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Post n°259 pubblicato il 17 Settembre 2007 da redazione_blog
Così come ho appoggiato e difeso a spada tratta il V day, non posso ora non manifestare il mio altrettanto convinto dissenso alla proposta lanciata da Grillo sul suo blog che i gruppi di cittadini che hanno sostenuto e partecipato al V Day si organizzino in liste civiche per presentarsi alle prossime elezioni amministrative con il marchio registrato di Grillo quale garanzia che sostengano in pieno i punti che nei prossimi giorni il comico genovese metterà in chiaro sul suo blog. La politica è una cosa maledettamente seria e se in Italia siamo arrivati al punto che un comico si fa portavoce del malcontento dell’opinione pubblica verso una certa parte della politica si deve ringraziare (ovviamente ringraziare è inteso in senso ironico) i politici, quelli veri, radicati peggio dell’edera sugli scranni del Parlamento, i quali con le loro pessime azioni e le tante retoriche parole al vento hanno degradato, incancrenito fino alla metastasi la politica italiana rendendola una vera e propria farsa.
scritto da: kayfakayfa su: LA VOCE DI KAYFA |
Demagogia, populismo, giustizialismo ed anche estremismo sono i connotati che io rinvengo nel suo modo di fare e nelle sue parole, insieme a tante contraddizioni. L'unico aspetto di positività è l'aver catalizzato e fatto emergere il dissenso rispetto al "PALAZZO" e rispetto a politicanti ormai distanti mille miglia dal mandato di rappresentanza conferito dai cittadini. Condivido le perplessità di kayfa che pure ha sostenuto il V-Day; le liste civiche non sono certo una novità nella storia elettorale dei nostri comuni e, come giustamente si osserva nel post, alla resa dei conti dovranno comunque sostenere qualcuno, appoggiare uno schieramento. Strano modo di fare anti-politica. A mio avviso Grillo col V-Day ha voluto contare le teste, prendere la misura ed infatti il passo successivo non si è fatto attendere. Quella del bollino blu, dei candidati 10 e lode riuscite davvero a non considerarla un'arlecchinata? Io no. Ed immaginate una pluralità di liste civiche che perseguono ciascuna proposte autonome? O forse il passo ulteriore sarà quello di creare una struttura di COORDINAMENTO NAZIONALE? Bè attenti allora a non chiamarla PARTITO...Grillo potrebbe offendersi ;-)