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Troppa libertà fa male a chi ha bisogno di legami

Post n°2855 pubblicato il 15 Luglio 2023 da magdalene57

Ho chiuso il grande cancello di ferro abbastanza rovinato, andrebbe tolta la ruggine, saldati i cardini, cambiata la serratura, ridipinto, ma sono cose che sinceramente io non so fare e non ho voglia di fare... e mentre scendo dalla macchina e apro il cancello, salgo sulla macchina, scendo di nuovo e chiudo il cancello, in un movimento sempre uguale, diversificato solo per il tacco che uso, o l'ampiezza dell'abito che indosso, o per quanto io sia incazzata o in ritardo con i tempi di Terry: sempre, guardo per terra. Un poco per non inciampare nella ghiaia ed un poco per ammirare l'enorme quantità di aghi di pino che ricoprono l'acciottolato... e non posso non sentire il canto assordante delle cicale... segno dell'estate, di altre estati ... particolari .. e il profumo di quelle pinete mi torna nei polmoni, come l'atmosfera indimenticabile di quegli anni..

C'erano due tipi di partenze: la mia, da privilegiata, da primogenita, con la nonna: itinerari sempri diversi, io, lei e il nonno, a volte anche mio cugino; l'altra, un poco dopo, ma decisamente più lunga: tutta la nostra famiglia, sempre grandi campeggi vista mare, abbastanza vicini per permettere al babbo di raggiungerci nei fine settimana.

E' abbastanza singolare pensare a come partivamo: la tenda, abbastanza grande per otto/nove persone (nonna materna al seguito), lettini a castello per campeggio, fornello, frigorifero, piatti, pentole, lenzola, costumi da bagno, cambi decorosi per la sera ... non ricordo ci seguisse un camion in questi spostamenti.

Ricordo avevamo già allora un auto  formato famiglia a cui veniva aggunto un portapacchi in grado di trasportare il mondo in due mq... è il mistero di quegli anni meravigliosi in cui potevi ancora fare il Passo della Cisa a passo d'oca senza preoccuparti di nulla: era normale fare Parma-Marina di Massa in sei /otto ore (considerazndo anche le pipì, i mal d'auto e gli scazzi tra genitori).

Quando più avanti entrammo negli scout tutti furono sorpesi di come fossimo in grado di concepire piazzola tenda con montaggio con le competenze di giovani ingegneri edili..
mia madre stessa ne aveva. Intuì, in una sera assurda, in cui un tornado devastò il campeggio, scaravoltò pini e fece due morti (io non c'ero... come sempre con nonna) come salvare i ragazzi: un bambino legato ad ogni palo della tenda, e il tornado passò: la nostra tenda fu una delle poche che rimase in piedi. Nessuno si fece male e nessun giudice minorile si presentò per sollevare questioni su presunti illeciti circa la salute dei bambini.

Comunque, ne parlavamo a tavola domenica scorsa, noi eravamo bambini completamente liberi. Andavamo in spiaggia quando volevamo, tornavamo in tenda all'ora di pranzo che nonna ci preparava. Dopo un quarto d'ora eravamo pronti per recuperare gli amichetti e tornare in spiaggia: hai voglia di rispettarle le due ore canoniche per la digestione. Ne eravamo a conoscenza, ma erano questioni per gli amici in vacanza con la famiglia.

E la mia famiglia dov'era? babbo lavorava e tornava il venerdi sera, sempre carico di scorte viveri, elettrodomestici...  e mamma...?

qui bisogna fare un passo indietro. Quando si avvicinavano le vacanze estive mamma mandava il suo curriculum in giro per i luoghi di villeggiatura: si offriva come cuoca o aiuto cuoca; per le pulizie in albergo, insomma, qualsiasi cosa. La contattavano, lei spiegava che veniva con figli in campeggio, Loro accettavano ed ecco scelta la destinazione!
Se penso a quello che lei ha fatto per noi in quegli anni resto basita... non conosco altre donne così autonome e pronte a sacrificarsi pur di darci tempo per essere felici. Lei lavorava, in quel modo pagava il campeggio e tutto il necessario per le vacanze che, che così duravano anche due mesi.

E noi coglioni al quadrato che cosa ricordiamo???
che eravamo senza controllo, liberi, e gli altri ragazzini ci guardavano come fossimo ufo, e le loro famiglie ci compativano.... e forse abbiamo incominciato a compatirci anche noi.. a sentirci troppo soli, troppo liberi...

Francamente non la conosco la risposta, o meglio, la conosco. Ero invidiosa delle ragazzine che avevano la mamma che dalla sdraio le chiamava: "vieni su, fa freddo"; "vuoi fare merenda"... "prendi un poco di sole"...
Li, ero io che dovevo rincorrere quei diavoli di finti tedeschi che erano i miei giovani fratelli, biondi, ricciolini, abbronzati, pazzi da legare... :-)

Ora siamo solo brizzolati, loro stempiati. Sempre pazzi da legare.

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Commenti al Post:
Dott.Ficcaglia
Dott.Ficcaglia il 15/07/23 alle 13:58 via WEB
Scrivi anche, come una Dea.
 
 
magdalene57
magdalene57 il 15/07/23 alle 19:36 via WEB
Anche le Dee devono correggere i refusi, però....:-))
 
monellaccio19
monellaccio19 il 15/07/23 alle 17:46 via WEB
Il tuo raccontare è sempre scorrevole e piacevole: si legge bene perché sono pagine di vita, non lavori con la fantasia, ma riporti esperienze personali che hai vissuto, nel bene e nel male, nella tua vita. Ti sono sincero, ma nella mia vita non ho mai fatto queste esperienze in famiglia. Fino alla fine degli anni cinquanta passavo le vacanze in città, ovvero, in qualche lido al mare con mia madre. Niente di speciale. Quando non ero con mia madre (mio padre lavorava molto e aveva solo i festivi per stare con noi), vivevo per strada ed era la normalità per me. Le vere vacanze abbiamo cominciato a goderle dal 1960 e fino al sessantasette, sempre a S. Candido dove eravamo tanti, prendevamo una intera casa per tutti e io ero con loro solo a pranzo, cena e a dormire...forse. Il decennio più bello di tutta la ima vita: ancora oggi resta tale e tutte le mie grandi esperienze le ho maturate in quel periodo. Poi, poi la vita è...finita: ho conosciuto mia moglie ed è finta lì! AhAhAhAhAhAhAh!!!!!! Viaggi, ferie quanto altro con gli amici fino all'85 quando comprammo qui in Salento. Il mare lo abbiamo frequentato d'estate solo a Francavilla a Mare (Abruzzo), era lì che passavamo le vacanze con gli amici. Buona sera mia cara.
 
 
magdalene57
magdalene57 il 15/07/23 alle 19:39 via WEB
Dici poco, Carlo? una grande casa al mare con tutti insieme?? sarebbe un sogno, davvero... Ma una volta si facevano le ferie o tutti a luglio o tutti in agosto.. adesso, valle a mettere insieme quattro famiglie allargate.. una follia..:-))
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 15/07/23 alle 18:22 via WEB
Quando ero al paese coi nonni, bastava che mia nonna materna alzasse un sopracciglio perchè ilio raggio d'azione, inspiegabilmente, non oltrepassasse la porta di casa ed il giardinetto sul retro. A proposito di vacanze, almeno voi non vi spostate in trattore agricolo con roulotte al seguito! Poco fa ne ho incrociato uno, piuttosto vecchiotto, anche se tirato a lucido, con targa tedesca. Mica sono normali eh!
 
 
magdalene57
magdalene57 il 15/07/23 alle 19:40 via WEB
Sono unici!! ma come ha fatto ad arrivare in italia mi chiedo... con tutti i divieti che abbiamo sul codice della strada? Anche mia nonna pate3rna era come la tua... ma lo racconterò più avanti...:-) resta che abbiamo trascorso tutti dei bei giorni, non ti pare?
 
ormalibera
ormalibera il 17/07/23 alle 07:33 via WEB
Bellissimo post, un mondo meraviglioso che le generazioni di oggi non conosceranno mai, e questo mi rende sempre troppo triste. Un sorriso
 
 
magdalene57
magdalene57 il 18/07/23 alle 16:30 via WEB
Guarda, sul fatto che non lo possano conoscere ho delle considerazioni: mia figlia si sbatte a portare a destra e a manca i ragazzi, sono scout, fanno sport, musica, vanno a camminare in montagna, lunghe camminate che sdolo a pensarci a me viene male. Vengono in campagna dalla nonna e fanno legna... insomma, voglio dire: dipende da noi quello che fanno e ricorderanno.. non tutto, ma molto dipende da noi
 
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EPISTOLARI AMOROSI

Si parlava con alcuni amici di aprire un blog  di lettere d'amore dall'altisonante nome:

EPISTOLARI AMOROSI

Non ho ben chiaro se intendessero lettere  nuove, o lettere scritte in passato, anche da altri. 
Forse, basta che siano lettere d'amore, nell'accezzione più ampia del termine, penso.

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non bastano a impedirmi di
desiderarti, ogni giorno, ogni momento,
con la testa piena dello spietato gemito
del tempo, del tempo che non potrò
mai vivere con te.
Ti amo, di un amore profondo e totale.
E così sarà sempre.

(R.J.W)



DESIDERIO

VORREI PIEGARTI
AL MIO TANGO GIAGUARO
MIA SILFIDE AZZURRA
DELL'ORSA STELLATA,
E AL BRIVIDO CRESPO
DEI TUOI FIANCHI SGOMENTI
ALITARVI D'AGOSTO
IL RANTOLO CUPO
PRIMA CHE TU RITORNI GIUNCO
O IL VENTO CHE LO PIEGA
VORREI COLMARTI
L'INFINITO DEGLI OCCHI
COLL'AMARO DEL SALE
DEL MIO TEMPO PERDUTO,
GRAFFIARTI IL VISO
DI ROSSO VERMIGLIO
SCOPRIRTI IL SENO
AL BACIO INFUOCATO
PRIMA CHE TU RITORNI VENTO
O IL GIUNCO CHE SI PIEGA



Io sono certa che nulla più soffocherà
la mia rima,
il silenzio l’ho tenuto chiuso per anni
nella gola
come una trappola da sacrificio,
è quindi venuto il momento di cantare
una esequie al passato.


Alda Merini, da "La Terra Santa"

 

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