Bene, finalmente c'è l'invito chiaro ed esplicito del Papa verso tutti coloro che professano il cattolicesimo ed i politici parlamentari, a definire chiaramente la loro posizione riguardo tutti quegli aspetti che in qualche modo venivano non esplicitamente dichiarati, da chi decide le leggi e le direttive, per un paese che si dichiara laico, e ad agire al fine che tale pensiero si trasformi in legge.
Ora, una delle prima responsabilità di un politico e parlamentare, è tutelare in modo equo e paritetico ogni cittadino di questa nazione, indipendentemente dal suo credo e/o orientamento politico.
Se questo corrisponde a verità, nel mio modesto pensare, credo dunque che ogni parlamentare che si dichiari cattolico, se onesto e privo di ipocrisia, dovrebbe dimettersi, in quanto essendo dichiaratamente cattolico, non deve, ne può imporre il suo pensiero religioso come fonte di legge per tutto il rimanente popolo di cittadini che non lo sono.
A mio avviso, senza entrare nel merito discrezionale filosofico e religioso, io credo che lo stato in quanto laico dovrebbe tagliare di netto con ogni posizione tendenzialmente religiosa, qualunque essa sia, in quanto deve gestire un popolo multietnico e di etereogenee religioni.
La risposta quindi che lo Stato DEVE ai suoi cittadini, non può minimamente provenire da qualsivoglia capo religioso, ma da sensato ed equilibrato ragionamento e mediazione, finalizzata a fornire risposte adeguate ad ognuna delle problematiche che si creino nell'evoluzione dinamica di un mondo sempre più globalmente diversificato e multireligioso: risposte asettiche e prive di tendenzialità ed imposizione religiosa, al fine di essere imparziale e non dimostrare ipocrisia nei confronti di ogni cittadino.
Ai capi religiosi, siano essi mussulmani, cattolici o di qualsivoglia religione, il diritto di esercitarla all'interno della propria chiesa e casa, nel rispetto totale sempre e comunque della diversità di ideologia e pensiero, in modo reciproco e globale, ma non oltre le mura che ne definiscono la pertinenza.
Altro punto che mi sento di dover sfiorare è la legge per chi in questo paese è ospitato e nel quale ha deciso liberamente di venire...
Credo fermemente che ogni cittadino, che rispetti e viva in questa società, debba assolutamente allinearsi e seguire le leggi che in esso sono comunemente condivise e applicate, quindi se un mussulmano decide di venire ad abitare in Italia, per forza di cose deve sapere che in questo paese esiste l'eguaglianza dichiarata fra i due sessi, che la violenza sulle donne è condannata e punita, che il bigamismo è un reato, ecc. ecc. come per ogni altro individuo che viva e fruisca dei sevizi di cui questa nazione dispone:
come del resto accade per i cittadini che decidano di vivere in un paese islamico...
Quindi primo obbligo dello stato è fornire assistenza e vigilare affinchè questo accada e punire tutti coloro che violino tali regole, equamente ed indipendentemente dalla loro origine e/o provenienza, fintanto che in questa nazione risiedono e vivono.
Onestamente sono contento di una presa di posizione chiara e forte da parte del Papa, dev'esserci chiarezza e trasparenza in ogni questione e soprattutto in quella religiosa, ognuno deve prendersi le proprie responsabilità e dimostrarsi coerente nel professare la propria fede, quindi decidere se seguirla o uscirne.
Non è mia intenzione definire se sono o meno d'accordo sui principi esposti dal Papa, ma sono certamente d'accordo sulla definizione e sulle regole che egli pone a chi si professa cattolico.
Vedi il non poter prendere la comunione per chi è separato; il non poter far uso di contraccettivi in nessun caso; astenersi dalla propria propensione e rifiutarla se si è gay; il non condividere, nè praticare nessuna forma di eutanasia e aborto, non assumere droghe; il non fare sesso al di fuori del matrimonio e tutte quelle norme che definiscono un cattolico da chi non lo è !
Purtroppo però, penso anche che saranno molti a non comprendere bene questo richiamo e molti a interpretarlo a loro modo; esempio, Milingo un cardinale che professa riti pagani assieme a quelli religiosi di tipo cristiano, che si permette di sposare i preti e che "decide" anzichè seguire la fede che ha intrepreso. Bene ha fatto il papa a scomunicarlo!
Non comprendo perchè molti cattolici non condividano regole teologiche, volendo cambiarle a loro sentire e non decidano invece di uscire da una religione che non rispecchia le loro verità ed il loro modo di percepire la fede; trovo sia ipocrisia definirsi cattolici e fare quello che più ci aggrada, vorrei vedere quanti fedeli cristiani non fanno uso di sistemi anticoncezionali?
quanti non credano, nel profondo, che l'eutanasia sia qualcosa di auspicabile anche per se stessi in certe situazioni?
quanti non abbiano praticato l'aborto?
Quanti cattolici si astengano dai rapporti sessuali al di fuori del matrimonio?
quanti non siano cattolici solo di facciata, come la copertina di un libro, bello pulito... e quando la apri trovi di tutto di più ? QUANTI ???
Sono certo che questo post mi creerà antipatie, ma questa è una prerogativa di essere se stessi e non ipocriti, nelle scelte risiede la vera libertà dell'uomo...
^__^ Buona giornata, by Jò
scritto da: JON.L su: VIAGGIOSPAZIOTEMPO
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