato il 04 Settembre 2012 da ottimistasempreecomu

(non è certo la versione migliore...ma oggi You tube mi sta dando problemi...)

Fine della parentesi...da stasera si torna a casa...

Anche ieri sera, una serata con mia figlia maggiore, stavolta chiacchierando sul suo lavoro, la sua università... ho scoperto che il suo Prof - quello che la segue nella tesi - la chiama "la sua tesista anni '50", per il suo rifiuto di una serie di cose che invece coinvolgono i suoi coetanei...come l'I-fone, ecc., un rifiuto non iconoclasta, ma semplicemente dettato dal non sentire il bisogno di alcune cose... Ho scoperto che nel suo lavoro ci mette tutta l'umanità di cui dispone (tirocinio in un centro di cura malati di malattie degenerative), ho scoperto che cucina divinamente (ma non è una scoperta, questa), ho scoperto che si fa da sola il pane con gli stessi metodi che usavano le nostre nonne...e tante altre piccole grandi cose...

Ho scoperto, in definitiva, che va alla ricerca di qualsiasi cosa porti a socializzare...che istintivamente è portata a vedere la comunità umana per quello che è: una comunità, in cui l'isolamento individuale porta inevitabilmente ad una sorta di malattia sociale...quella mancanza di comunicazione che, stranamente, si è acuita col progredire degli strumenti di comunicazione...

Mi son ricordato di un'intervista fatta ad un vecchio calciatore...diceva "noi, nei ritiri, giocavamo a carte, organizzavamo passatempi di gruppo, ci raccontavamo agli altri...ora, nei ritiri, vedo i singoli alle prese con le loro cuffie, isolati gli uni dagli altri..."

Dicevo del pane...fare il pane non è produrre un alimento...è imbastire il nucleo intorno al quale si è formata e si forma una comunità... ha un valore che va oltre l'alimento stesso... è per questo che mi ha colpito...

 
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