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Arte...e dintorni

Pensieri sparsi di chi sta provando ad occuparsi di arte.

 

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Lettere e giorni - Me

Post n°602 pubblicato il 18 Giugno 2013 da calipso81

Chi sono? Cosa sono? Dove vado?

Un tempo sapevo rispondere.

A 15 anni avrei detto come mi chiamavo, che mi piaceva l'arte, volevo vivere a Firenze e lavorare agli Uffizi.

L'arte mi piace ancora e a Firenze ci vivo. Non lavoro agli Uffizi ma in un posto di gran lunga più dinamico, seppur non "quel" lavoro definitivo che intedevo allora e che a me pareva normale.

Ma sono anche un'insegnante, quando capita. Una di storia dell'arte che fa vedere le immagini più strane ai ragazzi, che stimola a pensare a tutti gli intrecci con la letteratura, la filosofia, le scienze e che rompe l'anima sulle tecniche artistiche. Una che crede ancora nella terminologia più appropriata ma che ci ride su, se le dicono che in chiesa c'è il "poliambulatorio" e non il deambulatorio. Una che chiacchiera e cerca di capire alcune delle problematiche fanciullesche che possono inficiare lo studio. Oggi è tutto davvero molto più complicato. Insomma cerco di essere seria laddove si tratta di imparare qualcosa, ma anche comprensiva se oggettivamente ci sono dei problemi.

Non so se è l'atteggiamento giusto, ma di norma mi comporto così, con tutte le varianti classe per classe in quanto gruppo unico e irripetibile.

Poi c'è l'altra ME, quella non ufficiale. Quella introspettiva, che pensa troppo, che legge, che guarda film dall'impegnato (Iron Lady) alla cavolata (Shrek), che ride, piange e si rimbocca le maniche, che scrive, dipinge, fa collane e orecchini.

Quella che ultimamente non sa più nulla, o meglio saprebbe ma è stritolata. Perché le si chiede di riprovare in nome del tempo passato, perché viene "attaccata" nel vivo instillando sensi di colpa che non dovrebbero mai esserci. Quella che sta iniziando un cammino lento e tortuoso e che vorrebbe tanto rinascere. Svegliarsi con tutto già risolto, o svegliarsi tra 10 anni per sbirciare cosa è diventata.

Un'amica che conosco da 8 anni, mi ha detto, con tutta la sua flemma "sai, sei sempre stata solare e dinamica, piena di iniziativa e voglia di fare mille cose, è tanto tempo che ho notato che ti stai intristendo sempre più. Ricorda che ci sarà tempo per essere tristi, non ora". Mi ha colpito molto, tanto.

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Commenti al Post:
vi_di
vi_di il 18/06/13 alle 13:32 via WEB
... anzi parecchio, completerebbe la frase Jannacci... Non va bene intristirsi alla tua età. Non va per niente bene. Soprattutto perché dici che 'sai', ma ti lasci stritolare. Tu sei delle mie parti, lo conoscerai il detto 'Lavati 'a faccia che nisciuno è megli'e te'. Su, lava via sta tristezza, ricordati che come te ci stai solo tu e reagisci, jamm! :*
 
 
calipso81
calipso81 il 21/06/13 alle 09:31 via WEB
Reazione lenta...per arginare
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 18/06/13 alle 15:28 via WEB
ma cosa aspetti???? ma ancora?????
 
 
calipso81
calipso81 il 21/06/13 alle 09:37 via WEB
Aspetto di ritrovarmi...o di essere trovata e inseguita (nel senso buono del termine) e quanto meno apprezzata seppur con i miliardi di difetti che ho.
 
   
calipso81
calipso81 il 21/06/13 alle 09:39 via WEB
Finora ho sempre creduto di non poter avere altro, di meglio. Che bisognava accettare e basta, che ognuno ha le sue e io sono 'difficile' da capire per la mia passione per l'arte, i libri etc...E' un discorso un po' sottotono, me ne rendo conto, ma è quello che ho sempre pensato. Non so se a torto o ragione, e non so se quello che più desidero ora si rivelerà un errore colossale oppure no
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 21/06/13 alle 17:45 via WEB
Ascolta: fatti vedere ( ma da uno bravo, eh?!)
Sul serio: secondo me se pensi questo di te stessa sei destinata ad una vita di infelicità. Perché te la costruisci da sola l'infelicita.
Ma cosa aspetti a mollare uno zotico un tantinello pure pericoloso come questo????
 
mrsgarrick
mrsgarrick il 18/06/13 alle 16:08 via WEB
nononono, la tristezza no! ricordati che devi essre tu e vivere la tua vita, non gli altri! a volta basta poco... :)
 
 
calipso81
calipso81 il 21/06/13 alle 09:33 via WEB
E direi che a 30 anni non dovrebbe essere contemplata, la tristezza
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 18/06/13 alle 17:28 via WEB
PS: il titolo "casalinghitudini antiche" era buono solo per la prima settimana!!!!
 
 
calipso81
calipso81 il 21/06/13 alle 09:33 via WEB
Corretto ;)
 
arw3n63
arw3n63 il 18/06/13 alle 17:37 via WEB
Come già detto periodi neri o colorati accomunano tutti, sentirsi stritolati...quando accade ricordarsi che tutto passa, momenti brutti e momenti felici.
 
 
calipso81
calipso81 il 21/06/13 alle 09:34 via WEB
Sì, la felicità è un attimo ne sono consapevole. Talvolta talmente breve che quasi non ce ne rendiamo conto. Ma credo che è molto importante almeno essere sereni, quello aiuta a superare tutto il resto.
 
   
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 21/06/13 alle 17:46 via WEB
Se non parti da all felicità, quella VERA, te la scordi la serenità
 
atapo
atapo il 20/06/13 alle 22:30 via WEB
Si va a periodi, capita di non capirci più niente, di non riconoscersi più, poi pian piano si ritrova una strada magari anche nuova. Parlarne già serve a capirlo meglio.
 
 
calipso81
calipso81 il 21/06/13 alle 09:34 via WEB
Si parlarne serve a rimettere assieme le tessere del puzzle e a capire il disegno generale.
 
   
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 21/06/13 alle 17:48 via WEB
A meno di non aver sbagliato scatola......
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
La Stinfia il 26/06/13 alle 15:06 via WEB
Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca o colore dei vestiti, chi non rischia, chi non parla a chi non conosce. Lentamente muore chi evita una passione, chi vuole solo nero su bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni; emozioni che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti agli errori ed ai sentimenti! Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza, chi rinuncia ad inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia e pace in sè stesso. Lentamente muore chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare, chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare! Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità." PABLO NERUDA
 
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